Selfie Room Copertina

L’esperienza del momento? Scattarsi mille mila foto nella prima SelfieRoom di Milano, ad un’ora soltanto da Bergamo.

C’è chi non ama la parola selfie, ma io la preferisco ad autoscatto o foto. E da quando i cellulare hanno la funzione selfie (magari non ve lo ricordate, ma una volta dovevamo girare il cellulare per farci una foto da soli) sono la donna più felice del mondo. Tutto questo per dire che quando ho scoperto che a meno di cinquanta chilometri da Bergamo c’è la prima SelfieRoom di Milano, la prima cosa che ho detto è stata “Devo assolutamente andarci!”. E così è stato.

Così, in occasione del primo anniversario dell’apertura della selfie room, sono andata con una mia amica fotografa con la scusa di scoprire di persona di cosa si trattava e, già che c’ero, per farmi scattare qualche foto in uno dei 15 set fotografici a disposizione di tutti. A dir la verità la curiosità non è stato il primo motore: io volevo proprio farmi fare delle foto pazze per il mio blog e leggendo in Rete avevo capito che quello era il posto giusto.

Di cosa si tratta? Di uno spazio (colorato, divertente, strampalato) in cui sono allestiti una quindicina di set molto instagrammabili, perfetti per farsi le foto e portarsi a casa mille mila scatti. Potete farvi foto dentro una piscina di palline a cavallo di un unicorno gonfiabile o dentro una vasca retrò piena di paperelle, dentro una cabina del telefono con lo sfondo di Londra, o sopra un meraviglioso WOW rosso. Più sotto vedrete le mie foto e mi direte se non è davvero un posto WOW!

La SelfieRoom a meno di un’ora da Bergamo

Selfieroom Milano collage

L’idea di passare un pomeriggio con i vostri amici, i bambini, il fidanzato o la fidanzata scattandovi foto pazze e divertenti vi intriga? Volete saperne di più? Ecco tutto quello che dovete sapere e, più sotto, alcune foto che ho fatto io (così, giusto per farvi vedere che per divertirsi non c’è età).

Cos’è una Selfie Room

Letteralmente si potrebbe tradurre come “spazio per gli autoscatti”. Ma Selfie è ormai entrato di diritto nel nostro linguaggio di tutti i giorni e quindi la SelfieRoom è uno spazio stile studio fotografico con diverse zone arredate in modo bizzarro dove scattare e realizzare video unici.

Dove si trova

A Pero, in provincia di Milano, in via Cesare Battisti, 8. Arrivati a destinazione vedrete un cancello di un box. Suonate e attendete che il cancello si apra. Scendete sulla rampa (a piedi) e verrete accolti da un ragazzo che vi farà entrare nella SelfieRoom: 200 mq di set fotografici allestiti in modo pazzo e divertente.

Per chi è

Per tutti: grandi e piccini. Basta avere voglia di divertirsi e di stare davanti all’obbiettivo di una macchina fotografica o di uno smartphone.

Quanto costa

15 euro l’ora per gli adulti (dai 15 anni in su)

7,5 euro per i bambini da 7 a 14 anni (necessario minimo 1 adulto ogni 4 bambini)

Come prenotare

Per trascorrere una o più ore scattandovi foto nei set fotografici allestiti nella Selfie Room,  basta andare direttamente sul sito  selfieroom.click, scegliere il giorno, l’ora, inserire il numero di persone e pagare. Riceverete immediatamente una mail di conferma con tutte le indicazioni. Poi il giorno prima un messaggio vi ricorderà della prenotazione invitandovi a contattare la struttura per qualsiasi eventualità.

Cosa serve

Tutto ciò che dovete fare è portare il vostro smartphone o un amico con la macchina fotografica! Ogni angolo e ogni stanza è una nuova ed entusiasmante opera d’arte, pronta per farvi scattare foto divertenti!

Io ci sono stata e confermo: è tutto vero ed è tutto divertentissimo.

 

I set della SelfieRoom che ho amato di più

Volete vedere qualcuna delle mie foto? Le ho pubblicate qui sotto. Il soggetto lo conoscete e sono io, Raffaella, autrice di questo blog. Mentre l’autrice delle foto è Barbara Rossi che mi ha seguito in questa avventura e che si è dedicata a immortalare la mia dose di pazzia e a togliere qualche occhiaia di troppo dalle foto (eh sì, quelle mica vengono via da sole alla mia età).

A proposito, lei non è nuova su questo blog perché suoi erano i consigli per fotografare il foliage.
Leggete: Tutti pazzi per il foliage in Valle Imagna, con i consigli per la foto perfetta.

Ed ecco le mie foto nei vari set!

La vasca bianca nel set a scacchi

La piscina di palline e l’unicorno

Pomeriggio alla SelfieRoom di Milano

Le carte da gioco

Le ciambelle

Raffi con le ciambelle alla SelfieRoom

Il trampolino per saltare

Il WOW

 

Il microfono e lo sfondo coi dischi

Il divano rosso

Le selfie room nel mondo

Selfie Room: l’idea non è una novità in senso assoluto, perché all’estero cose simili (chiamate a seconda dei casi selfie museum, selfie room o selfie factory) sono abbastanza comuni. Ne troviamo una a Londra: si chiama Selfie Factory e, tra i set allestiti per le foto, si trova addirittura un vagone della metropolitana tutto rosa; mentre negli Stati Uniti ci sono addirittura catene di franchising come Selfie Wrld. A Kiev prima che iniziasse la guerra, esisteva la Kyiv Selfie Roomed era piena di ragazzini con lo smarphone che si scattavano foto.

In Italia il trend è ancora agli inizi e SelfieRoom è il primo esempio a Milano, per l’esattezza a Pero, poco lontano dalla Fiera di Rho. Ma negli ultimi mesi se ne sono viste in giro per l’Italia di temporanee e il titolare, Federico Lamastra, ha detto che in questi mesi è stato contattato più di una volta per avere dettagli e iniziare un franchising segno che la cosa piace.

Selfie: è solo vanità, o c’è altro?

Sono passati  quasi 10 anni (2013) da quando la parola Selfie è entrata nell’Oxford Dictionary.  E cinque da quando si è iniziato a parlare di  selfie generation, fatta di nativi digitali cresciuti in un mondo popolato da nuove tecnologie e, abituati a costruirsi le proprie identità.  Eppure ogni volta che un adulto vede un giovane (o meno giovane) scattarsi un selfie o farsi scattare una foto scegliendo la migliore, pensa immediatamente alla parola Vanità o alla parola Narciso. Un giudizio di valore figlio di un tempo che sta scomparendo e che è stato soppiantato da altro.

In generale la maggior parte dei selfie nasce da un bisogno che ha caratterizzato anche tutte le generazioni che ci hanno preceduto: capire chi siamo e riuscire a diventarlo. Molto in sintesi il processo di autoconsapevolezza segue queste fasi: ci osserviamo da dentro e da fuori e attraverso l’analisi di quello che vediamo diventiamo progressivamente consapevoli delle nostre caratteristiche individuali e della posizione occupata all’interno della società.

All’interno di questo processo, i selfie, unendo la forza dell’autoritratto con il potere comunicativo dei social media, sono in grado di offrire uno strumento molto efficace per poter oggettivare e raccontare, parafrasando Battisti, «qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c’è». Come strumento espressivo il selfie permette infatti di scegliere e di proporre un aspetto specifico della propria soggettività, rendendolo immediatamente visibile alle persone che sono intorno a noi. Allo stesso tempo, attraverso i selfie degli altri, posso vedere quali sono i mondi possibili e decidere chi voglio essere e che cosa voglio fare.

E quindi… viva i Selfie!

 

 

 

Note

Le foto che mi ritraggono sono ovviamente mie e sono state scattate da Barbara Rossi Ph. Quelle del collage con soggetti diversi sono tratte dalla pagina Instagram della SelfieRoom di Milano.
L’ingresso alla SelfieRoom è stato regolarmente pagato e la ricevuta è archiviata su supporto informatico.
Nessuna modella e nessuna fotografa è stata maltrattata per fare le foto. 😉

 

 

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