Una serata sotto la luna a caccia di stelle cadenti nel campo sportivo adiacente al Parco Astronomico Torre del Sole di Brembate di Sopra. Una serata alla scoperta degli oggetti del cielo visibili, tra cui Luna, Giove e Saturno, grazie ai telescopi portatili installati per l’occasione. Una serata con il naso all’insù trascorsa ad osservare il cielo ad occhio nudo per imparare a riconoscere stelle e costellazioni estive, in attesa di cogliere le magiche scie delle stelle cadenti. Una serata per visitare e conoscere meglio uno degli osservatori astronomici più importanti del Nord Italia. E’ questo che vi propongo nella settimana di San Lorenzo tra le 101 cose da fare almeno una volta nella vita in provincia di Bergamo e sono certa che vi piacerà. Oltre a darvi qualche consiglio su come fotografare le stelle cadenti e raccontarvi perché si esprime un desiderio quando si vede una stella cadere.
Ecco quello che troverete in questo articolo
Cos’è la Torre del Sole
La Torre del Sole è un parco astronomico tra i più completi d’Italia e si trova a Brembate di Sopra nell’Isola Bergamasca. Ricavato da una vecchia cisterna dell’acquedotto comunale è dotato di un telescopio quarto per potenza in Italia che ne fa una delle eccellenze della provincia di Bergamo
L’elemento principale del Centro è costituito dalla preesistente struttura di un vecchio bacino pensile, al quale sono state apportate le modifiche necessarie per accogliere al suo interno un moderno telescopio con la propria cupola.
Una seconda torre, interamente d’acciaio, si innalza accanto alla prima, ospitando l’ascensore panoramico e la scala di servizio che, con i suoi 142 gradini, conduce alla sommità della costruzione. Da qui, grazie a una passerella aerea, si può accedere all’osservatorio astronomico, oltre che godere di una eccezionale vista che spazia per quasi 20 chilometri.
Alla base della vecchia torre, nel locale un tempo destinato ai macchinari di pompaggio e raccolta dell’acqua, è stato ricavato un laboratorio eliofisico, nel quale la radiazione solare giunge verticalmente attraverso l’originario pozzo mediante un classico eliostato a tre specchi installato nella cupola.
Le due costruzioni sono state abbellite all’esterno con strutture metalliche tubolari, che slanciano il complesso ancor più verso il cielo e da una lucente pannellatura di copertura in lega di alluminio.
Nell’interrato, alla base delle due torri, è stata ricavata una modernissima sala conferenze capace di 120 posti a sedere, dalla quale si ha diretto accesso al planetario, con cupola da otto metri di diametro.
Notte di San Lorenzo: osservare e fotografare le stelle cadenti
Come accade ogni anno uno dei momenti più attesi di agosto è lo spettacolo delle stelle cadenti. Le cosiddette “lacrime di San Lorenzo” non “cadono” solo nella notte del 10 agosto, ma anche alcune sere prima e qualche sera dopo. Il massimo della visibilità ad esempio quest’anno (2019) è previsto tra il 12 e il 13 di agosto. Dopo, sarà un po’ più complicato scorgerle perché avremo Luna piena il 15 agosto, fenomeno che disturba le osservazioni a causa della luce. Ma nessun problema: se siete amanti della fotografia o semplicemente desiderate immortalare una delle stelle in cielo possono comunque farlo comunque con ottimi risultati seguendo alcuni accorgimenti.
I consigli degli esperti per vedere le stelle cadenti
Quanti di voi alzando gli occhi al cielo nella speranza di vedere una stella cadente si sono chiesti se esistesse un modo per non perdersele, alzi la mano. La paura di fissare inutilmente un punto del cielo mentre mentre dietro di noi si scatena l’inferno, anzi, la pioggia di stelle, l’abbiamo avuto tutti. E non dite di no.
Esistono degli accorgimenti per riuscire a vedere le stelle e non perdersi lo spettacolo. I consigli arrivano dagli esperti: per avere una visione migliore come prima cosa è meglio rimanere sdraiati per terra, con la faccia ben rivolta verso l’alto; poi, con l’aiuto di una piccola bussola (anche un’app scaricata dallo smartphone va bene) puntate lo sguardo verso Nord-Est, dove è localizzata la costellazione di Perseo. Da qui nasce il nome Perseidi con cui sono anche indicate le stelle cadenti o Lacrime di San Lorenzo.
La migliore scelta è poi aspettare anche i momenti prima dell’alba per poter sfruttare il tramonto della Luna.
I consigli per fotografare le stelle cadenti
Potete provare a fotografare le stelle cadenti sia con una Reflex che con uno smarthone di ultima generazione. Se nel primo caso i risultati possono essere buoni, con lo smartphone è bene che sappiate che la qualità dell’immagine potrebbe essere molto bassa. Forse è meglio usare il cellulare per altro, come ad esempio orientarsi tra le costellazioni in cielo con alcune app (Google Sky Map, Sky Map o Night Sky).
Con la Reflex
Per fare una buona foto si può utilizzare un qualsiasi tipo di Reflex. Serve poi un obiettivo grandangolare nel momento in cui si vuole riprendere una porzione di cielo più ampia, aumentando così la possibilità di immortalare il passaggio anche di più di una stella.
Indispensabile avere un treppiede su cui poggiare la propria fotocamera ed evitare scatti mossi. Molto consigliato anche un telecomando in modo da poter scattare le foto senza toccare la Reflex e ridurre ulteriormente al minimo il rischio di movimenti.
Il primo passaggio è chiaramente impostare sullo scatto in modalità manuale. Visto che ci si trova in una condizione di buio si deve avere il diaframma più aperto possibile. Dal punto di vista del tempo di esposizione il consiglio è impostarlo tra i 20 e i 30 secondi: diversamente sarà impossibile riprendere una stella mentre sta «cadendo». Non bisogna andare sopra il mezzo minuto altrimenti si avrà l’effetto di movimento dell’intera volta celeste. Molto difficile indicare gli Iso a cui impostare lo scatto in quanto dipende dalla qualità della fotocamera
Con lo smartphone
Il linea teorica si può provare a realizzare una foto anche con il proprio smartphone, con le stesse impostazioni e consigli di massima indicati già per la Reflex. Si può fare affidamento anche su alcune applicazioni che possono aiutare lo smartphone a scattare foto in condizioni di buio particolare. Io non ci sono ancora riuscita, purtroppo. Quindi lascio a voi i tentativi.
Perché esprimiamo un desiderio ogni volta che vediamo una stella cadente
“Vedo stelle che cadono, è la notte dei desideri” canta Jovanotti, al secolo Lorenzo Cherubini. Ma non è l’unico ad aver parlato (o cantato) di stelle cadenti. Anche Giovanni Pascoli lo fece nella sua poesia Dieci Agosto attribuendo alla pioggia di stelle cadenti il significato di lacrime celesti. Ecco il verso:
“San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla...”
Ma perchè associamo le stelle cadenti ai desideri? Come sempre si tratta di una fusione tra mitologia e realtà! E dietro ogni credenza o leggenda c’è sempre una spiegazione razionale e culturale!
Nella maggior parte delle culture le stelle cadenti hanno un significato positivo e costituiscono un’imperdibile occasione per esprimere un desiderio. Partiamo dal fatto che la stella cadente rappresenta un collegamento, un ponte tra il cielo (dove stanno le stelle) e la terra: qualcosa di celeste/immaginario che scende sulla terra e che diventa vero.
La stessa etimologia della parola “desiderio” è legata alle stelle: il termine deriva infatti dal latino de siderum, che significa “sulle stelle”. Si trattava del desiderio dei marinai che si affidavano alle stelle per orientarsi per raggiungere la terraferma. La stella quindi è una guida, e questa funzione la ritroviamo anche nel mondo cristiano: tutti infatti sappiamo che la stella cometa guidò i Magi verso la grotta di Gesù. Affinchè si realizzi il desiderio, questo deve essere mantenuto segreto; inoltre, se si pronuncia ad alta voce (non facendosi sentire da nessuno) il nome dell’amato, la stella cadente porterà fortuna in amore, esaudendo il desiderio di sposarsi.
Andando a cercare nella mitologia, antiche culture orientali e pre-cristiane, pensavano invece che le stelle cadenti fossero lacrime delle divinità le quali piangevano a causa dei disastri in procinto di succedere. Ma hanno anche un significato positivo! In seguito anche la tradizione cristiana ha attribuito alle stelle cadenti un significato simbolico di pianto! Questa credenza nasce proprio con San Lorenzo, diacono di Roma che morì martire nella notte del 10 agosto 258 ad opera dall’imperatore Valeriano.
Apparendo alla vista ogni anno vicino al giorno di San Lorenzo, lo sciame meteoritico è stato legato al martire dalla cultura popolare. Si narra che le stelle cadenti siano le lacrime versate da Lorenzo durante il suo supplizio, che vagano in eterno nei cieli e scendono sulla Terra nell’anniversario della sua morte, riportando speranza all’umanità.
I desideri, quindi, si avvererebbero per coloro che in questa notte si soffermano a ricordare il dolore del Santo. Nella tradizione, le stelle del 10 agosto sono chiamate anche “Fuochi di San Lorenzo”, poiché ricordano le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui fu bruciato vivo il diacono romano nel 258 d.C., a causa della persecuzione decisa dall’imperatore Valeriano.
Come raggiungere la Torre del Sole
Situato a Brembate di Sopra, a pochi chilometri da Bergamo, si raggiunge facilmente con auto, treno e pullman. Nelle adiacenze è presente un ampio parcheggio.
Il centro, pur in seno al cuore del paese, sorge all’interno di una ampia zona verde che comprende un simpatico modello del sistema solare di 12 metri di lunghezza. Ad accogliere i visitatori trovate una reception che integra gli uffici, il punto di ristoro, uno spazio attrezzato con tavoli e sedie a disposizione dei gruppi in visita, e un astroshop.
Ecco le indicazioni per raggiungerlo con l’auto:
- Da Bergamo: prendere la strada statale Briantea 342 e, dopo aver attraversato l’abitato di Ponte San Pietro e il ponte sul fiume Brembo, girare a destra verso Brembate Sopra.
- Dall’autostrada A4 Milano-Venezia : uscire al casello di Dalmine e proseguire in direzione Lecco-Como; dopo circa 6 km girare a destra in direzione Lecco imboccando la SS 342 (Briantea); dopo aver attraversato l’abitato di Ponte San Pietro e il ponte sul fiume Brembo, girare a destra verso Brembate Sopra.
Se volete andare alla Torre del Sole a vedere le stelle cadenti, contattate l’Osservatorio. Trattandosi di un evento a numero chiuso, è vivamente consigliata la prenotazione.
Ingresso: Intero € 9,00 – Ridotto € 6,00 (da 4 a 10 anni e oltre i 65 anni)
Per informazioni e prenotazioni: tel 035/621515 – e-mail info@latorredelsole.it.
Note
Le foto sono state recuperate in Rete.
Spero un giorno di visitarlo! Nel frattempo utilissimi i consigli su come cercare di vedere al meglio le stelle cadenti e le curiosità sulla loro storia e leggenda!