Skin il tetraedro del Site specific in Città Alta

Lumen, il progetto site-specific per vivere Bergamum (e la Bergamo che si conosce meno) in modo unico

L’antica Bergomum è una città che ha ancora tanti segreti da svelare. Al calar del buio, dal 2 al 5 maggio, Bergamo ha acceso Lumen, un’esperienza da vivere nella notte sfidando la pioggia e il fresco di questo maggiembre che ci sta facendo desiderare la Primavera.  Un evento che mi ha permesso di visitare Bergamo in modo che non mi sarei mai immaginata e che ho voluto inserire tra le 101 cose da fare almeno una volta nella vita, sperando che prima o poi venga riproposto qualcosa di simile e di altrettanto affascinante. E anche se non siete riusciti a esserci, spero che questo racconto possa farvi rivivere almeno in parte quello che ho vissuto io.

Con Lumen la città ha aperto le porte di alcuni dei luoghi  più antichi, misteriosi e difficilmente accessibili di Bergamo; quelli che custodiscono la memoria della Bergamo romana; quelli della Bergamo che pochi conoscono.

Skin, il cuore pulsante dell’evento

Appuntamento in Città Alta alle 20.00, sotto il Palazzo della Ragione. Qui, un’enorme installazione luminosa, dalla forma geometrica, aspettava il pubblico per suggerire un percorso inedito alla scoperta della città.

Sembrava un’astronave atterrata per caso in Piazza Vecchia. Un’astronave che ha trovato riparo sotto il Palazzo della Ragione e che ha mandato in giro dei piccoli esploratori in 8 luoghi antichi, luoghi che pochi conoscono. E’ questo quello che ho pensato quando mi sono trovata di fronte questo strano oggetto luminoso pulsante.

E invece no. Quello strano oggetto luminoso, e il suono ipnotico che si irradiava sotto i portici della Ragione, altro non era che un’incredibile installazione multisensoriale capace di unire antichità e futuro. Il suo nome era Skin, opera site-specific ideata da Studio Antimateria e prodotta da MIDI-Motori Digitali come nuovo punto di partenza per andare alla scoperta dei luoghi della Bergamo che fu.

Lumen: un percorso luminoso tutto da vivere

Skin è un oggetto luminoso di forma tetraedrica (ricordate la scatola del latte di tanti anni fa, quella formata da tanti triangoli?) che irradia della luce mentre una musica psichedelica lo anima.

Nell’area di Piazza Vecchia, Skin innesca il cortocircuito (così lo definiva il comunicato stampa che lo annunciava) tra la Bergamo di oggi e la storia di Bergomum, disegnando tra i vicoli di Città Alta un percorso lungo tre millenni alla scoperta delle radici cittadine.

Il percorso parte da questo oggetto luminoso e si irradia tutto intorno: 8 tappe, tutte raggiungibili a piedi in pochi minuti. Basta cercare e seguire i tetraedi luminosi che guidano i visitatori lungo l’itinerario. Io li ho cercati. Uno ad uno. E ad ogni tappa una guida mi ha accompagnato alla scoperta di un tassello della storia di Bergamo che avevo quasi dimenticato e che ho recuperato in modo assolutamente inedito:

  • i 40 anni di scavi nell’archeo-racconto della Bergamo romana della mostra «Bergomum. Un colle che divenne città» al Palazzo della Ragione. Una mostra che vi consiglio. Sarà in città fino al 19 maggio e se non ci siete ancora stati, non perdetevela.
  • la discesa, strato dopo strato, dalla città del Rinascimento all’epoca romana, nel museo immersivo del Tesoro della Cattedrale. Qui potrete visitare gli strati più bassi della città, dalle antiche domus romane con i loro mosaici alla basilica protocristiana con i lastroni, le colonne e la zona dell’altare.
  • Il viaggio dentro il foro romano nell’area archeologica del palazzo del Podestà. Un passaggio inedito che non avevo ancora visitato. Lo consiglio.
  • Le torri di carta di San Michele all’Arco che svettano verso la ‘battaglia in cielo’ affrescata sulla cupola. Si tratta della chiesina che si trova accanto alla Biblioteca Angelo Mai, e che oggi ospita l’emeroteca cittadina. E’ la prima volta che visito questo luogo e mi ha affascinato da morire. Ve ne parlerò presto, ma se vi capita, fateci un giro. Per tutto il mese di maggio sarà aperto il sabato mattina per le visite.
  • Lo spaccato millenario dal V secolo a.C. fino all’Ottocento nell’Area Archeologica di Vicolo Aquila Nera;
  • 263 scalini per conquistare la cima della torre medievale del Gombito e godere di un panorama mozzafiato visto eccezionalmente di notte;
  • un viaggio nel tempo sulle tracce di Celti, Romani e Longobardi al Civico Museo Archeologico, dove finalmente sono riuscita a vedere i mosaici e gli affreschi ritrovati nella Domus Licina, la domus romana ritrovata nelle cantine di Casa Angelini.
  • dentro le viscere delle mura veneziane scoprendo la Cannoniera di San Giovanni, gioiello del Patrimonio Unesco.

Note
Il site specific è durato 5 giorni, dal 2 al 5 maggio 2019. E’ stato parte delle iniziative dedicate alla mostra Bergomum. Purtroppo il tempo non è stato particolarmente clemente in questi giorni e non so quante persone siano riusciti ad approfittare dell’evento. Spero tante, perché meritava assolutamente. Ma se non ci siete riusciti, o non lo sapevate, niente paura: nei prossimi articoli vi parlerò di tutto nel dettaglio, punto per punto. Stay tuned

9 comments

  1. Avevo visto un progetto del genere per valorizzare alcuni posti della città di San Gallo, luoghi a ridosso del centro ma dove nessuno andava. Penso sia molto interessante.

  2. Leggo sempre con molto piacere i tuoi articoli. Mi stanno facendo scoprirebuna città meravigliosa, ricca non solo di monumenti e strade davvero suggestivi, ma anche carica di eventi degni di nota. Deve essere molto interessante visitare o sotterranei!! La prima cosa che farei se riuscirò a venire!

  3. Sono sempre molto interessata quando si tratta di dare spazio a luoghi che non vengono sempre considerati. Poi devo dire che il percorso lumino affascina parecchio. Bello che anche tu che sei di Bergamo abbia potuto scoprire la citta’ sotto questo punto di vista!

  4. Deve essere stato interessante davvero! Conosco molto poco Bergamo, e questa sarebbe stata davvero un’ ottima occasione… Peccato per il tempo che in quei giorni è stato proprio pessimo

  5. Grazie per le informazioni. Trovarsi un’oggetto del genere davanti che sembra un’oggetto proveniente dal futuro, deve essere proprio suggestivo.

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

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