Vent’anni non sono molti, ma possono sembrare un’eternità se il mondo è completamente cambiato. E, se ci pensate, il mondo è davvero cambiato. Anche a Bergamo. Tanto che è difficile ricordare il tempo in cui Oriocenter non c’era. Ormai fa talmente parte della vita dei bergamaschi (e non dite di no, perché anche se non amate i centri commerciali, da Oriocenter ci siete passati tutti) che è anche difficile non parlarne. E per festeggiare i vent’anni di Oriocenter ecco un mio ricordo personale e una serata al cinema IMAX a vedere il film Bohemian Rhapsody. Entrambi legati da qualcosa che mi ha fatto saltare sulla sedia come quelle coincidenze sincroniche che ti lasciano senza parole.
Volete sapere cosa?
Il giorno dell’inaugurazione di Oriocenter
Io me lo ricordo bene quel giorno era il 24 novembre 1998. Facevo la PR e lavoravo in un’agenzia milanese di pubbliche relazioni e mi dovevo occupare della conferenza stampa di lancio di Oriocenter. A dire a verità ero una giovane PR e la responsabile di quell’evento non ero io, ma ci ho lavorato e mi ricordo tutto perfettamente come se fosse ieri. Perché quel giorno ho imparato un sacco di cose su quella che sarebbe stata la mia professione per i vent’anni seguenti e su Bergamo.
Quando l’hanno inaugurato non era ancora del tutto finito: erano un po’ in ritardo coi lavori e avevano dovuto lavorare giorno e notte il mese prima dell’apertura per recuperare. Qualcuno aveva anche suggerito di aprire un paio di settimane dopo, ma l’ipotesi era stata subito scartata perché iniziava il periodo di Natale e non si poteva proprio perdere l’attimo.
1998: gli inviti si mandavano via fax e non si potevano fare foto nei centri commerciali
Mi ricordo che avevamo mandato gli inviti da Milano (allora lavoravo lì) con i fax. Sembrano passati 1000 anni ma non erano molti i giornalisti che nel 1998 avevano la propria email personale. C’era quella di redazione, unica per tutti e così gli inviti venivano mandati via fax.
Avevamo invitato 200 giornalisti (che non sono venuti tutti ovviamente), tra nazionali, trade e locali. Era un evento perché Oriocenter si presentava come il più grande centro commerciale d’Italia integrato. A Torino ce n’era uno ugualmente grande (forse qualcosina di più), ma era a blocchi da cui si doveva uscire per passare da uno all’altro mentre Oriocenter era “tutto sotto lo stesso tetto“. E che tetto! Vetri, marmi, colonne, scalinate da un piano all’altro, persino delle palme vere!
Una conferenza stampa di lancio rumorosissima
Così un pomeriggio di novembre (il 24, precisamente), alle 16.00 ci fu la conferenza stampa, nella zona dei ristoranti di fronte alla pista dell’aeroporto, al secondo piano.
Ricordo che c’era un rumore pazzesco che non avevamo previsto (la musica in filodiffusione e Mara Venier che presentava al piano di sotto) e i giornalisti non sentirono praticamente nulla di quello che veniva detto dalla proprietà e dal direttore del centro. Perché non c’era un microfono. Questa cosa me la ricordo benissimo. Perché la mattina avevo fatto il sopralluogo ed era tutto tranquillo A dir la verità c’erano gli operai che finivano di lavorare, ma ci avevano assicurato che avrebbero smesso entro le 15.00 momento in cui sarebbero iniziate le attività di inaugurazione. Così nessuno si preoccupò di prendere un microfono.
E avremmo dovuto perché le attività di inaugurazione erano belle toste: c’era Mara Venier che presentava e c’era la musica. Tanta musica. Musica a palla… Ad un certo punto, durante la conferenza stampa provammo a farla abbassare, ma invano. Così lasciammo andare tutto come doveva andare…
Tra i primi a perdere la macchina nei parcheggi di Oriocenter
E questo fu l’inizio di un pomeriggio memorabile che finì alle 20. Si perché alla fine è stato tutto memorabile. Sopratutto per il fatto che al termine della conferenza stampa e del giro di rito per mostrare ai giornalisti le gallerie del centro, ho passato due ore con alcuni di loro nel parcheggio a cercare le auto che avevano parcheggiato chissà dove…
Credo di non aver mai riso tanto. Anche per il fatto che pure io non trovavo più la mia macchina: non ricordavo il colore del parcheggio in cui l’avevo parcheggiata. Così pure i giornalisti. In realtà sapevano che sarebbe potuto succedere e avevano destinato un’area del parcheggio alle autorità e alla stampa, ma io ero lì dalla mattina e non lo sapevo e alcuni giornalisti erano arrivati in ritardo e si erano infilati dove capitava senza memorizzare colore e posizione…
Alla fine andò tutto bene: i giornalisti ritrovarono la loro macchina e scrissero tutti benissimo di Oriocenter. E io continuai a seguire l’ufficio stampa della società di facility management che gestiva il centro commerciale per qualche mese finché non internazionalizzarono quella funzione.
Le polemiche sul traffico intorno a Orio
I giorni e le settimane successive Oriocenter fu investito dalle polemiche sul traffico. La viabilità non era adeguata e intorno al centro commerciale si formavano un sacco di code che impedivano di prendere l’aereo in tempo a chi doveva partire.
La verità è che quelle code si formavano quando i bergamaschi decidevano di andare in massa a Oriocenter e la novità e il periodo natalizio erano una concomitanza esplosiva. Il direttore del centro lo sapeva (aveva lavorato in Francia dove i centri commerciali così grandi erano una realtà già consolidata) e rispondeva con pazienza alle domande dei giornalisti locali che sembravano allarmati dalla situazione spiegando loro che sarebbe bastato un piccolo intervento viabilistico e il passare delle settimane per far rientrare l’emergenza.
Inutile dire che aveva ragione.
Un centro commerciale gigantesco, un cinema multisala, un film colossale
Destinato già vent’anni fa a diventare uno dei poli della distribuzione in provincia, il centro commerciale di Orio ha messo a frutto un po’ tutte le diverse esperienze di quanto fatto all’estero, diventando a sua volta un esempio al quale ispirarsi. Se la situazione del traffico si è normalizzata ora, a distanza di 20 anni si fanno i conti con un centro commerciale che ha cambiato le abitudini di acquisto e di vita dei bergamaschi.
Oggi Orio è la “seconda piazza” di Bergamo e in 20 anni ha visto aumentare la superficie e i suoi negozi. Il nucleo base del complesso, contava su 150 negozi e 20 mila metri quadri di ipermercato inizialmente su due piani. Nel 2004 il primo ampliamento, attraverso il quale i negozi sono diventati 200. Nel 2017 altri 30 mila metri quadri, 2000 posti auto e 75 tra negozi e ristoranti.
Ma non solo in negozi. Oggi a Oriocenter troviamo anche una multisala Uci da 2.500 posti in 14 sale e lo schermo più largo d’Europa, da oltre 450 metri quadri. Quindi, cosa c’è di meglio che approfittarne di questa cosa e andare al cinema a vedere un film glorioso dedicato ad una band gloriosa che ho amato molto? Bohemian Rhapsody che è in programmazione proprio in questi giorni al cinema e dedicato alla storia dei Queen e del suo meraviglioso cantante Freddy Mercury.
Cosa accomuna Oriocenter con Bohemian Rhapsody?
Ecco cosa accomuna Oriocenter con Bohemian Rhapsody: una data, il 24 novembre. La data è infatti non solo l’anniversario dell’inaugurazione di Oriocenter, ma anche il giorno della morte di Freddy Mercury. Il giorno in cui un meraviglioso cantante che ancora oggi ricordiamo e amiamo è morto di AIDS ed è entrato nella leggenda.
Perché io me lo ricordo quel giorno, il 24 novembre 1991. Il giorno in cui Freddy morì. A darne l’annuncio era stato il suo manager alla tv e la notizia in poco tempo era rimbalzata per tutte le tv del mondo, fino a noi, in Italia.
Io ricordo che piansi. Non mi era mai capitato di piangere per un cantante e non mi è mai più capitato. Ma quel giorno meritava la tristezza perché era morto un gigante (o così almeno era per me) per colpa di una malattia che al tempo non aveva cura e che terrorizzava tutti, l’AIDS.
E 7 anni dopo, la mattina in cui c’era l’inaugurazione di Oriocenter avevo pensato “Oggi è l’anniversario della morte di Freddy Mercury”…
E la stessa cosa ho pensato qualche giorno fa, quando stavo acquistando il biglietto per andare a vedere Bohemian Rhapsody: “Caspita ma oggi è l’anniversario della morte di Freddy Mercury e anche dell’inaugurazione di Oriocenter”.
Il film Bohemian Rhapsody
Uscito nelle sale qualche giorno fa si preannuncia il film dell’anno e degli anni a venire. E’ stupendo e ho cantato e riso e pianto dall’inizio alla fine. Quando si sono accese le luci mi sono guardata intorno e ho visto moltissimi appassionati come me non riuscire a parlare per non scoppiare a piangere.
Non ve lo voglio raccontare perché vi posso solo dire una cosa: se avete amato i Queen e Freddy Mercury andate a vederlo: non ve ne pentirete.
Un combinazione? una coincidenza sincronica?
Lo so, lo so che per alcuni questa cosa non significa nulla. Che per altri sto mettendo insieme il diavolo e l’acqua santa. Che per altri ancora sto solo collegando qualcosa di assolutamente casuale. Ma per me non è casuale. E’ parte della mia vita.
E il fatto che oggi che sto scrivendo questo post sul blog Cose di Bergamo sia la giornata mondiale per la lotta all’AIDS lo rende ancora meno casuale.
Feddy, ci manchi.
Note
Questo post è stato scritto il 1 dicembre 2018, Giornata mondiale per la Lotta contro l’AIDS. E’ stato scritto andando a ripescare dai miei ricordi personali. E’ possibile che a distanza di anni alcune cose siano sfumate e possano essere andate in modo leggermente diverso, ma le cose importanti no, quelle sono tutte vere.
Le foto relative al film e al cinema sono mie e le ho scattate quest’oggi a Oriocenter e al cinema nella sala IMAX. Le foto della locandina scritta non è mia così come non sono mie quelle delle gallerie di Oriocenter che sono prese in Rete.
I biglietti per il film sono stati regolarmente acquistati e sono archiviati su supporto digitale.
Allora ti do un’altra coincidenza. Pure io quel giorno ero al cinema a vedere lo stesso film, a qualche chilometro di distanza da Bergamo però ;-).
bellissimo post, leggere il tuo racconto mi ha fatto tornare indietro nel tempo
Gli inviti via fax… Ho letto tutto l’articolo d’un fiato, ma la mia mente era ferma agli inviti via fax!! Sembra passato un secolo!!
Beh, su Freddy che dire… genio assoluto!
Proprio ieri ci siamo passati accanto, in autostada. Tutto luccicante e addobbato a festa è stato subito “dobbiamo tornarci, ci manchiamo da tanto tempo!”. E’ interessante conoscere il suo “dietro le quinte” , il suo lancio e la sua apertura.
Articolo molto interessante, il film credo che non andrò a vederlo, lui era unico e inimitabile.
Perchè non ci andrai? Io ero e sono una grande fan dei Queen io mi sono emozionata guardando il film.
Il film l’ho trovato meraviglioso pur conoscendo poco di Freddy. Riguardo al centro commerciale, io ho dei ricordi simili rispetto ad uno di Roma. 🙂
Ieri sera ho visto il film ed è stato davvero emozionante e travolgente. Capisco che abbia risvegliato in te tante cose. 🙂
voglio andare anche io a vedere questo film in fondo sono cresciuta a suon di Queen
Devo andarlo a vedere. Assolutamente. Ne ho sentito parlare molto bene
Io sono nata con le note dei Queen di sottofondo… Quando freddie mercury mori avevo tre anni, ma sapevo benissimo chi era, che cantava radio Gaga , Somebody to love, a kind of magic…e via via tutte le altre. Mi sono ripromessa di tirare su i miei bimbi con la sua voce a scandire le giornate…e così è!
Nicoletta
Complimenti per questo racconto, un po’ un ritorno al passato e un po’ un viaggio dentro di te. Non ho mai amato più di tanto i Queen, ma è ipossibile non conoscere e apprezzare una delle voci più forti e carismatiche della musica mondiale. Non ho ancora visto il film, ma mi hai incuriosito
Ho letto letto le tue parole e mi hanno toccato, per me una data indelebile è il 6 dicembre 2006. Brutta data, di cui ricordo ogni singolo istante, ogni singolo gesto e mi ha segnato. Il tuo articolo ha toccato delle corde profonde e il mitico Freddy non è morto nei nostri ricordi! Grazie raffi!
Un film da vedere assolutamente, Freddy Mercury una voce indimenticabile
Hai scritto un bellissimo pezzo di storia con questo articolo. sono stata solo un paio di volte all’Oriocenter e devo dire che, nonostante non ami i centri commerciali, mi è piaciuto molto come organizzazione degli spazi e varietà di negozi. poi i queen sono la storia della musica e non vedo l’ora di andare al cinema a vedere il film.
Non sono ancora andata a vedere questo film ma vorrei vederlo al più presto. Mio papà era un vero appassionato dei Queen e quando ero piccola me ne parlava sempre!
sai che ci sono stata in questo centro commerciali? tantissimi anni fa, era tipo il 2000 o il 2001. chissà come è cambiato da allora! Invece il film devo ancora andare a vederlo!
Quel giorno ero lì anche io. Nel caos, nel rumore, non alla conferenza stampa però.
Che bel racconto! In quel periodo lavoravo nei giornali e mi ricordo bene come si organizzavano gli eventi e anche quello di cui parli. Particolare la coincidenza delle date. Amo molto i Queen e non mi perderò il film
vado spesso a fare shopping qui
Ti faccio i miei complimenti, hai sempre tanta inventiva nel pubblicizzare gli eventi, anche apparentemente banali come l’anniversario di apertura di uno shopping center, della tua città. Questo post è un capolavoro, brava davvero.
Ti ringrazio moltissimo di queste parole. Mi fanno davvero molto piacere.
io sono una fan dei Queen e non mi perderò assolutamente questo film…..
IN QUESTO CENTRO COMMERCIALE CI SONO STATA DIVERSI ANNI FA, IL FILM DE QUEEN NON SO SE LO VEDRO’ MA LA MUSICA DI FREDDY MERCURY E’ INTRAMONTABILE
Complimenti per il bellissimo articolo! Emozionante e davvero originale! Devo ancora andarlo a vedere il film, ma quando lo farò penserò sicuramente a te e all’inaugurazione del centro commerciale 🙂
Io il film volevo già andare a vederlo ma tu adesso gli hai dati una connotazione ancora diversa. Un anniversario incredibile per te questo, tre eventi che si riuniscono in uno solo!
Davvero emozionante questo racconto. Quando si toccano ricordi e fatti accaduti è un attimo a sentirsi parte integrante del discorso. E comunque voglio vedere anche io il film.. purtroppo non ho vissuto molto il mito essendo nata a fine ’90!
L’articolo è davvero leggibile e, come dici tu, mescola il diavolo con l’acqua santa 😀 Ad ogni modo, capisco che questo fa parte della tua esperienza personale, per cui questo mix va benissimo. Ho visto il film e sono uscita galvanizzata: come te, ho adorato i Queen e la morte di Freddie Mercury mi traumatizzò. Ricordo che facevo il liceo e sentii la notizia alla radio, in macchina, al ritorno da scuola. Non sono una che divinizza i cantanti ma credo che di lui si possa dire serenamente che è stato, è e sarà sempre una leggenda. Mi viene pure la pelle d’oca mentre scrivo… Chissà se qualcuno, prima o poi, avrà il suo stesso carisma. Per ora, non ne ho trovato uno.
Le leggende come Freddy Mercury diventano tali perché sono inimitabili e non si possono replicare.
Raffi che meraviglia e che bel post! Anchio ho amato quel film, lho visto gia da un po perche a Londra è uscito prima. Stupendissimo
Sinceramente non ricordo l’inaugurazione, forse sarò andata un po’ di tempo dopo ancora con i miei genitori, qualche anno dopo deci fatica anch’io a ritrovare la mia auto, a mio discapito ricordo i parcheggi in zone diverse ma del medesimo colore. Ora ci vado rarissimamente ma prendo come punto di riferimento il negozio di fronte le scale 😂
Sono sempre i migliori, gli articoli che non danno solo mere informazioni, ma nei quali si mescolano anche ricordi personali.. Anche se sono di una persona che non conosci, è sempre bello leggerli per assaggiare un pezzettino della sua vita e delle sue esperienze. Che ”all’epoca” non si potessero fare foto nei centri commerciali, però, proprio non me lo ricordavo!
Era vietato. Considera che non c’erano gli smartphone e se ti vedevano con una macchina fotografica ti seguivano per non farti fare foto.
Quante coincidenze, sembra davvero incredibile! E comunque il film è bellissimo, io lo straconsiglio a tutti, anche a chi non ha amato Freddy Mercury!
Altra coincidenza: il 24 Novembre ero anche io a Bergamo, a due passi da Oriocenter per prendere il volo che mi avrebbe portato verso Amman in Giordania per uno dei viaggi che avevo nel cassetto da tanti anni e poi… anche io adoro Freddy e i Queen e devo assolutamente andare a vedere Bohemian Rapsody!
Ti ringrazio per questo post! Non sono mai stata a Bergamo, quindi non avevo mai sentito parlare di questo gigante centro commerciale! Poi non ho ancora visto il film e mi hai incuriosito a vederlo. Quando sono nata io Freddy Mercury era già morto da un paio d’anni, quindi dei Queens conosco solo un paio di canzoni, ma imnagino che sia stato un grande artista!!!
Avevo capito subito che in comune avevano il 24 novembre, credo di aver pianto anch’io quel giorno.
Non frequento molto i centri commerciali (colpa di mio marito) ma l’Orio Center è il mio preferito fra quelli che conosco.
Papa’ mi ha fatto ascoltare i Queen da quando ero piccina, andare a vedere il film era un dovere morale oltre che un grosso piacere! L’ho visto a Londra qualche settimana fa, Rami Malek e’ bravissimo e hai visto che somiglianza gli altri attori con i componenti della band? Soprattutto Brian May! Uno spettacolo!
Allegro e malinconico questo post, e non potrebbe essere altrimenti. Ero ancora nell’uovo di pasqua quando morì Freddy, e l’Oriocenter lo ricordo non proprio dall’inaugurazione ma dai primi anni, poiché per una milanese significa da quando inizia a viaggiare con Ryanair. 🙂 L’unica volta che ci sono entrata, però, non ero per niente contenta di farlo: ero andata a trovare un’amica a Cremona, mi aveva promesso una gita, aspettavo impaziente i campi e la natura e poi scopro che voleva andare al centro commerciale a fare shopping per il bimbo in arrivo, non ho potuto protestare 😀
I post scritti di getto andando a ritroso nel tempo, mettendo insieme i ricordi, sono sempre i più belli. Ho sorriso per tutto il tempo e mi sono ritrovata lì con te ma soprattutto rido al fatto di mandare i fax: oggi sembra archeologia pura ma me li ricordo pure io durante il mio stage fatto appena conclusa la scuola. Tre mesi a mandare fax uno dietro l’altro e andare i corsa per vedere se ti avevano risposto!
Bohemien Rapsody ne ho sentito tantissimo parlare ma non sono riuscita ad andare a vederlo … vuol dire che recupererò (non più alla vecchia maniera al Blockbuster) ma smanettando su internet 🙂
Io sono schieramento le due cose non c’entrano molto..ma che incredibile salto indietro gli inviti mandati via fax! Sembra ieri, eppure sono cambiate un sacco di cose in poco più di vent’anni! E si, confermo che a Torino c’è un centro commerciale integrato ma dove devi uscire per completare il tour di negozi, si chiama “Le Gru”!