Via Sette Colli: alla scoperta delle Ville risorgimentali sull’Altopiano di Bossico, in provincia di Bergamo. Il titolo di questo tour è curioso, non trovate? Non è la prima volta che il Risorgimento e la storia dell’Unità d’Italia finiscono in uno dei miei articoli, perché legati a qualche tour insolito o luogo da scoprire. Questa volta si lega anche ad una delle mie grandi passioni, che sono le ville storiche, quelle delle grandi famiglie bergamasche che hanno scelto i luoghi più belli della nostra provincia come sede della propria residenza o villa di delizia, o di vacanza. Questa volta il tour è davvero intrigante e pieno di legami con la storia di Bergamo: il Risorgimento, i Mille, gli Austriaci, Garibaldi, i Sette Colli romani…
Anzi no, i Sette Colli bergamaschi.
Bossico come una “Piccola Roma”: le ville e le strade coi nomi che raccontano il Risorgimento italiano
Bossico è un paesino che si trova su un altopiano affacciato sul Lago d’Iseo. Per la felice posizione panoramica, divenne nel secondo Ottocento una delle località di villeggiatura più apprezzate dall’alta borghesia della zona. Il paese e i dintorni sono puntellati di ville ottocentesche, costruite tra il 1820 e i primi del Novecento, che occupano punti da cui si godono meravigliosi panorami. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano: è abbastanza normali che le ville dei ricchi si trovino in posti affacciati su viste strepitose. Quello che invece è del tutto particolare è il fatto gli industriali e le famiglie nobili fecero costruire queste magnifiche ville e le chiamarono tutte coi nomi romani o risorgimentali, in conseguenza dei propri ideali politici e patriottici del tempo. Nell’arco di un paio di chilometri, troviamo infatti ville storiche i cui nomi si schieravano a favore dell’Unità d’Italia con Roma capitale, altre che sostenevano i maggiori esponenti del Risorgimento democratico e repubblicano, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini.
Hanno il nome dei Sette Colli di Roma (Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale) oltre a nomi di luoghi ed eventi che fanno riferimento alla capitale e nomi dei luoghi topici garibaldini: Vaticano , Gianicolo, Pincio, Quattroventi. In aggiunta, altre ville vennero denominate con i nomi di località legate al risorgimento o a battaglie patriottiche: Caprera (isola sarda luogo di soggiorno di Garibaldi), Suello e Glori (luoghi di battaglie risorgimentali), e via discorrendo.
Bossico: dove si trova
Bossico si trova a circa 46 km da Bergamo e 60 da Brescia. Si trova a 900 metri di altezza, all’incrocio tra la Val Cavallina, la Val Camonica ed il lago d’Iseo.
Queste sono le coordinate di google maps che vi portano dritti alla Pro Loco, dove potete trovare anche un parcheggio molto comodo dove lasciare l’auto e partire per la vostra escursione alla scoperta delle Ville Risorgimentali: Bossico, Pro Loco
Il tour delle ville risorgimentali a Bossico
Quello che vi suggerisco quindi è un tour alla scoperta delle ville risorgimentali che si trovano sul territorio di Bossico che ho fatto qualche tempo fa in compagnia del mio consorte (cum-sorte è proprio il termine adatto visto che da anni mi segue in questo mio viaggio sul territorio bergamasco con tanta tanta pazienza). Partendo dalla piazza principale del paese (lato chiesa), attraverso un percorso “guidato” da bacheche informative, è possibile scoprirne la storia e le curiosità di queste ville. La passeggiata si svolge in parte su strada asfaltata e in parte su sentieri nel bosco, ma se vi piace camminare e vi piacciono le dimore storiche, questo è quello che fa per voi.
Le ville sono dislocate sul territorio i due paesi: alcune nel Comune di Bossico, mentre altre si trovano nel Comune di Lovere in particolare nella località denominata Monte di Lovere.
Il percorso a piedi alla scoperta delle ville risorgimentali di Bossico
Il percorso, contrassegnato da pannelli informativi, si snoda dalla piazza San Pietro proseguendo lungo via Papa Giovanni XXIII e lungo la Via Sette Colli fino al Parcheggio denominato P1 in Loc. Volpi.
- Si parte da Villa Campidoglio al centro del paese.
2. Poco più avanti, alle pendici della Costa Gromo, a 935 m s.l.m., sorgono Villa Palatino, costruita nel 1929 e Villa Gianicolo, in onore del colle romano celebre per le battaglie risorgimentali.
3. Villa Pincio si trova in posizione panoramica sulla destra all’imbocco di via Capitanio. Vicino sorge Villa Celio, una semplice cascina, che in passato era l’abitazione della famiglia contadina custode della villa Pincio.
4. Si prosegue poi verso Villa Esquilino. La si raggiunge attraverso un boschetto.
5. Sotto di essa, su una piccola altura da cui si gode di un’ampia veduta, Villa Quattro Venti.
7. Più recente, il Viminale è una villetta della prima metà del ‘900, collocata poco prima di Villa Caprera, un vero gioiello pieno di curiosità tutte da scoprire e un panorama magnifico.
8. Arriviamo a Villa Glory, voluta nel 1881 dalla famiglia Zitti.
9. Si procede sull’altipiano per arrivare a Villa Aventino: fatta costruire da Andrea Ventura Gregorini (1912) è quella simile a uno chalet.
10. Di fronte all’Aventino, il Vaticano che in origine era un roccolo trasformato in abitazione successivamente.
11. Il Quirinale, infine, è la villa che si trova presso la strada che porta a Ceratello.
Durante il tour portatevi dietro una borraccia piena d’acqua perché lungo il percorso non ci sono fontanelle.
Avvertenze: durante il tour portatevi dietro una borraccia piena d’acqua perché lungo il percorso non ci sono fontanelle.
Le ville risorgimentali di Bossico: un tuffo nella storia del Risorgimento e dei personaggi della zona
Qui sotto sono state elencate seguendo il tour proposto sopra, ma potete saltabeccare qua e là scegliendo quelle che preferite. Attenzione però, alcune sono interdette al pubblico perchè private e possono essere raggiunte solo in occasione di visite guidate organizzate.
Come ho già detto tutte le ville sorgono in punti strategici del territorio, con vista mozzafiato sul lago e vallate circostanti. Sembrerebbe che molti dei terreni dove sorsero queste ville furono acquistati per poco prezzo, o addirittura espropriate ai beni della chiesa, a quel tempo invisa per le note vicende risorgimentali di Roma Capitale e contrasti con il Papa.
Si racconta anche che molti dei “borghesotti rinascimentali” fossero di simpatie massoniche e per questo suscitavano la diffidenza del parroco di Bossico del tempo che sovente malediceva questi peccatori, facendo fiorire curiose leggende su apparizioni demoniache (come ad esempio villa Caprera) e fulmini volti a incenerire i turpi peccatori.
Attualmente le ville sono tutte di proprietà privata. Alcune sono in evidente stato di abbandono, altre sono semplicemente chiuse, altre ancora sono abitate. Alcune di queste sono in vendita e potete vederne gli interni grazie ai siti immobiliari: sono Villa Caprera e Villa Pincio.
Villa Campidoglio
Villa Campidoglio si trova al centro del paese, poco al di fuori del centro storico. La riconoscete perché è in legno e ricorda uno chalet svizzero del secolo scorso. Fu costruita nella seconda metà dell’Ottocento dalla famiglia Zitti di Lovere. Un elemento che caratterizza questa foto è l’imponente balconata in legno collocata sulla facciata principale.
Una copia molto simile a Villa Campidoglio si trova a Lovere, a un centinaio di metri dalla Galleria Tadini. L’edificio apparteneva sempre agli Zitti e questo spiegherebbe il fatto di avere utilizzato per entrambe le residenze lo stesso disegno architettonico. Si immagina che abbiano voluto così ottimizzare i costi del progettista, anche se differiscono per alcuni elementi come il numero di finestre sulla facciata, la dimensione del balconcino.
Se volete saperne di più, sulle due ville gemelle e su altri casi di “copie” che si trovano nella bergamasca, leggete: Famolo strano (copiando) | Monumenti e opere d’arte bergamasche che hanno uno o più gemelli in giro per il mondo
Villa Palatino
Villa Palatino è una villetta che si trova alle pendici della Costa Gromo a 935 metri sul livello del mare, in Località Posteda nei pressi di via Sette Colli, dove si imbocca il sentiero che attraversa la Costa Gromo e conduce in località Levricco. La villa è stata costruita nel 1929.
Villa Gianicolo
La Villa Gianicolo è situata in Via Sette Colli, nascosta da un’altra villa che venne successivamente costruita davanti e che per questo fu chiamata “Villa del Dispetto”. La costruzione risale tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento e fu fatta costruire dalla famiglia Martinoli di Lovere. In origine il Gianicolo aveva le caratteristiche di villa Campidoglio, in legno, poi intorno agli anni Ottanta è stata interamente ricostruita in muratura.
Di fronte a Villa Gianicolo successivamente venne realizzata un’altra costruzione, l’Albergo Belvedere, che tolse completamente la visuale sul lago, nascondendola. Nel 2012 l’albergo Belvedere è stato demolito. Al suo posto una costruzione più moderna. Non è il primo edificio che viene definito del Dispetto. In questo articolo ne ho trovate alcune in diverse parti del mondo: Famolo strano (dispettosamente) | Alla scoperta delle 20 case del dispetto, compresa quella di Bergamo (forse).
Villa Suello
La Villa Suello, del 1927, è dislocata in via Sette Colli ed è stata così chiamata in onore della battaglia di Monte Suello , un episodio della terza guerra d’indipendenza, combattuta e vinta dai garibaldini nel Comune di Bagolino tra il 1º e il 3º reggimento del Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi e gli austriaci dell’8ª Divisione del generale Von Kuhn.
E’ davvero molto bella e la noterete sicuramente per le sue torrette finestrate poste negli angoli più a picco, affacciate sul panorama.
Villa Pincio

Villa Pincio, posta anch’essa in un luogo panoramicissimo e prospiciente sul lago d’Iseo è posta all’inizio della strada Bossico/Ceratello, alla stessa quota del centro abitato di Bossico. Questa Villa venne edificata nella seconda metà del 1800 per iniziativa della famiglia Bazzini di Lovere; nei primi anni del ‘900 ospitò anche il pittore Giorgio Oprandi, molto legato a Bossico, di cui dipinse vari scorci. La villa, costruita nel 1800 è stata attentamente restaurata nel 1986. Circonda la proprietà un terreno privato di circa 4.500 mq, perfettamente curato, ricco di piante e di arbusti, una vera e propria oasi.
Villa Pincio, con i suoi soffitti affrescati, i pavimenti in legno ed i dettagli di stile esprime a pieno la grandiosità della sua epoca regalando un magnifico viaggio nel tempo a coloro che si trovano a passeggiare nelle sue stanze.
La vista panoramica lascia senza parole: da qui è possibile avere un colpo d’occhio su tutto il Lago d’Iseo, sulle montagne circostanti e sui borghi che si affacciano sulle acque del Sebino. I dettagli interni, la sua posizione, la tranquillità dell’altopiano su cui sorge e la vista fanno di Villa Pincio un prestigioso gioiello incastonato tra il blu del lago, il verde della natura, ed il cielo.
Mentre leggevo la descrizione di questa villa non ho potuto fare a meno di pensare al tributo offerto da Lovere a Giorgio Oprandi qualche anno fa: Scoprire Giorgio Oprandi con una mostra e i suoi quadri proiettati sulle facciate a Lovere.
Villa Esquilino
L’ Esquilino è una villetta situata sopra la conca Cadren a 1000 m.s.l.m. circa, contornata da faggi, abeti e roveri, appena sopra la villa Quattroventi, in magnifica posizione panoramica dominante l’Alto Sebino.
L’Esquilino è il più elevato e più vasto dei 7 colli romani; le sue due alture principali erano il Cispio e l’Oppio, vi furono costruite la Domus aurea di Nerone e le Terme di Traiano e di Tito.
Villa Quattroventi
Questa villa rievoca la battaglia del 3 giugno 1849 in cui, a Roma, Garibaldini e Francesi si contesero il possesso di Villa Corsini, nota come il “casino di Quattro Venti”. La dimora venne edificata tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 per volere della famiglia Michetti originaria di Sovere.
Villa Viminale
Più recente, il Viminale è una villetta della prima metà del ‘900, collocata poco prima di Villa Caprera. Questa, dal nome dell’isola sarda che fu per oltre vent’anni dimora di Garibaldi, fu costruita intorno all’ultimo ventennio dell’800 da Giovanni Battista Zitti come casa di campagna.
Il Viminale è una villetta situata sul dosso che delimita la Fopa del Berlenden a metri 990, con alle spalle una piccola ma molto bella abetaia.
Originariamente presentava una facciata rossa con decorazioni di gusto neogotico, con i busti di Mazzini e Garibaldi affrescati dal pittore Faustinelli. All’interno le stanze erano decorate con soggetti patriottici e con episodi della storia di Roma.
Villa Caprera
Villa Caprera è situata sul Monte di Lovere a metri 994, a cui si accede da un sentiero che parte dal parcheggio 2 in fondo a via Sette Colli. Non è facilmente visibile perché si trova alla fine di una stradina privata, ma anch’essa posta in un punto unico con veduta sul lago e Valle Camonica fino all’Adamello.
E’ circondata da abeti e ha uno stupendo terrazzo affacciato sul lago e su una panoramica della Valle Camonica. Una piccola lapide posta a lato della casa porta scritto: “Per la faustissima venuta in Lombardia nel 1857 dell’augusta coppia imperante”, riferendosi agli imperatori d’Austria in tour promozionale nel Lombardo Veneto.
Se volete saperne di più sul viaggio degli imperatori d’Austria, leggete: Palazzo Medolago Albani: qui dormì la Principessa Sissi durante uno dei suoi primi viaggi in Italia
Un suggestivo poggiolo, continuazione del cortile, dà l’impressione di librarsi nell’aria e tuffarsi nel panorama. La villa venne realizzata nella seconda metà del 1800 per volontà di Battista Zitti di Lovere, ex Garibaldino, che la fece costruire su progetto dell’arch. Enrico Galbiati e alla quale diede il nome dell’isola a nord della Sardegna che ospitò Garibaldi. All’inizio del ‘900 conteneva opere dei pittori Domenighini, Loverini e Tallone e, fino agli anni ‘50, la facciata era ricoperta da affreschi legati al Risorgimento.
La villa, di circa 600 mq con 4 ettari di terreno, si sviluppa su 2 livelli più sottotetto così composta: al piano terreno ci accoglie un grande salone con camino, una sala da pranzo e una zona living più piccola con camino; al primo piano 7 spaziose camere da letto affacciate sul verde con 2 bagni; al piano superiore troviamo un sottotetto parzialmente mansardato, con ampi lucernari.
La proprietà comprende anche una cascina nei prati circostanti la villa di circa 200 mq. da ristrutturare.
Villa Caprera è la classica villa d’epoca con pavimenti in parquet, soffitti alti, camini, che conferiscono alla proprietà una sua unicità, fascino e ricca di storia (qui soggiornò Garibaldi con sua moglie Anita).
Successivamente fu di proprietà della famiglia Palini di Pisogne, imprenditori del mobile a fine 800 primi 900. E’ stata restaurata nel 1974.
Villa Glori
Anche Villa Glori, voluta nel 1881 dalla famiglia Zitti, prende il nome della località alle porte di Roma dove, il 23 ottobre 1867, una settantina di Garibaldini comandati da Enrico Cairoli, in marcia verso Roma per sostenere l’insurrezione, furono uccisi o feriti da truppe pontificie.
Villa Aventino
La Villa Aventino è situata in Località prati di Sta, vicino al Monte di Lovere in Comune di Bossico. Venne fatta edificare nei primi del 900 dai figli di Gianandrea Gregorini (Andrea e Fortunato).
Gianandrea Gregorini fu l’imprenditore (originario dell’alta Valcamonica) che sviluppò la prima ditta siderurgica e meccanica dove ora c’è la Lucchini, tra Lovere e Castro. Oltre che imprenditore lungimirante fu anche, dal 1870 e per molti anni, Senatore del neonato Regno d’Italia.
La villa era simile ad uno chalet e aveva il tetto con scandole in pietra. Sulla cappa esterna del camino, rivolta verso il Vaticano, troviamo ancora oggi il dipinto di un orso con un bastone in mano e due iscrizioni in latino: “Orrendun me pertimeas nixu” (da verificare) e “Praebet Aventinus Pacem et letitiam” (L’Aventino offra pace e letizia).
E’ sempre stata considerata un piccolo tempio dell’arte per la presenza di opere del Talloni, del Trussardi, dell’Oprandi e di altri maestri. Nella villa, il 2 marzo 1986, la famiglia Gregorini ospitò Bettino Craxi (allora Presidente del Consiglio), giunto a Bossico nel bel mezzo di una copiosa nevicata per ritirare due cimeli garibaldini (Craxi era un appassionato collezionista di cimeli garibaldini e risorgimentali), ossia due porte con i ritratti di Garibaldi e Mazzini opera del Tallone (Pittore Cesare Tallone 1853/1919).
Non era casuale che la costruzione sorgesse in un contesto di particolare fascino paesaggistico come quello di Bossico, nota località di villeggiatura nella provincia bergamasca, del tutto integrata nell’ambiente naturale circostante ma, al contempo, anche epitome di ottimo gusto stilistico: Villa Aventino, con la sua struttura di perfetta ingegneria vestita di precisione architettonica, richiama dunque in toto il concetto di eccellenza da sempre legato al nome Gregorini. L’edificio è posto in un punto estremamente suggestivo e al suo interno vi è un salone con soffitto a cassettoni, un camino monumentale e pareti affrescate.
Nel 2019 la villa Aventino e i circa 80.000 mq di terreno pertinenziali, a seguito di un’asta immobiliare, è stata acquistata da una famiglia di Bossico.
Villa Vaticano
Di fronte all’Aventino, il Vaticano in origine era un roccolo costruito da Andrea Giovanni Gregorini, industriale fondatore della ferriera di Lovere, che ospitava monsignor Geremia Bonomelli per le battute di caccia. In seguito, i Gregorini trasformarono il roccolo in un’abitazione ma ne mantennero il nome.
La villa Vaticano è posta a metri 1115 sul lato sud dei Prati di Stà.
Villa Quirinale
La villa Quirinale è della seconda metà dell’800 ed è l’ex villa del notaio Rosa di Lovere è posta sul Monte di Lovere a 1038 m.s.l.m., presso il culmine della mulattiera Bossico-Ceratello. Ora è una cascina.
Il Notaio Polo Rosa , padre di 3 figli, di antica famiglia loverese, aveva partecipato alla prima guerra mondiale dove si era guadagnato due medaglie , era stato fatto prigioniero e, dopo la guerra era stato nominato Podestà di Lovere. Aveva studio professionale sia a Lovere che a Clusone. Data la competenza professionale gli era stato offerto di trasferirsi a Roma, ma lui aveva rifiutato, per poter stare nel paese che amava. Fondò la sezione di Lovere del Club Alpino Italiano e ne diresse le prime gite aperte a tutti.
Durante il suo incarico, quando si volevano trasferire le reliquie delle nostre sante patrone e conterranee (allora per la chiesa solo beate), aveva fatto suonare a raccolta le campane del paese per chiamare il popolo. Tutta la gente allora accorse, il popolo si compattò per evitare la sottrazione di una memoria comune che restò, per allora, a Lovere.
Dopo le turbolenze succedute al 25 Luglio del 1943, il capo di quelli che poi l’avrebbero ucciso avevano cercato di fargli togliere il distintivo del partito, cosa che lui aveva ovviamente rifiutato. E quando dopo pochi giorni venne costituito un comitato di pacificazione, con inclusi i comunisti, ne fu messo a capo anche con l’approvazione dell’antagonista prima citato. Anche in tale veste si distinse per una pragmatica opera di riappacificazione degli animi, allo scopo di evitare possibili lutti al paese.
Rosa trascorreva parte del suo tempo libero sull’altipiano di Bossico. Fu in questa villa che nell’estate del ‘43, convocò un piccolo nucleo di antifascisti, per tentare un “modus vivendi” che potesse evitare al paese lotte intestine. Alcuni di essi si presentarono ostentando, a spalla, fucili da caccia, ma lui non si fece intimorire, tentò come sempre la riappacificazione e, alle loro intimidazioni, rispose con cortese fermezza, riuscendo a calmare gli animi dei più accesi. Non era nuovo a momenti difficili, magari di difficoltà diversa: già al tempo dell’ascesa al potere del fascismo aveva ricevuto una coltellata da un avversario, poi imprigionato, e si era poi battuto per farlo liberare, riuscendovi. Voleva mantenere il suo stile, ricordato nella lapide che lo ricorda sul luogo dell’uccisione, cioè l’essere determinato ma non vendicativo, fedele al suo credo senza essere fanatico.
Sempre nello spirito di evitare eccessi, stanti le leggi razziali che prevedevano il monitoraggio dei residenti di religione ebraica ed essendo presente a Lovere un nucleo familiare ebraico rifugiato da altrove, a richiesta rivoltagli dall’impiegata di anagrafe su cosa dovesse scrivere di quella famiglia nella documentazione in cui si chiedeva la razza rispose: “Scriva razza nostrana!”.
Fare il tour in compagnia di guide abilitate
Potete decidere di fare il tour da soli o in compagnia di guide abilitate. In questo secondo caso vi consiglio di tenere d’occhio il sito della Proloco di Bossico o la pagina FB della stessa.
Nota: le foto sono in parte recuperate in rete sui siti ufficiali delle Proloco e in parte scattate da me nel 2020. Le informazioni sono state raccolte in rete e sui pannelli informativi che si trovano a Bossico.
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