Strano che in luogo così lontano dalle leggende di mago Merlino si trovi una spada in ferro conficcata in uno sperone roccioso in provincia di Bergamo, affacciato su uno dei luoghi più affascinanti delle Orobie. La Spada nella Roccia delle Orobie (la mitica Excalibur in salsa bergamasca) si trova sulle sponde del lago artificiale del Barbellino, lo specchio d’acqua formato dalla diga omonima che, con i suoi 18.500.000 metri cubi di acqua, alimenta le Cascate del Serio. Una meta perfetta per un trekking da Valbondione verso la Diga del Barbellino con bambini che amano la montagna, le cascate, i laghetti di montagna e le storie fantastiche. Un percorso affascinante immerso nella natura che si snoda lungo il sentiero CAI 305, perfetto per una gita fuoriporta tra maggio e settembre.
In Alta Val Seriana, ai piedi delle più elevate cime della catena delle Orobie, dominate dalle guglie rocciose del Pizzo di Coca, del Recastello, del Monte Gleno, del Pizzo Torena, si trovano 5 laghi naturali e artificiali davvero suggestivi. Il Lago Artificiale del Barbellino posto presso il Rifugio Curò, il Lago Naturale del Barbellino in prossimità del Rifugio omonimo, il laghetto della Cima al Passo di Caronella, il Lago Gelt (il più alto e probabilmente il più bello delle Orobie) e, a chiudere questo itinerario d’acqua che vi invito a percorrere appena potrete, il Lago di Malgina.
Ecco quello che troverete in questo articolo
Trekking per famiglie: da Valbondione alla Diga del Barbellino
Indicazioni per arrivare a Valbondione (partenza del trekking)
Dall’uscita Bergamo dell’Autostrada A4 si seguono le indicazioni per la Valle Seriana fino a Ponte Selva; lasciando sulla destra il tratto per Clusone/Presolana, allo stop si prosegue diritti per Valbondione.
Superati gli abitati di Ardesio, Gromo e Gandellino, sempre rimanendo sul percorso principale, si supera l’abitato di Fiumenero e, dopo circa 50 km da Bergamo, si arriva a Valbondione posta a 900 mt.s.m.
Il percorso per arrivare alla Diga del Barbellino
Giunti a Valbondione, seguire le indicazioni per il Palazzetto dello Sport (Via T. Pacati) e parcheggiare l’auto (940 m). Usciti dal parcheggio si svolta a sinistra lungo la strada comunale, al primo bivio tenere la destra e proseguire sempre su asfalto in direzione Lizzola.
Dopo il primo tornante sulla destra, percorsi circa 200 mt, si imbocca sulla sinistra via Curò; dopo poche centinaia di metri la strada diventa sterrata e si inoltra nel bosco con pendenza regolare. Seguendo il fianco della valle e le indicazioni del Sentiero 305 si prende quota e, dopo aver attraversato alcuni valloni, si raggiunge la stazione inferiore della teleferica che trasporta i viveri al rifugio. Da questo punto la strada sterrata diventa una mulattiera, si esce dal bosco e si continua a salire.

Trekking da Valbondione alla Diga del Barbellino: cosa vedere
Appassionati di trekking, di fotografia, di grandi strutture e di storia, e addirittura di cinema. Questo trekking da Valbondione alla Diga del Barbellino soddisfa tutti.
Il Lago del Barbellino: il più grande lago artificiale delle Orobie Bergamasche
La diga del Barbellino
La diga, dalla sommità al punto più basso della sua base, ha un’altezza di m. 69. La lunghezza del suo profilo superiore, detto di coronamento, è di 256 m. Ha un raggio di curvatura di 300 m., una larghezza minima, in alto, di 5.00 m., una larghezza massima, in basso, di 54 m. Il volume della diga è di 151.000 m3. Il materiale impiegato per la sua costruzione, che occupa grosso modo questo volume, sarebbe stato sufficiente per realizzare oggi una serie di condomini con circa 7.000 appartamenti, delle dimensioni commerciali più richieste pari a circa 100 m2 per ogni appartamento. Si sarebbe pertanto potuto fornire una casa a circa 20.000 persone, gli abitanti di Treviglio o di Alzano e Nembro insieme. La diga ha poi una serie di particolarità tecniche, che elenchiamo in modo sintetico e che abbiamo evidenziato in foto e disegni.
Le Cascate del Serio
Il primo consiglio che mi sento di darvi è quello di organizzare se potete questo trekking negli appuntamenti annuali di apertura delle Cascate del Serio che variano ogni anno (trovate tutte le informazioni su questo sito). L’ideale sarebbe arrivare all’altezza della Teleferica per vedere il magnifico spettacolo del salto d’acqua intorno alle 11 e poi proseguire fino alla Diga del Barbellino.
Le Cascate del Serio, vengono aperte cinque volte all’anno: una domenica a giugno, una domenica a luglio, una domenica a agosto, una domenica a settembre e una domenica a ottobre. L’apertura è alle 11.00 e dura mezz’ora.
In tempo di pandemia, in estate è stato possibile percorrere questi sentieri, senza però godere delle riaperture delle Cascate del Serio, ma si spera che appena saremo tutti (o la maggior parte di noi) vaccinati, si potrà di nuovo assistere a questo magnifico spettacolo.
Se vi piacciono le cascate, ecco un articolo che vi interesserà leggere: Itinerario dell’Acqua in provincia di Bergamo: 9 cascate bellissime tutte da scoprire.
Ogni volta che percorro questi sentieri mi torna in mente uno dei film che più ho amato di questi ultimi anni: Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino. In una delle scene si vedono le Cascate del Serio e i due protagonisti innamorati che percorrono questi sentieri.
Se volete saperne di più, leggete: Da Bergamo alla Val Seriana con il film Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino
Alla ricerca della Spada nella Roccia delle Orobie
Uno dei motivi per cui la Diga del Barbellino viene ricordata e nominata spesso è il meraviglioso spettacolo d’acqua delle cascate del Serio, le più alte in Italia. Ma, da qualche anno, anche per un altro motivo che piace tanto ai bambini: la Spada nella Roccia delle Orobie.
Ma se, come me, siete sempre alla ricerca di chicche divertenti e sfiziose da vedere e volete arricchire questo trekking con un pizzico di magia e mistero, potete andare alla ricerca della misteriosa spada nella roccia, un manufatto conficcato alcuni anni fa in un masso che si affaccia sul lago vicino al Rifugio Curò.
La storia dell’Excalibur delle Orobie
L’Excalibur delle Orobie non è legata a storie mitologiche, ma è un’idea di Matteo Rodari di Valbondione, che lavora come guardiacaccia della riserva faunistica del luogo insieme al collega Valerio Gadaldi. Rodari è anche volontario del Soccorso Alpino.
«L’idea – ha spiegato al quotidiano cittadino – è nata sull’onda dell’iniziativa Sentieri Creativi promossa dal Cai Bergamo e dedicata a giovani artisti. Pensai di creare un rimando visibile alla leggenda delle Cascate del Serio, in cui si racconta di una nobildonna innamorata di un pastore locale, già fidanzato con una bella fanciulla del paese. La nobildonna imprigionò la fidanzata nel suo castello e le lacrime di questa furono tali e tante da travolgere il Castello e creare il triplice salto delle Cascate». Il tempo e la tradizione orale hanno aggiunto anche la strega Malgina (nome del lago posto ai piedi del Pizzo del Diavolo) e ora Matteo ci ha messo anche la spada. «Ho coinvolto nell’idea mio padre Modesto, ex guardano Enel al Curò, con cui abbiamo forgiato la spada».
Sulla spada sono impresse le iniziali R.M. (le stesse per padre e figlio che hanno portato a termine questa missione) e l’anno 1415, non per caso. L’anno è inciso in ricordo dell’epoca in cui a Gromo e Valbondione lame e spade venivano forgiate.
Cosa vedere in Val Seriana
Già che siete arrivati fino a Valbondione, vi segnalo un borgo tra i più belli d’Italia che vale la pena di visitare: si tratta di Gromo.
Il territorio di Gromo, inserito nel Parco delle Orobie, è ricco di percorsi escursionistici che uniscono la bellezza del paesaggio alle testimonianze di antiche attività economiche lungo i corsi d’acqua, come cave, miniere, mulini e fucine. Camminando sulle mulattiere tra baite e cascine sparse nei prati, si possono fare incontri interessanti: edicole votive, vecchie case e rustiche architetture, pascoli con recinti di pietre, grotte carsiche, rifugi, cascate, chiesette e piccolissime borgate. E ovunque, una vista spettacolare sui monti.
Leggete: 10 motivi per visitare Gromo: arte, tradizione, storia e il piacere dello shopping vintage
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Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.
Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.
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Complimenti per queste descrizioni sempre dettagliate, intriganti e molto molto interessanti. Vi ho conosciuti da poco, ma non potrei più farne a meno!!
Grazie Luisa. Sono molto contenta che ti piaccia il mio lavoro. 😘
Non sapevo di una Excalibur in val Seriana. Gita da programmare 🙂 Grazie
Ciao! Possibile fare il percorso in mtb? Grazie