A Sotto il Monte Giovanni XXIII c’è un sentiero che porta nei boschi sul Monte Canto pieno di sorprese. E’ il Sentiero del Vanni, che prende il nome dall’artista che ha realizzato con la sola forza delle sue mani, martello e scalpello, delle pietre scolpite davvero misteriose che lo costellano nella prima parte. Tutto da scoprire
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Ecco quello che troverete in questo articolo
Il Sentiero del Vanni (CAI 894)
Il sentiero del Vanni (o Via di Vanni, come trovate scritto su un legno all’imbocco del sentiero) in realtà è il numero 894 del CAI che si trova a Sotto il Monte Giovanni XXIII in provincia di Bergamo. Questo sentiero parte da Camaitino, prosegue per via Boarolo, passa per via Cornetta, via Corna e arriva al santuario della Madonna delle Caneve. Ed è proprio qui, che continuando e inoltrandosi nel bosco fino al Monte Canto, comincerete a trovare le pietre scolpite del Vanni.
L’imbocco della mulattiera
La mulattiera parte alla destra del Santuario e già all’imbocco riserva una bella sorpresa. Sotto l’indicazione del sentiero si trova la prima pietra scolpita: un bel fiore. Poco più avanti, sulla destra troviamo una pietra lunga un paio di metri su cui si distinguono le tre chiesette più care a Papa Giovanni XXIII (oggi San Giovanni XXIII).
Lungo il sentiero: le immagini misteriose
Il sentiero del Vanni è lungo circa 4 chilometri e nella prima parte del percorso è costellato di pietre scolpite con immagini davvero insolite e per alcuni aspetti misteriose.
Troverete profili di indiani, faraoni, il volto di Papa Giovanni e di Cristo, San Francesco, scene di vita quotidiana, un serpente e un anziano signore con la gerla sulle spalle. Per arrivare fino al segnale di “partenza e fine”.
Come vedrete i soggetti sono davvero bizzarri ed è stato difficile per me trovare una narrazione che le tenesse insieme in modo logico. Per questo, fino a quando non troverò qualcuno che me le sappia spiegare, per me rimarranno un mistero. Ma voi potete divertirvi a trovare un significato per ognuna di queste pietre scolpite.
Avvertenze per chi percorre il Sentiero di Vanni
E’ un sentiero largo e all’apparenza non particolarmente pulito. Si trovano infatti diversi laterizi sbriciolati lungo il percorso e la radura del bosco è fitta e piena di rami rotti. Ma i laterizi sono stati sparsi lungo il sentiero per impedire che la pioggia ‘consumi’ il sentiero. Lungo il percorso incontrerete diversi escursionisti, runner e ciclisti che lo percorrono in salita e discesa, ma state comunque attenti perché sul sentiero potreste incrociare delle vipere (apparentemente non spaventate dai rumori, ma non è così). Non fatevi prendere dal panico e state alla larga dai rettili che comunque hanno più paura di voi e piuttosto che attaccarvi preferiscono scappare e mettersi al riparo nel bosco.
Per saperne di più sulle vipere bergamasche, leggete: Vipere bergamasche: conoscerle per evitare rischi e riconoscerle (per scappare solo se serve)
Chi è l’autore delle pietre scolpite di Sotto il Monte
L’autore di queste pietre scolpite si chiama Vanni Battaglia e si è divertito a tempo perso ad abbellire il sentiero che da Sotto il Monte porta al Monte Canto. Per alcuni anni ha scolpito giganteschi massi con volti di vario genere e non solo, impiegandoci diverse ore per ognuno. Vanni Battaglia è di Carvico.
Non ho trovato ulteriori notizie: se doveste averne, vi prego, non esitate a contattarmi. Sarò lieta di condividerle.
Pietre scolpite: nella bergamasca ce ne sono altre
Le pietre scolpite di Sotto il Monte non sono le uniche presenti nella bergamasca. Ce ne sono altre: a Sombreno, a Luzzana e ad Albino.
Sombreno
Nel parco dei Colli sulla collina di Sombreno ci sono le pietre scolpite dell’artista Cesare Benaglia. Devo dire che anche quelle erano abbastanza misteriose, ma se non altro erano segnalate e spiegate.
Se volete saperne di più, vi invito a leggere: Alla scoperta delle Pietre di Cesare Benaglia, 7 santelle scolpite nella roccia
Luzzana
A Luzzana, a pochi passi dal Lago d’Endine l’artista Giosuè Meli ha scolpito un Gigante nella Roccia nel 1841. Lo trovate su uno sperone nel Parco del Gigante, un’oasi naturale di verde e cascate d’acqua davvero suggestiva.
Se volete saperne di più, vi invito a leggere anche questo articolo: Una passeggiata nel Parco del Gigante di Luzzana, per ammirare l’uomo di roccia che sostiene la montagna
Albino
Segnalo inoltre che ad Albino ci sono altre pietre scolpite, opera di Remo Ponti che dal settembre 2013 si è inventato una mostra permanente a cielo aperto, in continua evoluzione, sulla via che porta a Piazzo. Ha trasformato una piccola strada, ai piedi del monte Cereto, in luogo d’incontro e di emozioni con le sue 1000 pietre scolpite. Dal 2018 l’amministrazione comunale di Albino ha ribattezzato ufficialmente questo angolo di stupore “Via delle pietre”.
Note: le foto delle pietre scolpite di Vanni Battaglia sono mie e sono state scattate l’11 agosto 2020. Le altre risalgono a escursioni precedenti.
Le sculture di Vanni non sono misteriose hanno dei significati. Tale sentiero è un percorso permanente ( Fiasp) ed è possibile percorrerlo con copertura assicurativa iscrivendosi presso il negozio Campo Base via don Bolgeni 3 Carvico BG.
Il sentiero viene mantenuto e pulito dai volontari e i laterizi son stati buttati per evitare che l’acqua piovana solcasse il sentiero. I laterizzi ora son stati assorbiti dal terreno.
La ringrazio delle informazioni: saranno sicuramente utili per i lettori di questo blog.
Spero non abbia inteso negativamente il termine ‘misteriose’ attribuite alle pietre scolpite. Come ho scritto immagino che abbiano un significato e che qualcuno lo conosca alla perfezione. Purtroppo, per quelli come me che si apprestano a percorrere il sentiero, non ci sono cartigli, QR code o una qualsiasi segnaletica che li spieghi e interpretarli in successione è davvero arduo. Per questo li ho definiti misteriosi e ho scritto che per me rimarranno tali fino a che qualcuno non me li spiegherà.
Sottolineo comunque che il sentiero mi è piaciuto e se avrà avuto la curiosità di navigare nel blog avrà anche inteso che su questo blog racconto SOLO le cose che mi sono piaciute e che consiglio ai miei lettori.