Si è conclusa con un successo di pubblico l’edizione 2019 del Soap Box Rally di Bergamo, la più antica e pazza corsa delle auto di legno della bergamasca (e qualcuno dice anche del mondo) che si tiene ogni anno (da 47 anni ormai, il prossimo sarà 48) lungo le Mura di Città Alta. Era un po’ che non andavo ad assistere a questa strampalata e pazza competizione e devo dire che mi mancava. Me ne sono resa conto quando mi sono guardata intorno lungo la pista e, vedendo sfrecciare le Macchine di Legno sul tracciato pieno di ostacoli, sorridevo felice come una bambina.
Se vi dicono che questa manifestazione sportiva è ormai parte del patrimonio culturale di Bergamo sappiate che è proprio così: ogni anno in occasione del Soap Box Rally le Mura si colorano e diventano una festa. Avete presente il cartone animato Wacky Races, la Corsa più pazza del mondo che andava in onda negli anni Ottanta e i suoi stravaganti personaggi alla guida di improbabili auto? Be’, sarete spettatori di qualcosa di molto simile.
Quello che mi affascina di questo sport è, non solo l’adrenalina di vederli sfrecciare ad oltre 80 Km/h , ma la gioia che sono capaci di trasmettere da anni e anche sapere che sono stati proprio loro a costruirsi la propria Soap-Box e continuare a migliorarla, dando così sfogo alla propria illimitata creatività e fantasia.
La storia della competizione: dagli Stati Uniti a Bergamo Alta
Le Soap Boxes (plurale di Soap Box, scatola di sapone) nascono nel 1933 negli USA dall’idea di un commerciante di sapone che seppe coniugare il sogno americano dell’epoca, l’automobile, con la sua attività. L’imprenditore ebbe la felice intuizione di disegnare sulle scatole di sapone, che allora erano realizzate in legno, le sagome di autovetture immaginarie. La sua idea fu, che una volta ritagliate e assemblate con l’aggiunta di parti meccaniche, chiunque avrebbe potuto costruirsi la propria “auto” personalizzata. Fu un successo enorme: migliaia di mini-bolidi cominciarono a sfilare per gli States ovunque ci fosse una strada in pendenza.
In Ohio un giornalista del Dayton Daily News, interessandosi al fenomeno, decise di organizzare una vera e propria gara: la prima corsa più pazza d’America si svolse a Daytona nel 1934 con il titolo di “All American Soap Box Derby”.
L’idea arriva nel capoluogo orobico nel 1955, grazie ad uno studente che rimase affascinato da queste macchine di legno viste in un film americano. La gara, organizzata da Proloco Bergamo e Teamitalia in collaborazione per la parte tecnica con il Soap Box Rally Club, si caratterizza da sempre per lo spettacolare percorso naturale di 1490 metri lungo le Mura di Città Alta a Bergamo, con partenza da Colle Aperto e arrivo in zona Sant’Agostino.
Com’è fatta una Soap Box
La Soap-Box è una mini macchina costruita essenzialmente in legno, senza motori, pneumatici, cuscinetti, bronzine, ammortizzatori e tutti quegli accessori che hanno migliorato il comfort e la guidabilità di un veicolo. E’ un veicolo in legno, spartano nella struttura ma fantasioso nella decorazione, che rispecchia un regolamento tecnico-costruttivo nato più di cinquant’anni fa.
Non ci sono Soap-Box uguali fra loro, perché ogni team realizzata la propria seguendo le proprie idee o teorie più strampalate sulla velocità, aerodinamica o scorrevolezza, mettendo tutto il proprio estro e ingegno.
Non ci sono segreti: ogni Soap-box viene esposta al pubblico e controllata prima di ogni gara; ogni equipaggio può spiare l’altro, e se per sbaglio qualcuno chiede un consiglio tecnico, pare che parta inevitabilmente una di quelle discussioni mitiche in cui tutti cercano di spiegare la propria teoria su come costruire una ruota, un mozzo o un telaio, su come affrontare una curva, un ostacolo o una frenata.
Ogni team ci mette il massimo impegno per realizzare un veicolo che sia il più competitivo possibile. Come in tutte le cose, ovviamente, l’esperienza conta e quindi ogni veicolo è destinato a migliorare, gara dopo gara, anno dopo anno…
La gara di Bergamo
La gara delle Soap Box di Bergamo, Soap Box Rally, è senz’altro quella più conosciuta e famosa ed è nata nel lontano 1955. Qui oltre ai due trofei per la “Gara di velocità” (una su percorso semplice e l’altro su percorso ad ostacoli) viene premiata anche “L’Originalità” della Soap-Box . Ed è qui che ogni team si esprime al massimo, proponendo allestimenti di ogni genere per poter impressionare al meglio il pubblico e la giuria, usando i materiali più disparati e le tecniche di costruzioni più stravaganti, realizzando così un vero mix di divertimento e opere d’arte, sempre però con l’obiettivo di essere i più veloci e aerodinamici possibile. Perché, non dimentichiamolo, l’obiettivo più importante è fare bella figura nelle gare di velocità sfrecciando lungo le Mura di Bergamo Alta, davanti a più di 20.000 persone che guardano, incitano e applaudono i propri beniamini.
Una particolarità che contraddistingue il rally di Bergamo è la spettacolarità degli ostacoli che si devono affrontare lungo il percorso. Perché come se non bastassero curve, tornanti o ripide discese, ci sono anche gli ostacoli creati per l’occasione, come salti, bascule, passerelle, scalette o toboga , per non parlare di quelli più spettacolari come le vasche d’acqua o i tunnel di schiuma che fanno impazzire i bambini.
Alle ore 10 si effettua la punzonatura in Città alta: vengono effettuate le verifiche tecniche necessarie per poter partecipare alla gara. Inoltre la Giuria esamina ad una ad una le macchine e, dopo tutti i controlli tecnici, stila la prima classifica in base all’originalità e alla fantasia della soap box.
Alle 14.30 prendono il via le gare di velocità. Gli equipaggi partono a intervalli di 3-5 minuti l’uno dall’altro. Partono spingendo la macchina per la salitina che dalla Marianna va verso le Mura e poco prima della curva, quando la strada comincia a scendere, salgono entrambi sulla macchina assumendo la posizione più aerodinamica possibile.
Al termine della prima gara di velocità, mentre le Soap Box vengono riportate alla posizione di partenza, l’organizzazione sistema sulla pista gli ostacoli. Alle 16 parte la seconda gara, quella più spettacolare, quella che vede tutto il pubblico assieparsi in prossimità degli ostacoli.
Sempre più appassionati di Soap Box a Bergamo e provincia
Molta gente si avvicina a questo sport grazie soprattutto alla gara di Bergamo e ne diventano fan assoluti, quasi come i supporter della Formula 1.
E se Bergamo è “La Gara”, non bisogna dimenticare anche le altre competizioni che si svolgono nei paesi della nostra provincia, dove non c’è lo stesso richiamo di pubblico ma dove ci sono percorsi ugualmente entusiasmanti e avvincenti, con pendii maggiori, tornanti e ostacoli naturali, dove i piloti devono dimostrare la stessa abilità se non di più.
Alcuni percorsi sono molto spettacolari, altri mettono alla prova la resistenza dei veicoli. Capita spesso di vedere una Soap-Box che si rompe, perde una ruota o va in testacoda in una curva: è il cruccio dei piloti, ma è il divertimento del pubblico.
Una cosa bella quando si assiste ad una gara di Soap Box è sentire la gente che incita, che applaude quando una macchina di legno supera gli ostacoli sul percorso o che incoraggia i piloti quando sbagliano una curva o si rompe qualcosa. Non ci sono fazioni o tifosi avversari, i piloti sono tutti parte della stessa squadra, sia l’ultimo arrivato che è alle prime esperienze, sia i veterani che non hanno ancora smesso di migliorare la propria Soap box . Il pubblico lo sa e si comporta di conseguenza.
Ci sono equipaggi che provengono da fuori provincia disposti a farsi centinaia di chilometri ogni volta pur di gareggiare, e presi dalla passione hanno deciso addirittura di organizzare una gara sulle loro strade. E il pubblico li rispetta e li applaude.
Ed è sempre festa!
Note
Le foto sono mie, ad eccezione delle due recuperate su Instagram (e segnalate). Le informazioni storiche sono state recuperate in rete e rielaborate. Le informazioni più importanti le ho estrapolate dal sito della manifestazione che viene aggiornato di anno in anno.
Bellissimo testo! Complimenti
Avevo sentito parlare di queste gare, ma non ne conoscevo la storia. Immagino sia davvero un’esperienza da fare una volta nella vita, se non partecipare, almeno assistere come spettatrice!
Ma sono fighissime!!! Non solo sono frutto di ingegno ma sono davvero carine da vedere!! Chissà se riusciremo mai a vedere questa manifestazione prima o poi! Mi intriga molto e per i bambini deve essere davvero il top!
Ma è una figata pazzesca! Non credevo che esistesse veramente una gara del genere è stupenda. Mi perderei a guardare tutte quelle auto diverse e colorate, sembra proprio divertente sia partecipare che assistere. E poi hai proprio ragione, le Wacky Races tornano subito in mente. Da bambina non mi perdevo neppure una puntata e non ti nego che se per qualche assurda ragione mi ricapitano a tiro me le guardo di nuovo!
Ok, questo è diventato ufficialmente il mio post preferito di tutto il tuo blog. Perché non ne sapevo niente? Mia mamma quando ero piccola mi costruiva un sacco di cose con le scatole di cartone, adoro tutto quello che è anche solo lontanamente correlato. La gara piacerebbe anche al mio vombato, si metterebbe a inseguire le macchinine 😀
No ma che figata!! Cioè, ste macchinine sono davvero di legno? Bellissimo! Non conoscevo questa gara ma il prossimo anno farò di tutto per assistere… mi piacciono tantissimo queste cose! Che pazzi davvero!
Ciao, sto facendo un progetto fotografico abbastanza strutturato al riguardo. Riusciresti a risalire ai nomi dei ragazzi ( ora molto anziani ) che hanno portato il soap box rally a Bergamo ?