Ammirare il San Sebastiano di Raffaello (esposto alla Carrara) con l’altissima risoluzione di Haltadefinizione

Il San Sebastiano, opera giovanile di Raffaello conservata nelle sale dell’Accademia Carrara a Bergamo, dopo essere stata acquisita con una tecnica fotografica ad altissima risoluzione, è adesso accessibile in gigapixel. Questo permette di  ingrandire ogni singolo particolare dell’opera attraverso il visore multimediale e di ammirare e studiare dettagli invisibili a occhio nudo. Tutto questo grazie ad Haltadefinizione, il sito su cui si trovano 500 opere dei più grandi artisti italiani conservate nei musei di tutto il mondo.

Il San Sebastiano di Raffaello dalla Carrara ad Haltadefinizione

Il San Sebastiano è tra i più importanti capolavori di Accademia Carrara. Raffaello sceglie di rappresentare il santo attraverso un’iconografia insolita. Se tradizionalmente viene raffigurato nudo con le frecce simbolo del martirio nelle carni, è qui ritratto a mezzo busto avvolto da eleganti vesti decorate, con un viso che esprime immensa dolcezza. Non si hanno tracce dell’opera per secoli fino ai primi dell’Ottocento, quando hanno inizio le vicende che vedono il San Sebastiano circolare tra diverse collezioni private lombarde, per approdare infine all’Accademia Carrara nel 1866, insieme ad altre duecentoquaranta opere della collezione Lochis.

Una straordinaria finezza esecutiva e la capacità quasi miracolosa di gradazione della luce, avvolge la figura in un’atmosfera e sognante. Fu realizzata per la devozione privata di un raffinato committente, e questo spiega l’interpretazione aristocratica dell’iconografia del santo, che tiene in mano la freccia simbolo del martirio.

Se volete saperne di più, ecco un articolo che parla della splendida mostra che si era tenute nelle sale dell’Accademia Carrara nel 2018, dedicata proprio a quest’opera e al grande Raffaello: Raffaello e l’eco del Mito in 10 punti, per iniziare l’anno con una grande mostra.

A che periodo appartiene il San Sebastiano di Raffaello

Il San Sebastiano di Raffaello è una delle opere più importanti esposte nelle sale dell’Accademia Carrara. Se l’autografia di Raffaello è indubbia, lo stesso non si può dire per la cronologia. L’opera appartiene con certezza al periodo giovanile, infatti, sono ben evidenti le influenze peruginesche, così come è altrettanto chiaro il richiamo a Pinturicchio nella raffigurazione dei preziosi ornamenti delle vesti, ritratti con minuzia.

La critica è oggi concorde nel datare l’opera intorno al 1503, appena posteriore alla Pala Baronci (1500-1501), la prima opera commissionata a Raffaello a soli 17 anni, e lo Sposalizio della Vergine del 1504, il capolavoro che segna definitivamente la maturità dell’Urbinate.

A comprovare l’importanza del San Sebastiano di Raffaello, oltre i grandi elogi dei critici (del tempo e anche odierni), la sua quotazione: ben 4000 fiorini, una cifra altissima per l’epoca.

Haltadefinizione per ammirare la finezza di un’opera d’arte

In questo momento prolungato di chiusura prolungata per il COVID, sapere di poter ammirare quest’opera sul portale di Haltadefinizione è davvero consolante. Si tratta infatti di una delle opere più importanti della collezione dell’Accademia Carrara e l’altissima definizione è attualmente l’unica modalità di visione digitale che consente di poter apprezzare l’opera in tutti i suoi particolari, e sopperisce all’impossibilità dei visitatori di godere dell’originale dal vivo. Al giorno d’oggi gli archivi digitali in altissima definizione sono una risorsa straordinaria per i nostri musei, grazie ai quali si aprono infinite possibilità di valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico.

Un museo deve essere curioso e cercare le diverse opportunità per rendere il proprio patrimonio disponibile a un pubblico vasto. La tecnologia è un’opportunità, un veicolo col quale avventurarsi in viaggi sempre nuovi. In questo caso, il viaggio consentirà di entrare nei dettagli più nascosti di un capolavoro dell’arte come il San Sebastiano, avvicinandosi alla magia e al genio di Raffaello”.

San sebastiano Raffaello particolare viso

L’Accademia Carrara è abituata ad utilizzare la tecnologia per offrire ai propri visitatori delle esperienze uniche: non dobbiamo infatti dimenticare che già con la realtà aumentata aveva permesso di fruire delle opere in modo completamente inedito. Per saperne di più, leggete: Viaggi d’Acqua all’Accademia Carrara: tuffarsi nell’arte con la realtà aumentata

Il valore del digital imaging in gigapixel

L’acquisizione di un’opera d’arte in gigapixel ha una duplice finalità: da un lato rende possibile monitorare lo stato di conservazione delle opere attraverso campagne di acquisizione a determinati intervalli di tempo, e dall’altro permette alla collettività di accedere ai capolavori in modo inedito con immagini in altissima definizione e strumenti innovativi per le attività di didattica a distanza e di visita virtuale.

L’innovativa operazione di digital imaging che è stata fatta anche sull’opera di Raffaello testimonia come arte e tecnologia possano collaborare in maniera proficua, se prima l’ottica era volta per lo più a conservazione e restauro, lo sviluppo di nuove tecniche digitali ha reso chiaro che questa collaborazione può giovare enormemente anche alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni artistici.  La fruizione a distanza delle opere d’arte e dei musei, infatti, sta diventando un elemento essenziale, importante quasi quanto la visita nei luoghi fisici delle collezioni.

Cos’è il gigapixel

San Sebastiano Haltadefinizione particolare 1

Per spiegare il gigapixel si potrebbe dire: “Tutto il dettaglio di cui hai bisogno, senza rinunciare alla qualità”.

Un’immagine in gigapixel è una riproduzione digitale a grandissima risoluzione, ottenuta tramite l’unione di più immagini di dettagli di uno stesso soggetto. È composta da miliardi di pixel, molti più di quelli che si possono acquisire con una normale macchina fotografica professionale. Il risultato di questo processo è qualcosa di unico e spettacolare: una definizione straordinaria in grado di mostrare anche il più piccolo dettaglio.

 

Note: la notizia è tratta dal comunicato stampa di Haltadefinizione. Le immagini sono tratte dal sito haltadefinizione

 

3 comments

  1. Il Covid ha avuto un solo merito: quello di spingere il settore cultura ad affrontare il tema del digitale per la fruizione del pubblico. Un’operazione come questa di cui parli nel post è importante per restituire al pubblico un pezzetto di patrimonio.

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

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