Ho visitato il Castello Silvestri di Calcio ad aprile del 2018, in occasione della giornata Ville Palazzi e Castelli aperti. Avevo parcheggiato dalla parte opposta di Calcio e ne ho approfittato per ammirare i murales che decorano i muri degli edifici e scattare mille mila foto.
Mi avevano anticipato che l’edificio era appena stato riaperto al pubblico dopo una importante ristrutturazione e che mi avrebbe riservato delle sorprese, ma non immaginavo di trovarmi di fronte ad un vero e proprio gioiello immerso in un parco suggestivo, con il cortile interno affrescato e con una mostra d’arte allestita nelle sale del palazzo.
Come al solito me la sono proprio goduta e ho catturato ogni sfumatura e ogni angolino di questo luogo nuovo per me.
Castello di Calcio: un po’ di storia
Qui sotto la storia del Castello di Calcio.
L’origine del Castello di Calcio
Cominciamo col dire che l’edificio sorge sulle rovine di una villa romana del II sec. d.C. e questa informazione è molto importante perché la pavimentazione a mosaico rinvenuta nel 1870 nelle cantine del castello, era di straordinaria fattura, tanto da essere ritenuto il miglior esempio di arte romana di tutta la provincia bergamasca. Oggi è conservato nel Museo Archeologico di Bergamo grazie alla sua donazione fatta a metà del secolo scorso dai proprietari ed è andato a completare la collezione dei ritrovamenti romani più preziosi insieme a quelli della Domus Lucina di Città Alta rinvenuti nelle cantine di Casa Angelini.
Il Castello di Calcio nel Medio Evo
Verso l’anno 1000 iniziò la costruzione dell’edificio fortificato che nel 1035 apparteneva ai Vescovi Conti di Cremona. Nel 1202 il feudo venne concesso alla famiglia Sommi che vi apportò nuove opere di fortificazione come le torri merlate. Nel 1306 i Soncinesi conquistarono il castello.
Nel 1364 il Vescovo di Cremona cedette il castello a Gabriolo Aliprandi. Nel 1366 a lui subentro Bernabò Visconti che offrì la proprietà in dono alla moglie Regina della Scala. Devo dire che dopo aver visitato un po’ di ville e castelli della Bassa Bergamasca Orientale, questa storia non mi è nuova. Ma ritrovare questi due nomi in tutte le dimore storiche visitate ultimamente mi ha creato una certa affezione per entrambi. Nel 1380 la proprietà passa ai fratelli Secco di Caravaggio che fortificarono il castello, lo abbellirono e ne fecero la loro abitazione. Nel 1411 il castello fu nuovamente ristrutturato e fortificato da Cabrino Fondulo, tiranno di Cremona. Dal secolo XV al XVII fu occupato alternativamente dagli eserciti che combattevano sul confine tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano. Insomma, mai una vera pace per questa terra!
Castello di Calcio: gli ultimi due secoli di storia
Le vicissitudini di Castello Silvestri furono numerose a causa della sua posizione di confine: fu inizialmente fortificato e in seguito sottoposto a diverse ristrutturazioni, tra cui la più importante nel XVII secolo. I discendenti della famiglia Secco ci abitarono fino al 1862, anno in cui la proprietà venne acquisita dalla famiglia Silvestri di Sovere.
Nella Prima e Seconda Guerra mondiale fu trasformato addirittura in ospedale militare. Tornò ad essere proprietà privata nel 1956 e, se non ho capito male, l’attuale proprietario abita all’estero e ha dato il castello in gestione per eventi e matrimoni al fine di poterlo mantenere.
Oggi la costruzione presenta un duplice aspetto: la parte verso ovest, nella quale si apre la porta d’ingresso, ricorda l’austerità della costruzione fortificata; ad est invece le trasformazioni attuate nel sei-settecento suggeriscono l’idea, anche per i giardini pensili e le serre, di una residenza di campagna signorile.
Castello Silvestri di Calcio: cose da non perdere
Se vi capita di entrare a visitare il Castello Silvestri di Calcio, ecco alcune cose davvero imperdibili.
Visitare la limonaia neoclassica
Una delle prime strutture settecentesche che si trova di fronte alla parte di giardino con fontana. E’ ovviamente utilizzata per i ricevimenti, ma di sera viene illuminata ed è molto suggestiva.
Passeggiare nel giardino alberato
Fino alla limonaia, passando di fianco al laghetto con la fontana. Qui è stato ritrovato uno dei mosaici romani meglio conservati di tutta la provincia Bergamasca, conservato al Museo Archeologico di Bergamo.
Immaginare il roseto rampicante
Noterete che ci sono dei chiodi attaccati al muro. Ecco, servivano a tenere su il reticolo delle rose rampicanti. Nell’ultima ristrutturazione, per sistemare i muri, hanno eliminato le rose, ma se provate ad immaginarvelo…
Attraversare le stanze della villa-castello
Trasformata in una classica villa tutte le stanze sono infilate una dentro l’altra senza corridoi. Alcune molto affrescate. Altre impreziosite da splendidi camini monumentali. Se chiudete gli occhi riuscite ad immaginare la nobiltà attraversare queste porte…
Rimanere incantati davanti agli affreschi del cortile
Guardando gli affreschi che si trovano sulla facciata del cortile interno del Castello, noterete la diversità di stili degli edifici che si affacciano sullo stesso: dal rinascimentale al settecentesco.
I prospetti sul cortile interno hanno alte finestre contornate da affreschi policromi davvero molto belli.
Sperare di trovare una mostra di pittura
Il Castello Silvestri ospita non solo eventi e matrimoni, ma anche mostre d’arte. Riuscire a visitarne una, ambientata in questa splendida location è sicuramente una fortuna.
Vi è venuta voglia di conoscere meglio Calcio e i dintorni?
Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce ogni settimana almeno 3 cose da fare a Bergamo e in provincia.
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Se volete sapere quando visitare il castello, tenete d’occhio il sito della Proloco Calciana o quello del Castello Silvestri.
Lasciatevi ispirare da questi articoli e visitate la Bassa Bergamasca:
- A Castello Oldofredi Tadini di Calcio dove dormì Napoleone III
- Passeggiare col naso all’insù a Calcio, uno dei paesi dipinti in provincia di Bergamo, dove i murales sono di casa.
- Pianura Bergamasca | Covo: 10 curiosità sul paese dei murales tutte da scoprire
- Bg Bs 2023 | Inedita, nuovi racconti per luoghi antichi: la rassegna letteraria che racconta castelli e dimore storiche
Note
Le foto sono mie. I testi sono una rielaborazione di quanto trovato in rete e ascoltato durante la visita guidata. La visita guidata è avvenuta in occasione delle Giornate Ville, Palazzi e Castelli Medievali Aperti.
Dei castelli amo soprattutto i giardini, sono innamorata del verde. In genere mi diverto a immaginare come poteva essere la vita un tempo e a vedere le mostre che talvolta si svolgono all’interno.
Che bello passeggiare in queste dimore storiche, respirando il profumo del passato
Che splendore questo castello. Sia all’inter che all’esterno
Adoriamo girare per i Castelli, è come tornare indietro nel passato e magari fantasticare di essere lì allora!
Adoro Bergamo e ho una passione per i castelli! Ho inserito una nuova voce nella mia Wish List, grazie per gli spunti. 🙂
Adoro visitare i castelli, penso proprio che dovrò mettere in programma una gita a Bergamo!
La Bergamasca è piena di castelli medievali. Esiste addirittura una ciclabile per visitarli tutti in un percorso di oltre 30 chilometri.