Se abitate lungo un fiume, vicino a un torrente o a Borgo Palazzo, vi sarà certo capitato di sentire qualcuno darsi appuntamento al ponte di San Giovanni Nepomuceno. Ecco, a me è capitato quest’anno e devo dire che la cosa mi ha colpito molto, tanto da farmi decidere che prima o poi mi sarei data anch’io un appuntamento con qualcuno al Ponte di San Giovanni di Nepomuceno.
Ero con due amiche guide turistiche che si stavano mettendo d’accordo per trovarsi e, dopo un po’ di luoghi scomodi per entrambe, hanno deciso di darsi appuntamento al San Giovanni Nepomuceno di Borgo Palazzo. Conosco abbastanza bene quella zona, ma devo ammettere che questo santo dal nome strano proprio mi mancava. Così ho chiesto e loro, candidamente, mi hanno risposto: “Ma si, è quella statua sul ponte del torrente Morla, dove ha nidificato l’airone cinerino”.
Ecco un’altra informazione che mi ha fatto drizzare le antenne:
“Airone cinerino? Perché ha nidificato lì? ”
“E’ un uccello della famiglia degli aironi che ha deciso di vivere qui e che da alcuni anni ha nidificato proprio vicino al San Giovanni Nepomuceno. Lo sappiamo perché è uno degli aironi che ormai hanno scelto Bergamo come casa, ma questo è particolare perché è solo”.
E così ho trovato una nuova storia da raccontarvi su Bergamo e le parole chiave, tenetevi forte, questa volta sono: San Giovanni Nepomuceno, Ponte di Borgo Palazzo, Torrente Morla e airone cinerino. Ma andiamo per gradi.
San Giovanni Nepomuceno
San Giovanni Nepomuceno è il santo protettore dei ponti e di chi abita le zone lungo i corsi d’acqua. E’ abbastanza comune trovare la sua statua in corrispondenza di fiumi o corsi d’acqua in molte parti d’Europa. In Italia sono moltissime le statue di San Giovanni Nepomuceno presenti in corrispondenza di ponti o nelle piazze. Furono quasi tutte realizzate dopo che papa Innocenzo XIII riconobbe il culto del Santo all’inizio del diciottesimo secolo.
In particolare questa statua, nella Bergamasca, la troviamo non solo sul ponticello di Borgo Palazzo, ma anche:
- a Trescore in corrispondenza del ponte sul fiume;
- a fianco del ponte tra Canonica d’Adda (BG) e Vaprio d’Adda (MI);
- a Nembro, sul ponte sul Serio
- sull’antico ponte militare romano a Gorle, in provincia di Bergamo;
La storia del santo vuole che protegga dalle inondazioni. Si tratta di una figura leggendaria di cui non si conoscono bene i contorni e addirittura si pensa che la sua storia sia l’unione di due martiri con lo stesso nome. Qui ne racconterò solo una, quella più diffusa.
Giovanni nacque nel 1330 a Napomuk, in Boemia e divenne sacerdote a Praga. Entrò alla corte del Re Venceslao come predicatore e in poco tempo divenne il confessore della moglie del re. Quest’ultimo, geloso, sospettava che la moglie Giovanna di Baviera gli fosse infedele e tormentava spesso la donna per farle confessare quello che invece era solo una sua fantasia. Si rivolse quindi al predicatore per farsi raccontare le confessioni della moglie, ma il sacerdote si rifiutò. Così, il re ordinò ai suoi uomini di gettarlo nel fiume Moldava e una notte il predicatore fu portato sul ponte della città e, tra il sesto ed il settimo pilastro, fu lanciato nella corrente. Il giorno seguente sulle sponde del fiume che attraversa Praga, fu trovato il suo cadavere avvolto da una luce misteriosa. Era l’anno 1383.
La statua che si trova sul Ponte di Borgo Palazzo è posta sulla balaustra a Est ed è raffigurato mentre adora il Crocifisso. E’ posto bene in vista e non potete proprio non riconoscerlo. E’ stato realizzato da Antonio Sanz, lo stesso che realizzò le allegorie che si trovano in Piazzetta Terzi e nel Palazzo Terzi .
Ponte di Borgo Palazzo
Il Ponte di Borgo Palazzo fu particolarmente importante per tutto il periodo della dominazione veneta perché ogni 18 mesi vi si incrociavano il potestà uscente e quello di nuova nomina che era stato mandato da Venezia a governare Bergamo. Era il luogo del passaggio di consegne.
Il Potestà giunto al termine del suo mandato consegnava le chiavi della città e i documenti della Repubblica Veneta e il Potestà di nuova nomina, arrivato da Venezia, entrava in città per prendere possesso del suo governatorato percorrendo in processione le vie Borgo Palazzo, Pignolo e Pelabrocco, e giungendo fino in quella che oggi chiamiamo Piazza Vecchia ma che al tempo si chiamava Piazza Nuova.
Questa via confina con i quartieri San Francesco, Clementina e Celadina. Sono oltre tre chilometri di strada che parte con le costruzioni antiche sviluppate tra la roggia Serio (sotto via Camozzi) e la Morla. Qui si trova anche il Palazzo Camozzi che vanta uno dei chiostri-cortili più antichi di Bergamo, le cui colonne risalgono addirittura al Trecento.
Vicino al Ponte della Morla si trovava il palatium romano e poi longobardo, che ha dato il nome al Borgo.
Torrente Morla
Borgo Palazzo è uno dei 5 borghi di Bergamo e deve la sua fortuna e sviluppo in parte alla presenza del Torrente Morla. Il corso i questo torrente ha un andamento nord-orientale che, a partire dal centro città, scende in Valtesse, Redona, Santa Caterina, Borgo Palazzo e termina tra Boccaleone e Celadina: in totale percorre 14 chilometri circa, di cui 8 chilometri circa nel Comune di Bergamo, dove ha come affluente il torrente Tremana.
Il Torrente Morla era molto importante in passato per l’approvvigionamento dell’acqua in Città Bassa e perché aiutava ad alimentare le aziende artigiane che operavano nel borgo. Oggi questo torrente è ancora visibile a tratti a Bergamo e pare sia abbastanza in salute, tanto è vero che il suo ecosistema che ha ripreso vita negli ultimi anni. Oggi ci possiamo trovare civette, gufi, aironi, pesci gatto,
L’Airone Cenerino
A Borgo Palazzo si trova una parte scoperta del Torrente Morla e da alcuni anni un airone cenerino ha trovato casa lì intorno. Lo si può vedere infatti mentre cerca il cibo, si riposa o vola verso uno degli alberi delle case più vecchie del Borgo.
Questo airone non è il solo che si trova nella bergamasca. Li troviamo anche al Parco della Trucca (arrivano dalla pianura circostante), in val Brembana e in Val Seriana lungo i fiumi.
L’airone cenerino (Ardea cinerea) è un uccello della famiglia degli Ardeidi. E’ il più grande tra gli aironi (90-98 cm di lunghezza). Ha una livrea grigio cenere. Le parti superiori sono grigie, il collo e la testa bianchi con una striscia nera sulla nuca. Il lungo e affilato becco è giallastro, le grandi zampe brunastre, ma entrambi diventano di colore rossastro in primavera. Originario delle regioni europee e dell’Africa, è la specie di airone che si spinge più a nord. Nidifica in colonie con altri aironi, predilige costruire il nido su alberi alti, ad almeno 25 mt.di altezza, e può anche diventare stanziale.
Se lo vedete immobile nell’acqua bassa, scattategli pure una bella foto: sta pescando. Lo state vedendo nell’attesa della preda, di solito costituita da rane, pesci, rettili, che cattura con un fulmineo colpo del lungo becco. Anche questo è interessante da riprendere.
Quindi? Tra le 101 cose da fare a Bergamo almeno una volta nella vita datevi un appuntamento con qualcuno sul Ponte di Borgo Palazzo, sotto la statua di San Giovanni Nepomuceno. E tenete gli occhi bene aperti perchè, se siete fortunati, potreste anche incrociare l’airone cenerino.
Note
Lo spunto per questo post (e per altri che avete letto finora) me l’ha dato la mia amica Barbara, Guida Turistica di Bergamo.
Il Ponte di Borgo Palazzo è una delle mie mete saltuarie di quando vado in Città Alta la domenica mattina e parcheggio in zona.
Tutte le informazioni contenute in questo post le potete trovare anche in Rete. Le foto sono mie, del mio consorte, di Barbara e alcune le ho trovate in Rete.
Io ho appuntamento con un airone tutte le mattine, mentre mi reco nell’ufficio di un cliente. Lui è là, a bordo del canale, come se mi aspettasse per prendere un caffé con me.
Gli aironi sono molto stanziali. Che bello avere questo appuntamento fisso
anche noi abbiamo vari aironi grazie a una riserva naturale dell’isola della cona, che bello sapere che anche a Bergamo c’è un posto di pace per questi meravigliosi volatili