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Curiosità | L’Aida di Giuseppe Verdi parla (anche) bergamasco. Scopri perchè.

Giuseppe Verdi, l’Aida e Bergamo. Come si legano? Ecco qualche curiosità su un’opera immortale che sarà rappresentata a Villa Gromo nell’ambito dell’iniziativa Opera in Villa organizzata e promossa da PromoIsola

Opera fra le più famose Aida racchiude esotismo, sentimenti, melodie immortali, drammi individuali e collettivi, grande respiro corale in una delle più raffinate partiture di Verdi (su libretto di Antonio Ghislanzoni), che debuttò al Cairo nel 1871, divenendo a partire dall’anno successivo una delle opere più rappresentate e amate dell’intero repertorio.

Per saperne di più, leggete: Isola Bergamasca | Il 29 luglio torna l’Opera in Villa Gromo con l’Aida di Giuseppe Verdi: 10 curiosità che vi faranno venire voglia di esserci. 

L’Aida in breve

Ambientata in un Egitto immaginario e intriso di italianità, l’opera narra in un prezioso equilibrio musicale fra intimismo e scene corali il tragico triangolo amoroso tra il valoroso condottiero Radamès, la schiava etiope Aida e la figlia del faraone Amneris, senza mai dimenticare i temi più cari al compositore come la patria e la famiglia.

Radames, un valoroso comandante militare egiziano, viene incaricato di contrastare l’invasione dell’esercito nemico etiope. Egli è innamorato di Aida, una schiava etiope, che è combattuta fra l’amore per Radames e l’affetto per il suo popolo. Il padre di Aida, anch’egli fatto prigioniero, spia un incontro dei due innamorati, durante il quale Radames confida ad Aida il luogo dove l’esercito egiziano attaccherà quello etiope. Quando il padre di Aida (Amonasro) esce esultante dal suo nascondiglio infatti farà fa fallire l’attacco e la guerra verrà vinta dagli etiopi. Radames, amareggiato per essere caduto nel tranello, si consegna nelle mani del gran sacerdote per farsi punire, egli lo condanna a morte ed ordina di farlo seppellire vivo. Vicino al suo sepolcro trova inaspettatamente Aida che, coraggiosamente, affronta la morte con lui.

Quali sono i personaggi dell’Aida

AIDA (soprano) principessa etiope
RADAMÉS (tenore) capitano dell’esercito faraonico
AMONASRO (baritono) re dell’Etiopia e padre di Aida
AMNERIS (mezzosoprano) figlia del re d’Egitto
RE D’EGITTO (basso)
RAMFIS (basso) gran sacerdote
UNA SACERDOTESSA
UN MESSAGGERO
CORO di sacerdoti, sacerdotesse, ministri, soldati, ufficiali, schiavi, popolo egizio.

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#1 Pietro Paleopaca, il Canale di Suez e l’Aida

L’Aida fu commissionata a Giuseppe Verdi dal vicerè d’Egitto Ismail Pascià per celebrare l’apertura del Canale di Suez e la première fu infatti proprio al Teatro Khedivè al Cairo la vigilia di Natale del 1871. Ma forse non tutti sanno che il Canale di Suez fu progettato da un team di ingegneri molto quotati, tra cui il bergamasco Pietro Paleocapa. Ecco quindi che possiamo dire che Bergamo entrò nell’Aida ancora prima che Giuseppe Verdi decidesse di scriverla.

Pietro Paleocapa nacque il 9 novembre 1788 a Nese (oggi Alzano Lombardo), nel bergamasco, da Mario e Cecilia Biadasio Imberti. La famiglia paterna, di antiche origini nobili greche, si era trasferita dapprima a Tinos ultimo possedimento veneziano delle Cicladi e poi in Dalmazia, dopo la conquista ottomana di Candia. Pietro vide la luce nella villa materna di Nese e crebbe fra la Lombardia veneta e la fortezza di Palmanova, dove il padre lavorava come giudice, incarico che gli fu poi confermato nel napoleonico Regno d’Italia alla corte d’appello di Venezia e poi di Brescia. Patriota convinto, partecipò al governo provvisorio veneziano del 1848 e fu fautore dell’annessione di Venezia all’Italia.

#2 Antonio Ghislanzoni, il libretto dell’Aida e Caprino Bergamasco

Antonio Ghislanzoni invece nell’Aida entra di diritto come librettista di Verdi. Ghislanzoni nacque a Lecco il 25 novembre 1824 e gli ultimi anni della sua vita li trascorse a Caprino Bergamasco in provincia di Bergamo. Dotato di una personalità eclettica, studiò medicina a Pavia, quindi s’improvvisò dilettante di contrabbasso, successivamente si professò baritono, quindi poeta, commediografo, romanziere, giornalista, tipografo, bohemien e finalmente librettista, anzi il librettista dell’Aida, per cui è ancora oggi ricordato.

Il libretto dell’Aida in realtà fu ideato ed impostato da un eminente egittologo francese, Auguste Mariette Bey, ispettore generale degli scavi e del Museo al Cairo, che offrì il suo lavoro al Verdi per mezzo del comune amico Camillo Du Locle, già direttore dell’Opéra Comique di Parigi. Fu Verdi a chiedere a Ricordi di coinvolgere Ghislanzoni nel progetto dell’Aida avendoci già lavorato. E questi accettò, ovviamente di buon grado.

ll successo dell’Aida accrebbe molto la reputazione di Antonio Ghislanzoni come poeta melodrammatico, ignorandosi l’effettiva portata degl’interventi risolutori del Verdi che intervenne in maniera massiccia consigliano schemi ritmici, versi e a volte persino parole che rimasero nel testo poetico. Egli divenne quindi il collaboratore più ricercato dagli operisti del suo tempo, collezionando circa sessanta libretti. Nonostante la mole di lavoro, purtroppo, non riuscì a diventare un oculato risparmiatore, anche se riuscì ad acquistare una casetta a Caprino Bergamasco, dove fondò un periodico: La posta di Caprino.

Per approfondire, leggete: Personaggi | Giuseppe Verdi e i suoi rapporti con Bergamo e i bergamaschi

#3 Una stanza dedicata all’Aida a Caprino Bergamasco

Anche Caprino Bergamasco si lega quindi al nome di Verdi, non solo perchè Ghislanzoni suo librettista andò a viverci negli ultimi anni di vita, ma anche perché nel palazzo che scelse come dimora fece decorare una stanza con delle raffigurazioni egiziane che chiamò Stanza dell’Aida.

Per saperne di più, leggete: Val San Martino | Tour tra i palazzi di Caprino Bergamasco per immergersi nelle atmosfere della Belle Epoque.

#4 L’Aida in Villa Gromo  a Mapello

Il direttore e il maestro concertatore della serata – eseguita integralmente in forma scenica – sarà Antonio Brena con la regia di Mario Binetti. I protagonisti verranno interpretati dal soprano Hyroko Morita (Aida), dal tenore bergamasco Fabio Valenti (Radamès) e dal mezzosoprano Alessandra Notarnicola (Amneris). Le musiche verranno eseguite dall’Orchestra Gianandrea Gavazzeni di Bergamo e verranno interpretate dal Coro Calauce di Calolziocorte, con scene studiate e curate da Daniele Locatelli e Milly Belometti. Il direttore del palco sarà Paola Facchinetti, mentre Franz Cancelli curerà i costumi. La scuola di Moda SILV di Bergamo realizzerà i costumi delle danzatrici.

Una location d’eccezione per le opere di Verdi

A organizzare la serata è l’Associazione Promoisola, che la scorsa estate ha portato a Villa Gromo “Il Trovatore”, un’altra delle più belle opere verdiane e parte, come il “Rigoletto”, della cosiddetta “trilogia popolare”.

Tra le ville particolarmente care all’Associazione c’è sempre stata Villa Gromo. Promoisola organizza spesso visite guidate nel suo parco secolare e nei suoi saloni riccamente affrescati. Edificata nella prima metà del Settecento su commissione dei conti Zanchi, la Villa passò alla famiglia Finardi nel XIX secolo, e poi alla signora Stampa. Nel 1947, l’immenso complesso venne acquistato dalla famiglia Antona-Traversi, i cui eredi, i Colaci, ancora oggi detengono la proprietà.

Per saperne di più su Villa Gromo, leggeteIsola Bergamasca | Torna l’Opera in Villa Gromo con l’Aida di Giuseppe Verdi: 10 curiosità che vi faranno venire voglia di esserci.

 

Se vi è venuta voglia di assistere all’Aida a Villa Gromo di Mapello

Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.

Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.

Se anche a voi come me è venuta voglia di andare ad assistere all’Aida che andrà in scena nello splendido parco di Villa Gromo a Mapello, dovete affrettarvi e prenotare immediatamente sul sito di PromoIsola a questo link. La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti.

Note Articolo scritto in collaborazione con PromoIsola in occasione della rappresentazione di Aida di Giuseppe Verdi e dell’iniziativa Opera in Villa Gromo. Da venticinque anni Promoisola lavora per promuovere il patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio dell’Isola Bergamasca. 

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