La prima volta che ho visto una casetta dei libri stavo facendo una passeggiata lungo l’Adda, a Imbersago. Ero in attesa di salire sul Traghetto di Leonardo che mi avrebbe riportato sulla sponda bergamasca del fiume e una piccola costruzione in legno a forma di casetta catturò la mia attenzione. Era piena di libri a disposizione di chi aveva voglia di leggere. Era una vera e propria postazione di bookcrossing. Il mio primo commento è stato WOW! Sono tornata a casa e ho cominciato a fare le mie solite ricerche on line per scoprire tutto quello che potevo sul bookcrossing e sulla sua diffusione nella bergamasca. E, oggi, dopo averlo finalmente provato, lo inserisco a pieno titolo delle 101 cose da fare a Bergamo e provincia almeno una volta nella vita.
Cos’è una Casetta dei libri (Little Free Library) e dove nasce l’idea
La casetta dei libri è una postazione di bookcrossing, un luogo di scambio gratuito di libri su base volontaria. Un lettore lascia un libro che ha letto e prende in cambio un libro che non ha letto, il tutto gratuitamente. E’ una pratica molto diffusa nel Nord Europa e in tutti i paesi di lingua anglosassone, dove volontari e cittadini lasciano dei libri a disposizione di chi li vuole leggere.
Bookcrossing: “take a book, leave a book”, prendi un libro e lascia un libro
Queste casette che si stanno diffondendo anche in Italia da qualche anno, nascono negli Stati Uniti e hanno preso il nome di Little Free Library. Nel 2009 Todd Bol, in onore di sua madre che era una vera amante dei libri e della cultura diffusa, installò una piccola casetta di legno e la riempì di libri. Scrisse poi che quei libri erano a disposizione di tutti, che chiunque poteva prenderli in prestito o lasciarne uno dei propri in cambio.
Questa iniziativa ha ispirato molte altre persone in tutto il mondo. In Gran Bretagna stanno adibendo le ormai inutili cabine telefoniche a questo uso, mentre a Berlino sono stati scavati dei piccoli scaffali, in cui porre libri, nei tronchi degli alberi. Esistono dei siti che censiscono le casette dei libri, ma questo fenomeno si sta diffondendo con nomi e modalità così diverse che è difficile dire quante siano oggi con precisione, in Italia e nel mondo. Su instagram (la foto che vedete è uno screenshot della gallery) potete farvi un’idea di quante siano e che livello di creatività abbiano raggiunto.
Little Free Library in Italia e in terra bergamasca
Lo scorso anno il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo ha lanciato quest’iniziativa anche in Italia ed è andata molto bene. Ma se vogliamo dirla tutta non era una vera novità: già nel 2014 in varie parti d’Italia erano state inaugurate le casette dei libri. Anche nella bergamasca.
Le prime infatti risalgono al 2013/14 e si trovano in Val Seriana, dove oggi nella zona di Clusone sono già 12. E in questi ultimi anni hanno aderito all’iniziativa diverse realtà della bergamasca: piccoli centri, paesi, biblioteche, scuole… Nei giorni scorsi ho scritto al Centro Bibliotecario Bergamasco per chiedere quante sono le casette dei libri e confido che mi arrivi un elenco. Nel frattempo comincio a compilare il mio, con le segnalazione dei lettori.
Qualcuno le ha ribattezzate alla bergamasca “Cà di Leber”. A Songavazzo, ad esempio, ce n’è una molto bella, realizzata da un artista locale, intagliata nel legno e con il tetto decorato. E’ una vera e propria casetta e se arrivate in paese trovate pure le indicazioni stradali.
Per saperne di più, leggete: Songavazzo: prendere un libro alla Ca di Leber e leggerlo sulla Panchina Gigante che guarda sull’altopiano.
Dove sono le Little Free Library (o Punti di BookCrossing) a Bergamo e in provincia
(in via di compilazione grazie alle segnalazioni dei lettori bergamaschi)
Albano Sant’Alessandro
Albino (cesto)
Almenno San Salvatore
Bagnatica
Bergamo condominio San’Anna
Bergamo Alta – via Mario Lupo
Bergamo Alta – Piazza Mascheroni
Bergamo Alta – Gombit Hotel
Bergamo Alta – Ristorante Il Circolino
Bergamo Pignolo (cesto)
Bergamo – via XX settembre
Blello
Bolgare
Brembate di Sopra
Cerete
Clanezzo
Cologno al Serio
Comun Nuovo
Entratico
Fonteno
Fino del Monte
Grassobbio
Monasterolo
Onore
Osio
Paratico
Pedrengo
Pradalunga
Riva di Solto
Roncobello
Selvino
Seriate (oratorio)
Solto Collina
Songavazzo
Spinone al lago
Treviolo
Villa d’Almè
Quali sono le regole di utilizzo di una casetta dei libri?
La prima regola è semplice: prendere un libro, portare un libro.
Ma non un libro qualunque, brutto, vecchio, disastrato. La casetta dei libri non è una discarica. Portate un libro che avete amato e che volete che altri leggano. Un volume in buone condizioni. Un volume che pensate che qualcuno potrebbe aver voglia di leggere e tenere in mano. Un libro che potrebbe essere apprezzato e amato.
La mia esperienza di bookcrossing
Ho deciso quindi di provare a “prendere un libro e lasciare un libro” in una delle casette che si trovano in provincia di Bergamo. Ho scelto la casetta dei libri di Treviolo, non solo perché è abbastanza vicina a casa mia, ma anche perché ho scoperto che stata realizzata dopo un concorso di idee.
Ho preso alcuni libri dalla mia libreria e mi sono diretta a Treviolo. Ho chiamato la Biblioteca del paese per farmi dire dov’era e ci sono arrivata senza problemi (è in Piazza Donatori del Sangue, vicino al campo giochi).
Quando sono scesa dalla macchina ho notato che c’erano due signori che parlavano proprio vicino alla casetta. Uno dei due aveva chiesto cosa fosse e l’altro aveva spiegato in bergamasco a cosa serviva e come funzionava il bookcrossing.
Ho letto tra tutti i titoli presenti nella casetta. Non aspettatevi di trovare l’ultimo libro recensito dall’Eco di Bergamo o dal Corriere della Sera. Di solito si trovano titoli meno conosciuti, qualcuno già nei remainders. Ma tra i vari volumi sono certa che tutti riusciranno a trovare qualcosa che interessa. Io ho scelto Il cane che amava troppo di Nicolas Dodman e L’Europa da scoprire.
E siccome questa pratica mi è piaciuta molto, oltre a quelli lasciati per regolamento, ho lasciato un paio di libri in più. Sono la copia di due raccolte di racconti dove, perdonatemi, sono pubblicati due miei racconti. Si, perché queste casette dei libri sono anche degli ottimi strumenti di marketing che vengono usati dalle case editrici emergenti per lanciare un giovane scrittore. Sottolineo che il racconto è stato pubblicato con la cessione dei diritti, quindi, se vi dovesse piacere la raccolta e decideste di acquistarla presso la casa editrice, io non prendo nulla. Lo faccio solo per la gloria. 🙂
La casetta dei libri di Treviolo e la sua storia
Ultima in ordine di tempo tra quelle che sono state introdotte sul territorio bergamasco, la casetta di Treviolo è molto particolare. E’ molto diversa da quelle che si trovano in giro, che sembrano più delle casette per gli gnomi o gli uccelli: sobria ed elegante è una vera e propria Little Free library di design. Ecco perché ho deciso di raccontarvi la sua storia.
Nel giugno del 2017, la biblioteca comunale su stimolo di un gruppo di cittadini appassionati di lettura ha lanciato un concorso nell’ambito dell’iniziativa Treviva per la progettazione e realizzazione di una casetta dei libri. Nel corso dell’estate sono arrivati ben 30 progetti, tutti molto originali, disegnati a mano e non, opera di singoli cittadini o addirittura di gruppi.
Tutte le proposte sono state pubblicate su Facebook e sottoposte alla giudizio della giuria popolare. Nel giro di tre settimane sono arrivati un sacco di voti e il progetto con l’apprezzamento più alto è stato quello di Maurizio Vergari. Ma non è finito. Nel frattempo un gruppo di sostenitori della biblioteca si sono adoperati per raccogliere fondi a favore della sua effettiva realizzazione e per l’adozione della casetta sul territorio. Perché non basta realizzare queste casette, ma bisogna anche manutenerle e fare in modo che funzionino.
E voi, avete mai visto una casetta dei libri? Sapete dove si trova quella più vicino a voi? Siete mai andati a prendere e portare un libro? Ne conoscete altre in provincia di Bergamo? Se si, aspetto l’elenco!
Nota
Le foto relative alla mia esperienza di croosbooking a Treviolo sono mie.
Quelle delle Little Free Library sono state screenshottate dalla pagina Instagram. La foto con le indicazioni stradali di Songavazzo per raggiungere la Cà di Leber l’ho trovata in rete. Ma presto la sostituirò con una mia (abbiate pazienza).
Le foto delle Casette dei Libri sono quelle che mi stanno mandando le lettrici di questo blog. Le ringrazio tutte con un abbraccio virtuale.
Questo articolo è stato pubblicato in concomitanza con l’iniziativa #bookcrossing promossa da Simona Genovali, autrice del destination blog www.destinazionetoscana.com.
Trovo davvero sia una bellissima iniziati per incentivare alla lettura.
La prima volta che ho visto una cassetta con dentro dei libri ero all’estero e da quel giorno penso di non averne mai più trovate sul mio cammino. Trovo che questa iniziativa di scovarle in giro per l’Italia e farle conoscere sia un ottimo modo per incentivare le persone ad aderire al progetto.
Ma lo sai che grazie a te ho scoperto che questa iniziativa c’è anche a Perht? Bookcrossing , yes … così ho portato anche io un libro italiano, unico fra tanti in inglese. La casetta di Treviolo è proprio bella, magari porterò l’idea alla bibilioteca di Perth.
Grazie Anna!
Ciao Raffi, la prima volta che ho visto una little free library è stato a Toronto quest’ estate! Anche io mi sono messa a cercare nella mia città questa possibilità ma non sono stata altrettanto fortunata!
Wow, ma questa è una super iniziativa! Unisce volontariato e cultura perchè non è da tutti essere rispettosi e prendere un solo libro! Spero che tutti prendano consapevolezza e che questa pratica si diffonda!
Le casette dei libri sono diffusissime, ormai! Noi abbiamo scoperto il bookcrossing quando abbiamo trovato per strata un libro partecipante all’iniziativa http://www.bookcrossing.com (attiva in tutto il mondo da tantissimi anni) ed è stata una scoperta bellissima!
Che bella iniziativa, da me non c’è la devo assolutamente far conoscere al mio comune, ne voglio una anche io. Bellissima idea di condivisione
Che bellissima iniziativa. devo dire che non ho ancora avuto modo di vederne in giro, ma molto interessante!
Conosco e adoro questa iniziativa! 🙂 Personalmente provo proprio piacere nel far vivere una seconda vita agli oggetti… da fare. 🙂
Anche nel mio paese c’è una little free library, ma fino ad ora non l’ho mai utilizzata. Domani mattina andrò in centro e farò una foto!
Meraviglioso! Non conoscevo questa iniziativa ma devo dire che mi ha davvero entusiasmato. Mi sembra che ultimamente si sia perso il senso del libro “fisico” di possederne uno, di tenerlo nella libreria e questo è un vero peccato perciò ben vengano queste idee così rivoluzionarie 😉
Bella iniziativa. Anche a Massarosa, il paese dove vivo hanno fatto un’iniziativa analoga. 🙂
Hai provato a farlo?
Il design di questa casetta è davvero simpatico. Ne ho viste in giro di queste casette anche da noi ma mai avrei immaginato di trovarne una, ben tenuta, nella città vecchia di Taranto. Approvo queste iniziative e vorrei proporla al Comune della mia città. Grazie per l’input.
è una bellissima idea… ne ricordo un esempio a Berlino, ricavata da un albero! mi fa sempre sorridere quando le vedo, in giro per l’Europa.
Ciao Raffaella innanzitutto ti ringrazio per aver colto lo spirito di condivisione dell’iniziativa. Queste secondo me, sono quelle piccole cose che troppo spesso si perdono, ma che regalano un po’ di bellezza a questo pazzo mondo!
Ti ringrazio. 😘
Innanzitutto complimenti per i tuoi racconti! L’iniziativa è molto bella, sicuramente l’ho vista all’estero, speriamo funzioni come si deve anche qui!
Io sono attratta dai libri, dalle biblioteche, dalle librerie ma anche da quelli che vedo a casa di amici. Sarebbe bellissimo avere una casetta dei libri vicina, passerei spesso a fare qualche scambio ma qui non ne ho mai sentito parlare. Mi informerò meglio.
L’idea del bookcrossing mi ha sempre fatto impazzire. Io ho visto le casette solo in foto a dire il vero, dalle mie parti purtroppo ancora non si è sviluppata l’idea. In compenso però, quando ero in viaggio in Puglia, ho visto una serie di ex cabine telefoniche usate per il bookcrossing. Un modo meraviglioso per trovare ispirazione e leggere libri di cui magari non si conosceva neppure l’esistenza. E soprattutto, un modo per dare il giusto valore ai libri quelli veri, quelli di carta stampata e non quelli sullo schermo di un tablet!
Molto bello! Il bookcrossing si sta diffondendo un po’ dappertutto e lo trovo un ottimo modo per leggere nuovi libri! Anche a Treviso viene fatto in diversi bar che hanno dedicato un angolo ai libri da scambiare.
Mi piace molto l’idea del bookcrossing, la trovo una cosa bellissima e dovremmo davvero spargere i libri nel mondo. Quando vivevo in Svizzera approfittavo spesso di un paio di casette nel parco pubblico di Lugano. Ora mi è capitato di trovare delle belle postazioni ma di non avere libri con me da lasciare. Dovrei sempre averne un paio in auto.
Non immaginavo che nel territorio bergamasco ci fossero così tanti punti di bookcrossing. Questa informazione mi mette di buon umore perché trovo che sia un’iniziativa meravigliosa e in rapida diffusione. Io adoro lo scambio di libri per un duplice motivo: mi piace leggere un libro già usato da altre persone e riesco sempre a scoprire titoli minori ma molto interessanti.
Purtroppo nella mia zona non ho mai visto una casetta dei libri ed è un vero peccato, perchè trovo l’iniziativa bellissima. Inoltre si basa su un senso di civiltà e rispetto che apprezzo incredibilmente. L’idea di non danneggaire un bene altri di cui altri possano usufruire. Ad Edimburgo in giro per la città ne ho viste un paio e le ho trovate bellissime.
Ho una grande passione per i libri e questo genere di iniziativa mi piace davvero molto.
Non sapevo che nella tua zona ce ne fossero così tante! stupendo e grazie per la segnalazioni
grazie a te
Trovo che quella del bookcrossing sia un’iniziativa bellissima perché purtroppo sempre meno gente legge per mancanza di tempo, di voglia o chissà cosa. Io personalmente appena ho un attimo di tempo leggo perché è una delle poche cose che mi permette per un po’ di dimenticare tutto e di vivere in un “mondo parallelo” 😉
La mia zona (provincia di Cuneo) purtroppo non è avanti come la tua in fatto di bookcrossing, e infatti ci sono solo un paio di bar con una mensola dedicata con non più di due o tre volumi. C’è ancora tanta strada da fare qui ma per esempio potrei iniziare portando un paio di libri in uno di questi locali.
Buon weekend 😊
Amo tantissimo questo tipo di iniziativa, la conobbi per la prima volta a Copenaghen dove abito e fu subito amore a prima vista. Mi fa molto piacere sapere che in qualche angolo dell’Italia ci sia rimasto ancora rispetto per le cose comuni tanto da poter creare questo bellissimo angolo di condivisione. Complimenti per l’articolo davvero ben dettagliato e interessante.
Bellissima iniziativa e lasciamelo dire anche ecologica ;-). Io ne ho vista una, di grandissime dimensioni in Germania a Lörrach. Sembrava più una biblioteca ma il principio è quello del bookcrossing!
Idea e servizio geniale! Il bookcrossing dovrebbe essere presnete in ogni piccola o grande comunità, sopratutto per cercare di stimolare la lettura nei bambini troppo attaccati ai videogiochi!!
sarebbe bellissimo fare una esperienza così da me non c’è questo tipo di servizio ma dovrebbero organizzarlo per il bene della comunità
Ma che iniziativa carinissima, se ci fosse anche qui sarei davvero contenta. Penso che ogni piccola cittadina debba averla!
ad Ivrea esiste da parecchi anni e funziona molto bene, certo ci vuole rispetto e senso civico
Ma che bellissima idea!!! Non le ho mai viste! Per me che mangio libri a palate e’ un’idea fantastica! 😀
Gentilmente potreste aggiungere il Comune di Palazzago all’elenco. Ne si può trovare una nel parco di via Longoni. Grazie
Abbiamo il piacere di comunicarvi che è nata la rete nazionale per il recupero e la condivisione gratuita dei libri, si chiama “Lascia un libro, prendi un libro”. E’ presente in tutte le regioni italiane. Visitate gli omonimi profili social
Sono molto contenta di questa notizia. Spero vogliate segnalare questo articolo e il mio blog cosedibergamo.com tra la vostra sitografia.
Le casette dei libri le potete trovare anche a Pianico(BG) nel parco di via Milite Ignoto(vicino al panificio)e nel parco di via Garibaldi(la via sotto la via Bianchi)
Ciao. Ti ringrazio dell’informazione. Aggiorno l’articolo appena riesco.