Chi l’ha detto che i tour in bicicletta alla scoperta del territorio sono belli solo in primavera? Anche la fine dell’autunno o il principio dell’inverno possono offrire dei momenti di gran divertimento e pura bellezza se decidete di andare alla scoperta delle Terre del Vescovado in sella a una ebike a noleggio. Ed è quello che ho scoperto qualche giorno fa, dopo aver noleggiato una bicicletta a pedalata assistita e aver percorso le ciclabili dalla pianura alle dolci colline del Moscato di Scanzo in sella all’ebike (o bicicletta elettrica) nel nuovo percorso cicloturistico Quadrifoglio, studiato appositamente per le Terre del Vescovado.
Devo dire che una certa esperienza dei 15 paesi che fanno parte delle Terre del Vescovado un po’ me la sono fatta e, proprio per questo, so che alla fine di ogni nuova esperienza che mi propongono gli amici dell’associazione, ho sempre un sacco di cose da raccontare. E anche questa volta è andata così. Il segreto è partire con lo spirito giusto e con la giusta dose di curiosità.
Quindi? Occhi aperti, cuore aperto e… pedalare!
Ecco quello che troverete in questo articolo
Nelle Terre del Vescovado con la bicicletta a pedalata assistita
Veniamo subito alle cose pratiche. Non ero mai stata su una bicicletta con pedalata assistita e non avevo la più pallida idea di come mi sarei trovata. Sapevo che sarebbe stato più facile, ma sapevo anche che avrei dovuto comunque pedalare. Così un sabato mattina mi sono ritrovata a Seriate nel punto di noleggio delle ebike delle Terre del Vescovado e ho provato la bicicletta con cui sarei andata alla scoperta del territorio in compagnia dei miei compagni d’avventura: Marco, Maurizio ed Eugenio.
Ecco quali sono gli accorgimenti per scegliere la bicicletta adatta alla propria misura. Io li ho scoperti solo in questa occasione, alla veneranda età di… (vabbè, sorvoliamo).
Dicevo che li ho scoperti grazie all’aiuto e alla spiegazione di Fabrizio Testa dell’Officina della Bicicletta di Seriate che mi ha fatto capire che le biciclette che ho usato finora non erano proprio proprio adatte a me.
La prima cosa da fare è trovare la misura giusta: bisogna toccare coi piedi per terra e avere lo spazio per distendere bene le gambe durante la pedalata. Sembra una banalità, ma se tocchi per terra solo con la punta devi essere veloce a piegare la bici sul lato e mettere giù bene il piede in caso di bisogno. Se invece tocchi al punto che pedalando le gambe non si distendono … be’, me lo dite il giorno dopo come state. Ci vuole la giusta misura.
Vi sto raccontando delle cose ovvie? Forse. Ma siccome a me è servito ripassare, credo che qualcuno tra voi possa trovarsi nella stessa situazione.
Come si pedala su una bicicletta a pedalata assistita
La pedalata è come una normale pedalata, ma molto meno faticosa. Sappiate però che il fatto che sia assistita non vi esime dal far andare le gambe, anzi. Ricordatevi che non state guidando un motorino ma un mezzo a pedali. E se vi stancate? Fermate pure i pedali finchè le ruote vanno e se proprio avete bisogno di respirare, fate pure una pausa: il cicloturismo deve essere un piacere, non un tour de force!
Scegliere l’andatura: da 1 a 4 omini che vi spingono
Quando Fabrizio mi ha mostrato il funzionamento dei comandi del computerino della ebike ho avuto qualche momento di esitazione: non riuscivo a capire quando avrei dovuto modificare l’andatura. Ma dopo avergli fatto un po’ di domande mi ha dato la spiegazione che mi ha risolto tutta la giornata:
- Andatura ECO – 1 omino che ti spinge per i percorsi sulle ciclabili asfaltate
- Andatura TOUR – 2 omini che ti spingono per i percorsi non asfaltati e quando le gambe cominciano a stancarsi
- Andatura MTB – 3 omini che ti spingono nei percorsi con un po’ di salitelle, per rimanere alla stessa velocità e non far fatica
- Andatura Turbo – 4 omini che ti spingono nelle salite, quelle vere, quelle che altrimenti scenderesti dalla bici per spingere. E in questo caso molto fanno i rapporti che devono scendere fino al minimo per avere una pedalata fluida. In poche parole: turbo e marce basse e la salita sarà uno scherzo. Volete mettere la bellezza di andare in bicicletta in salita con 4 omini che vi spingono?
I segreti per affrontare al meglio la strada in diverse condizioni
E ora vendiamo a tutti i tipi di percorso che potete trovare nelle Terre del Vescovado e come affrontarli al meglio
- Ciclabile, è quella più semplice perché si tratta di una strada dedicata alla bicicletta e in genere è asfaltata.
- Salite nelle terre del Vescovado ne trovate abbastanza perché si tratta di un territorio caratterizzato da collinette con salite dolci, ma pur sempre salite. Ecco non preoccupatevi perché la bicicletta a pedalata assistita su questi percorsi è fantastica. Salirete senza difficoltà ogni volta che ce ne sarà la necessità.
- Discese, contrariamente a quello che potete pensare sono leggermente più complesse da gestire di una normale bicicletta. Infatti anche in discesa dovrete continuare a pedalare e frenare leggermente con la ruota di sinistra per evitare che la bici prenda velocità e che non riusciate a frenare in caso di bisogno. E fate attenzione prima di fare una partenza in discesa al programma che avete inserito: partire in discesa con la spinta di 4 omini non è l’ideale, non trovate? Comunque è tutto abbastanza semplice e dopo un po’ vi abituerete
- Sterrati e sentieri, sono i percorsi più divertenti e quelli vi daranno maggior soddisfazione. Infatti la pedalata assistita sarà davvero un sogno perché renderà i percorsi più duri molto più leggeri e alla portata dei meno allenati.
Calcola la durata della batteria
E’ la domanda che fanno tutti quando prendono una bicicletta a pedalata assistita: Quanto dura la carica? La paura di ritrovarsi in mezzo al nulla con la batteria a terra è abbastanza comprensibile.
Così mi sono fatta dare dei riferimenti che ho mantenuto come indicazione di massima:
Andatura ECO – 90 km circa
Andatura Tour – 70 km circa
Andatura MTB – 50 km circa
Andatura Turbo – 30/35 km circa
Sulle due ruote si fanno incontri speciali
Mi piace andare in bicicletta e mi piace scoprire posti nuovi. Ma soprattutto mi piace incontrare persone e nuove storie da raccontare. Ed è quello che è successo in questo tour nelle Terre del Vescovado, dove mi sono ritrovata a parlare di luoghi e di sport con i miei compagni d’avventura e dove sono stata molto bene.
A proposito, vedete quel signore nella nella foto insieme a me? E’ Maurizio Panseri, un vero VIP nel mondo della mountain bike. Ci ha accompagnato in questa avventura alla scoperta del percorso cicloturistico Quadrifoglio e Due Ruote nelle Terre del Vescovado. Durante il percorso ci ha mostrato le bellezze della zona e ci ha raccontato alcune delle sue avventure, le stesse che si trovano nella guida scritta da lui, MTB da Bergamo ai laghi di Endine e Iseo.
Ma lo sapete già che ve lo racconterò in un altro post, vero? (Faccina con occhiolino)
Il Percorso Cicloturistico Quadrifoglio: un petalo alla volta
Il Quadrifoglio è un percorso da suddividere su 4 escursioni. Queste sono pensate sia per il cicloturista neofita (come me) che per il cicloescursionista che ama pedalare lungo i sentieri. Le troverete descritte in un pieghevole che sarà disponibile a breve. Nelle prime tre proposte non troverete particolari difficoltà tecniche, mentre l’itinerario 4 presenta due brevi sezioni un po’ più impegnative. In tutte le proposte è prevista una traccia GPS che potete scaricare e che vi aiuterà sulla strada nei numerosi bivi. Ogni anello si articola in due proposte: un “long trail” adatta alle e-bike e ai bikers più allenati e uno “short trail” dalla sviluppo ridotto e accessibile a tutti.
Questi in sintesi i 4 percorsi che corrispondono ciascuno ad un petalo:
1. Dai colli di Bergamo ai Colli del Moscato
Dai Colli di Bergamo, percorrendo ciclabili e strade minori, si pedala sino ai Colli del Moscato di Scanzo tra gusto, storia ed arte. Uscendo dalla città ci si muove verso la campagna giungendo tra vigne, borghi e cantine. Da qui si rientra poi verso il capoluogo percorrendo le sponde del fiume Serio e della roggia Serio. Giunti sulle Mura Venete di Città Alta, per chi avesse ancora un poco di energie, si può chiudere in bellezza con il periplo dei colli.
2. Dalle Terre del Vescovado alle Terre del Colleoni
Dalle Terre del Vescovado, percorrendo ciclabili immerse nel verde, si scende e si risale lungo il fiume Serio alla scoperta del Parco Naturale del Serio, dei Castelli Colleoneschi di Malpaga e di Cavernago per terminare a ridosso dei rilievi collinari del Monte Tomenone e il Castello Camozzi-Vertova a Costa di Mezzate. Numerose sono le deviazioni che si trovano lungo il percorso, utili per visitare i centri storici di Cologno al Serio, Morengo, Pagazzano con il suo Castello Visconteo, Romano di Lombardia con la sua Rocca Viscontea, Martinengo e Ghisalba.
3. Dal Moscato al Valcalepio
Questa lunga cavalcata, riservata alle mountain-bike, conduce alla scoperta dei rilievi della Valcalepio e della Valcavallina affacciandosi, nella versione più lunga, sulla valle del fiume Oglio e le acque del lago d’Iseo. Se nella parte pianeggiante si percorre la facile ciclovia dei laghi, in quella collinare si passa su viabilità ordinaria mentre le discese percorrono scorrevoli sentieri e sterrate. La proposta, nella sua versione lunga, necessita di un buon allenamento e per le e-bike di una ricarica lungo il percorso.
4. Dalla Valle Seriana alle alte Terre del Vescovado
Dalle sponde del fiume si risale la ciclabile della Valle Seriana e a Nembro, la si abbandona per raggiunge, su strada, l’altopiano di Selvino. Scesi nuovamente lungo le sponde del fiume, ci si inerpica sulle pendici del Monte Misma; qui la vista si apre sulle Terre del Vescovado, i boschi, le vigne e gli ultimi rilievi che si immergono nella pianura.

E adesso non vi resta che seguirci. Alla prossima!
Note
Le foto sono state scattate durante il blog tour organizzato dall’Associazione Turistica Terre del Vescovado nell’ambito del bando della Regione Lombardia Viaggio #inLombardia.
L’Officina della Bicicletta si trova a Seriate (BG) in Corso Roma, 50.
Per informazioni su orario e costi, andate sul loro sito e troverete tutto.
Le Ebike non le ho mai provate ancora. Non sono esattamente brava in bici devo ammetterlo ahaha. Però trovo che sia un bellissimo modo per scoprire le terre del vescovado. Ho notato che ultimamente stanno prendendo piede in diverse zone e mi fa piacere, devo solo tornare in forma anche io!
Credimi, se ce l’ho fatta io, possono farlo tutti. 😉
Un’esperienza sicuramente da provare! Non conosco la pedalata assistita, ma me ne hai fatto sentire l’esigenza 😀 si, perchè anche alla mia veneranda età l’aiuto di 4 omini starebbe proprio bene! 🙂
😂😂😂😂 allora 8 omini per noi due!
Santa ebike! Non aggiungo altro. Per chi come me ama la natura e le camminate ma è una vera frana in bicicletta (soprattutto in presenza di dislivelli!) questo mezzo di trasporto ha aperto nuove possibilità di visitare il territorio. Mi è piaciuto molto leggere di questa tua esperienza non solo di pedalata assistita ma pure in ottima compagnia!