Come raggiungere Bergamo Alta a piedi con 8 percorsi diversi

Famolo strano (salendo) | Come raggiungere Bergamo Alta a piedi: 8 itinerari tutti all’insegna della bellezza e della storia

Se chiedete ad un bergamasco come si fa a raggiungere Bergamo Alta a piedi, sappiate che la domanda esatta sarà: “Come si fa a salire in Città Alta?”. E la prima risposta sarà: “Dipende. Volete andarci lungo le Mura, con le scalette o in funicolare?”. Si, perché è difficile che un bergamasco vi proponga di raggiungere Città Alta in auto, in quanto spesso (soprattutto nel week end)  “Città Alta è chiusa al traffico e non si può salire in macchina”.  Ecco perché con questo post ho pensato di regalarvi alcuni itinerari e modi diversi per arrivare in Città Alta senza usare l’auto o il pullman. Un vero e proprio vademecum con le indicazioni su come raggiungere Bergamo Alta a piedi, godendosi il paesaggio, i luoghi e  qualche chicca. Volete qualche esempio veloce veloce? Raggiungere Piazza Vecchia percorrendo una scaletta, con la funicolare, attraverso il viale imperiale, attraversando l’antico Sex District Bergamasco, con un libro in mano o passando nel borgo più verde della città. Ce n’è per tutti i gusti.

Io ad esempio amo moltissimo prendermi del tempo per salire in Città Alta, ogni volta con un percorso diverso. E quando sono sù, mi piace gironzolare per le vie della città vecchia, sbirciando qua e là. Si chiama flânerie,  girare senza meta e la consiglio a tutti.

Forse ti interesserà leggere: 10 vie più belle di Bergamo dove praticare la Flânerie. 

Ma non solo. Una volta che avete raggiunto Città Alta, potete anche dedicarvi ad un tour di Bergamo Alta. Per rendere indimenticabile la vostra visita, ecco quello che amo considerare l’itinerario definitivo: Famolo strano (velocemente) |  Visitare Bergamo Alta in 3 ore.

Dal Monastero di Astino a Piazza Vecchia passando per il “Viale delle Frasche

Parcheggio (a pagamento) dove lasciare l’auto: Astino

Come raggiungere Bergamo Alta a piedi - percorso 1 e mappa

Venendo da Lecco con la superstrada, potete prendere l’uscita per l’Ospedale Giovanni XXIII (o HPG23, come viene chiamato a volte). Arrivati ad una rotonda, proseguite dritto e seguite le indicazioni per il  Monastero di Astino. Qui vi troverete in una valletta davvero affascinante con una strada carrozzabile che porta in Città Alta. Potete lasciare l’auto nel parcheggio a pagamento vicino al monastero e procedere a piedi seguendo le indicazioni delle varie scalette.  Prima però, se lo trovate aperto, vi invito a visitare il Monastero e la chiesina accanto. Ma non solo.

Salendo verso il monte, potete andare a visitare l’Orto Botanico che si trova a circa 100 metri dal monastero. Dopodiché potete proseguire seguendo la strada carrozzabile e dirigervi verso Città Alta. Godetevi ogni scorcio perché qui il paesaggio è davvero strepitoso, merito della natura e delle coltivazioni che si trovano in questa zona della città. Ma non solo. Man mano che procederete lungo la via di Astino raggiungerete la via Sudorno, una zona dei colli piena di residenze del periodo Liberty, dove nei primi del Novecento c’erano le cosiddette “Frasche“, la movida bergamasca. Le “frasche” erano locali all’aperto dove i giovani si trovavano per bere un bicchiere di vino in compagnia e ballare.

Ecco due articoli che vi serviranno per visitare e vivere in modo inedito questi luoghi: Una passeggiata nella Valle d’Astino, a Bergamo e  Nel silenzio c’era il vento: il racconto che fa dialogare passato e presente nel Monastero di Astino.

 

Da Borgo Sant’Alessandro a Piazza Vecchia passando per Porta San Giacomo

Parcheggio (a pagamento) dove lasciare l’auto: Il Triangolo

Come raggiungere Bergamo Alta a piedi - percorso 2 e mappa

Il Borgo di Sant’Alessandro si snoda lungo la via omonima, con un tessuto urbanistico e architettonico ben conservato. Inserito nell’area nord-ovest di Bergamo Bassa, mantiene la sua dimensione popolare e commerciale:  numerosi negozi e botteghe artigiane rispettano in pieno la vitalità di Borgo San Leonardo di cui è la naturale continuazione.

Diverse dimore conservano le caratteristiche originarie medievali e rinascimentali, molti i portali e i basamenti storici, come quello dell’edificio al numero tredici dove nacque l’artista Giacomo Manzù. Se avete tempo entrate a visitarlo: vi troverete di fronte ad un bellissimo murale realizzato dall’artista Viveka Assenbergs, dedicato alla musa dell’artista bergamasco, la moglie Inge.

L’elemento di identificazione principale è sicuramente la Chiesa di Sant’Alessandro in Colonna, proprio per la presenza di una colonna scanalata che si innalza sul sagrato ricordando il martirio del santo patrono della città. Fondata alle origini della cristianizzazione, nel VI secolo, riedificata nel Cinquecento e poi ancora nel Settecento, conserva pregevoli opere d’arte di Lorenzo Lotto, di Moretto, dei Bassano e di Bergognone. Nel campanile della chiesa si trovano dei graffiti realizzati dal giovane Giacomo Manzù che era figlio del sacrestano.

Lungo la Via Sant’Alessandro

Da qui si sale a Bergamo Alta verso Porta San Giacomo attraverso una stretta strada acciottolata. In questa zona si trova il complesso del Monastero di San Benedetto, dove la severità delle solide strutture esterne, dovute alla clausura, si contrappone alla ricchezza stilistica della chiesa e dei chiostri, straordinari esempi di architettura rinascimentale, realizzati dall’architetto Pietro Isabello all’inizio del Cinquecento.

Via Sant’Alessando è un crescendo di sorprese. Ad un certo punto vi troverete in corrispondenza di  tre ville liberty sorelle costruite nei primi del Novecento durante l’espansione del quartiere Santa Lucia. Le noterete subito perché si affacciano su Bergamo Bassa e una di queste è in evidente stato di abbandono. Si dice essere abitata da “strane” presenze e proprio per questo viene soprannominata Casa del Diàol. Non lasciatevi intimorire dalle “dicerie”: immaginatela nel suo momento di massimo splendore, con l’affaccio sulla città, accanto alle sorelle maggiori. E godetevi lo splendido panorama su Bergamo.

Raggiungerete Porta San Giacomo, la porta più scenografica e fotografata di Bergamo. Se volete saperne di più, ecco un articolo che vi potrà interessare.

Una volta attraversata la porta vi troverete sul Viale delle Mura, le antiche mura veneziane Patrimonio dell’UNESCO. Potete decidere di percorrerle fino a Colle Aperto ammirando il panorama che si apre sulla pianura bergamasca fino a Milano.

Leggete: Mura Venete di Bergamo: dal 2017 sono Patrimonio dell’UNESCO  


Da Bergamo Bassa a Piazza Vecchia passando per il viale con le ville Liberty, viale
Vittorio Emanuele II

Parcheggio (a pagamento) dove lasciare l’auto: Piazza della Libertà o San Marco

Come raggiungere Bergamo Alta a piedi - percorso 3 e mappa

Con questo itinerario partite praticamente da una Piazza che vale la pena di essere raccontata. Si tratta di Piazza della Libertà, la cui Casa della Libertà (l’edificio razionalista che domina la piazza in marmo bianco di Zandobbio) progettata dall’architetto bergamasco Alziro Bergonzo alla fine degli Anni 30 (1937-1940). Ma la cosa interessante è che anche il parcheggio sotterraneo è stato progettato dallo stesso, a distanza di quasi 60 anni, nel 1996.

Leggete anche: Alziro Bergonzo a Bergamo: tour tra le opere che si trovano in città e il mistero di Casa Trussardi

Piazza della Libertà a Bergamo
@Impresa Poloni

Raggiungete Città Alta con un bel viale alberato che dai Propilei percorre l’antica Strada Ferdinandea, costruita nel 1838 in onore di Ferdinando I d’Austria per collegare la Città Bassa con Città Alta. Prolungata nel 1857 per l’arrivo della Ferrovia, è costellata di numerose ville Neoclassiche ed edifici  Liberty davvero splendidi che arrivano fino a Porta S. Agostino.

In corrispondenza di Porta Sant’Agostino, prima di oltrepassarla, sulla sinistra guardate in giù e vedrete una fontana con poca acqua. Ecco, in realtà non si tratta di una fontana, ma dello sfiato dell’Acquedotto di Bergamo Alta. Se volete saperne di più leggete qui.

La Porta prende il nome dal Monastero di Sant’Agostino, miracolosamente scampato alla distruzione per la costruzione delle Mura Veneziane, ora sede dell’Università di Bergamo. Attraverso questa porta entravano in città i Podestà e i Capitani provenienti da Venezia, dominatrice di Bergamo. Girate a sinistra e costeggiate il Monastero di Sant’Agostino, oggi sede dell’Università di Bergamo e della Biblioteca di Scienze Umane e Letteratura. Se volete saperne di più sulla Biblioteca dell’Università, leggete: Famolo strano (tra i libri): le biblioteche più belle e particolari di Bergamo e provincia

Superato un ampio prato detto della Fara, giratevi verso il monastero e guardate la facciata dell’ex chiesa di Sant’Agostino. Lo sapete che fu costruita seguendo delle particolari proporzioni matematiche e che si può suonare come uno spartito?

Leggete: Il mistero della ex Chiesa di Sant’Agostino: la facciata che si legge come uno spartito musicale.

Attraverso via Porta Dipinta

Superata una torre, detta “Sub foppis”, parte di una fortificazione medievale. Poco dopo si aprirà uno slargo: il sagrato della chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, ricca di numerosi affreschi tra i quali un ciclo realizzato da Lorenzo Lotto. Lungo la via, sulla pavimentazione, si nota una sorta di tombino coperto da una pietra bianca circolare: questa era la posizione in cui si trovava il pozzo da cui prende il nome la chiesa.

Proseguendo lungo via Porta Dipinta, si incontrano diversi palazzi nobiliari rinascimentali: una vera e propria vetrina delle potenze della città. Ma non aspettatevi facciate sontuose: muri e portali saranno abbastanza austeri, mentre la vera ricchezza sarà all’interno in un tripudio di corti e giardini. Tra i palazzi nobiliari merita di essere visitato Palazzo Moroni, dimora storica oggi diventata bene del FAI che, se avete tempo ed è aperto, vi invito a visitare al suo interno.

Via Porta Dipinta terminava con una porta cinquecentesca completamente affrescata. Purtroppo fu demolita nell’Ottocento: nella fontana lungo la via si trova una lapide che segnala dove si trovava la porta.

Forse vi interesserà leggere: Aperitivo a Palazzo Moroni in compagnia del Cavaliere in Rosa e di sua moglie e 12 curiosità su Palazzo Moroni che (forse) non sapevi ma che ti faranno apprezzare questo meraviglioso palazzo.


Da Bergamo Bassa a Bergamo Alta con la scaletta accanto alla Funicolare 

Parcheggio a pagamento: Piazza della Libertà o San Marco

Come raggiungere Bergamo Alta a piedi - percorso 4 e mappa

La scaletta si trova proprio nello slargo che permette ai pullman turistici e allautobus 1 di far salire e scendere le persone. Venendo dalla stazione si trova sul lato sinistro. Prendetela e salite. Una volta terminata la scaletta in pietra, incontrerete una rampa più ripida sempre in pietra che conduce a Porta San Giacomo.

Le scalette sono una delle attrazioni più amate dai turisti e dai bergamaschi: sono uno dei modi alternativi per raggiungere Città Alta a piedi risalendo praticamente i colli. Ce ne sono diverse e sono tutte molto affascinanti. Se dopo aver percorso questa, vi viene la voglia di affrontarne altre, vi segnalo questo articolo dedicato alle scalette di Bergamo.

Porta San Giacomo è la porta più scenografica tra tutte quelle presenti a Bergamo: una sorta di antico viadotto sospeso su arcate di pietra. La porta prende il nome da un’antica chiesa posta nelle vicinanze e demolita con la costruzione delle mura: la porta accoglieva chi proveniva da Milano ed era l’unica visibile dalla pianura, per questo in marmo bianco di Zandobbio. Fu costruita solo nel 1780 dal podestà veneziano Alvise Contarini per sostituire la pericolosa passerella in legno senza sponde, dove numerose persone avevano rischiato la vita.

Sotto la rampa, noterete degli orti: si tratta del progetto LORTO della Cooperativa Sociale L’impronta. Nato del 2004, l’orto sociale è coltivato da persone diversamente abili, accompagnate da educatori e volontari. In alcuni giorni è possibile acquistare i prodotti dell’orto a prezzi davvero interessanti. Affacciandovi dal parapetto, in un angolino vicino agli alberi da frutta si trova una porticina che porta all’ex caveau della Banca d’Italia o della Banca popolare di Bergamo (le informazioni che si trovano in rete sono discordanti, ma sappiate che lì c’era un caveau).

Leggete: Entrare nell’ex caveau della Banca d’Italia sotto Porta San Giacomo 

Attraverso via San Giacomo

Attraversata Porta San Giacomo , di fronte si trova il meraviglioso Palazzo Medolago Albani: date un’occhiata ai cinque medaglioni in marmo che raccontano alcune vicende della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso! Ma c’è di più: in quel palazzo si fermò a dormire una notte la Principessa Sissi con il marito Ferdinando I in viaggio verso Milano.

Se volete saperne di più, leggete: Palazzo Medolago Albani, dove dormì la Principessa Sissi.

palazzo Medolago Albani, all'incrocio di Via San Giacomo col Viale delle Mura

Lungo la via si susseguono palazzi nobiliari: troverete Palazzo Polli Stoppani, una ricca dimora appartenuta alla famiglia di industriali e mecenati provenienti dalla Valle Brembana, e al civico 18-20 Palazzo Colleoni con uno stemma nobiliare “parlante”! Lo ritroverete anche in Piazza Duomo, sulla cancellata del Mausoleo dedicato al condottiero Barolomeo Colleoni. No, non sono cuori rovesciati. Sono proprio quello a cui state pensando maliziosamente: tre testicoli segno di forza come si conveniva per un grande condottiero.

Leggete anche: A Palazzo Polli Stoppani, dimora storica di straordinaria eleganza

Da Bergamo Bassa a Bergamo Alta con la Funicolare, passando in mezzo alle Mura Venete

Parcheggi a pagamento: Piazza della Libertà o San Marco

Come raggiungere Bergamo Alta a piedi - percorso 5 e mappa

La Funicolare di Bergamo Alta è uno dei modi più comodi e suggestivi per arrivare a Bergamo alta. E, se non trovate coda alla biglietteria e per salire, è uno dei mezzi più veloci per raggiungere la Città Vecchia. Ha più di 130 anni (sebbene le carrozze siano state sostituite) e percorre 240 metri per 85 metri di dislivello. Progettata dall’ingegnere emiliano Alessandro Ferretti, non è l’unica funicolare di Bergamo: anche il Colle di San Vigilio, fortificato con un suggestivo castello, è raggiungibile con un’altra funicolare lunga 630 metri.

La biglietteria e l’accesso della funicolare si trovano ai piedi della collina: ci sono due corsie, su ognuna delle quali viaggia la funicolare che in poco meno di 5 minuti percorre 240 metri di tracciato, con una pendenza del 50%.

Una volta pagato il biglietto che costa € 1,30 (prezzo aggiornato 2021) si sale a bordo e si inizia la salita che porta 80 metri più in alto.

Funicolare di Bergamo Alta

Se durante l’ascesa si vuole scorgere lo scorcio di panorama sulla città bassa, si può fare un tentativo salendo sulla carrozza inferiore, o in alternativa arrivati in alto ci si può sempre fermare a bere qualcosa nel locale che si affaccia sulla città  e che offre una bella vista davvero superba, che con il cielo limpido arriva fino agli Appennini.

Leggete anche: Festeggiare il compleanno della Funicolare di Bergamo Famolo strano (in funicolare) | Scopri le 27 funicolari italiane partendo da quelle di Bergamo e San Pellegrino

Da Piazza della Libertà a Piazza Vecchia passando per Borgo Pignolo e l’antico Sex District Bergamasco

Parcheggi a pagamento: Piazza della Libertà o San Marco

Come raggiungere Bergamo Alta a piedi - percorso 6 e mappa

Personalmente questo è uno dei percorsi che preferisco, insieme a quello che seguirà. Qui si parte da Piazza della Libertà, si percorre il Sentierone dove si trovano il Balzer (la pasticceria che ha inventato la Torta del Donizetti e dove potete assaggiarne una fetta realizzata con la ricetta originale), il Teatro Donizetti e il Monumento a Donizetti (di cui ho scritto in un articolo che potete trovare qui).

Imboccate la via Torquato Tasso dove se siete fortunati potete trovare aperto nel palazzo della Provincia il Parco della Scultura, con numerose opere di artisti bergamaschi. E, più avanti, all’altezza del numero 49, trovate il portone di un palazzo, nel cui cortile interno si trova un bellissimo Giroscopio dell’artista Arnaldo Pomodoro.  Proseguendo sempre in Via Tasso passerete davanti all’ex Albergo Commercio, date un occhio all’articolo che ho scritto tempo fa quando sono riuscita ad entrare (per leggere ecco il link).

Proseguendo fino alla fine di Via Tasso, raggiungerete Piazzetta Santo Spirito e girando sulla sinistra entrerete in Via Pignolo, nell’antico Borgo di Pignolo. Godetevi l’atmosfera: qui è come fare un tuffo nel passato. Troverete botteghe e negozietti davvero sfiziosi. C’è addirittura un negozio dedicato ad Harry Potter, il maghetto. Risalendo la via Pignolo vi troverete nella Piazzetta del Delfino, con la sua celebre Fontana del Delfino (tutte le informazioni le trovate qui) e la Casa a graticcio, un edificio medievale che ricorda le costruzioni fiamminghe tipiche di Bruges.

Proseguite fino a Porta Sant’Agostino e prendete la strada a destra, quella che conduce al ex Monastero di Sant’Agostino, che oggi ospita l’Università e l’aula Magna. Continuate tenendo la destra percorrendo via della Fara. All’altezza di via San Lorenzo imboccate la strada e risalite la via. Ecco, a questo punto siete nell’antico Sex District bergamasco.

Per saperne di più leggete: Famolo strano (nei Sex District) | La storia di Bergamo a luci rosse e i quartieri del sesso (che non ci sono più).

Dal Palasport a Piazza Vecchia passando per la piazza dei Musei e via della Boccola

Parcheggio a pagamento: Park Palasport

Come raggiungere Bergamo Alta a piedi - percorso 7 e mappa

Questo è un altro percorso a piedi che faccio spesso per raggiungere Bergamo Alta ed in particolare quando la domenica mattina vado a fare colazione al Caffè del Tasso. Il parcheggio vicino al palasport è quello che costa meno tra tutti i parcheggi a pagamento del centro. Ma attenzione ad imboccare quello giusto perché nella via ce ne sono due e il primo (è una strada a senso unico) costa quasi il doppio.

Dopo aver parcheggiato dirigetevi verso l’incrocio e imboccate la via che sale verso Bergamo Alta. Vi ritroverete in uno slargo: sulla sinistra la GAMEC e sulla destra l’Accademia Carrara, i due musei più importanti di Bergamo. Io li amo molto entrambi e appena sarà possibile non vedo l’ora di poterci tornare. Tenete la destra costeggiando l’Accademia Carrara e imboccate una via con una scaletta: si tratta della Scaletta della Noca. Ne ho parlato in un articolo dedicato ai posti migliori dove baciare a Bergamo. Se vi servono suggerimenti, accomodatevi.

Proseguite sulla scaletta in porfido fino a Porta Sant’Agostino e poi costeggiate le mura, entrando nel Parco di Sant’Agostino, aggirando il Monastero, e poi all’uscita continuando lungo la via Fara. Ad un certo punto potreste incontrare un platano dalla forma strana. Si tratta di Pla, il platano che non voleva morire. Ha una storia curiosa: è stato salvato da una persona che l’ha curato quando i giardinieri della città volevano tagliarlo.

Continuate e raggiungete via della Boccola. Risalite la via e all’altezza della Fontana del Vagine tenete la destra. Salite ancora e arriverete in Piazza Mascheroni. Questa piazza fa da congiuntura tra l’antica Cittadella e la via Colleoni, e spesso viene attraversata senza dargli troppa importanza ed invece vi invito a soffermarvi leggendo questo articolo: Alla scoperta di Piazza Mascheroni coi suggerimenti di Barbara Savà, guida turistica della Città di Bergamo.

A questo punto, per raggiungere Piazza Vecchia non vi resta che imboccare la Via Colleoni. E’ una via piena di negozi e di vita e di luoghi pieni di storia. Lungo questa strada si trova l’Istituto Luogo Pio Colleoni, una delle più antiche fondazioni benefiche d’Europa ancora in attività. Sorta nel 1466 per volontà del condottiero Bartolomeo Colleoni. In una traversa troverete anche l’ex carcere di Sant’Agata oggi trasformato in luogo d’arte dove si svolgono mostre a carattere sociale e la prima pietra d’inciampo di Bergamo. 

Da Valverde a Piazza Vecchia, attraversando il Borgo Verde  e Porta San Lorenzo

Parcheggi nei pressi della Chiesa parrocchiale di Valverde

Come raggiungere Bergamo Alta a piedi - percorso 8 e mappa

Il percorso più “green”, ideale per riempirti gli occhi di natura, nel meraviglioso Parco dei Colli di Bergamo. Prima di iniziare la salita, date un occhio alla particolare cappella che affianca la chiesa di Valverde: costruita per ricordare i morti della peste, custodisce un altare decisamente macabro!

Lungo la strada sarai circondato dall’anfiteatro delle Prealpi orobiche ed entrerai in Città Alta attraverso Porta San Lorenzo, la porta meno scenografica usata dai mercanti che da qui procedevano verso la Svizzera. La Porta prende il nome dal Borgo San Lorenzo e dalla sua chiesa, distrutti nel corso della costruzione delle Mura Veneziane a metà del Cinquecento. Il suo nome è anche Porta Garibaldi perché nel 1859 vi passò Garibaldi per entrare a Bergamo e liberare la città dagli Austriaci.

Se volete sapere quanto fu importante Garibaldi per Bergamo, vi consiglio di andare a visitare il Museo del Risorgimento sul colle di Sant’Eufemia, uno dei sette colli su cui è stata costruita Città Alta, alla Rocca. Da qui, oltre a visitare il museo dedicato all’impresa dei Mille di Garibaldi, potete anche godere di una delle viste più belle di Bergamo.

Leggete: Bergamo vista dall’Alto sul Colle di Sant’Eufemia per riscoprire la storia della cittàSalire sulla cima della Rocca di Bergamo per dominare la città a 360 gradi

Oltre la porta ci si immette lungo via S. Lorenzo e si sale percorrendo l’antico cardo romano. Un tempo questa via era il Light Red District bergamasco. Infatti fino alla chiusura delle case di tolleranza, qui si trovava la via del sesso.

Giunti finalmente in corrispondenza di Piazza Vecchia, proseguite con lo sguardo verso la strada principale e alzate lo sguardo. All’incrocio degli assi principali di Bergomum, la città romana, campeggia sulla città Torre del Gombito.

Leggete anche: La torre del Gombito un grattacielo antico 800 anni e L’antico Lavatoio di Via Mario Lupo

Imboccate la via e camminate tra le botteghe storiche di Città Alta. Osservate le vetrine: hanno una particolarità (anzi 10) e vi racconto tutto qui.

 

 

 

Nota: Le mappe sono state elaborate da me con google maps. Le foto sono in parte mie e in parte recuperate in rete. I percorsi per salire a piedi verso Bergamo Alta sono decisamente di più, ma questi sono quelli che ho collaudato personalmente più volte e che mi piacciono di più. 

 

 

 

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