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Il raggio equinoziale di San Tomé: l’appuntamento astronomico che si rinnova ogni anno

Il raggio equinoziale di San Tomè è un evento che si rinnova ogni anno nella celebre Rotonda ad Almenno San Bartolomeo (Bg). Un evento che rende questo luogo ancora più affascinante non solo per i giochi di luce che si creano all’interno della Rotonda, ma anche per la precisione con cui questi avvengono ogni anno. Osservare il raggio solare che entra nella Rotonda di San Tomè in occasione del tramonto equinoziale è una di quelle cose da fare almeno una volta nella vita, credetemi. La particolare geometria della Rotonda di San Tomè unita al suo particolare orientamento astronomico permettono il verificarsi di alcuni spettacolari giochi di luce di grande effetto, provocati dai raggi del Sole e dalla Luna all’interno dell’edificio.

Il raggio equinoziale di San Tomé

Nella Rotonda di San Tomè, ogni anno in prossimità dei giorni degli equinozi si verifica un fenomeno luminoso spettacolare chiamato Raggio Equinoziale di San Tomé appunto.

La diffusione della luce all’interno della rotonda diventa elemento decorativo capace di esaltare gli apparati architettonici. La proiezione delle ombre create dalle colonne e la scelta della aperture rispondono a un disegno tipico dell’architettura romanica, attenta ai cicli solari nelle diverse stagioni;  qui durante gli equinozi un raggio di sole attraversa la rotonda e colpisce il tabernacolo, creando uno spettacolo affascinante. Dalla lanterna circolare piove all’interno una luce quasi mistica che lascia senza parole chi si trova all’interno dell’edificio che si sente parte di un evento straordinario.

In realtà è tutto opera di sofisticati calcoli architettonici e astronomici. La sfasatura dell’asse della monofora posta sopra l’ingresso principale è tale da consentire al Sole al tramonto equinoziale di proiettare i suoi raggi nella giusta direzione e con la giusta inclinazione per intercettare la balaustra del matroneo che a sua volta proietta l’immagine stenopeica del disco solare sul tabernacolo dell’altare ottocentesco.

Il fenomeno ottico del raggio equinoziale di San Tomè

Dal punto di vista ottico, l’effetto fisico è quello della “camera oscura”, in cui la luce da una sorgente estesa, che passa per un foro molto piccolo proietta l’immagine capovolta della sorgente, che è tanto più a fuoco quanto è piccolo il foro: è il fenomeno usato per le pellicole fotografiche.

Sull’altare viene quindi a proiettarsi l’immagine leggermente sfocata del disco solare, che muovendosi gradualmente illumina il tabernacolo al tramonto del terzo giorno precedente l’equinozio di primavera e nel terzo giorno successivo a quello di autunno, dopo di che il Sole, a causa della rotazione della Terra, si sposta gradualmente e il fenomeno termina.

Per saperne di più leggete qui

Il raggio equinoziale nelle chiese romaniche

Il Raggio equinoziale di San Tomè è tipico delle chiese romaniche (qui sopra, nella foto ne vediamo un esempio toscano) e lo troviamo anche in altri edifici coevi. Quando il Sole si trova nella giusta posizione nel cielo in modo da essere allineato con qualche apertura nei muri, nelle chiese romaniche si generano giochi di luce molto spettacolari.

Durante il Medioevo questi spettacolari effetti luminosi erano considerati di grande effetto ierofanico: gli uomini potevano così avvertire la presenza di Dio attraverso queste manifestazioni luminose.  Ecco perché venivano appositamente calcolati dai costruttori in modo che avvenissero in concomitanza con particolari date significative dal punto di vista liturgico.

Quali altre particolarità caratterizzano la Rotonda di San Tomè

La rotonda di San Tomè è un monumento a pianta circolare, costituito da tre cilindri sovrapposti, che si restringono dal basso verso l’alto. I tre cilindri, costruiti con pietre squadrate e levigate, sono disposti in corsi abbastanza regolari:

  • – il cilindro maggiore è ornato da esili semicolonne, che terminano con capitelli lavorati e raccordati tra loro da archetti pensili;
  • – il secondo cilindro è composto da lesene a sezione rettangolare, disposte ad intervalli regolari, e archetti pensili;
  • – la lanterna con quattro eleganti bifore contrapposte.

Le gemelle di San Tomè che si trovano nel mondo

Chiesa di San Tomè e Chiesa di san Benigno (Digione, Francia)

Una delle cose particolari che mi piace ricordare di San Tomè, è che questa Rotonda non rappresenta un unicum nel mondo. Infatti esistono delle “gemelle” sparse in Italia e in Europa, altrettanto affascinanti.

Per saperne di più, leggete: Famolo strano (copiando) | Monumenti e opere d’arte bergamasche che hanno uno o più gemelli in giro per il mondo

Rotonda di San Tomè: dove si trova e come raggiungerla

La Rotonda di San Tomè, o San Tomè come è più generalmente nota, si trova nel territorio del comune di Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo. Pur situato lontano rispetto all’attuale sviluppo del centro abitato di Almenno San Bartolomeo, è facilmente raggiungibile.

In auto, dopo la rotatoria del centro commerciale, si prende la seconda uscita proseguendo lungo Via Caduti Forze dell’Ordine, fino a una curva stretta. Sulla destra si trova una stradina, che porta a un parcheggio in cui lasciare la vettura.

La potete raggiungere inserendo questo indirizzo nel navigatore:
Via S. Tomè, 2, 24030 Almenno San Bartolomeo BG
oppure queste coordinate.

Cosa visitare nei dintorni

Se siete arrivati fino a qui e vi siete presi una giornata, allora vi consiglio di fare questo bel tour alla scoperta del Romanico nelle Terre dell’Antica Lemine. Si tratta di una bella passeggiata per famiglie, tra arte e natura, e alla fine una bella soste in un ottimo ristorante della zona.

Leggete: Itinerario del Romanico nelle Terre dell’Antica Lemine: passeggiata per famiglie tra arte e natura

Ovviamente, essendo in provincia di Bergamo, a due passi dal capoluogo il consiglio è quello di prendervi qualche ora per visitare Città Alta. Ne bastano 3 di ore per fare un giro abbastanza completo.

Leggete: Famolo strano (velocemente) | Avete avete poco tempo? Visitare Bergamo Alta in 3 ore si può.

E se volete rimanere nel tema dei fenomeni luminosi o solare, ecco un tour insolito:

Famolo strano (nel tempo) | Tour insolito alla scoperta delle meridiane di Bergamo Alta

 

Note: le foto sono in parte mie e in parte recuperate in Rete. 

Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.
Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.
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