Fare i turisti in casa propria? Si può. Anzi, si deve. Basta mettere nella borsa da viaggio un po’ di tempo per concedersi di guardarsi attorno con calma, un briciolo di curiosità per uscire dalle rotte già percorse e la voglia di scoprire luoghi e storie che ci circondano. Ed è con questa logica che ho deciso di proporre dei percorsi di riscoperta del territorio di prossimità, quello a due passi da casa, puntando sul paesaggio e sulla natura, ma anche sulle testimonianze del passato, i prodotti tipici e la buona tavola. Ed è proprio così che sono arrivata a Brembilla, all’Antica Osteria Il Forno , ristorante della tradizione che merita assolutamente una tappa (e anche più di una).
Ecco quello che troverete in questo articolo
Val Brembilla: vivere esperienze con i cinque sensi
Se è vero che oggi il viaggiatore (sia che venga da lontano che pochi chilometri di distanza) vuole vivere un’esperienza che coinvolga tutti i sensi e avere un contatto autentico con il territorio, allora qui in Val Brembilla le possibilità ci sono tutte. Perché di cose da raccontare le valli bergamasche ne hanno davvero tante: a partire dal territorio, coi suoi monti e i corsi d’acqua, alle antiche strade dei viandanti che ancora oggi si possono percorrere, al cibo della tradizione. Basta solo avere gli occhi e il cuore aperto, come dico sempre: il bello e il buono arriveranno a noi.
Siamo pronti? E allora partiamo. Oggi vi porto in Val Brembilla. Naturalmente in questo articolo vi parlerò di cibo e del protagonista di queste valli, il formaggio.
Antica Osteria il Forno: un locale storico da scoprire
A Brembilla (che ora con Gerosa forma il Comune di Val Brembillla) si trova quello che un amante della gastronomia un giorno ha definito un “monumento”. Il Forno Antica Osteria, la cui attività è documentata dalla licenza del 1811, ha ricevuto il riconoscimento di “Locale storico” da parte della Regione. Ma non è finita qui. Questo è uno di quei ristoranti che ha saputo conservare il proprio passato e valorizzarlo, non solo sui muri, ma anche nel menù.
Entrando vi renderete conto di quanta storia sia passata da lì e di quanta ne passerà ancora: le storie di tutti noi, dei nostri viaggi, della nostra voglia di scoprire i sapori della tradizione. Ma anche le storie di quando era forno, stallo per i cavalli, alloggio, trattoria, macelleria, negozio e pesa pubblica.
Le cinque sale da cui oggi è composta l’Antica Osteria hanno tenuto traccia delle destinazioni di un tempo. Da notare, la sala del forno con volta a botte in tufo, il pavimento in cementine liberty di 140 anni nella sala centrale che mi ha fatto letteralmente innamorare e, in un’altra saletta, un affresco con un’annunciazione del 1500, che prima era all’esterno e che ha permesso di datare l’età di tutta la costruzione.
(Ri)scoprire il cibo della tradizione
La parola d’ordine in questa sosta gastronomica in Val Brembilla per me è (ri)scoperta. Qui ho potuto scoprire (e riscoprire) sapori della tradizione che non ricordavo più o che forse non avevo mai assaggiato. La sensazione è quella di assaggiare i migliori piatti di famiglia. Sapori antichi dei giorni di festa, quando tutti sono felici e hanno voglia di offrire il meglio ai propri ospiti.
I pezzi forti sono i ravioli di carne al burro versato (li ho assaggiati e posso garantire che sono squisiti), il risotto mantecato con il formaggio bergamasco DOP (anche questo ho assaggiato e avrei fatto il bis), per secondo faraona ripiena (garantisco che è sublime) e l’immancabile polenta o la taragna. Ma se volete assaggiare una fiorentina coi fiocchi, be’, dovete solo lasciarvi consigliare.
Fanno parte del menù antichi sapori della tradizione come ad esempio i “nosecc”: involtini di verza e coste con il ripieno di brasato, quello che le donne bergamasche di un tempo avanzavano dalla preparazione del ripieno dei casoncelli.
Va in scena il formaggio: “La bocca non è stracca…”
“…se la sa mìa de ‘acca” dice il proverbio bergamasco. Ma sappiate che trasformare un tagliere con una selezione di formaggi in una vera sciccheria di fine pasto non è facile.
Ecco, state tranquilli che qui i maniaci dell’oro d’alpeggio avranno pane, anzi, pane e formaggio per i loro denti. La selezione che vi arriverà è un tripudio di formaggi ben illustrati, messi in ordine di stagionatura, serviti a temperatura ambiente e intervallati da rarità odorose. Proprio come in una vera degustazione ONAF.
Questo è il mio dessert. Non ho bisogno di altro.
Se volete sapere come si assaggiano i formaggi ecco un articolo che ho scritto un po’ di tempo fa e che ora la mia guida quando assaggio: Tradizione casearia delle valli bergamasche: tutti i segreti per degustare i formaggi delle Orobie
Dove si trova il Forno Antica Osteria
L’Antica Osteria il Forno si trova nei pressi della chiesa parrocchiale di Brembilla davanti ad un comodo parcheggio. Raggiungerlo è molto semplice ed è anche riconoscibile.
In auto: Venendo da Milano/Bergamo: Autostrada A4, uscita Dalmine. Strada per la Val Brembana. All’altezza dei Ponti di Serina girare a sinistra verso Brembilla. Proseguire diritto fino a quando non incontrerete un edificio color rosa mattone con una bilancia all’esterno.
Per prenotare clicca qui.
Cosa vedere nei dintorni
Per smaltire un pranzo come questo o prepararsi alla cena si può arrivare a Gerosa e con una piacevole e panoramica camminata sulla mulattiera raggiungere il santuario del Madonna della Foppa, luogo di devozione e pellegrinaggio per via di due apparizioni, nel 1558 e nel 1630.
Del panorama e della storia vi ho già iniziato a raccontare in questi due articoli:
- Antiche strade bergamasche: trekking lungo la Strada Taverna alla scoperta dei misteriosi Muraglioni di Ca’ Marta
- Ponte del Cappello: un ponte bellissimo e un volto misterioso che faceva spaventare i bambini
- Contrade della Val Brembilla tutte da scoprire: Catremerio, dove il tempo sembra essersi fermato tre secoli fa
- Trekking per famiglie fino alla croce sul Monte Zucco in Val Brembana (BG) pieno di soddisfazioni
Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.
Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.
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Le foto dei piatti sono mie e sono state scattate il 28 giugno 2020.
Un luogo molto tipico, curato nei dettagli e noto del buon cibo! Segno volentieri.
Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca! Me lo segno che potrebbe essere un ottimo spunto per i weekend in giro con la moto!
Mi sono innamorata di quel pavimento, e anche del piatto di formaggi! Questi sono posti che bisogna far conoscere perché preservano la storia di un luogo, oltre che la sua gastronomia. Devo assolutamente organizzare un weekend dalle tue parti.
Quando un semplice raviolo rivela tutta la sua essenza lasciandoti stupita! Che bontà devono essere. Quando leggo di questi luoghi mi vien subito voglia di mettermi in macchina e raggiungerli per calmare il languorino!