Bergamo e la sua provincia si confermano terra vocata all’enogastronomia: lo conferma anche la Guida Michelin che nell’edizione 2024 ha censito ben 11 ristoranti degni di stelle. I ristoranti stellati a Bergamo continuano a farsi onore in Lombardia e in tutta Italia, grazie alla qualità, unita alla passione e alla maestria degli chef. I ristoranti stellati bergamaschi della Guida Michelin 2023 si confermano anche quest’anno e rendono la provincia di Bergamo grande protagonista con undici ristoranti stellati.
Da Vittorio a Brusaporto conferma le tre stelle. Dieci, invece, i ristoranti bergamaschi che ottengono una stella Michelin: Villa Elena in Città Alta che eredita la stella del Casual, Impronte di via Baioni a Bergamo, Il Saraceno di Cavernago, Bolle di Lallio, Umberto De Martino a San Paolo d’Argon, Osteria degli Assonica a Sorisole, LoRo a Trescore Balneario, San Martino a Treviglio, Osteria della Brughiera a Villa d’Almè e l’ultimo entrato Contrada Bricconi di Oltressenda Alta.
Ecco quello che troverete in questo articolo
Ristoranti pluristellati: le tre stelle di Da Vittorio a Brusaporto
Una villa in collina a un passo da Bergamo eppure lontana da tutto, con un albergo che fa parte del gruppo Relais & Chateaux. È in questo posto meraviglioso che la famiglia Cerea ha deciso di piantare le radici di quello che negli anni è diventato uno dei templi della cucina italiana: il Ristorante Da Vittorio. Più di cinquant’anni di attività, una cantina straordinaria che coniuga la “tradizione lombarda e il genio creativo”.
Materie prime di grande livello (carni e pesci, selvaggina e frutti di mare, tartufi, funghi e verdure), grande sapienza e creatività nella preparazione dei piatti, accompagnata da un’accoglienza calorosa di tipo familiare, sono questi gli ingredienti che hanno decretato il successo e le tre stelle Michelin di Da Vittorio. Grande attenzione viene posta anche sulla pasticceria, passione di Enrico Cerea fin da quando era bambino. Tra i piatti iconici dello storico tristellato: Uovo all’uovo, i Paccheri alla Vittorio e il Gran fritto misto con frutta e verdura.
Ristoranti stellati bergamaschi: Villa Elena

Non lontano da Città Alta, in un esclusivo contesto collinare, Villa Elena è una delle più sontuose dimore delle colline bergamasche. Terrazza-giardino panoramica, torre medioevale ed edificio principale cinquecentesco, nelle sale interne, tra stucchi, specchi, marmi e affreschi, la cucina di Marco Galtarossa – elaborata in collaborazione con il più stellato cuoco italiano, Enrico Bartolini – si rivela perfettamente all’altezza di un’atmosfera tanto sontuosa.
Piatti sovente molto elaborati, talvolta sdoppiati in più portate e abbinati ad un sapiente uso di erbe aromatiche fanno di questo ristorante un indirizzo imperdibile per memorabili pasti e le più importanti occasioni.
Menu degustazione: Istinto, 5 portate a 150 euro | Metamorfosi di primavera, 10 portate a 180 euro.
I singoli piatti possono essere scelti tra quelli dei percorsi a partire da tre portate per 120 euro.
Ristoranti stellati bergamaschi: Impronte a Bergamo
Impronte è ristorante giovane e moderno, uno spazio di design guidato dallo chef Cristian Fagone. Appena fuori dal centro di Bergamo, all’interno di un ex deposito di autobus trasformato in un locale di design dall’arredo essenziale, lo chef si cimenta con una linea di cucina che parte sempre da un’accurata selezione delle materie prime, confessando un debole per l’acidità di alcuni ingredienti e l’affumicatura di altri, nonché per il gioco dei contrasti. La formula prevede due menu degustazione e la carta, a cui si aggiunge una selezione di pesce crudo.
I piatti attraversano la nostra Penisola, dal Veneto alla Sicilia (Spiedino di fegato e animelle di vitello alla brace, cipolla di Tropea cotta al sale, cuore di lattuga grigliato e salmoriglio ghiacciato), alla Puglia (branzino di Chioggia alla brace, tarassaco, aglio nero, limone e prezzemolo). arrivano in Francia (risotto, ostriche, Epoisses, gin e cavolo rapa) o anche più in là, in luoghi esotici come il Sud America (ceviche di ombrina, polpo, gambero rosso, cozze e vongole, avocado, datterini, finocchio e cipolla rossa).
Ristoranti stellati bergamaschi: Bolle di Lallio (BG)

Siamo nello showroom di Agnelli, nota casa di pentole per cucine professionali. Se al pianterreno trova posto il moderno negozio, al primo piano la musica cambia, con una decina di tavoli eleganti in un curato ambiente minimalista e contemporaneo. La cucina è nelle mani di un giovane cuoco bergamasco, con ottime esperienze anche all’estero, che sforna piatti ricchi di equilibrio nei loro ingredienti, talvolta anche esotici: fantasia nelle ideazioni e sapore al palato.
Il menù proposto si rifà ad un concetto di cucina di alta qualità e precisione, in completa assonanza con la spiccata personalità del giovane cuoco e in grado di suscitare emozioni, ricordi e sensazioni. La ricerca delle materie prime utilizzate passa attraverso gli artigiani locali e quelli del nostro bel paese, naturalmente di indiscussa qualità e vengono lavorate con strumenti e tecniche adeguate e complementari all’utilizzo di modalità di cottura innovative e più antiche. La prima missione è quella di unire l’eccellenza degli strumenti di cottura alla raffinatezza e preziosità della materia prima cercando di creare un’esperienza unica per ogni commensale.
Ristoranti stellati bergamaschi: Il Saraceno a Cavernago (BG)
Ed ecco il Saraceno, un ristorante stellato che non ha nulla da invidiare alle proposte dei grandi chef. In ambienti accoglienti e raffinati, in cui lo stile spazia con nonchalance dal design al classico, la cucina di gusto mediterraneo si vuole seria, capace di accostamenti creativi, realizzata con prodotti di ottimo valore qualitativo, ma sobria, come ama definirla lo chef-patron Roberto Proto. Il pesce è il grande protagonista del menu, al pari di tanti ingredienti campani: un omaggio alla memoria personale e alla terra natale dei genitori del cuoco. Ricca e ben articolata, la selezione enoica tradisce un debole per bollicine e vini bianchi. In alternativa alla carta, a pranzo è possibile approfittare di un menu business.
Ristoranti stellati bergamaschi: San Martino a Treviglio (BG)
In passato la Michelin ha definito quella del San Martino, storico stellato di Treviglio, “una delle cucine più convincenti del territorio” e la stella 2023 conferma il giudizio. Il ristorante venne messo in piedi negli anni Sessanta da Beppe e Olga Colleoni, e raggiunse la stella già nel 1990. Una storia familiare (oggi le redini del ristorante sono in mano ai figli, Vittorio in cucina e Paolo in sala e in cantina) che si traduce in una cucina sincera, apparentemente semplice, di cuore, con piatti prevalentemente di pesce e ricette tramandate da una generazione all’altra. Il servizio ammagliante è capitanato da Paolo Colleoni, vero istrione che con professionalità guida il cliente nella sua esperienza.
Lo chef ama lavorare il pesce e utilizzare vegetali e fiori eduli di produzione propria. Due menu degustazione: Passione ed Entusiasmo, declinabili anche alla carta, oltre alla proposta vegetale e al Plateau Royal del San Martino, un sontuoso piatto di crudo che include il meglio del pescato del momento, servito con leggeri condimenti al fine di lasciar emergere la qualità. Ampio spazio alla Francia sia nella carta dei vini che nell’emozionante scelta di formaggi al carrello. In estate, ci si trasferisce al vicino Marelet.
Ristoranti stellati bergamaschi: Umberto de Martino a San Paolo d’Argon (BG)
Sulle colline che osservano San Paolo d’Argon, in un ambiente luminoso ed elegante, Umberto De Martino è l’indirizzo giusto per esperienze gastronomiche che si rifanno alla solarità della sua terra natia: la penisola sorrentina. Qualsiasi sia la scelta, la cucina interpretata da questo chef apprezzato per determinazione, umiltà e concretezza si esprime a livelli di assoluta eccellenza. Quattro menu degustazione, di cui uno vegetariano e uno che riassume i piatti iconici dello chef.
La sua proposta gastronomica ha saputo colorare di sapori decisi e contaminazioni interregionali il ristorante di questo Relais sulle colline, con piatti come “Cavoli che baccalà” o gli agnolotti del plin ripieni di ragù napoletano e fonduta di mozzarella di bufala. Un menu che si esprime prevalentemente parlando di pesce, ma non solo, con proposte di materie prime più local, come i porcini, le lumache o i topinambur.
Ristoranti stellati bergamaschi: LoRo a Trescore Balneario (BG)
Lo chef Pierantonio Rocchetti vi spiegherà che quella che propone al LoRo (il nome del ristorante nasce dalla crasi delle prime due lettere dei cognomi di Francesco Longhi e Antonio Rocchetti, i due patron) è “la cucina per i suoi figli”. Quindi: genuina (lo chef dice di aver eliminato grassi, intingoli e alimenti superflui), saporita, sostanziosa, emozionale. In ogni caso, nella cucina di questo ristorante ricavato in un rustico seicentesco ristrutturato, lo chef è libero di creare e sperimentare, spingendo sui gusti. Il tutto, tenendo alla base la qualità della materia prima e una “millimetrica attenzione alle cotture”.
Fantasiosa, talvolta anche nella ricerca dei prodotti o in accostamenti originali, leggera e salutista nel senso migliore del termine, è questa la cucina di LoRo: in prevalenza di mare, quanto meno tra antipasti e primi, i piatti sono illustrati in carta con fantasiose intitolazioni. Lo chef Pierantonio Rocchetti parte spesso dai classici italiani, riletti con estro e fantasia, in porzioni sovente generose che non lesinano neppure sull’abbondanza dei sapori. Un viaggio goloso che trova il suo inevitabile coronamento nei dolci. Nella “Sala Lab”, un grande tavolo di design permette al cuoco, su richiesta degli ospiti, di realizzare i piatti (direttamente in loco) in un ambiente sempre elegante, benché volutamente conviviale.
Menu degustazione: 65 euro e 85 euro.
Ristoranti stellati bergamaschi: Osteria degli Assonica di Sorisole

Sulle prime colline alle spalle di Bergamo, l’Osteria degli Assonica è un ristorante elegante e raffinato, ottimamente gestito in sala, mentre ai fornelli ci sono i fratelli Manzoni, artefici di una delle cucine più interessanti della zona. Creativi e sorprendenti, i loro piatti stupiscono dialogando con sapori complessi e originali, anche vegetali, e un sapiente uso di spezie ed erbe aromatiche, ma senza rinunciare alla golosità e alla piacevolezza del palato.
La proposta e il menu sono focalizzati sulla valorizzazione della cucina a base di pesce, selezionandolo quotidianamente dai migliori mercati del nord Italia. Materia prima freschissima e attenzione nella lavorazione: questo è il semplice, ma non scontato, segreto dello chef. Non possono mancare le due portate principe del locale: l’antipasto cotto di mare e il crudo di mare su ghiaccio vivo. L’antipasto cotto di mare è composto da tante golosità come il baccalà mantecato al latte, i moscardini in umido, l’insalata di calamaro e gambero, le capesante gratinate al forno; mentre il crudo di mare su ghiaccio vivo comprende carpaccio di tonno, spada, salmone, scampo di Mazara del Vallo, Gambero rosso di Sanremo e ostriche.
Ristoranti stellati: Osteria della Brughiera a Villa d’Almè
Romanticamente seduti davanti a un camino acceso, tra luci soffuse, in un ristorante dall’eleganza vintage, immerso nel verde. È anche grazie a quest’atmosfera da luogo speciale che l’Osteria della Brughiera è diventata un indirizzo di culto della zona. Ma il merito è soprattutto dei piatti della guida del patron Stefano Arrigoni e dei piatti dello chef Stefano Gelmi, alcuni dei quali sono diventati vere icone, come la Piovra di Porto Santo Spirito al lardo di piovra e abete o i cappelletti alla bourguignonne “Zucca, zola e zenzero”.
L’Osteria della Brughiera offre un viaggio atemporale che accompagna i palati più esigenti e nostalgici tra ricchi broccati e tovaglie di lino. Cullati dal melodico scricchiolio del parquet e riscaldati dalla legna che arde e scoppietta nel camino acceso durante la stagione più fredda, la cucina ama sorprendere per creatività ed effervescenza, dalle ricette della tradizione a piatti più elaborati, dai crudi di mare alle frattaglie. Anche la cantina non si sottrae al prestigio con etichette provenienti da tutto il mondo.
Ristoranti stellati bergamaschi: Contrada Bricconi a Oltressenda Alta

Lasciata la Val Seriana si sale lungo tornanti fino a trovare un piccolo borgo in pietra di origini quattrocentesche e un panorama mozzafiato: la Contrada Bricconi. Qui un gruppo di giovani ha dato corpo al sogno di far rivivere questo angolo isolato di montagna recuperando le tradizioni locali e avviando un sistema di coltivazioni e allevamenti improntato sulla qualità e sul benessere animale. Interprete di tutto ciò in cucina è il giovane Michele Lazzarini, che propone una straordinaria lettura gastronomica delle sue vette natie in un lungo ed emozionante menu degustazione.
Si nota un grande sforzo quotidiano per sostenere il territorio che circonda l’agriturismo e lavorare i suoi prodotti in modo sostenibile, il più possibile in sintonia con le stagioni, promuovendo così uno stile di vita sano per gli animali e per gli ospiti della struttura. L’installazione di una caldaia a biocompensazione assicura energia 100% green.
Note: le immagini sono state recuperate in rete.
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