Val Seriana | A Valbondione le Cascate del Serio, uno spettacolo della natura da Premio Oscar

Cascate del Serio: le prime descrizioni di queste cascate risalgono alle cronache dei viaggiatori del XVI sec., come è il caso di Giovanni Maironi da Ponte il quale le rappresentò come “il luogo dove rifarsi dalle tante amarezze della vita”.  E forse pensò proprio a questo Luca Guadagnino quando scelse le Cascate del Serio per girare una delle scene più belle e intense del film Chiamami col tuo nome. L’acqua che dà vita alle cascate viene liberata dal bacino del Lago del Barbellino e, precipitando a valle, crea uno degli spettacoli scenografici più suggestivi del nostro territorio, perfette per un film da Oscar. Con i loro 315 mt. di altezza le Cascate del Serio sono le più alte d’Italia e le seconde d’Europa. Sono formate da un triplice salto, rispettivamente a 10574 e 75 mt.

La leggenda delle Cascate del Serio

L’origine delle Cascate del Serio è avvolta da un’affascinante aurea mitologica. La leggenda, infatti, narra di una nobile dama follemente innamorata di un pastore, che a sua volta però amava un’altra ragazza.

La dama fece rapire la ragazza e la fece rinchiudere nelle prigioni del castello, sulle alture del Barbellino.
Il pianto della ragazza prigioniera fu così forte e disperato da trasformarsi in ruscelli e torrenti che travolsero ogni cosa, castello e dama compresi, modificando il paesaggio e creando il salto dove ancora oggi si tuffa il Serio.

Se amate le leggende bergamasche, leggete: Famolo strano (da paura) | Fantasmi orobici: storie di cavalieri, dame, orchi e misteriose presenze a Bergamo e provincia.

Lo spettacolo delle Cascate del Serio

La diga dalla quale viene liberata la massa d’acqua fu completata nel novembre del 1931; prima di questo intervento dell’uomo l’acqua scendeva naturalmente dal lato sud del sovrastante piano del Barbellino e le cascate erano visibili tutto l’anno.

Dal 1969 al 1991 è stato possibile assistere al panorama delle Cascate del Serio solo una volta all’anno, nel mese di luglio. A partire dal 1991, invece, gli appuntamenti fissi con l’evento delle cascate sono stati due l’anno, uno la terza domenica di luglio e uno la prima domenica di settembre.

Oggi è possibile ammirare le cascate del Serio per ben cinque volte all’anno, con date stabilite di volta in volta, ogni anno, su indicazione dell’amministrazione comunale. Uno spettacolo suggestivo assolutamente da vedere almeno una volta nella vita.

Il Comune di Valbondione e l’Enel si accordano sulle date d’apertura turistica delle Cascate  e ne danno comunicazione alla stampa già dal mese di aprile. Per conoscere le date di aperture delle Cascate del Serio, i consigli sui percorsi, l’abbigliamento, i parcheggi e molto altro, cliccate qui.

Raggiungere le Cascate del Serio: 3 percorsi

Sono le sirene ad annunciare l’apertura delle cascate. Dopo pochi minuti l’acqua comincerà a cadere dalla diga fino a terra per 315 metri di salto! Un’emozione assolutamente memorabile che necessita di un leggero sforzo per raggiungere il luogo da cui ammirare il triplice salto. Lo potete fare con una camminata seguendo tre percorsi consigliati che trovate anche su OrobieActive, l’app di Orobie.

Maslana

Le cascate sono visibili in particolare nella zona dei grandi macigni in località Maslana, dove c’è l’Osservatorio floro-faunistico: non sono visibili dal centro abitato di Valbondione. La zona la si può raggiungere in auto (il parcheggio è a pagamento), ma le cascate sono raggiungibili solo a piedi: considerando il tempo di percorrenza, il traffico e le operazioni di parcheggio, il sito di Valbondione  consiglia di muoversi almeno due ore e mezza prima dell’inizio dello spettacolo.

Qui sotto 3 percorsi per raggiungerle (dal più facile al più impegnativo).

Credit: Weebly

Raggiungere le Cascate del Serio: SENTIERO CAI 305 – Difficoltà Bassa (perfetto per i bambini)

Da Valbondione si intraprende la comoda mulattiera segnalata con segnavia CAI 305 con partenza in Via Curò. Il percorso è segnalato con destinazione Rifugio Curò. Non è necessario proseguire fino al Rifugio.
Le Cascate sono visibili dalla zona dei Grandi Macigni. Per raggiungerla, dopo circa 1 ora di cammino, sulla sinistra si trova la deviazione per Maslana – Osservatorio Floro-Faunistico di Maslana.

Raggiungere le Cascate del Serio: SENTIERO CAI 332 – difficoltà Media

Giunti al centro abitato di Valbondione si prosegue fino alla Frazione Grumetti; si intraprende quindi il percorso CAI 332 segnalato con destinazione Borgo di Maslana. Oltrepassando le baite, si attraversa il Ponte della Piccinella, proseguendo a sinistra arrivando all’Osservatorio Floro Faunistico di Maslana, situato nella zona dei Grandi Macigni. A questo punto potete fermarvi: non è necessario proseguire per il Rifugio Curò perché le Cascate sono visibili dalla zona dei Grandi Macigni.

Raggiungere le Cascate del Serio: SENTIERO CAI 306 (solo diurno) – Difficoltà Media

Credit Orobie.in

Dalla Frazione di Lizzola si intraprende il sentiero CAI 306 con destinazione le Baite di Valbona. Da qui si prosegue sulla sinistra seguendo le indicazioni per Maslana, perdendo leggermente quota, fino ad arrivare nella zona dei Grandi Macigni.

 

Cascate del Serio, uno spettacolo da premio Oscar

Credit: cinematographe.it

Non solo uno spettacolo della natura, ma anche uno spettacolo da premio Oscar:  le cascate del Serio diventano il luogo della felicità dei protagonisti di Chiamami col tuo nome, delicato e potente capolavoro di Luca Guadagnino.

In Alta Valle Seriana, sotto le cascaste del fiume Serio, non lontani dalle sorgenti, a quasi duemila metri di quota si tocca infatti il vertice poetico della storia sentimentale che Elio e Oliver. Attimi, brevi minuti, che in un film scorrono con le stessa potenza del fiume in caduta libera e dove le parole non servono: in quella cascata libera la natura delle emozioni umane e quella della montagna ci fanno sentire tutta la potenza della vita e della felicità.

Se alle cascate si arriva di solito seguendo la storica mulattiera che passa dal borgo di Maslana (nei cui pressi troviamo l’osservatorio l’osservatorio floro-faunistico) con i suoi stambecchi in libertà, per avventurarsi nell’alveo del fiume, nel film di Guadagnino i due giovani seguono invece un percorso diverso. Elio e Oliver, con la forza e la gioia della loro giovane età prendono l’ampia mulattiera che conduce in otto chilometri al Rifugio Curò (1895m) e all’annesso ostello alpino, il più alto d’Europa, nei pressi del lago artificiale.

Per conoscere tutti i rifugi della Bergamasca, cliccate qui.

Una curiosità: il regista è stato il vero location manager del film

Doveva essere James Ivory a dirigere inizialmente il film, ma la sua versione avrebbe richiesto più tempo e denaro di quelli a disposizione. Così, da iniziale consulente e location manager Luca Guadagnino, che ha scritto la sceneggiatura insieme ad Ivory e al suo montatore di fiducia Walter Fasano, è diventato il regista dell’adattamento del romanzo omonimo di André Aciman Chiamami col tuo nome (edito da Guanda).

Con un’abile mossa, Guadagnino sposta le vicende dalla ligure Bordighera del libro alla Lombardia: Crema e le sue campagne circostanti – luoghi che il regista conosce bene perché ci vive – Bergamo (le Cascate del Serio, Bergamo Alta) e Brescia (Sirmione, sul Lago di Garda). Una scelta felice che ha portato una meravigliosa storia d’amore sui monti della Bergamasca.

Per saperne di più sulle location bergamasche del film, leggete: Da Bergamo alla Val Seriana con il film Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.

 

Quanto vi piacciono le cascate?

Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita. 

Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze, la mia conoscenza del territorio e tutto quello che scopro sui libri o in rete, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.

Se amate le cascate, questa non dovete proprio perdervela. E non dovete perdere nemmeno le altre 8 cascate che vi segnalo in questo articolo: Famolo strano (sott’acqua) | Itinerario insolito in provincia di Bergamo: 9 cascate bellissime tutte da scoprire.

Se volete saperne di più su questo blog navigatelo. Oppure se desiderate rimanere aggiornati sugli articoli che pubblico ogni settimana, lasciate il vostro indirizzo email nel form che trovate scorrendo col dito in basso (se state leggendo questo articolo dal cellulare) o sulla spalla destra del blog (se lo state leggendo da PC). 

Note: Le foto sono mie, ad eccezione di dove diversamente segnalato. 

2 comments

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.