Arte ci salva - Pixabay

L’arte ci salva e ci salverà. E noi, tutti insieme, salviamo l’arte accendendo la Donizetti Web TV.

E’ di pochi giorni fa il lancio della nuova Donizetti Web Tv e da più parti si è alzato il coro di voci per sostenere questa iniziativa messa in pista dalla Fondazione Donizetti per cercare di salvare quel che resta di un anno funestato da chiusure e lockdown. A questo coro si aggiunge anche la voce di Cose di Bergamo. La nostra città è stata tra le più colpite nella prima ondata della pandemia e anche questa seconda ondata si preannuncia più dura del previsto, se non dal punto di vista sanitario (e speriamo tutti che sia così), dal punto di vista del turismo e dell’arte.

Lo sentiamo ripetere spesso in questi giorni in cui il mondo dell’arte e dello spettacolo cerca di far sentire la propria voce per dire al mondo che i vari lock-down stanno mettendo in ginocchio tutto il settore. È notizia che a Bergamo musei e istituzioni d’arte hanno perso dall’inizio della pandemia 1,8 milioni di euro e con l’indotto decisamente di più. Ma non è solo la questione economica che deve farci preoccupare: c’è anche l’aspetto salvifico dell’arte che deve essere sostenuto e protetto. Perché l’arte è un balsamo per l’anima, uno stimolo etico, un messaggio per il presente e per il futuro. Perché l’arte è salvezza e noi dobbiamo salvare l’arte.

Bèrghem Mola Mia e Bergamo #staystrong in Primavera fanno il giro del mondo, con la preghiera laica dedicata ai bergamaschi.

L’arte ci salva: una Coda di Balena ferma una metropolitana deragliata

Ha fatto scalpore il video girato sui social e ripreso anche dai principali quotidiani nazionali, che mostrava una balena salvare il convoglio di una metropolitana deragliata con la propria coda. No, non è uno scherzo. È andata proprio così.

Il treno della metropolitana, nei pressi di Rotterdam, è deragliato mentre attraversava un ponte, sfondando la barriera protettiva ed atterrando sulla coda di una balena di plastica, un’installazione artistica che dall’acqua sottostante emerge fino all’altezza del ponte. Il conducente, illeso, è riuscito ad uscire da solo dalla carrozza incastrata a dieci metri sopra l’acqua.  La statua della doppia balena che si tuffa nell’acqua ha 20 anni, e il titolo dell’opera è ‘Salvato dalla Coda di balena’.

Coda di balena salva metropolitana

L’arte di salverà: Support ci ricorda di fermare i cambiamenti climatici

Una vicenda che fa pensare e che riporta alla mente l’installazione che si trovava nei confini di casa nostra, a Venezia e che ha fatto anch’essa il giro del mondo e che ancora oggi troviamo in tutti i Social. Si tratta dell’installazione di Lorenzo Quinn, due mani che reggono un palazzo veneziano e che ci ricordano che la salvezza di questa città è nelle nostre mani. Un monito ancora più forte se pensiamo che da qui a 50 anni, se non facciamo nulla per fermare i cambiamenti climatici, palazzi e infrastrutture ne risentiranno pesantemente mettendo a rischio la nostra incolumità e quella dei nostri figli.

Opera Support di Lorenzo Quinn a Venezia

Sosteniamo l’arte in questo momento di serrata totale

Ma oggi la cultura ha bisogno di noi. Ha bisogno di non essere messa in secondo piano e di continuare a far parte delle nostre vite. Dopo la chiusura di teatri, cinema e sale da concerto della settimana scorsa, con la chiusura di musei pubblici e privati, mostre e ogni evento in Italia, il lockdown della cultura è totale.

Da Van Gogh a Chagall, passando per le collezioni del nostro straordinario patrimonio museale, che fino ad oggi ha rappresentato tanto per la nostra economia, sono tantissime le mostre e i siti culturali (non ultimo il patrimonio di siti archeologici) che chiudono i battenti. Anche le nostre istituzioni bergamasche si trovano a vivere la stessa situazione. Anche se, nonostante la chiusura forzata, molte stanno cercando di portare avanti, per quanto possibile, i propri programmi, sfruttando le tecnologie digitali per coinvolgere il pubblico e non cedere alla pandemia. Piattaforme web e social network sono stati gli strumenti più utilizzati, proponendo nuovi format o potenziando quelli già esistenti. E così sono nate visite virtuali, laboratori sempre in remoto, radio museali e persino una web tv.

Accademia Carrara Pixabay
Accademia Carrara Bergamo – Ph Pixabay

A Bergamo sosteniamo la web TV che celebra Gaetano Donizetti 

In attesa di conoscere gli sviluppi delle prossime disposizioni governative sull’apertura al pubblico degli spettacoli, al momento sospesa sino al 24 novembre, il Festival Donizetti Opera non si ferma e rilancia, lanciando la propria nuova web tv, visibile attraverso il sito gaetanodonizetti.org e realizzata grazie a Fondazione TIM.

Il palinsesto della web tv sarà composto da una serie di format specifici, come la serie di video dalle prove insieme al giornalista Alberto Mattioli (nuovo drammaturgo del festival Donizetti Opera), oppure le interviste con i protagonisti, il ciclo “Parla con Gaetano”, in cui gli artisti ospiti del festival e non solo si confidano con il compositore e poi – considerata la recente sospensione del pubblico in sala – le riprese video delle opere, oltre a una serie di trasmissioni con Francesco Micheli e alcuni ospiti chiamati a commentare le opere in diretta in un innovativo salotto digitale.

L’anno scorso io avevo avuto la fortuna di assistere alle prove di due opere, nell’ambito del palinsesto di attività del Festival Donizetti Opera. Se non ve lo ricordate, ecco tutto quello che avevo scoperto e vissuto: 10 cose da sapere sul Festival Donizetti Opera che ho scoperto assistendo alle prove aperte al Teatro Sociale.Sono certa che anche con il palinsesto di attività on line previste, sarà comunque magnifico.

Francesco Micheli – ph Rota – Fondazione Donizetti

Come sostenere la Donizetti Web TV

Non facciamo mancare il nostro sostegno a chi, in questo momento, ha scelto di continuare a produrre arte e cultura, nonostante tutto. Il Festival Donizetti Opera sceglie così di allinearsi alle principali piattaforme internazionali che in questi anni sono state aperte dalle più celebri istituzioni musicali (come il MET di New York, la Wiener Staatsoper o i Berliner Philharmoniker).

L’accesso alla “Donizetti web tv” è gratuito e dà la possibilità di visionare la “Donizetti Revolution vol. 6” e varie proposte d’archivio, mentre tutti i nuovi programmi dedicati al Festival 2020, incluso lo streaming delle opere, saranno accessibili a chi si abbona all’offerta web. L’abbonamento alla “Donizetti web tv” (che comprende la visione delle opere 2020 e i contenuti originali) ha un costo di 59 euro e l’accesso ad ogni singola opera costa 30 euro, ma è niente in confronto al valore che l’arte riveste nella nostra vita e nella nostra cultura.  Il pagamento può avvenire direttamente online tramite carta di credito o PayPal, o ancora presso la biglietteria della Fondazione Teatro Donizetti.

 

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