Avventurarsi ne Il Presente di Venturo, la graphic novel ambientata a Osio Sotto e Verdello

Un’esperienza particolare quella di avventurarsi nella lettura de Il Presente di Venturo, di Michele Eynard, la prima graphic novel interamente ambientata nella bergamasca e più precisamente nel territorio di Osio Sotto e Verdello.

Storia, mistero e territorio sono le parole chiave che mi hanno spinto a leggere questa graphic novel capace di trasportare il lettore direttamente nel 1517, in una zona nota a molti della Bassa Bergamasca Centrale, ai tempi in cui si verificarono strane apparizioni e in cui si diede il via a leggende misteriose che sono arrivate fino ai giorni nostri.

Il Presente di Venturo

La leggenda degli eserciti fantasma

Nel dicembre 1517, due eserciti-fantasma apparvero a migliaia di testimoni nei campi tra Verdello, Osio Sotto e Levate. La notizia di questi scontri misteriosi e terrificanti arrivò anche a papa Leone X e si diffuse in tutta Europa tradotta in francese, tedesco, spagnolo e inglese. Alcuni personaggi in vista dell’epoca assoldarono dei soldati di ventura per indagare la veridicità e l’origine di queste apparizioni.

Alcune scene de Il Presente di Venturo

Cosa videro veramente gli abitanti della Bassa Bergamasca Centrale non lo sapremo mai. Ma quello che possiamo fare oggi è leggere Il presente di Venturo, una fiction a fumetti scritta e disegnata da Michele Eynard, ispirato dal saggio Crudelissime e meravigliose battaglie, il libro dello storico bergamasco Riccardo Scotti che, attraverso un lavoro di ricerca su documenti originali dell’epoca, ricostruisce in modo scientifico questa vicenda strana e misteriosa.

Cronisti del tempo e numerosi studiosi nei secoli seguenti prestarono attenzione alle apparizioni verdellesche, alcuni riportando solamente i fatti, nelle svariate versioni che si sono susseguite, qualcun altro avanzando ipotesi con l’intento di screditarle, e altri ancora spingendosi a formulare delle spiegazioni, in una gamma di interpretazioni e supposizioni che non hanno chiarito il mistero.

 

Bergamo, dal fumetto alla  graphic novel

Tanti tanti anni fa, un giorno Studio Aperto decise di fare un pezzo sui giovani e la lettura e andò in Piazza San Babila a intervistare i ragazzini. Ricordo che una delle risposte alla domanda “qual è l’ultimo libro che hai letto” che mi fece più ridere fu “La storia d’Italia a fumetti”. Eravamo negli anni 80 e sembrava impossibile leggere imparare qualcosa da un fumetto. Oggi non è più così: il fumetto è stato sdoganato (complici le fiction americane e i manga giapponesi) ed è molto più frequente incrociare un appassionato di fumetti o entrare in una fumetteria per cercare qualcosa di “serio”.

Lo scorso anno partecipai alla presentazione di Bergamo Toons  e alla mostra di disegni di Diabolik a Bergamo in via Tasso. E’ stato tutto molto divertente, ma anche molto istruttivo perchè in quelle occasioni ho scoperto l’amore per il fumetto e il film d’animazione dei bergamaschi. Oggi guardo davvero con molta ammirazione questi creativi capaci di dare forma e movimento a delle vicende che altrimenti rimarrebbero solo nella nostra fantasia.

Non è la prima volta dunque che affronto il tema del mondo del fumetto. Ma è la prima volta che affronto il tema del Graphic Novel. E avere la possibilità di farlo partendo un libro dedicato ad una vicenda bergamasca e ambientato a due passi da casa mia è davvero entusiasmante.

L’universo produttivo ed editoriale del fumetto si divide in due

Da una parte ci sono le grandi produzioni in cui, per intenderci, possiamo raggruppare grossolanamente quei prodotti popolari come gli albi Bonelli o Topolino per l’Italia, le BD di Delcourt, Soleil, Glénat, Dupuis, Casterman e Le Lombard in Francia (i famosi cartonati da 46 pagine), il comic americano di Marvel e DC in Usa.

Poi esiste un’altra galassia, attigua ma molto differente. La galassia di quelli che si scrivono la storia che preferiscono, se la disegnano o se la fanno disegnare, con lo stile che preferiscono e poi contattano un editore per farsela pubblicare.  Di solito, quando si desidera realizzare prodotti di questo tipo, ci si rivolge a chi pubblica graphic novel.
Teaser del prossimo fumetto di Castaldi per Feltrinelli Comics Bao, Lizard, Coconino, Oblomov, Eris, BeccoGiallo, Tunuè, Hollow, Diabolo, 001, Edizioni BD, ora anche Feltrinelli Comics, solo per citare alcune delle più conosciute realtà italiane. Ce n’è per tutti i gusti. Ogni autore davvero valido può trovare il suo spazio in un panorama così variegato e in crescita.

Il Presente di Venturo, dall’idea alla realizzazione

Il progetto per la realizzazione di questa graphic novel ha preso forma con l’idea di proporre la storia delle apparizioni verdellesche ad un pubblico eterogeneo, in una veste piacevole e libera da vincoli accademici.

L’occasione di rendere concreta l’idea preso il via con l’incontro di Riccardo Scotti, storico e Moltimedia Fattoria Digitale e con il coinvolgimento di Michele Eynard. Durante tutto il percorso di creazione, la libertà d’espressione dell’artista, che è la condizione principale su cui costruire un’opera di qualità, è stata sostenuta e completata dalla consulenza storica, necessaria per garantire la verità dei fatti e degli ambienti, nella narrazione.

Attorno alla storia delle apparizioni Eynard costruisce un racconto, dove le vicende umane dei personaggi s’inseriscono in un paesaggio bergamasco rinascimentale, con le sue miserie e tutte le insicurezze dovute ai terribili avvenimenti dell’epoca. Vi renderete conto davvero di quanto sia straordinaria la fantasia dell’autore e quanto “vere” siano le descrizioni, i dialoghi, le immagini.

E se avete un po’ di dimestichezza con questi luoghi, leggendo Il Presente di Venturo vi sembrerà di riconoscerli e di sentirli vivi.
Volete un esempio? Senza spoilerare la storia (che dovete assolutamente leggere) ecco due immagini che potrebbero sovrapporsi e che mi hanno fatto venire i brividi. Che ne dite, non sembra  il Bosco Itala?

Oggi come allora…

Il presente di Venturo

osio-sotto.jpg

Note
Le foto sono mie. Questo articolo è stato scritto su stimolo di Ellelibri.it che mi ha segnalato e consigliato entrambi i libri. 

 

4 comments

  1. Le graphic novel mi piacciono molto e trovo questa idea di territorialità davvero speciale.

  2. A me piacciono molto le graphic novel, sebbene da quando abbia il Kindle ne legga molte meno. Questa me la segno, sembra molto interessante. Un modo per conoscere la storia della propria città 🙂

  3. Ma che bello! Adoro il fumetto e disegnando un po’ cerco anche di farlo (da appassionata, eh!). Oltre a questo articolo, che mi piace molto per l’idea di scovare graphic novel sul posto nel quale si vive, ho curiosato un po’ nel resto del Blog… Mi cospargo il capo di cenere: non pensavo che a Bergamo ci fossero tutte queste cose da fare!!! La metto in lista fra le altre mete da visitare assolutamente 😉

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.