Ricordate la leggenda delle oche del Campidoglio? Ecco, sappiate che forse un giorno ci sarà anche una leggenda sulle oche di Alzano Lombardo, ne sono sicura.
Avevo letto di questo piccolo paradiso nel cuore di Alzano Lombardo tempo fa, ma non mi ero ancora avventurata per andare a cercarlo e fotografarlo. L’Oasi delle Oche della Guidana di Alzano Lombardo è un’oasi protetta, popolata da splendidi esemplari di volatili di fiume ben assortiti.
Si trova nel Parco del Fiume Serio, nella zona delle piscine di Alzano Lombardo (a pochi chilometri da Bergamo), in una piccola insenatura sugli argini del fiume. Ci potete trovare oche padovane, cignoidi, anatre mute, germani reali, gabbiani e, incredibile a dirsi, anche oche del Nilo di recente acquisizione. Oggi questi simpatici volatili, sono a tutti gli effetti diventati i beniamini degli abitanti di Alzano e non solo.
Da alcuni anni “le oche” sono diventate le padrone indiscusse di questo luogo: non solo in acqua, ma anche sulla terra ferma e… sull’asfalto. Non fanno nulla di particolare se non generare simpatia e curiosità.
Qui vivono e nidificano le oche di Alzano Lombardo, sostenute e protette da tutta la cittadinanza, perfettamente integrate nell’ecosistema del fiume Serio, anche se a volte “sconfinano” e vanno alla ricerca di cibo sulla terra ferma. Ed è proprio per questo che, incuranti delle auto che passano, si spostano dalle sponde del fiume alla vicina rotonda, attraversano sulle strisce pedonali e camminano sul marciapiede (quasi sempre) come se conoscessero (o intuissero) il codice della strada. Gli automobilisti si fermano, le guardano divertiti e le fotografano mentre loro continuano la gita con il loro incedere buffo e fiero.
Oggi sono delle vere e proprie web star: tutti le fotografano, tutti le twittano, tutti le instagrammano, tutti ne parlano. Le loro scorribande in strada sono diventate così frequenti (e celebri) che, recentemente, una quindicina di oche sono state «costrette» a lasciare l’area faunistica della Guidana di Alzano Lombardo: mettevano in pericolo la viabilità della zona e non si poteva rischiare che accadesse l’irreparabile. Da qui la decisione di ridurre il contingente e portare 15 oche padovane, le più temerarie e abituate a lasciare l’oasi per avventurarsi sulla strada, in un’altra oasi meno esposta al traffico stradale. La sicurezza è un impegno importante, sia nei confronti delle persone che degli animali.
Nata grazie alla passione di un gruppo di pensionati, l’Oasi delle Oche di Alzano Lombardo oggi si trova sotto l’ala protettrice di Mino Patelli, ormai conosciuto come “l’uomo delle oche”. La sua attività, iniziò anni fa, quando uno degli anziani frequentatori del Parco del Serio gli affidò il compito di dare da mangiare alle oche. Doveva essere un compito temporaneo e invece è scoccata la scintilla ed è diventata una vera e propria missione.
Lo potete incontrare per le vie di Alzano a bordo della sua cargo bike, il mezzo che usa negli spostamenti quando va a portare il cibo alle oche. Col tempo e la sua dedizione i pennuti sono ormai oltre un centinaio, tanto che l’amministrazione comunale di Alzano ha riconosciuto l’area come Area faunistica della Guidana ad elevato interesse paesaggistico e naturalistico.
Purtroppo anche se queste oche hanno un luogo dove stare, non sono al riparo dai rischi che devono affrontare ogni giorno per colpa della natura e dell’uomo. Infatti le secche, le piene, i rapaci, gli animali da riporto lasciati incustoditi e liberi di addentrarsi nell’oasi e le centrali idroelettriche che “succhiano” acqua al fiume, sono i nemici da cui si devono guardare e da cui cerca di difenderle il signor Patelli insieme a tutti gli amici delle Oche di Alzano Lombardo.
Un impegno che è diventato di tutti perchè le oche di Alzano oggi sono delle vere e proprie star e mobilitano Social e stampa ogni volta che qualcosa o qualcuno mette a rischio la loro tranquillità.
Forse dobbiamo solo aspettare che succeda qualcosa di straordinario perché anche queste oche diventino leggendarie e intoccabili come quelle del Campidoglio. Anche se qualcuno dice che lo sono già!
Comunque, se non ricordate la leggenda delle oche del Campidoglio, eccola!
934 a C. I Galli di Brenno stanno assediando Roma e stanno cercando il modo di penetrare nel colle del Campidoglio. Finalmente un modo lo trovano, una via, ma nel mezzo del misfatto, un gruppo di oche sacre a Giunone iniziano a starnazzare rumorosamente nella notte, avvertendo del pericolo l’ex console Marco Manlio e i romani. I barbari vengono così ricacciati e sono costretti a risalire la penisola.
Le oche di Roma entrano nella leggenda.
A proposito, lo sapevate che in passato quella delle oche era l’unica carne che poteva essere mangiata in tempo di magro (Quaresima)? Si, infatti, essendo un volatile di fiume, la sua carne veniva considerata alla stregua del pesce.
Note:
Le foto sono mie e sono state scattate alcune settimane fa nell’Oasi delle Oche. Le foto delle oche che attraversano la strada e camminano sul marciapiede le ho recuperate in rete e una l’ho screenshottata dal video pubblicato nelle stories di Roberta Sonzogni.
Queste sono le informazioni su flora e fauna dell’Oasi.
Non sono mai stata a Bergamo, ma devo dire che leggendo i tuoi articoli viene voglia di farlo. Anche l’Oasi delle Oche mi ispira tantissimo!!!
Ti ringrazio. E’ un posto carino e tranquillo. Un’oasi di pace a due passi dalla strada. 🙂
Che magnfica scoperta. Non conosco l’oasi di Alzano, ma adoro le oche. Povere, ogni volta vengono prese in giro, a sono invece animali simpatici e carini. Mi fanno sempre sorridere. Eh, a questo punto, attendo che le oche di Alzano diventino una leggenda. Grazie come sempre per i tuoi fantastici racconti.
La descrizione del luogo è molto completa, un valido spunto per una gita domenicale di famiglia. I miei figli impazziranno nel vederle 🙂
Amo passare i pomeriggio primaverili ed estivi all’aria aperta, al lago o al fiume. Questo posto non lo conosco ma mi sa di pace e tranquillità, quindi ci farò un pensierino per i prossimi weekend di sole
Amo la natura e le neravimera che ci può mostrare. Non conosco questo posto, ma mi hai incuriosita.
l’Oasi delle oche.m mancava, ma che spettacolo.
Che bella questa Oasi delle Oche, sono troppo simpatici questi animaletti, ma con un bel temperamento!
Non conoscevo l’Oasi delle Oche, grazie per avercene parlato. Una magnifica idea per una domenica da passare nella natura.
Io adoro le oche sono troppo simpatiche!grazie per la dritta non conoscevo questo posto!
Amo le oche, con mio marito siamo animalari e se ci capita di incontrarle le riempiamo anche noi di foto. 🙂
Una magnifica idea per trascorrere una domenica con i propri bambini in mezzo alla natura. Sembra davvero un bel posto
Non sapevo esistesse quest’oasi. Sono davvero simpatiche queste oche ed un bravi agli “amici delle oche” che se ne prendono cura!
Adoro le oche,mi fanno subito simpatia e poi vederle in fila indiana attraversare la strada deve essere uno spettacolo…molto più educate di tanti ciclisti in strada.
Vedendo tutte queste papere mi è tornato in mente il cartone degli aristogatti quando Adelina e Guendalina imparano le “movenze” ai gattini ahahah
Io spero tanto che nonostante le difficoltà che devono superare per colpa dell’uomo, siano comunque serene e felici! 🙂
In un paese vicino a dove abito io, hanno creato una bellissima oasi. Spero che anche questa possa restare attiva per la salvaguardia di questi volatili.
Non conoscevo l’oasi delle Oche e nemmeno il fatto che fosse l’unica carne che potessimo mangiare in Quaresima. Interessante!
Le oche che camminano sul marciapiede e attraversano la strada mi hanno fatto morire, ma pensa tu che intelligenti 😀 Alla faccia della carne simile al pesce, la carne d’oca è molto grassa e a mio parere poco digeribile. Post molto interessante come sempre! 🙂
Ma quante cose bellissime ci sono nei dintorni di Bergamo. Mi piace molto il tuo blog perchè mi fa scoprire tantissime cose di cui non conoscevo l’esistenza.
Le oche che hai fotografato sono davvero buffe ed è bello sapere che qualcuno se ne prende cura. Grazie 🙂
Amo le oche! Non sapevo di questa oasi, mi piacciono queste iniziative. A Treviso da anni c’è l’isola dei conigli, ma ultimamente non ne ho più visti…preoccupante ^^”
Che meraviglia! Ci porterò senza dubbio i bambini per una gita
Ma dai che posticino!! La mia bimba impazzirebbe ….. o forse le oche a vederla arrivare 😉 di certo faremo un salto grazie per il consiglio!
Che bello questo post! Le oche mi stanno troppo simpatiche perché mi ricordano le illustrazioni dei libri per bambini o quelle degli Aristogatti! Troppo forti le oche che attraversano la strada!!