Fiber Storming a Bergamo _ BG BS 2023

Filati e tessuti diventano arte: la mostra Fiber Storming a Bergamo Alta tutta da scoprire

Fiber Storming all’Ex Ateneo di Bergamo Alta: un’uragano di creatività che diventa arte coi filati e tessuti. Non credevo fosse possibile, ma dopo averla visitata mi sono dovuta ricredere. La mostra Fiber Storming nella sala espositiva dell’Ex Ateneo di Arte e Lettere a Bergamo Alta è un piccolo gioiello che dovete assolutamente visitare. Sarà possibile farlo fino al 12 febbraio 2023, ma se leggerete questo post quando sarà terminata, potrete continuare a seguirne le tracce attraverso il sito di questo movimento artistico dove i fili e i tessuti prendono vita e diventano arte che trovate in fondo a questo articolo.

Dopo l’anteprima espositiva all’interno della manifestazione Bergamo Arte Fiera, Fiber Storming entra nello spazio dell’ex Ateneo in Piazza Duomo e lo trasforma in una galleria d’arte straordinaria. Promossa da ArteMorbida Textile Arts Magazine e curata da Barbara Pavan, con la direzione artistica di Emanuela D’Amico e la consulenza di Stefano Piperno, la mostra presenta le opere di venticinque artisti di diverse generazioni, provenienti da background e origini geografiche differenti, e attivi nel panorama dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Tra questi troviamo anche le opere dei bergamaschi Camilla Marinoni, Clara Luiselli, Giulio Locatelli, Andrea Sbra Perego e Federica Patera.

Tutte le possibilità espressive della Fiber Art in mostra a Bergamo Alta

Visitando la mostra Fiber Storming, vi renderete subito conto che sul piano della creatività la Fiber Art non teme confronti. Anzi, le possibilità espressive sono molteplici e tutte di grande impatto. Le opere in mostra indagano istanze urgenti della contemporaneità attraverso una molteplicità di tecniche e materiali tessili che vi sorprenderanno.

Esaminando nel dettaglio le tecniche impiegate nelle diverse opere, scoprirete che i componenti utilizzati vengono aggregati senza ricorrere ad elementi come adesivi, giunti o saldature. A mantenerli assieme sono, infatti, nodi o intrecci. Così facendo, tali componenti vanno a formare un tessuto (potrà trattarsi di una treccia, una rete, un groviglio o una falda).

Rientrano nelle tecniche utilizzate nella mostra anche il dipinto e la stampa su tessuto. Ma non solo: vedrete stampi realizzati con i materiali più disparati diventare qualcosa di diverso e sorprendente anche grazie al tessuto non tessuto. Per quanto riguarda le cuciture, queste vengono effettuate sia a mano che a macchina. Rientrano nella Fiber Art anche la taftatura e il punch needle, techiche che prevedono delle legature di filati o fibre di tessuto utilizzando una tela base.

 

Cosa sapere prima di visitare la mostra Fiber Storming

Visitando la mostra Fiber Storming, vivrete un emozionante viaggio nella storia e nell’evoluzione di questo movimento artistico nel nostro Paese che spazia dall’installazione alla scultura, dalle opere bidimensionali a lavori realizzati usando materiali inconsueti trattati con tecniche tessili o, ancora, scarti “rigenerati” in un riutilizzo creativo che li trasforma in opera d’arte.

Ma cominciamo dal principio e scopriamo di che cosa si tratta.

Cos’è la Fiber Art

La Fiber Art è un tipo di corrente artistica tessile nata nel Novecento, di cui gli esponenti sfruttano fibre tessili, tessuti o filati in connessione fra di loro. A differenza di una tradizionale forma di arte tessile come l’arazzeria, non è esclusivamente basata sull’intreccio di filati in trama ed ordito. Oltre all’uso di tecniche variegate, i materiali usati non sono per definizione esclusivamente tessili.  Essi spaziano dai filati di lana, a pezzi di tessuto, dal pizzo agli elastici, dalle reti di plastica al metallo, fino ai tubi, alle canne di gomma e all’erba sintetica.

Quando nasce la Fiber Art

Fiber Storming a Bergamo Alta all'ex Ateneo

La Fiber Art nasce all’inizio del secolo scorso. Classificata da principio come mera attività femminile o artigianale, nel tempo si è evoluta grazie alle sperimentazioni di artisti che ne hanno scoperto le potenzialità comunicative.

Dagli anni ’20 è stata la corrente del Bauhaus a iniziare a sperimentare ricorrendo a fibre e materiali come metallo, cellophane, seta artificiale e ciniglia. Nonostante queste prime “avvisaglie” è stato però necessario attendere altri tre decenni prima che la Fiber Art riuscisse a svilupparsi come corrente artistica vera e propria. Durante gli anni ’60 e ’70 iniziarono ad essere utilizzate dagli artisti di Fiber Art tecniche di annodatura, attorcigliamento, intreccio, arrotolamento, pieghettatura e la legatura delle fibre di tessuto.

Dagli Usa la Fiber Art è giunta prima in Giappone, quindi in Canada e nel Vecchio Continente. Nel corso degli anni ’60 e ’70 si è assistito al boom creativo della Fiber Art e dell’arte tessile in generale, tanto che le Biennali di Losanna, tra il 1962 e il 1995, hanno accolto opere tessili, a partire dall’arazzo fino a installazioni avanzate contraddistinte dalla presenza di materiali flessibili.

La Fiber Art oggi

Nel corso dei decenni, sia negli States che in territorio europeo sono state esplorate le possibilità offerte dai diversi materiali. Si è assistito all’apparizione di opere appese o libere, piatte o volumetriche, a due o tre dimensioni. E un contributo notevole allo sviluppo di tale forma d’arte contemporanea è giunto dalle donne.

Oggi è diventato a tutti gli effetti un movimento artistico consolidato nelle forme oltre che nei contenuti tanto che in diverse parti del mondo sono nate diverse Biennali dedicate alla Fiber Art. La Cina, ad esempio, sul finire degli anni 2000 ha rilevato i diritti della Biennale di Losanna arrivando, nel 2010, ad organizzare la 6^ Biennale “da Losanna a Pechino”.

La classica associazione dell’universo femminile ai tessuti, tipico della sfera domestica, ha fornito un impulso non indifferente al movimento. Non stupisce, pertanto, che alcuni degli artisti più importanti in questo ambito siano di sesso femminile.

La mostra in scena a Bergamo Alta fino al 12 febbraio

Ex ateneo di arte e lettere a Bergamo Alta

Fiber Storming si propone di avvicinare un più ampio pubblico alla fiber art. La Bergamasca è uno dei territori imprescindibili, non solo perché si inserisce nelle iniziative culturali di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, ma anche perché questo territorio vanta proprio nel settore industriale del tessile una lunga tradizione di successo.

La mostra rimarrà a Bergamo fino a domenica 12 febbraio. Si può visitare dalle 11 alle 18 nei giorni feriali e dalle 10 alle 19 nei festivi. Sarà accompagnata da alcuni open studio: l’11 febbraio, saranno aperti gli atelier cittadini di Camilla Marinoni in via Suardi 67 B (ore 14.30-18) e di Clara Luiselli presso la Traffic Gallery di via San Tomaso (ore 14-19). Per informazioni www.artemorbida.com

 

Note: le foto sono in parte mie e in parte recuperate in Rete sugli account della mostra. 

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