Scoprire i segreti del mondo che ci circonda a BergamoScienza, festival di divulgazione scientifica, per grandi e piccini.

Ha preso il via la XV edizione di BergamoScienza, evento all’insegna della divulgazione scientifica per grandi e piccini unico nel suo genere in Italia, che fino al 15 ottobre offrirà centinaia di conferenze, laboratori e spettacoli tutti gratuiti a tema scientifico alla città di Bergamo.


Obiettivo di questa manifestazione, così come è stata intesa dagli organizzatori, è creare una nuova cultura della divulgazione scientifica, che possa “educare” soprattutto i giovani ad aver fiducia nello studio e nell’approccio rigoroso delle scienze; generare un volano di interesse e di crescita di una cultura dello sviluppo basata sulla conoscenza; garantire un metodo di divulgazione basato sull’indipendenza culturale e una fruibilità alla portata di tutti.  

BergamoScienza (o Bergamo Scienza) è diventata ormai un appuntamento fisso per Bergamo e le sue istituzioni, ma lo è anche per chi come me ha un figlio che frequenta ancora la scuola e da sempre viene coinvolto in laboratori e attività collegati a questo evento.  Infatti, rivolgendosi in particolare ai giovani ai quali è dedicata buona parte del palinsesto di attività, BergamoScienza cerca di coinvolgerli con temi e linguaggi vicini al loro vissuto di studenti e di Millenials.

BergamoScienza è capace di avvicinare temi e discipline complesse al grande pubblico con modalità varie e moderne, che vanno dalla conferenza scientifica classica, al workshop, ai laboratori, alle mostre fino al al Science Bus, progetto europeo itinerante che avvicina i temi della scienza ai giovani in modo unico e divertente. Per tutta la durata di BergamoScienza, per le vie della città e nelle sale conferenze cittadine si incontreranno scienziati autorevoli usciti dalle aule accademiche e approdati a Bergamo per tenere lezioni di fisica, chimica, medicina, biologia e molto altro. 


Ma non solo. Contaminazione è la parola chiave che caratterizza la divulgazione scientifica stimolata da da BergamoScienza. Perché sono proprio le contaminazioni il punto forte di questa kermesse: la capacità di avvicinare la scienza a discipline all’apparenza lontane, come la musica, l’arte, la moda, la cucina, e molto altro, e la capacità di aprire le porte alla conoscenza del mondo che ci circonda.

Ne è un esempio la splendida installazione che si trova in Piazza della Libertà e che si nota subito riempire gli spazi tra le colonne del palazzo dall’austero impianto razionalista che domina il Punto di Accoglienza della Manifestazione. Si tratta di 26 mila cd usati, agganciati a reti trasparenti di nylon, per un totale di dieci tende, che impreziosiscono con una fitta trama di luce e un mosaico di riflessi mossi dall’aria, il palazzo e la piazza. 


Non ho potuto fare a meno di rimanerne incantata da questa cascata di luce e subito mi sono chiesta quale fosse il significato di un’opera così insolita. Ho scoperto che è frutto dell’idea di una neodiplomata della Scuola d’Arte Andrea Fantoni di Bergamo che, nell’idearla, è partita dal fenomeno fisico della rifrazione della luce, quelle che determina i colori dell’arcobaleno per intenderci.

Chiara Lupi, questo è il nome della giovane che ha ideato l’installazione con l’aiuto del professor Alessandro Villa, ispirandosi alla scienza e alla tecnologia ci ha inoltre trasmesso un importante messaggio ecologico: 
tutti i CD, come quello che ho fotografato appoggiato su un ringhiera della piazza e probabilmente caduto da una delle maglie dell’installazione, sono usati e sarebbero stati destinati al macero prima o poi sostituiti da nuove tecnologie, ma “possono diventare .qualcosa di meraviglioso e unico”.


Ecco quindi che quest’opera ci racconta un altro elemento innovativo e caratterizzante di tutta l’esperienza di BergamoScienza e
 quello che più la contraddistingue nel panorama di tutti i festival della scienza che si svolgono ogni anno in Italia: il rapporto con le scuole.  Sin dalle prime edizioni le scuole hanno infatti assunto ruolo attivo, non più solo semplici spettatori ma vere e proprie protagoniste del festival.

Le scuole di Bergamo hanno accettato di diventare promotrici della divulgazione scientifica attraverso i propri studenti, offrendo un’occasione formativa fatta dai giovani per i giovani e per il pubblico generalista. Per questo non sarà insolito visitare una mostra, come ad esempio quella che ho visitato all’ex Ateneo di Bergamo Alta, “Si viaggia all’insù” dedicata ad Alessandro Ferretti l’ingegnere del progresso, e ascoltare un ragazzo delle superiori impegnato a raccontare i segreti della Funicolare di Bergamo ai ragazzini delle elementari e delle medie. Grazie a un’esposizione semplice e diretta ho ascoltato la storia della Funicolare di Bergamo e sono entrata nel mondo dell’ingegneria e dei trasporti, passando dal volo degli uccelli, alla balistica e all’arte. 

Si tratta di un vero e proprio servizio di educazione informale che contribuisce a rinsaldare il prezioso rapporto tra cultura scientifica e cittadinanza consapevole.  Fino a metà ottobre, nei punti dedicati a BergamoScienza, i ragazzi delle scuole superiori saranno impegnati nelle attività di laboratorio dedicati agli studenti delle classi minori e al pubblico. Per riconoscerli, basta cercare i totem dislocati nelle varie vie della città, da Città Alta a Città Bassa, o informarsi sul sito.



Tra i protagonisti più autorevoli di quest’anno invece si segnalano: Mario Renato Capecchi, Premio Nobel per la Medicina 2007, gli astrofisici Matthew Greenhouse della Nasa e Patrizia Caraveo dell’INAF, lo scrittore Thierry Crouzet e l’esperto Didier Pittet che spiegheranno quanto sia importante lavarsi le mani, la biologa cellulare israeliana Maya Schuldiner, il filosofo Luciano Floridi, esperto di big data all’Oxford Internet Institute.

E per quelli che amano la musica, ecco che BergamoScienza accontenta pure loro: «Che spettacolo la scienza» il 14 ottobre al Teatro Creberg ci sarà il chitarrista Pat Metheny, icona della musica jazz.

Per maggiori informazioni, consultare il sito di BergamoScienza

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