Isola Bergamasca segreta | A Presezzo un’antica chiesa affrescata, usata per decenni come supermercato, implora di poter tornare agli antichi splendori

Ex chiesa di San Fermo e Rustico. A Presezzo nel centro del paese si trova un’antica chiesa affrescata, usata per decenni come supermercato.  Oggi è un luogo abbandonato che implora di poter tornare agli antichi splendori. Un luogo in cui coesistono arte e bellezza, devastazione e abbandono. Periodicamente il FAI Bergamo organizza delle visite guidate per mostrare questo luogo sconosciuto ai più. Dalla navata e dall’abside, è possibile, infatti, ammirare ancora oggi gli affreschi del soffitto e quello che rimane di stucchi dorati che dovevano rendere questo luogo un piccolo gioiello. Di quel luogo impreziosito da stucchi e affreschi si vede ben poco, mentre si notano con tristezza tutte le molteplici alterazioni patite.

Di origine medievale la chiesetta era dedicata ai Santi Fermo e Rustico, patroni di Presezzo e, nei secoli, fu oggetto di continui ampliamenti per accogliere la comunità sempre crescente fino a quando non venne sostituita da una nuova parrocchiale. Con la costruzione della chiesa nuova, dal 1894 la piccola chiesa è stata adibita agli usi più vari: deposito di granaglie, deposito di materiale per gli aerei Caproni, supermercato.

Recentemente sono stati effettuati lavori di manutenzione all’edificio per conservarne la struttura in attesa di una eventuale riqualificazione. Ma certamente andrebbe restaurata e riportata a nuova vita.

Storia (incerta) della ex chiesa di San Fermo e Rustico di Presezzo

Nel cuore di Presezzo, tra le antiche vie che raccontano storie secolari, sorge un monumento intriso di storia: la ex Chiesa di San Fermo e Rustico. Costruita nel lontano 1570, questa struttura che oggi sembra mimetizzarsi tra le case (ad eccezione del suo campanile)  e che ha visto trasformazioni e adattamenti nel corso dei secoli, custodisce segreti che attendono di essere svelati.

La sua genesi risale forse a una chiesina preesistente del XII secolo, ma è nel 1700 che la chiesa subisce un’importante lavoro di ampliamento. Un portico realizzato al posto del sagrato che non trovava posto in quella posizione, abbellito da otto colonne (oggi ne sono visibili solo cinque, ma recenti esami calorimetri hanno individuato altre tre murate), induce l’architetto che si occupò dei lavori ad ampliare la chiesa con una parte verso nord che non intaccò l’ingresso. Durante questi lavori, decoratori e stuccatori già attivi sul territorio bergamasco (Orelli, Camuzio e Caniana) contribuirono a rendere la chiesa un gioiello architettonico davvero pregevole e pare che gli abitanti di Presezzo furono alquanto generosi, non soltanto economicamente, ma prestando il proprio tempo e sudore per i lavori di muratura. La Chiesa di San Fermo e Rustico era la casa di tutti e doveva essere bellissima!

Verso la fine dell’Ottocento, la chiesa conobbe tuttavia un destino inaspettato. La costruzione di una nuova parrocchiale a pochi passi la rese obsoleta, e quella che fino ad allora era stata la chiesa di San Fermo e Rustico venne abbandonata. Un silenzio secolare si posò su di essa, interrotto solo durante la Prima Guerra Mondiale, quando l’edificio fu adibito a magazzino per le granaglie e nella Seconda Guerra Mondiale, quando divenne un magazzino per i ricambi degli aerei Caproni, un capitolo insolito nella sua storia sacra. Ma non finì qui.

La trasformazione in supermercato: uno sfregio necessario?

Dopo la guerra, l’ingegnere Luigi Angelini fu incaricato di ridare vita all’edificio con un cambio di destinazione d’uso che oggi potrebbe sembrarci addirittura sacrilego. In un periodo di penuria abitativa, si sentiva il bisogno di creare uno spazio utile per la comunità, ospitando una cooperativa di credito al consumo che supportasse gli abitanti di Presezzo nei loro bisogni finanziari. Così, l’ingegnere concepì una trasformazione che, se al tempo poteva sembrare rispondere alle necessità contingenti, oggi non possiamo che esserne addolorati.

Il progettista chiuse l’arco trionfale con un tramezzo in cemento e divise in due la navata con una soletta, creando il soffitto per la sottostante Cooperativa di Consumo. Le navate della chiesa divennero uno spazio interno adibito a supermercato, e in corrispondenza di due affreschi vennero aperte due finestre  verso il portico per illuminare il nuovo luogo di scambio e commercio.

Nemmeno la cappella laterale fu risparmiata: divenne sede di celle frigorifere e bagni, trasformando la spiritualità in funzionalità quotidiana.

La riscoperta, la sorpresa e la speranza

Intorno agli Anni ’90 il supermercato chiuse e alla fine del decennio si resero necessari dei lavori di messa in sicurezza dell’edificio: il campanile mostrava una pendenza preoccupante che indusse gli amministratori ad intervenire.

Venne incaricata un’architetta che entrando nell’edificio rimase sorpresa e sconvolta da quello che celava l’edificio: pareti e tramezzi, stucchi e affreschi di cui non si conosceva l’autore, ma certamente di gran pregio, tornavano dopo decenni ad essere ammirati da occhio umano.

Rendendosi conto che quelle decorazioni dovevano essere di valore ha contattato degli studiosi e storici dell’arte che sono riusciti a risalire agli autori di stucchi e affreschi.

Guardandosi intorno

Cosa possiamo fare per questa chiesa?

Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.
Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.

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Se invece vi state chiedendo cosa fare per questa ex chiesa, per riportarla a nuova vita, innanzi tutto vi invito ad andare a visitarla appena i volontari del FAI organizzeranno le prossime visite guidate. Poi, non appena sarà possibile, vi invito a segnalarla tra i Luoghi del Cuore FAI  e a votarla. Classificandosi nelle prime posizioni questa ex chiesa di San Fermo e Rustico di Presezzo otterrebbe dei contributi per i lavori di ristrutturazione e sarebbe un primo passo verso la rinascita.

Cosa visitare nei dintorni

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