C’è un paese nella Bassa Bergamasca Orientale, a poco più di 25 chilometri da Bergamo, è una vera e propria Galleria d’arte a cielo aperto. Si tratta di Calcio uno dei paesi dipinti in provincia di Bergamo e se amate i murales e l’arte urbana dovete proprio andarci.
Ho scoperto i murales di Calcio grazie alle Giornate dei Castelli, Palazzi e Borghi medievali 2018. Dopo aver visitato Cavernago, Pagazzano, Pumenengo e Torre Pallavicina, ho deciso di visitare Calcio e di farlo in occasione della Settimana della Cultura per godere delle mostre presenti in paese.
Muri dipinti: di cosa si tratta
Durante le mie letture per prepararmi alla visita avevo scoperto di questa particolare iniziativa: i Muri Dipinti. Ossia una cinquantina di opere (affreschi, mosaici, dipinti in acrilico, olio e tempera) che raccontano la storia del territorio di Calcio, la sua economia, le sue persone e i suoi aneddoti. Opere che si trovano all’aperto, sui muri delle case. Opere realizzate tra il 1995 e il 2003 su iniziativa dell’amministrazione del sindaco Nicola Mercandelli con il nome di «Narrano i muri» per abbellire il paese, ricordarne la storia e farne anche uno strumento di promozione turistica.
Scene di vita contadina, personaggi storici e disegni astratti decorano edifici pubblici e privati. A cercarle tutte se ne contano 47 e portano firme di artisti di pregio come Trento Longaretti, Giovanni Repossi, Angelo Boni, ma anche di studenti venuti dalle accademie italiane (Brescia, Sassari, Brera), europee (di Barcellona, Birmingham, Vienna) e di pittori del luogo.
Un’opera di Trento Longaretti a Calcio, paese dipinto della provincia di Bergamo
Non starò a raccontarle tutte, ma vi dico soltanto che sono rimasta come sempre affascinata dall’opera di Trento Longaretti. Il grande maestro bergamasco (Treviglio 1916-Bergamo 2016) ha incentrato la scena sulla processione di San Gottardo, patrono di Calcio (per altri compatrono con San Vittore), che si svolge il 4 maggio di ogni anno. L’arciprete sorregge lo stendardo processionale, coadiuvato da due chierichetti che lo precedono, mentre gli altri personaggi concedono un tuffo nel passato, fatto di dame e cavalieri, e uno sguardo al futuro, fatto di uomini e donne comuni, che recano a fianco o in braccio bimbi e neonati.
Artisti locali, insieme, per raccontare la storia di Calcio sui Muri
Sono ben 47 i muri da scoprire a Calcio. Tra i temi narrativi protagonisti dei muri c’è in primo luogo quello dell’acqua, legato alla presenza del fiume Oglio e all’immenso parco che lo circonda. Ma i murales parlano anche delle attività locali come la filatura, dei filari di gelsi, della costruzione del ponte sull’Oglio e della prima ferrovia, dei due castelli del borgo, Silvestri e Oldofredi, uno dei quali ospitò Napoleone III prima della battaglia di Solferino; delle chiese, tra cui l’immensa parrocchiale, una delle più grandi di Lombardia dopo il duomo di Milano, per la cui costruzione fu decisivo l’intervento dell’architetto Carlo Maciachini. Anche la poetessa Alda Merini amava questo borgo laborioso, in cui visse assieme al primo marito Ettore Carniti, tuttora sepolto nel cimitero locale.
I pittori e gli artisti di Calcio sono forse stati i più genuini interpreti della storia del loro paese e delle tradizioni della loro comunità, rievocando momenti legati alla profonda religiosità e alle tradizioni dei loro avi. Ma anche gli altri, quelli “stranieri”, ne hanno colto gli aspetti più significativi. D’altro canto a Calcio non è difficile scoprire le storie che hanno lasciato un segno e lo puoi fare parlando con gli abitanti e respirando l’aria tra le vie e le piazze in cui si articola il borgo storico.
Ne è un esempio Regina della Scala, Signora di Calcio, di Giovanni Repossi (Chiari, 1929 – 2012) realizzato nel 2000. Si tratta di una tempera su muro trattato, mt. 3 x 4, che troviamo nella Piazzetta Nassiria (lo vediamo sopra, in basso a destra). La scena è tra gli episodi più importanti legati alla storia del paese, dato che vede Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti duca di Milano, ricevere nel 1365 in feudo dal marito la Calciana (corrispondente oggi alle località di Calcio, Pumenengo e Torre Pallavicina): alla consorte vennero concesse autonomie e privilegi, tali da rendere Calcio una vera e propria zona indipendente e franca, senza tasse da versare al governo centrale. Nel 1380 la duchessa alienò i territori ai nobili fratelli Fermo, Marco e Antonio Secco di Caravaggio, i quali beneficiarono di tutti questi favori fino al 1805, quando la Repubblica Cisalpina li revocò.
Oppure Il fiume Oglio a Calcio, dipinto da Angelo Boni (Suzzara, 1936) nel 1999 che troviamo in Piazza Marconi (sempre sopra, in basso a sinistra). L’immagine restituisce un angolo del paese ancora immerso in una vegetazione ricca e lussureggiante, lambita dal corso del fiume Oglio e quasi senza tempo, come il maniero che appare in lontananza e che rimanda al palazzo Silvestri al limite orientale del paese, già dei nobili Secco d’Aragona.
Il progetto di valorizzazione dei Muri dipinti di Calcio
E se alcune sono un po’ sbiadite e hanno bisogno di un bel restauro, grazie a un finanziamento chiesto e ottenuto dalla Regione, i murales di Calcio presto torneranno a nuovo splendore e saranno dotate di un’illuminazione per poterle ammirare la sera, di cartelli e targhette che proprio come in un museo indicheranno autori, tecniche utilizzate e contestualizzeranno le opere. Poi ci saranno cartelli stradali veri e propri per poterle trovare tutte. Questo è quanto ha promesso l’Amministrazione. In futuro ci saranno anche cartelli al casello di Brebemi per segnalare i murales di Calcio come attrazione turistica.
Cosa vedere a Calcio e nei dintorni
Potete regalarvi una bella passeggiata attraverso il paese, dal Castello Oldofredi Tadini di Calcio dove un tempo soggiornò Napoleone e il Castello Silvestri, i due castelli.
Note
Le foto sono mie. Sono state scattate durante la visita guidata organizzata dalla Pro Loco Calciana. Le informazioni le ho recuperate on line. Se volete saperne di più sul sito del Comune di Calcio si trova un interessantissimo .pdf con tutte le informazioni sulle opere e un pdf con la cartina della loro posizione.
Per sapere quando sono possibili le visite guidate, contattare su FB la Pro Loco Calciana.
mi piacciono molto i murales come opera decorativa e di recupero di zone un po’ in decadenza. Quello di Trento Longarotti di cui scrivi sembra disegnato con i pastelli!
E’ un mosaico. Ma ha una precisione di colori e di tratto che sembra disegnato.
ora ingrandendo l’ immagine ho riconosciuto le tessere…è incredibile
Era un grandissimo artista. Morto a 100 anni ci ha lasciato opere incredibili.
Ma che meraviglia! Ho ammirato estasiata i murales di Glasgow e non sapevo che anche qui in Italia potevo vendere questa bellezza!
Mi piacciono tantissimo, di solito non sono una grande appassionata di murales ma questi mi hanno colpito davvero! Sono felice che possano essere rimessi a nuovo e valorizzati come meritano.
Questo articolo sembra fatto per me! Io adoro la street art, la ricerco ovunque quando viaggio. Non conosco il paese di Calcio ma se capiterà di farci un giro seguirò sicuramente le tue indicazioni
Calcio è bellissima. Ci andavo sempre da ragazza. Praticamente ci sono cresciuta. Abitavano li tantissimi miei amici. Ci tornerò per vedere questi murales
Sono davvero molto particolari.
Ti devo fare seriamente i complimenti per questa tua opera di racconto di Bergamo e dintorni. Sei davvero completa e precisa e rendi al massimo la bellezza del tuo territorio.
Ti ringrazio. Commenti come il tuo sono preziosi per me perché mi spingono a continuare con questo progetto di valorizzazione di Bergamo e provincia. Grazie ancora.
Ti ringrazio.
Uh, che bello! Da piccola, con la scuola, visitai Vernante e i suoi murales su Pinocchio. L’estate scorsa ho ammirato splendidi murales a Napoli e poi in Spagna, tra una passeggiata e l’altra ne scopro altrettanti qui in Turingia…insomma, adoro questi pezzi d’arte e spesso di storia che colorano le nostre vie..grazie per averne condivisi alcuni con noi!
Mi informo subito sulle visite guidate.
Sono di Bonate Sotto e Calcio non è lontana.
Descrizione chiarissima con foto professionali.
Delio.
Mi fa piacere trovare un luogo dove i murales viene valorizzata in quanto arte. Ottimo articolo
Mi piacciono molto i murales sia come strumento per valorizzare le arti figurative in generale ma anche come mezzo per recuperare e per valorizzare il territorio.
Sono molto belli. Non immaginavo di trovarli in questa zona. Spesso li ho visti all’estero
Che belle foto! Fantastiche davvero! Non ho mai sentito nominare questo paese, mi piacerebbe visitarlo prossimamente
Che scoperta! Grazie!! Adoro i murales.. e passo sempre in quelle zone. Sicuramente farò visita a Calcio!
I murales hanno la capacità di cambiare il volto di una zona, di un quartiere o addirittura di un’intera città. I disegni, i colori e le storie che raccontano rendono ogni luogo speciale. Quanta bellezza!
Meravigliosa davvero l’idea di raccontare la storia attraverso i murales! La combinazione perfetta tra storia e colori che rallegrano il paese. Sarebbe bello si ravvivassero anche altri paesi proprio con iniziative così!
Un paese adornato da murales, wow! Che idea interessante e originale raccontare così la storia. Chissà come sarebbe farlo nelle scuole, almeno una volta! 🙂
Un altro bellissimo luogo da scoprire grazie al tuo blog. Anche da noi c’è un paese simile e lo chiamano il paese delle farfalle che infatti sono dipinte su tutte le case. Molto bello davvero!
Come si chiama questo paese? Mi hai incuriosito. Deve essere bellissimo. Farfalla è l’anagramma del mio nome. 😂😂😂
Sono nato non molto lontano da li. Ma credo di non aver mai visitato Calcio. Chiederò a qualche amico e quando torno in zona mi organizzo per rimediare
Adoro i murales, e credo che se fatti con criterio sono un modo creativo, accattivante e “diverso” per abbellire la città. Questi di Calcio sono davvero suggestivo, e spero un giorno di poterli vedere dal vivo!
Wow, non conoscevo questo borgo ma è molto affascinante. Io adoro le città piene di murales e ancor più se quelle opere raccontano la storia e le persone del luogo. Credo che sia un modo stupendo per valorizzare anche i piccoli borghi e tramandare aneddoti e tradizioni.
Sono bellissimi! Mi ha colpito molto quello della processione religiosa. Non immaginavo che gli artisti fossero proprio di Calcio (di solito, i murales vengono delegati a esterni). Inoltre, pur avendo vissuto tra Treviglio e Arcene, mi chiedo come sia possibile che io, Calcio, non l’abbia mai sentita nominare. Brava ad averne parlato (adoro chi scrive delle realtà più piccole e meno conosciute) 🙂
Sicuramente un’idea architettonica e oserei anche cultural-turistica vincente! Sono curiosa di vederli dal vero, colori e disegni meravigliosi!
Adoro il tuo blog, mi stai facendo conoscere tantissime opere d’arte e bellezze uniche di Bergamo 😍 grazie mille
Grazie a te.
Ciao! Ma che bello questo articolo. Io sono una fan incredibile di murales e street art in generale. Non avevo mai sentito parlare di questo paese del bergamasco. Coloratissimo! Mi ahi fatto davvero venire voglia di visitarlo prestissimo 🙂
Mi piace scoprire tutti gli angoli nascosti della nostra Bell’Italia!
Sono proprio belli questi murales! Così come sono affascinantied interessanti le storie che raccontano. Anche in Emilia-Romagna abbiamo un paese dai muri dipinti, si chiama Dozza😊
Incredibile, sono stata a Bergamo e dintorni decine di volte e nonostante sia una fanatica dei murales e della street art non avevo ancora mai visto questi bellissimi esempi
Sono bellissimi!! Quanti scorci mi stai facendo scoprire!
Siamo stati a Bergamo per un weekend e non siamo riusciti ad andarci!! Dobbiamo organizzare un altro weekend per vedere questo paese magico!,
Che bello scoprire paesi dove l’arte è inscritta nei muri. Il paese degli artisti, li chiamano dalle mie parti. É sempre un bel vedere!
Che bella idea quella di abbellire in questo modo i muri della città, sicuramente un valore aggiunto per il borgo.
Complimenti, davvero molto bello e interessante.
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Te ne sarei molto grato
http://www.curiositygoal.wordpress.com
Mi piace molto la street art e penso che il sindaco a suo tempo ebbe proprio una bella idea! Un mix di modernità e tradizione scegliendo di raccontare la storia e i personaggi di Calcio