Da quando ho cominciato a scrivere questo blog non c’è giorno che non mi imbatta in qualche storia particolare che non posso fare a meno di raccontarvi e di far diventare una delle “101 cose da fare almeno una volta nella vita a Bergamo e provincia”. Questa volta vi propongo di… Abbracciare Plà, il platano con la voglia di vivere.
Non che io sia una fan di quelli che abbracciano gli alberi. Anzi, devo dire che li ho sempre guardati con un po’ di sospetto, dai tempi in cui un nutrizionista mi aveva confessato che amava andare a correre nei boschi, sotto la pioggia, vestito solo di una maglietta bianca e di un paio di pantaloncini per sentire l’acqua sul corpo, e che alla fine della sua corsa passava almeno 10 minuti abbracciando un albero del suo giardino. Ovviamente ho evitato di prendere i suoi intrugli e, da allora, quando sento o vedo qualcuno che abbraccia un albero penso a lui.
Ma, qualche giorno fa, mi sono imbattuta in un albero che merita davvero di essere abbracciato. E non lo dico solo perché quando ho scoperto la sua esistenza ero appena risalita da un tombino dove ero scesa insieme alle Nottole per visitare una antica cannoniera delle Mura Venete e le tubature di un acquedotto settecentesco. Ero talmente contenta di essere risalita dalle viscere della terra che avrei abbracciato anche un orso imbizzarrito, a dire la verità.
Comunque questo albero è davvero particolare: si chiama Plà ed è un platano che si trova sulle Mura di Città Alta. Plà è un platano che sembrava morto, ma è rinato grazie all’amore di qualcuno che ha voluto prendersi cura di lui .
Ma procediamo dall’inizio.
Plà era malato. Perdeva le foglie e il suo tronco si era quasi svuotato. Così come era avvenuto in altri casi, rischiava di essere tagliato in mille pezzi e diventare legna da ardere. Così come era avvenuto in altri casi sarebbe stato abbattuto e sostituito per non modificare l’aspetto del viale sulle Mura.
Qualcuno però ha pensato che non fosse giunto il suo momento. Si era accorto della sua sofferenza, ma anche della sua voglia di vivere, e ha deciso di dargli una possibilità. E, giorno dopo giorno, si è preso cura di lui e lo ha guarito.
Plà voleva guarire. Voleva tornare ad essere verde e rigoglioso come i suoi vicini. Aveva solo bisogno di qualcuno che credesse in lui. Ora la sua storia è scritta su un cartello appeso al tronco.
Trovarlo è semplice: basta percorrere il marciapiede di destra che dalla Fara va lungo le Mura verso i lavori del parcheggio..
Plà ha una forma particolare, un suo stile unico e speciale e proprio per questo non passa inosservato. Sulla corteccia trovate un fiocco, una ghirlanda, dei messaggi scritti sui post it e dei cuori.
Vi accorgerete subito di questo meraviglioso albero dalla forma strana. Dal suo tronco malandato sono rinati prima i rami, poi le foglie e ora Plà, può mostrare orgogliosamente la sua ritrovata vitalità, donandone anche un po’ a chi trova il tempo di fermarsi qualche secondo ad ammirarlo e ad abbracciarlo.
Plà è un sopravvissuto. Plà è un esempio di forza e di coraggio. Ecco perchè Plà va abbracciato e protetto: per assorbire un po’ della sua forza e per trasmettergli il nostro amore e la nostra riconoscenza.
Abbracciare Plà è una delle cose migliori che possiamo fare, per noi e per lui.
Silvoterapia, gli alberi che fanno stare meglio
Probabilmente oggi se dovessi incontrare di nuovo il nutrizionista che abbracciava gli alberi non sarei così stranita dai suoi racconti. Negli anni ho corso più di 100 tapasciate ed è capitato anche a me di ritrovarmi con una maglietta e un paio di pantaloncini da running sotto l’acqua, nei boschi, a correre lungo i sentieri con altri mille matti come me. E forse non troverei così strano abbracciare un albero.
Abbracciare un albero per sentirsi meglio è alla base della silvoterapia.
La silvoterapia consiglia di abbracciare gli alberi in modo naturale, o di sederci al loro fianco, appoggiandosi con la propria schiena sul tronco, mettendo la mano destra nella zona del plesso solare, e la mano sinistra dietro la schiena, tra il corpo e l’albero, in corrispondenza della zona dei reni.
La silvoterapia viene suggerita sia alle persone sane, per prevenire le malattie, sia nelle persone malate, in aiuto e supporto alla guarigione. Le persone sane possono praticare la silvoterapia in modo attivo, cioè camminando, correndo o facendo sport nei boschi. Perchè la silvoterapia si pratica non solo abbracciando gli alberi ma anche stando semplicemente nei boschi, a contatto con la natura.
Proviamoci tutti, dai!
Note
Le foto sono mie.
Io non so se sia vera questa storia ma me l’hanno raccontata, mi è piaciuta e ho deciso di raccontarla così. Magari è meno romantica di quello che vi ho scritto, ma non importa: abbiamo bisogno di storie romantiche e questa ci parla di amore e di natura.
Plà esiste davvero e lo trovate sulle mura con il suo messaggio e gli oggetti appesi alla corteccia con uno spago. Non si sà chi l’abbia curato. O meglio, magari i giardinieri che si occupano dei 100 alberi delle Mura lo/la conoscono e sanno quello che ha fatto e come ha curato questo bellissimo platano centenario, ma non è scritto da nessuna parte e quando scoprirò qualcosa sarete i primi a cui lo racconterò.
Che bella questa storia! Credo sia meraviglioso che qualcuno abbia voluto dare al Platano una seconda possibilità e lo abbia fatto rivivere. Le tue storie sono sempre interessanti ma questa ha davvero una marcia in più!
Io sono una di quelle che, quando mi è capitato, ho abbracciato volentieri un albero! Ma non ne ho mai “incontrato” uno con una storia così toccante. Grazie della condivisione
Meno male che non è stato abbattuto!!! A volte noto che piante secolari di ulivo si svuotano all’interno, però questo le rende ancora più speciali!
Io rispetto la natura, e ci tengo molto, e soffro quando vedo incendi appiccati da piromani!
In alcuni casi, però quando l’uomo pianta alberi non adatti alla città come pini marittimi, questi possono diventare un pericolo per tutti durante trombe d’aria o raffiche di vento. I platani però sono abbastanza adatti alla città, e ci ricambiano con molto ossigeno.
A volte mi è capitato di seguire la crescita di alberi a me cari, e mi veniva spontaneo dare una pacca sui rami, come per dire: forza, avanti così!!
E’ una bellissima storia. Avevo sentito di persone che abbracciano gli alberi ma non sapevo si chiamasse silvoterapia. Non so se sia una terapia che funziona, sicuramente il contatto con la natura dona una forte energia!
ma che meraviglia questo Platano e la sua poesia, lo abbraccio anche io virtualmente
Ecco io non avrei mai pensato di trovare toccante un racconto riguardante un albero e mi hai fatto venir voglia di provare ad abbracciare un albero, abbracciare la natura. Brava Raffaella!
Leggo sempre attentamente i tuoi scritti, in attesa di tornare in quella città, piena di risorse!
Adoro questa storia, credo peraltro che la natura possa e sappia curare lo spirito e rendere più forti, abbracciare un albero lo faccio spesso e ti garantisco che ne sento l’energia vitale!! La prossima volta che vengo a Bergamo lo cercherò di sicuro. Ciao buona serata
Ma è uno spettacolo! Devo tornare a Bergamo e venire a conoscere questo platano!
Una storia stupenda e toccante. Non sapevo che esistesse la silvo terapia, ma sono cresciuta con una nonna che parlava ai fiori e alle piante, perchè diceva che li avrebbe fatti vivere più a lungo .. ed il effetti il Pollice verde di mia nonna era incredibile. Che fosse realmente questo o meno il suo segreto, ho sempre pensato che fosse bellissimo, dare dignità a valore ad ogni essere vivente
Ma che carina questa storia Raffaella. Non lo sapevo di Plà, adesso quando passerà dal viale andrò ad abbracciarlo.
Ma che bella la storia di Pla, verrei di corsa a Bergamo per abbracciarlo. Io credo che Pla sia un po come tutti noi, un abbraccio risolleva, un abbraccio da star bene chi lo da e cho lo riceve. Grazie raffy per questa storia dolce
Ma che bella storia! Complimenti alla persona che lo ha curato. Non conoscevo questa terapia che prevede l’abbracc degli alberi 😊
Che bella storia, molto interessante. Hai fatto bene invece a diffidare del nutrizionista… troppo strano! 😂😂😂
Una storia incantevole! Ho subito pensato a una coppia di amici che ha un dispositivo per far “suonare” gli alberi e le piante. Giro subito l’articolo a loro. Sai, a me piace tantissimo abbracciare gli alberi, mi ricarico. Potrò sembrare bizzarra ma sono la mia terapia personale. 😀
Che storia meravigliosa! Anche io voglio abbracciare Plà! Ne uscirei ricaricata, con una nuova “linfa vitale”, ne sono certa!
Credo che questo sia il suo bello… 🙂
Più che interessante questa informazione!! e soprattutto la silvoterapia, mai sentita!! cercherò di venire a trovarlo e proverò a dedicarmi e dedicargli qualche minuto e trarne gioia e pace!
Ecco quello che è successo a questo platano succede anche alla persone. Si rinasce e si diventa piu forte quando trovi qualcuno che ti ama e si prende cura di te! Un abbraccio a Pla’
Hai davvero ragione. 🙂
Ma che bella storia .. Sai che mette serenità? Mi è proprio piaciuto il tuo racconto. Complimenti =)
Bellissima questa storia, davvero interessante! Un altro motivo per decidermi a venire alla scoperta della tua Bergamo!
Una storia a lieto fine questa del platano Plà.
Quest’albero ha rischiato grosso.
Ci vuole rispetto per la natura.
Speriamo
Che racconto meraviglioso! Mi ha emozionato! Ok io amo la natura, ma su gli alberi mi ci arrampico non li ho mai abbracciati 😂 ma quasi quasi vengo a Bergamo per abbraccia Pla!
Mi incuriosisci sempre con questi racconti dei tuoi dintorni, devo assolutamente visitare questa zona.
ah, noi esseri umani siamo così strani: o non ci vacciniamo perchè decidiamo che la scienza ha torto, o ignoriamo che la natura trasmette energia ai nostri vulnerabili corpi e che il solo modo per stare bene sono i medicinali 🙂 mai nessuna via di mezzo. Io, super razionale, ho sempre abbraccio gli alberi, anche quando non andava di moda, perchè capivo di avere 5 sensi, non slo un paio: Se ci fa star bene un bel paesaggio (vista) o odorare un campo di lavanda (olfatto), pensavo che razionalmente dà sicurezza abbracciare un albero. E infatti…
Questo albero è una forza! Bellissimo, da vedere!
Mi è piaciuto molto questo post e non tanto per la storia del nutrizionista (hihihi, però mi ha fatto ridere!) quanto per la magia della storia di Plà e la spiegazione sulla silvoterapia. Io credo di non aver mai abbracciato un albero (è grave? ) ma ora mi hai fatto proprio venire voglia di farlo, magari insieme ai miei bimbi 😉
Una bella storia commovente,sembra quasi una favola,se me la raccontavi lì davanti all’albero l’avrei abbracciato anch’io!
Questa storia è veramente commovente. Bello Pla’! Se passerò da Bergamo, lo abbraccerò anche io. Ma vorrei anche abbracciare chi ha creduto in lui. Gli sono grata da lontano <3
Peccato che un’anima rude abbia recentemente rimosso tutto: i bigliettini, i piccoli doni e anche il cartello con il messaggio di Plà ….
FREGATENE PLÀ ! Ormai ti conoscono tutti e gli abbracci continueranno !
We ❤️ 🌳!!!!