In uno degli incontri organizzati dalla Proloco e dal Comune per il ciclo Alzano nei secoli, ho potuto visitare per la prima volta la chiesa di San Pietro Martire di cui avevo sentito parlare spesso, ma che non mi era ancora capitato di vedere dal vivo.
Ci sono luoghi che non apprezzi mai fino in fondo, finché non decidi di fare come i turisti e andarli a visitare con una guida in mano o accompagnati da chi sa raccontarti tutto, per filo e per segno. E’ quello che mi è successo con molti luoghi bergamaschi che ho attraversato e sfiorato per anni: Alzano Lombardo è uno di questi.
Ecco quello che troverete in questo articolo
La storia della Chiesa di San Pietro Martire
La chiesa di San Pietro Martire è una delle chiese più antiche della città. Questa chiesa fu il principale edificio di culto della comunità di Alzano Inferiore fino all’anno 1457, ma dopo la costruzione della nuova chiesa di San Martino perse il suo ruolo centrale nella comunità alzanese. Secondo lo storico Francesco Valle, la struttura era stata costruita tra il XIV ed il XV secolo sulle vestigia di un antico edificio di culto paleocristiano del X-XI secolo, a sua volta costruito sui resti di un tempio pagano dedicato a Marte.
Inizialmente posta sotto tutela dei religiosi di San Domenico, nella prima parte del XVI secolo venne sottoposta ad ampliamento, eseguito su progetto di Pietro Isabello. Questo prevedeva uno sviluppo della struttura verso nord, con la nuova area, rialzata di nove scalini, che andò a costituire il presbiterio dell’altare maggiore, rifatto nel settecento in legno dorato dalla bottega dei Caniana.
Un’ulteriore ristrutturazione, effettuata nel 1910 e guidata dall’architetto Elia Fornoni, architetto molto attivo in Alzano, interessò tutta la struttura tranne l’abside e le donò le attuali forme in stile neogotico.
Come ho già detto, entrando si rimane folgorati dalla bellezza di questa chiesa.
Com’è fatta la chiesa di San Pietro Martire ad Alzano
L’edificio si presenta con una struttura a navata singola, articolata in quattro campate sormontate da archi a sesto acuto, con una copertura in legno dipinta anch’essa in stile neogotico. Il pavimento è in mattonelle di cemento in quanto non dobbiamo dimenticare che nei primi del 1900 ad Alzano era presente e attivo il Cementificio Pesenti (oggi Italcementi) e che l’utilizzo del cemento era quasi un passaggio obbligato.
Il presbiterio della chiesa è in elegante stile cinquecentesco, eretto da Pietro Isabello nel 1526. Esso è quasi un tempio a sé stante, composto di tre piccole navate, una centrale più ampia e due laterali che si aprono verso il centro con un arco a tutto tondo. Le volte sono affrescate con disegni geometrici e figure allegoriche. L’altare maggiore, in legno dorato, è di buona fattura seicentesca, anche le navate laterali sono arricchite di altari minori.
All’interno si trovano affreschi quattrocenteschi di Nicola Marchisio di Villa di Serio, dipinti cinquecenteschi di Maffiolo da Cazzano ed opere del Diciottesimo secolo di Giovanni Carobbio. Originariamente vi era anche la tavola Martirio di San Pietro, inizialmente attribuita a Lorenzo Lotto e in seguito riconosciuta come opera di Jacopo Palma il Vecchio. Questa tavola è stata trasferita nel Museo d’Arte Sacra San Martino per proteggerla e oggi al suo posto in chiesa ne troviamo una copia.
L’abside è in pietra grigia, mentre nell’aula si trova un pulpito di scuola fantoniana con marmi policromi eseguiti da Gian Giacomo Manni.
Il portale seicentesco, in marmo di Zandobbio e nero di Gazzaniga, è preceduto da un’ampia scalinata piramidale di dieci alzate che arricchiscono la facciata liscia che può sembrare incompiuta. La facciata esterna possiede un rosone centrale, due nicchie, nelle quali sono collocate le statue di Adamo ed Eva. Si narra che la statua di Eva, per la sua nudità fu motivo di discordia tra le autorità ecclesiastiche e gli Alzanesi e che per un certo periodo fu tolta dalla nicchia. Oggi possiamo per fortuna possiamo ammirarla in tutto il suo splendore.
Una piccola gronda sporgente valorizzata da modanature ad archetti completa il prospetto. Dinnanzi a quest’ultimo vi si trova un sagrato abbastanza ampio in erba diviso da una passerella centrale lastricata in pietra. A fianco della chiesa si eleva il campanile: una torre snella e severa in pietra viva alta 27 m. Nella cella campanaria sono collocate cinque campane, tre delle quali risalenti al 1877.
Ecco, questo è quanto. Ma ovviamente molto di più lo potete trovare sui libri e farvelo raccontare dagli storici dell’arte e dalle guide turistiche che si mettono a disposizione di chi ha voglia di sapere e di conoscere. Se vi capita di leggere sull’Eco di Bergamo che c’è una visita guidata, non perdetevela!
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Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.
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Note
Le immagini sono mie e sono state scattate durante la visita guidata del ciclo Alzano nei Secoli. Le informazioni legate alla chiesa sono state recuperate in Rete, sul libro Alzano nei Secoli (AA.VV di Bolis Editore) e dai miei appunti scritti durante la visita.
Per raggiungere la chiesa, inserire nel navigatore:
Alzano Lombardo (Bg) , via Paglia 2
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