Esiste una scultura incastonata nel verde della Val Cavallina che custodisce un segreto e una grande forza. Il gigante di Luzzana scolpito da Giosuè Meli quando era un giovane studente dell’Accademia Carrara, ha protetto per decine d’anni i sentieri, gli scorci mozzafiato e i delicati ecosistemi della zona. Siamo nella Val Cavallina, a due passi dal Lago d’Endine, nel Parco del Gigante. E questo misterioso gigante di pietra è stato così potente da proteggere la natura, fino a fondersi con essa.
Ecco quello che troverete in questo articolo
Chi è davvero il gigante della montagna?
Quando vi troverete di fronte a questo gigante non potrete fare a meno di chiedervi chi sia la figura scolpita e cosa volesse raccontarci l’autore. Secondo la tradizione popolare il grande uomo che emerge dalla roccia sarebbe il Gigante che sostiene la montagna, secondo altri sarebbe una deposizione del Cristo. Una figura tra il sacro e il mistico, a guardia di questo piccolo borgo immerso nel verde.
La verità non la sapremo mai e forse è questo il suo bello. La spiegazione di Giosuè Meli se ne è andata con lui e potremo solo affidarci alla nostra sensibilità per farci trasportare dalle sensazioni che ci trasmette quest’opera. L’unica cosa che sappiamo con certezza è che l’artista scolpì questa mastodontica figura umana nel 1841 lungo la scalinata di via Costa a Luzzana, quando ancora era un giovane studente dell’Accademia Carrara: voleva dimostrare a se stesso di saper scolpire il gigantismo michelangiolesco anticlassico e quello della “Bella maniera” di Gianbologna, prima di approdare nella Roma neoclassica dove avrebbe avuto fama e riconoscimento.
Chi era Giosuè Meli
Giosuè Meli, scultore, nasce a Luzzana l’8 ottobre 1816. A soli 16 anni mostra la sua bravura e dà vita alla sua prima opera, il Cristo Morto, oggi conservato presso la parrocchiale del paese. Pochi anni dopo scolpisce, in un grande blocco friabile di roccia viva definita Sasso della Luna, il Gigante che sostiene la montagna, stupendo bassorilievo di circa quattro metri per cinque, unico nel suo genere. Alla fine del 1850 si trasferisce a Roma, dove è ritenuto tra i massimi scultori del secolo. L’opera più apprezzata, in Italia come in Europa, è senza dubbio la Madre Pompeiana, alla cui realizzazione lavorò per oltre sei anni, poi acquistata da un ricco lord inglese, Michell Hanry, che costruì appositamente una sala per collocarla.
Un’altra sua opera colossale, che gli costò oltre sette anni di lavoro e fatiche, è il Cristo legato alla colonna, statua alta oltre tre metri che Pio IX volle nel santuario della Scala Santa. Anche il Comune di Bergamo conserva due suoi busti, uno presso l’Ateneo di Scienze e Arti di Antonio Piccinelli, l’altro nella biblioteca civica Angelo Mai. Il paese di Luzzana, oltre al Cristo Morto, conserva una statuetta del Redentore in marmo di Carrara, un’acquasantiera.
Giosuè Meli muore a Roma nel 1893, ma è rimasto ancora oggi nel cuore dei suoi concittadini che lo ricordano con stima e orgoglio.
Per approfondire la vostra conoscenza su Giosuè Meli
Se il Gigante vi ha fatto venire voglia di approfondire l’opera di questo artista, vi consiglio di recarvi nel Museo d’arte contemporanea di Luzzana-Donazione Meli a poche centinaia di metri dal Parco. Nel museo si trova una sala dedicata allo scultore Giosuè con due opere sue originali e la ricostruzione fotografica della sua opera. Le opere romane invece le trovate riproposte in veste fotografica, oltre alla biografia, nella pubblicazione dal Titolo “Giosuè Meli, la riscoperta di un Gigante” di Carlo Pinessi.
Dove si trova il Gigante di Luzzana
La scultura di Giosuè Meli si trova all’interno del Parco del Gigante, a Luzzana, in Val Cavallina. Lo trovate lungo il torrente Bragazzo, prima che sbocchi nel Cherio. A Luzzana troverete tutte le indicazioni per raggiungerlo, non temete.
Una rete di passerelle e sentieri corrono lungo il torrente offrendo numerosi punti di osservazione da cui ammirare la natura incontaminata circostante. La piattaforma antistante Il Gigante offre una vista spettacolare sia della scultura sia dell’ambiente circostante.
Parco del Gigante: passeggiata immersi nella natura
Inoltratevi nel Parco del Gigante. Un ripido pendìo che sovrasta la valle dell’acqua, dove si trovano dei laghetti che formano belle cascatelle d’acqua trasparente, vi lascerà senza parole.
Il Parco del Gigante è frutto dell’opera dell’omonima associazione, nata nell’estate del 2004 con lo scopo di valorizzare l’opera attraverso la pulizia dell’area circostante e la realizzazione di una scalinata di accesso. Nel 2012 è stato realizzato l’attuale parco, che traccia un percorso pedonale attraverso sentieri e passerelle che costeggiano il torrente Bragazzo, creando un contesto unico e naturale.
La mia passeggiata è stata solitaria e silenziosa, un sabato mattina di febbraio, quando i bambini sono a scuola e gli adulti sono ancora indaffarati. Mi sono immersa nella natura senza sapere cosa aspettarmi e la sorpresa è stata davvero bella: passerelle in ferro ricoperte di edera, sentieri battuti e puliti, il torrente che scorre pacifico. E, in fondo al sentiero, un dedalo di passerelle e scalette che ti portano fino alle cascatelle e alle pozze di acqua cristallina.
Non so come sia questo luogo in estate, se sia pieno di ragazzini urlanti che si tuffano nell’acqua fresca o se ci siano divieti e controlli. Lo scoprirò a luglio, quando tornerò. Ma per ora mi godo la pace e la tranquillità e la natura. Da sola. Senza parlare.
Raffi
Come raggiungere il Parco del Gigante
Da Bergamo – Prendere la SS 671, uscire in direzione Lovere/Albano Sant’Alessandro, prendere la SS 42 e seguire le indicazioni per Albano, San Paolo d’Argon, Trescore Balneario, proseguire per Luzzana. Arrivati a Luzzana, seguite le indicazioni per il Parco del Gigante
Da Milano – Tangenziale Est o Tangenziale Ovest direzione Venezia. Entrare in autostrada A4 e proseguire fino all’uscita di Seriate. Seguire la direzione Bergamo, prendere la SS 42 e seguire le indicazioni per Albano. Proseguire per Luzzana e, una volta arrivati seguire le indicazioni per il Parco del Gigante.
Cosa visitare nei dintorni
Se poi vi dovesse venir voglia di vedere la scultura extraterrestre di un altro artista che di cognome faceva anche lui Meli, ecco, non lasciatevela sfuggire. Si trova a pochi chilometri a Vigano San Martino. Ma a Luzzana potete visitare il Museo che raccoglie molte opere di questo artista.
Per saperne di più: Fotografare la scultura extraterrestre a due passi dal Lago d’Endine e fare un tuffo… nell’arte contemporanea
Note
Le foto sono tutte mie e sono state scattate il 15 febbraio 2020.
Il tuo blog mi fa sempre scoprire piccole grandi chicche! Bellissima ovviamente la scultura ma tutta la passeggiata nel parco mi sembra davvero una piacevole esperienza!
Mi piace quando delle sculture o dell’arte in generale non si sa bene l’idea dell’artista, lascia a noi modo di immaginare quello che vogliamo secondo le nostre sensazioni. Non conoscevo nulla di quello che ci hai raccontato e me la farei volentieri una passeggiata li, soprattutto da sola ed in silenzio come hai fatto tu 😍
Anche questa volta mi hai fatto scoprire qualcosa che non conoscevo. Dalle foto e dalla tua descrizione, oltre al “Gigante” mi sembrano davvero incantevoli i sentieri che conducono alle pozze d’acqua. Un piccolo paradiso.
Ecco un altro parallelismo con le mie Piccole Dolomiti: anche da me c’è un particolare uomo nella roccia. Dovremmo gemellarci.
Se ne può parlare. info@museoluzzana.it
Ciao, alla prima occasione andrò a visitarlo quando potremo circolare, complimenti per il servizio con un sincero grazie salutoni e aguri di buona pasqua Rocco
Splendido report sembra di essere li leggendoti
…vorrei sapere se è libero accesso o pagamento …grazie!
Libero libero.