La via Mercatorum a Cornello dei Tasso

Visitare uno dei borghi più belli d’Italia, Cornello dei Tasso

Io non so come dirlo, senza rischiare di essere banale, ma lo dirò nell’unico modo che conosco: Cornello dei Tasso è veramente uno dei borghi più belli d’Italia e se volete visitare un gioiello di storia medievale perfettamente conservato, dovete proprio andare a visitarlo.

Sarà stato il sole, i colori dell’autunno e i suoni della natura che hanno reso tutto più magico, ma Cornello dei Tasso è un luogo affascinante dove fai un viaggio nel passato senza neanche accorgertene. Incastonato tra il fiume Brembo e le montagne della Valle Brembana, occupa una stretta gola della media valle, ad una trentina di chilometri da Bergamo.

E’ una delle località bergamasche dove meglio si è conservata la struttura urbanistica e architettonica medioevale e dove è possibile davvero immaginare la vita degli uomini e le donne che abitavano la Val Brembana nel ‘300.

Cornello dei Tasso: qui nacque il Servizio Postale privato

Raggiungibile solo a piedi con una breve camminata, Cornello è situato lungo la sola via che nel Medioevo permetteva di raggiungere le terre d’Oltralpe, la via Mercatorum. Questo antico borgo fu sede di floridi commerci e diede i natali a molti dei componenti della famiglia Tasso, nota non solo per i discendenti letterati come Bernardo e Torquato Tasso – che però nacquero altrove – ma per quelli che furono i precursori del moderno servizio postale come ad esempio Francesco Tasso di cui quest’anno si celebra il cinquecentenario della morte. La casata dei Tasso infatti si occupò dapprima delle comunicazioni nel Tirolo e per lo Stato Pontificio ed instaurò successivamente una imponente ragnatela di corrieri per servire l’intera Europa.

Oggi Cornello è un vero e proprio museo a cielo aperto e la cura e la passione che gli dedicano i pochissimi abitanti (25 per l’esattezza) che hanno scelto di viverci, fa sì che si presenti ancor più splendido. Gli angolini da fotografare sono da perderci la testa.

Sculture lignee realizzate a mano, attrezzi agricoli appesi ai pilastri di pietra, antichi portoni in legno… Se chiudete gli occhi e provate ad immaginare vi racconteranno storie del passato del borgo.

Cornello dei Tasso: tappa di mercanti lungo la Via Mercatorum

Cornello dei Tasso deve la sua fortuna alla sua posizione e al fatto di essere stata per lungo tempo  al centro della rete commerciale valtellinese: accoglieva mercanti e viandanti di passaggio da tutta Europa lungo la Via Mercatorum, la più antica strada della Valle Brembana, ed era sede di un importante mercato. Verso la fine del Cinquecento questa fortuna venne meno per via della costruzione, nel 1592, di una nuova strada, la Priula, che correva sul fondovalle, molto più comoda e dolce. Il borgo, lontano dalla Priula, perse in poco tempo l’importante funzione di accordo tra la media e l’alta Valle Brembana che aveva svolto fino a quel momento e si ritrovò isolato.

Cornello dei Tasso, dove il tempo sembra essersi fermato

Ed è proprio per via di questo isolamento durato secoli che questo borgo è arrivato fino a noi, senza grossi cambiamenti , mantenendo lo stesso tessuto urbanistico caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani edificativi.Partendo dal basso troviamo una serie di costruzioni a strapiombo sul Brembo allineate secondo uno sviluppo orizzontale. Queste evidenziano l’originaria caratteristica di fortificazione del borgo.

Appena sopra corre il monumentale porticato sotto il quale passava la Via Mercatorum,  la strada ciottolata che univa la pianura alla Valtellina e ai Cantoni Svizzeri. Lungo oltre cento metri costituisce l’elemento di maggior pregio di tutto l’abitato e da solo posso dire che vale tutta la visita: sorretto da arcate in pietra, coperto da un soffitto in travi di legno e pavimentato in acciottolato è davvero straordinario.

Sotto il porticato, si aprono verso valle gli accessi agli edifici del piano inferiore e si affacciano verso monte quelle che un tempo era le botteghe e le scuderie,  cuore commerciale del paese. Non è difficile immaginare quanto fosse viva quella parte di paese con il rumore dei maniscalchi, il vociare dei commercianti, il verso degli animali. Il tutto a ogni ora del giorno e della notte.

E la vivacità del porticato deve essere stato il motivo per cui a Cornello si sviluppa anche un terzo piano, quello dedicato alle abitazioni vere e proprie. Questa parte del paese, raggiungibile attraverso delle rampe che tagliavano verso strade parallele alla via Mercatorum, alternava edifici piuttosto semplici delle famiglie di umili origini  a palazzi di un certo interesse architettonico dell’alta borghesia e degli uomini di cultura.

Infine, Cornello è dominato dall’alto dalla caratteristica chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano  il cui campanile con finestre a bifore è tra i pochi esempi di stile romanico in Valle Brembana. La costruzione, notevolmente trasformata nel corso dei secoli rispetto alla struttura originaria che risale al XII secolo, rappresenta uno degli elementi di maggiore interesse del paese. Caratteristico il tetto in scure piode nere tipicamente valligiane. Sulla facciata romanica troviamo il caratteristico rosone dal quale entrava la luce per illuminare l’altare durante il giorno.

Oggi la chiesa di Cornello dei Tasso è chiusa per rilievi strutturali e non è accessibile se non su straordinaria concessione. Come potete vedere dalle foto, il campanile è pendente. Al momento non sembra una situazione grave, ma si sta valutando un percorso di messa in sicurezza ed eventuale ristrutturazione.

Quello che resta del Palazzo della famiglia Tasso a Cornello

Separato dal contesto urbanistico troviamo le rovine del palazzo più antico della famiglia Tasso che sorge su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo con evidente funzione di guardia verso la valle e la cui struttura è ancora oggi abbastanza leggibile.
La costruzione, che risale all’epoca feudale, potrebbe aver ospitato i primi esponenti della famiglia Tasso, mandati in Valle Brembana in qualità di vassalli di feudatari di Almenno. Di questo edificio fortificato rimangono solo le fondamenta, parte delle mura di sostegno ed un arco posto all’ingresso principale.

In origine il palazzo doveva essere piuttosto imponente. Un disegno seicentesco lo ritrae infatti senza copertura, ma eretto ancora su diversi piani. Altri disegni, di inizio Ottocento, mostrano l’edificio ancora piuttosto elevato, con cinque livelli di finestre, con le adiacenti strutture di terrazzamenti e le coperture ancora presenti. Tutto ciò lascia supporre che il crollo del palazzo sia successivo.

 

 

La famiglia Tasso: uno stemma che racconta la storia del servizio postale

Oltre all’antico palazzo, il gruppo familiare aveva altre residenze nel borgo, come il palazzo che sorge nella piazza di fronte al Museo e che presenta, affrescato sulla parete principale, lo stemma della famiglia. Sulla facciata principale del palazzo è affrescato un grande stemma, rimaneggiato, in cui è possibile vedere i simboli originari della famiglia: il tasso, il corno postale e l’aquila imperiale.Il tasso rimanda al nome della famiglia, che si identificava, com’era tipico della piccola nobiltà feudale, con un elemento naturalistico proprio del suo contesto di appartenenza. Pare infatti che la valle al tempo fosse popolata di piccoli tassi.

Il corno di posta fu aggiunto allo stemma quando i Tasso iniziarono l’attività di corrieri e adottarono questo strumento  a fiato lungo i percorsi postali per comunicare l’arrivo alle stazioni di posta. Il corno fu molto importante per l’efficienza del servizio postale perché  ottimizzava i tempi di permanenza dei corrieri nelle stazioni: il corriere giungeva sul luogo, suonava il corno, i maniscalchi riconoscevano il suono e preparavano i ferri o sellavano cavalli freschi per il cambio,  così i corrieri potevano rifocillarsi velocemente e ripartire senza dover aspettare.

L’aquila imperiale, simbolo degli Asburgo, fu introdotta su concessione degli imperatori quando designarono i Tasso “gestori ufficiali delle poste nei territori del Sacro Romano Impero” e in collegamento con gli altri stati europei. Si tratta di un segno distintivo guadagnato per meriti grazie alla qualità e affidabilità dei servizi offerti all’imperatore e per la fedeltà dimostrata negli anni.

Col passare del tempo, lo stemma Tasso si arricchì di simboli e di elementi nuovi legati all’acquisizione di titoli nobiliari, alla diversificazione dei rami familiari e alla stipula di contratti matrimoniali con altre famiglie prestigiose.

 

 

Come arrivare a Cornello dei Tasso

IN AUTO DALL’AUTOSTRADA A4

Se utilizzate Google Maps, impostate: Museo dei Tasso e della Storia postale (via Cornello, 22 Camerata Cornello, Bg).

Se non utilizzate Google Maps:

  • Imboccate l’autostrada A4 Milano-Venezia.
  • Dopo essere usciti al casello di Bergamo o Dalmine seguite le indicazioni per la Valle Brembana (SS 470) e San Pellegrino Terme.
  • Dopo aver superato i comuni di San Pellegrino Terme e San Giovanni Bianco, prima di imboccare la galleria all’uscita dal comune di San Giovanni Bianco, svoltate a destra per Camerata Cornello e percorrete la vecchia statale lungo il fiume Brembo. Seguite le indicazioni per Cornello dei Tasso e Museo dei Tasso e della Storia postale.

Per accedere al borgo ci sono due possibilità:

  1. prendere il sentiero segnalato alla sinistra della strada che fiancheggia il fiume Brembo, lasciando la macchina nel parcheggio adiacente.
  2. seguire le indicazioni per il comune di Camerata Cornello e dopo due tornanti imboccare la strada a sinistra per Cornello percorrendola fino al parcheggio e poi proseguire a piedi.

CON I MEZZI PUBBLICI

Da Bergamo: dalla stazione dei treni di Bergamo prendi il pullman delle autolinee ARRIVA-SAB, piazzale Guglielmo Marconi 4, destinazione Piazza Brembana. La fermata del pullman è Camerata Cornello, via Orbrembo. Una volta lasciato il pullman, percorri la statale in direzione sud fino alla rotatoria dei bus, da lì prendi il sentiero per Cornello dei Tasso.

Da Milano: dalle Stazioni di Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi partono ogni ora i treni con destinazione Bergamo. Una volta arrivati al capolinea prendi il pullman delle autolinee ARRIVA-SAB, piazzale Guglielmo Marconi 4, destinazione Piazza Brembana. La fermata del pullman è Camerata Cornello, via Orbrembo. Una volta lasciato il pullman, percorri la statale in direzione sud fino alla rotatoria dei bus, da lì prendi il sentiero per Cornello dei Tasso.

Cosa vedere nei dintorni di Cornello dei Tasso

Da Cornello dei Tasso a Oneta, lungo la Via Mercatorum, per scoprire la Casa di Arlecchino

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Alla scoperta dell’Antica Via Porticata di Averara, in Alta Val Brembana. Un tuffo nella storia della valle

Gite fuoriporta | Cose da fare a San Pellegrino Terme in Val Brembana assolutamente

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Note

Per saperne di più vi consiglio le visite guidate organizzate dal Museo dei Tasso e della Storia Postale. Sono interessantissime e vi permetteranno di immergervi davvero nella vita di questo luogo e nella sua storia passata.

Posta su un livello intermedio tra la via Mercatorum e la chiesa, ha sede l’ufficio informazioni turistiche, che funge anche da ufficio filatelico.

E se volete mangiare…. poco distante, la storica trattoria Camozzi, dove assaporare piatti tipici della tradizione valligiana quali salumi, casoncelli e brasati.

 

 

 

 

44 comments

    1. Ahahah! In effetti nella mia vita vera faccio la giornalista, ma scrivo di altro e questo blog è la mia ‘zona franca’… 😂😂😂 Ti ringrazio però è un bel complimento!

  1. Ma sai che non tanto tempo fa ho letto di un altro museo dedicato al servizio postale della dinastia Tasso in Toscana. E pensa che proprio vicino a casa c’è una delle tante ville che i Tasso edificarono in Trentino perché svilupparono il trasporto verso la Germania e l’Austria! Che bello aggiungere un altro tassello alla mia storia grazie al tuo post!

  2. Ma sai che non tanto tempo fa ho letto di un altro museo dedicato al servizio postale della dinastia Tasso in Toscana. E pensa che proprio vicino a casa c’è una delle tante ville che i Tasso edificarono in Trentino perché svilupparono il trasporto verso la Germania e l’Austria! Che bello aggiungere un altro tassello alla mia storia grazie al tuo post!

  3. Si capisce perché è uno dei Borghi più belli d’Italia, è un vero gioiellino che racconta e custodisce davvero tanta storia😊 è bello scoprire assieme a te tutti questi bei posti!

  4. .. e io non so più come dirtelo, mi sto innamorando di Bergamo attraverso i tuoi post. Io adoro i piccoli Borghi, ovunque siano, e dalle foto mi sembra molto interessante il Cornello dei Tasso. Mi piace leggere la sua storia, si impara molto dal passato. Sembra che la struttura urbanistica di questo paesino sia rimasta intatta… merito di ottima ristrutturazione immagino, ma forse anche proprio della sua storia.

  5. Amo molto i borghi e la nostra Italia per fortuna è piena, ricca di meravigliosi scorci medioevali ma questo mi manca proprio. Mi hai catturato la curiosità e lo inserisco tra le prossime gite fuori porta. Sarà sicuramente un successone!

  6. Mi sembra che questo borgo custodisca tanta storia e che sia molto particolare da vedere. Leggendoti sto scoprendo un territorio che non conoscevo! Grazie 💚

    1. Un bellissimo Borgo che ho visitato più volte ed ogni volta ne resto affascinata.Purtroppo come tanti altri gioielli d ‘ Italia viene più apprezzato dagli stranieri che da noi italiani.

      1. Lo racconto proprio per farlo conoscere. Anche io l’ho scoperto solo tre anni fa. Ma ora è uno dei posti che preferisco

  7. Amo da morire i piccoli borghi italiani e mi piace che siano valorizzati e fatti conoscere come hai fatto tu! Non vivo lontanissima da Cornello e quindi potrei anche farci un salto per una gita domenicale!

  8. Caspita che posto incantato. In questo genere di posti anche a me piace ascoltare i muri. Hanno sempre tantissimo da dirti. La storia di questi posti è enorme.

  9. Come sempre riesci davvero a dare valore al luogo che descrivi e ai dettagli. Questo borgo deve essere un gioiellino!

  10. Nonostante la mia famiglia abbia una casa a Piazzatorre da piu di 20 anni, solo l’anno scorso sono andata a Cornello dei Tasso. Che gioiellino!

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

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