Val Seriana | Il teatro Liberty di Casnigo, la piccola perla del Circolo della Fratellanza

Ci sono luoghi che si scoprono per caso e ti rimangono nel cuore. Ti chiedi perché non ne avevi saputo niente prima e perché rimangano nella conoscenza di pochi. E’ il caso del Teatro Circolo della Fratellanza di Casnigo, un gioiellino liberty costruito all’inizio del XX secolo, nello stabile che ospita il Circolo Fratellanza, riferimento irrinunciabile delle attività culturali e sociali del paese.

Creato negli Anni ’20 in quelle che un tempo erano le stalle del Circolo Fratellanza, laica società di Mutuo Soccorso nata nell’aprile del 1904, è una realtà sociale ancora oggi attiva grazie all’intervento di alcuni appassionati d’arte e di teatro che nei primi anni Duemila, dopo anni di abbandono, hanno deciso di riportare in vita questo teatro dalle dimensioni ridotte (non chiamatelo teatrino), perfetto per avvicinare attori e spettatori.

Nel Teatro Circolo della Fratellanza è possibile scoprire e vivere la potenza di attori vicini fisicamente, che sono quasi tra noi, senza tradire la sacralità del palcoscenico. Una dimensione quasi domestica, ma con tutti i sacri crismi della liturgia del teatro.

L’idea di un teatro per Casnigo

La proposta di edificare un teatro risale alla seduta consigliare del 27 febbraio 1921, quando il Consiglio del Circolo decide di costruire un salone ad uso teatro e cinematografico al posto delle due stalle, col preciso intento di dare non solo ai soci ma a tutta Casnigo un locale di riunione in cui poter passare qualche ora di svago e divertimento istruttivo. In un periodo in cui i mezzi di comunicazione moderni erano ancora da venire, il teatro era considerato il mezzo ideale per insegnare divertendo, come recita il motto Ludendo Docet che domina il palcoscenico.

I lavori vennero affiati a Domenico e Francesco Locatelli, successivamente nominati soci onorari del Circolo. Poiché gli oneri erano pesanti, si ricorse a prestiti intersociali e ad un impegno bancario. All’edificazione contribuì in modo sostanzioso anche il Cavalier Enrico Beltracchini, direttore generale del Cotonificio di Valseriana, in Casnigo nonché presidente onorario del Circolo Fratellanza.

Il progetto di esecuzione in stile Liberty venne messo in atto nel settembre 1921 e si concluse nel gennaio 1922. La manodopera fu messa a disposizione spesso in modo gratuito e tutti i lavori furono fatti con grande attenzione ai costi e al risparmio.  Le colonnine in ghisa che sostengono il loggiato del teatro, ad esempio, furono dono del Beltracchini che le recuperò dall’abbattimento della casa operaia di Gazzaniga. Le decorazioni pittoriche furono affidate al pennello di Michele Frana nel 1922 e oggi, grazie al restauro del 2005, le possiamo vedere nella loro foggia originale.

Le prime rappresentazioni del Teatro del Circolo della Fratellanza

Le prime tre recite furono messe in scena nel mese di febbraio 1922. Ma l’inaugurazione ufficiale del teatro avvenne qualche settimana dopo, ad aprile, con una grande festa e la messa in scena da parte della compagnia teatrale locale del dramma “La Nemica”.

Il teatro nella sua epoca migliore ha avuto l’onore di ospitare personaggi di spicco, come l’attore bergamasco Giulio Tomasini. L’attore bergamasco interpretò alcuni film fra gli anni Cinquanta e Sessanta, ma sempre in ruoli secondari. Degna di nota fu, invece, la sua attività in teatro e quella radiofonica, come doppiatore.

 

Da casa Bonandrini al Circolo della Fratellanza

Insegna Circolo della Fratellanza di Casnigo

Nella galleria di personaggi che hanno caratterizzato il Circolo della Fratellanza impossibile non ricordare Giuseppe Bonandrini, nato a Casnigo (proprio nello stabile che è ora la sede del Circolo) nel 1867, che fu medico condotto a Piazzatorre per quasi quarant’anni e soprattutto, con il nome di Pichetù Prim, fu Duca del Ducato di Piazza Pontida a Bergamo.  A lui è dedicata la piazza principale di Casnigo.

In realtà gli spazi del Fratellanza furono casa, sin dal ‘600, della famiglia Bonandrini, fra le più in vista del paese, attiva nel commercio della lana e di merci preziose provenienti dall’Oriente a Venezia e Ancona.

Bonandrini si diede il nome di “Pichetù” in ricordo dell’amico uccellatore di Casnigo, con cui divideva la passione fra i pascoli attorno al Santuario della Madonna d’Erbia. Giuseppe Bonandrini compose musiche per pianoforte così come il padre Bernardino; quest’ultimo trascrisse anche un brano per baghèt, la tipica cornamusa bergamasca di cui Casnigo è patria indiscussa.

Fu cultore di musica e poeta vernacolo e testimone ideale di una verve culturale che nel nuovo millennio trova nuova linfa nell’attività di una specifica e vivace associazione teatrale.

Per approfondire: Tutto sul baghèt, l’antica cornamusa bergamasca, di casa a Casnigo in Val Seriana

 

Un gioiello che torna in vita grazie all’attività teatrale

Casnigo, dieci anni a teatro con "Il tralcio" - MyValley.it notizie!

Dopo un lungo periodo di abbandono, il teatro del Circolo della Fratellanza è stato sapientemente recuperato e restaurato dalla Società di Mutuo Soccorso Circolo Fratellanza negli anni 2005-2006 ed è ora di nuovo utilizzabile per spettacoli teatrali. Ma non solo. Anche la corte interna del palazzo è stata riportata a nuova vita, diventando spazio per iniziative di musica, spettacolo e ricreative.

In un contesto tanto permeato da arte e storia, ma anche da un’intensa rete di relazioni sociali e culturali, è nata nel 2009 l’Associazione Teatro Fratellanza, con il preciso intento di avvicinare al palcoscenico e alle discipline teatrali quanti mostrano interesse per la recitazione.

Inizialmente, a ispirare un impegno convinto che oggi consente di proporre spettacoli di propria produzione, ma anche rassegne ed eventi di alto profilo, è stato Piero Marcellini, istrionico regista e attore.

 

Una gioiello liberty che vive di teatro e per il teatro

Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce esperienze da fare e luoghi da scoprire a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.

Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.

Il teatro del Circolo della Fratellanza di Casnigo è una di quelle perle in cui si inciampa per caso, magari dopo averne sentito parlare senza però riuscire ad immaginarselo veramente. Entrarci di persona è come fare un tuffo nel passato. Con una sensazione che non smette di accompagnarti nemmeno quando ti fermi nel cortile del palazzo a bere una birra con un pacchetto di patatine. 

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Note: le foto sono in parte mie e in parte recuperate in rete.

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