Con «Upper Town» si passeggia per Città Alta e si scoprono le sue meraviglie, da casa. Giocando. Pescando carte, spostando pedine e collocando bandierine. Il tutto accompagnato da piccole descrizioni e curiosità. Spostando le pedine i giocatori si muovono tra i luoghi più iconici di Città Alta, all’interno delle Mura Veneziane e di tutto ciò che racchiudono: ci sono le quattro porte che, ricordando ciò che avveniva nel passato, sono aperte solo di giorno. Ci sono i 14 baluardi, la Rocca, la Torre del Gombito e Piazza Vecchia, le chiese, i parchi e i musei (con tanto di mammuth, conosciuto da grandi e piccini).E poi c’è la mappa: grande 80×60 cm, perfettamente in scala, con la forma delle Mura Veneziane divenute Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e ormai immagine internazionale della città.
Chi è l’autore di Upper Town, gioco da tavolo dedicato a Bergamo?
L’autore di Upper Town, gioco da tavolo dedicato a Bergamo Alta è Stefano Salvi, 35enne originario di Berbenno e residente a Bergamo. Diplomato in Agraria Stefano ha una laurea in Informatica e lavora come sviluppatore web. La sua passione per i giochi in scatola è nata quando era ancora un ragazzino: ama soprattutto quelli “lunghi e impegnativi, perfetti per una serata in compagnia”, ha raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Quando gli è venuta l’idea di dedicare un gioco a Bergamo Alta? Durante la pandemia ha avuto come tutti tanto tempo da trascorrere in casa con amici e familiari e durante quelle serate ha iniziato a maturare l’idea di realizzare un gioco da tavolo. Così a gennaio 2021 ha cominciato a lavorarci. Per settimane Salvi ha selezionato e visitato i luoghi iconici della città vecchia: quelli storici, i siti architettonici e artistici, le aree verdi. Ha letto tutto quello che c’era su Città Alta, sia sui libri che su Internet e tra i vari siti si è soffermato anche su Cose di Bergamo, tanto è vero che alla fine mi ha contattato per farmi sapere del gioco. E man mano ha iniziato a riprodurre, con l’aiuto di Google Maps e Bing, la mappa di Città Alta in scala. E poi ha pensato ai meccanismi e alle regole, alla grafica. Per i testi delle carte si è fatto aiutare da una guida turistica professionista, Elisabetta Ronzoni. Insomma, un lavoro in grande stile.
Quanti sono i giochi dedicati a Bergamo?
Va detto che Upper Town non è il primo gioco da tavolo dedicato alla bergamasca. Già nel 2020 avevamo visto commercializzare l’edizione di un Monopoly dedicato alla città di Bergamo. E l’edizione orobica del Monopoli non era nemmeno il primo gioco dedicato alla storia di Bergamo: ce ne sono stati altri che però trattavano anche gli avvenimenti storici della provincia.
La particolarità di Upper Town è che è un gioco da tavolo dedicato completamente alla storia della città vecchia (detta Città Alta) racchiusa all’interno delle Mura Veneziane. Potranno giocarci dalle 3 alle 5 persone anche se i dettagli sono ancora in fase di definizione. Per precisa volontà di Stefano Salvi, Upper Town, è molto di più di un gioco da tavolo perché c’è una chiara vocazione culturale che punta, sfruttando il carattere ludico, alla diffusione di una cultura di base sui principali luoghi di Città Alta.
Se volete saperne di più sui giochi ambientati a Bergamo e in provincia, vi invito a leggere: Famolo strano (giocando): coi videogame, i cruciverba, i quiz e persino col Monopoly Bergamo.
Come si gioca ad Upper Town?
Il gioco si svolge su una plancia che riproduce in scala la cartina di Città Alta suddivisa in cinque macro categorie: torri, forti e baluardi identificati col colore giallo, i parchi in verde, le piazze in blu, cultura e istruzione in arancione, i luoghi di culto in viola. Scopo del gioco è conquistare più siti possibili: raggiungere i luoghi, rallentando gli avversari e cercando di essere rapidi con le proprie pedine.
I giocatori, da 3 a 5, hanno a disposizione due mazzi di carte (denominati “fortezza” e “tesoro”) dai quali pescare 70 luoghi, con tanto di descrizione e spiegazione culturale concordata con una guida della città, o elementi utili a rallentare l’avanzata degli avversari o favorire la propria.
Tre le fasi di gioco per ogni turno: la pescata della carta, la giocata della stessa e il movimento della pedina sulla plancia. All’inizio della partita viene assegnata una missione, che corrisponde a un luogo di Città Alta: partendo da un luogo specifico, ci si deve muovere in direzione dell’obiettivo, cercando di conquistarlo. E poi c’è il Campanone, il simbolo di Città Alta che ha una funzione molto importante all’interno del gioco: sul Campanone ci sono sei quadranti sui quali si alternano la notte e il giorno, momento in cui le porte sono aperte e consentono di teletrasportarsi da una parte all’altra del tabellone.
Al termine della partita vince chi avrà ottenuto più punti in base a luoghi raggiunti, fortezze acquistate, punti salute o gemme conservate.
La raccolta fondi su GoFundMe
Dove possiamo acquistare Upper Town? Al momento da nessuna parte perchè il gioco non è ancora stato prodotto. Infatti, l’idea c’è, il prototipo pure, ora si tratta di produrre il gioco Upper Town in varie copie e distribuirlo. Per questo Salvi ha lanciato una raccolta fondi, aperta a tutti, sulla piattaforma GoFundMe. Il suo obiettivo è quello di raggiungere 3 mila euro per sostenere lo sviluppo grafico. A quel punto si tratterà di trovare un editore che voglia assumersi l’onere di realizzare il prodotto dalla A alla Z e poi venderlo. E, se ciò non dovesse avvenire, Stefano Salvi aprirà una nuova raccolta fondi per l’autoproduzione: sarebbe la strada più complessa, ma servirebbe a mantenere integra l’idea originale del gioco. La speranza è quella di riuscire ad arrivare alla produzione e commercializzazione in tempo per Bergamo Capitale della Cultura 2023.
Il crowdfunding è partito e ci sono già le prime donazioni. Che ne dite, lo aiutiamo? Per fare la donazione, cliccate qui.