
Il complesso dell’ex Chiesa della Maddalena è un gioiello architettonico nascosto nel cuore di Bergamo ed è composto da più edifici di varie epoche. Fino a qualche tempo fa era chiuso, ma recentemente è stato restaurato e restituito alla città di Bergamo che lo ha adibito a luogo per mostre e convegni. Per farlo conoscere meglio ai bergamaschi, l’associazione Guide turistiche Città di Bergamo ha organizzato delle visite guidate gratuite molto interessanti, durante le quali ho avuto modo di conoscere e apprezzare la storia di questo luogo.
La parte più antica risale alla metà del Trecento, quando la scuola dei Disciplini Bianchi fece erigere la chiesa e l’attiguo ospedale per aiutare i bisognosi che a quel tempo erano davvero in gran numero.
L’ex chiesa trecentesca ha il portale in pietra, le cui mensole agli estremi dell’architrave hanno angeli come sostegno, ed è divisa in 4 campate da tre archi acuti.

Sul sagrato dei mattoni in cotto coevi alla costruzione della chiesa, posti a tolda di nave.
Nella lunetta, sulla facciata, si intravvede la figura della Maddalena che si ritroverà anche all’interno.

Il presbiterio è infatti interamente affrescato con scene della vita della Santa che si riconosce per avere in mano l’unguento con cui aveva profumato il corpo di Cristo durante la sepoltura.


Il tetto della chiesa è a due falde con orditura in legno. E da via Borfuro si intravede l’antico campaniletto, con ghiera ad arco e finestre in cotto.

Questa istituzione durò quasi cinque secoli, subendo cambi di destinazione e modificazioni murarie: sono però rimaste intatte nel loro aspetto originario la chiesa e la porta con arco a sesto acuto che si affaccia su un piccolo cortile a cui si accede da via Sant’Alessandro.

Nel Settecento venne costruito un chiostro con porticato su quattro lati e loggiato: inusuale l’effetto d’insieme perché le cornici, le balaustre, i capitelli rimandano a uno stile cinquecentesco e non barocco, come sarebbe tipico dell’epoca di costruzione. Ma questo effetto fu voluto dall’architetto che si occupò dell’integrazione delle due strutture.

Alla chiesa era unito un ospedale i cui edifici ottocenteschi sono costruiti con tre piani fuori terra e le ricche facciate presentano elementi architettonici come: finestre con bifore e capitelli, timpani di mattoni a vista con stemmi a rilievo; decorazioni ad affresco nella parte alta dell’edificio; bugnato levigato in ceppo gentile che ricopre l’intera facciata. Cornici orizzontali dividono in tre parti il fronte principale.

La chiesa, vincolata dai Beni Architettonici, è attualmente sconsacrata. Siamo entrati un giorno per caso e ne siamo rimasti incantati. Consigliamo un giro, nel caso la troviate aperta.
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