Dopo le mura venete riconosciute due anni fa Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, Bergamo è diventata “città creativa per la gastronomia”. Tutto questo grazie alle prelibatezze enogastronomiche presenti sul territorio.
Ricordiamo infatti il casoncello, il classico raviolo bergamasco dalla forma allungata, ripieno di carne di maiale o di manzo, solitamente condito con burro e salvia; la polentafatta con farina di mais e di farina di grano saraceno e l’aggiunta di fontina o branzi; i 9 formaggi DOP e il vino passito rosso della DOCG più piccola d’Italia, il Moscato di Scanzo; e il Valcalepio DOC.
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