Il progetto Cose di Bergamo

Se vi interessa conoscermi meglio e sapere perché è nato il progetto Cose di Bergamo, eccomi qua. Io sono Raffaella Garofalo, la blogger che scrive local e pensa travel, e vi racconto il progetto Cose di Bergamo (e il progetto Farfallae Local Marketing Studio).

Quando ho iniziato a scrivere, mi chiedevo: è un local blog, un destination blog o un travel blog?
La risposta non arrivava mai e allora ho deciso di inventarmi qualcosa di nuovo: un Bergablog. Un blog personale e indipendente, nato nel 2017 dalla mia voglia di mettermi in gioco, vivere Bergamo e la sua provincia, raccontare storie ed esperienze che tutti possono (e dovrebbero) fare almeno una volta nella vita.

Col tempo, però, questo spazio è cresciuto insieme a me. Cose di Bergamo non è rimasto solo il diario della mia curiosità, ma è diventato un media proprietario al servizio delle piccole realtà locali: un luogo dove il racconto del territorio incontra le esigenze di chi, a Bergamo, lavora e investe ogni giorno.

È proprio da qui che nel 2019 è nato Farfallae Local Marketing Studio, un progetto più grande che aiuta hotel, ristoranti, artigiani e professionisti a farsi conoscere e riconoscere grazie al potere delle storie e del legame con il territorio. In questo percorso il blog è rimasto il mio strumento più prezioso: una vetrina editoriale che unisce la mia passione per la scrittura alla possibilità di dare voce a chi rende unica Bergamo.

Continuo a scrivere perché credo che Bergamo sia molto più di Città Alta e Città Bassa: è mille territori, mille storie e mille esperienze che meritano di essere vissute e raccontate. Non solo per i turisti, ma soprattutto per noi che qui ci viviamo ogni giorno.

E se volete veramente saperne di più, ecco l’intervista che mi sono fatta per raccontare questo progetto imprenditoriale nato nel 2017: Cose di Bergamo, 1001 cose da fare a Bergamo e provincia almeno una volta nella vita

Chi sei?
Milanese di nascita, bergamasca d’adozione. Sono curiosa per natura, appassionata di arte, viaggi, libri e – soprattutto – scrittura. Ogni giorno mi sveglio con la voglia di scoprire qualcosa di nuovo: un dettaglio nascosto in una chiesa, una storia dimenticata, un piatto tipico che racconta la tradizione.
Ho lavorato per anni nella comunicazione aziendale di grandi realtà internazionali, ma nel 2017 ho sentito il bisogno di creare uno spazio mio. Così è nato Cose di Bergamo.

Perché proprio Bergamo?
Perché Bergamo non è solo la cartolina di Città Alta o lo skyline di Città Bassa. È un mosaico di valli, borghi, tradizioni, storie e persone. Ogni angolo nasconde qualcosa che vale la pena raccontare, e io ho deciso di farlo. Non solo per i turisti, ma anche per i bergamaschi che spesso non conoscono le meraviglie che hanno a due passi da casa.

Che cos’è diventato oggi Cose di Bergamo?
È partito come un blog personale, ma oggi è anche un media proprietario che affianca le imprese locali nel farsi conoscere. Racconto esperienze autentiche che parlano di turismo, accoglienza, ristorazione, cultura, arte e territorio. È uno strumento editoriale che dà voce alle piccole realtà bergamasche e le aiuta a emergere con autenticità.

Ed è da qui che è nato Farfallae, giusto?
Esatto. Nel 2019, dall’esperienza del blog, ho fondato Farfallae Local Marketing Studio. Un progetto che porta più in alto le ali: strategie di comunicazione e marketing pensate su misura per hotel, ristoranti, artigiani, professionisti. Farfallae nasce per aiutare chi lavora sul territorio a distinguersi in un mercato sempre più affollato, senza dover urlare più forte ma imparando a raccontarsi meglio.

Qual è la filosofia che ti guida?
Scrivo solo di quello che ho provato, vissuto e amato. Se parlo di un libro, l’ho letto; se racconto un piatto, l’ho assaggiato; se descrivo una chiesa, ci sono entrata. E se un’esperienza non mi convince, non ne parlo. Non perché vada tutto bene, ma perché credo che un episodio negativo non debba rovinare il lavoro di chi ci mette passione. Preferisco dare una seconda possibilità.

Chi ti legge?
I miei lettori sono tanti: bergamaschi curiosi di riscoprire la loro terra, turisti in cerca di spunti per un viaggio diverso dal solito, persone che amano storie autentiche. Ma oggi anche tante realtà locali che hanno capito quanto un racconto sincero, scritto con il cuore e con competenza, possa fare la differenza.

E il futuro di Cose di Bergamo?
Spero che resti un punto di incontro tra chi vive il territorio, chi lo visita e chi lo fa crescere. Un blog capace di emozionare e, allo stesso tempo, di sostenere le imprese locali. Perché di una cosa sono certa: chi scrive di Bergamo, ama Bergamo.