Funicolari italiane collage

Famolo strano (in funicolare) | Scopri le 27 funicolari italiane partendo da quelle di Bergamo e San Pellegrino

Nell’era dell’alta velocità e dei collegamenti ultra tecnologici, le funicolari italiane si distinguono per essere un mezzo di trasporto in grado di regalare molte emozioni. Se pensate che Bergamo abbia il record di funicolari in città, quella di Città Alta e quella di San Vigilio, vi sbagliate. Anche Genova ne ha due. E neanche con la riapertura ormai prossima della Funicolare di San Pellegrino riusciamo a fare il record della provincia con più funicolari. Napoli ne ha addirittura 4 e questo mezzo è così amato che esiste persino una canzone.

Ricorderete infatti  Funiculì funiculà scritta nel 1880 che descrive ai campani e soprattutto ai turisti i vantaggi offerti dalla funicolare, che permette di salire senza fatica, ammirando il panorama. In realtà fu scritta come spot per la Funicolare del Vesuvio che oggi non è più funzionante.

Dalle storiche funicolari di Bergamo e di San Pellegrino,  a quella della Mendola, fino a quella più moderna di Mondovì, ecco un viaggio tra le funicolari italiane da nord a sud che godono di buona salute.

Le funicolari italiane funzionanti sono 27

Va detto che le  funicolari funzionanti in Italia sono al momento 27 e una ha iniziato le pratiche per riavviare il servizio.  Ma un tempo erano molte di più. La fitta densità di colline e monti ha spinto negli ultimi 150 anni diverse città ad avvalersi di questo affascinante mezzo di trasporto su rotaia che diventa una attrazione capace di affascinare grandi e piccini.

Facendo una piccola ricerca su wikipedia si scopre che quelle attivate nel corso degli anni sono davvero molte: 49 sono verticali, poi ci sono gli ascensori inclinati e quelle orizzontali, per un totale di 64.

Funicolari di BERGAMO e provincia

In questo viaggio tra le funicolari italiane funzionanti  fatemi partire da quelle di Bergamo e provincia. Oggi, i bergamaschi non potrebbero più farne a meno delle funicolari di Bergamo Alta e di San Vigilio: quale altro mezzo di trasporto infatti permette di viaggiare (in meno di tre minuti) nella storia attraversando le antiche Mura Venete patrimonio Unesco, o verso uno dei punti più panoramici della città?

Ma non solo. La funicolare di San Pellegrino, costruita per permettere ai nobili di raggiungere le loro ville liberty costruite in località Vetta, presto tornerà in funzione per il trasporto dei turisti (il collaudo è già stato fatto) e permetterà di avere uno sguardo sulla valle e sul Brembo.

Funicolare di Bergamo Alta 

Funicolare di Bergamo Alta

Aperta nel 1887 e tutt’ora in servizio, la Funicolare di Bergamo Alta si avvale di un sistema a vetture indipendenti. Progettata dal famoso ingegnere Alessandro Ferretti, autore di numerose funicolari storiche in Italia, collega Bergamo Bassa con Città Alta, più precisamente con piazza Mercato delle Scarpe.

Se volete saperne di più leggete: Festeggiare il compleanno della Funicolare di Bergamo.

È lunga circa 240 metri e la massima toccata arriva al 52%. Permette di raggiungere dal centro cittadino, in meno di tre minuti, la Città Alta e tutte le meraviglie che ospita, tra cui il Palazzo della Ragione, la Fontana Contarini, il Duomo, la Cappella Colleoni, il Battistero e la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Se volete sapere cosa visitare una volta arrivati in Città Alta, leggete: Alla scoperta di Piazza MascheroniAlla scoperta dei tesori di Piazza Vecchia che dovete assolutamente conoscereAlla scoperta di Piazza Duomo, il cuore antico di Bergamo Alta

Funicolare di Bergamo-San Vigilio

Funicolari italiane: funicolare di San Vigilio Bergamo

Bergamo ospita anche una seconda funicolare, quella che da Bergamo Alta raggiunge il colle di San Vigilio, uno dei Sette Colli di Bergamo. Entrò in funzione il 27 agosto 1912 ed è tutt’ora in servizio. La corsa dura circa tre minuti,  appena il tempo necessario per superare un dislivello di novanta metri.  Raggiunge quota 450 metri, dove è situata la parte settentrionale della Città Alta che ospita il Castello medievale di San Vigilio e da cui si gode di una splendida vista sulla città e sulla pianura, fino a Milano.

Se volete sapere cosa fare una volta arrivati in cima, leggete: Famolo strano (l’ultimo dell’anno): i 10 posti più belli dove baciare a Bergamo (appena si potrà)

Funicolare di San Pellegrino Terme (Val Brembana, BG)

Funicolari italiane: Funicolare di San Pellegrino

Aperta nel 1909 e chiusa nel 1989. Nel 2016 sono stati appaltati i lavori per la riattivazione e qualche mese fa (2020) c’è stato il primo collaudo portando la funicolare da San Pellegrino a località Vetta, in corrispondenza delle Grotte del Sogno.

Per saperne di più, leggete: Alle Grotte del Sogno di San Pellegrino tra sirene, ippopotami, punte di matita e artigli.

Ha carrozze e rotaie nuove di zecca che corrono lungo un unico binario, raddoppiando a metà della salita, videosorvegliato e illuminato.  La salita, fra le altre cose, non indifferente dal momento che il percorso si articola su poco più di 700 metri, con un dislivello di quasi 300 metri e un tempo di salita stimato a 210 secondi – poco più di tre minuti e mezzo – mentre la portata massima oraria è di 315 persone a carrozza.

Per saperne di più, leggete: La Funicolare di San Pellegrino

 

LOMBARDIA: 6 tra le funicolari italiane + 1

Oltre alle funicolari bergamasche (Bergamo Alta, San Vigilio e San Pellegrino) la Lombardia vanta altre tre linee di funicolari funzionanti e una che si spera venga riaperta presto. Le funicolari italiane sono molto amate e sono diventate un’attrazione importante per il turismo.

Funicolare Vellone-Sacro Monte (Varese)

funicolare sacro monte varese

Venne aperta nel 1911 e chiusa nel 1953. Riattivazione avvenuta nel 2000.

La funicolare collega la Valle del Vellone con il borgo di Sacro Monte di Varese, celebre santuario dedicato alla Madonna. La durata della corsa è di 2 minuti per una lunghezza di 400 m e un dislivello di 168,31 m. Le corse si effettuano con frequenza di ogni 10 minuti nei giorni feriali e festivi.

Funicolare di Campodolcino (Val Chiavenna)

Sky-express Funicolare di Campodocino

Aperta nel 1997, la funicolare di Campodolcino, nota anche come Sky Express, è un impianto della Valchiavenna costruito per servire il comprensorio di sport invernali di Campodolcino. Si tratta di una linea sotterranea, a servizio degli impianti sciistici.

Lo Sky Express, la più moderna funicolare sotterranea d’Europa, che partendo da Campodolcino supera in soli 3 minuti ben 638 metri di dislivello, consente di accedere alle piste di Motta, collegate e servite da tutti gli impianti della Ski Area.

Funicolare Como-Brunate

funicolare Como Brunate

La funicolare, che dal 1894 collega Como e Brunate, è ancora oggi il mezzo più veloce per muoversi fra le due località, ma anche l’occasione per godere di un incantevole panorama sul lago e sulle Alpi.

La funicolare ha le sue stazioni di partenza/arrivo in piazza A. De Gasperi a Como e in piazza A. Bonacossa a Brunate; lungo il tragitto vi sono due fermate a richiesta: una a Como Alta e una a Carescione (frazione di Brunate). Il viaggio dura sette minuti e il servizio si effettua tutti i giorni dalle 6:00 alle 22:30 (il sabato e in estate turno prolungato sino alle 24:00), con partenze di regola ogni mezz’ora, che diventano ogni quarto d’ora negli orari di punta.

La funicolare, su unico binario e raddoppio a metà tragitto, ove s’incrociano la vettura in salita e quella in discesa, supera un dislivello di 493,92 metri con una pendenza media del 46% e una punta massima del 55,10%; il percorso sull’inclinata misura 1074,08 metri.

A metà tracciato, sul pianerottolo della cantoniera costruita a fianco dello scambio, vi è il cosiddetto cannone di Mezzogiorno: installato nel 1912, in servizio fino agli anni settanta del XX secolo e riattivato nel 1990, tutti i giorni a mezzogiorno spara un colpo a salve.

Funicolare di Lanzo d’Intelvi (Como)

Funicolare Lanzo d'Intelvi

La funicolare Lanzo d’Intelvi-Santa Margherita era una funicolare italiana che collegava il borgo di Lanzo d’Intelvi a monte con il lago di Lugano a Santa Margherita di Valsolda a valle. Aperta nel 1907 e chiusa nel 1977. Nel 2017 è partito l’iter per riattivar la funicolare. La inserisco nell’elenco con l’augurio di poter scrivere presto che è tornata in funzione. 

VALLE D’AOSTA: 2 tra le funicolari italiane

Tra le funicolari italiane dobbiamo sent’altro citare quelle della Val d’Aosta: la Funicolare di Saint-Vincent e quella del Monte Rosa.

Funicolare di Saint-Vincent (Ao)

Funicolare Saint Vincent

La funicolare di Saint-Vincent è una breve funicolare che collega il centro abitato di Saint-Vincent (piazza 28 aprile) con lo stabilimento termale “Fons Salutis”. Aperta nel 1900 e attualmente in servizio, in origine era mossa mediante contrappesi d’acqua e a vetture indipendenti.

Si tratta di un impianto lungo 231 metri (in orizzontale) che supera un dislivello di 63 metri. A causa della brevità del percorso, la funicolare fu costruita interamente a doppio binario, e non, come d’uso comune, con un raddoppio a metà percorso.

Funicolare del Monte Rosa

Funicolare Monte Rosa

Situata in località Frachey, nel comune di Ayas, in Valle d’Aosta, la funicolare del Monte Rosa è il primo impianto di tale genere nella regione realizzato quale impianto di risalita per chi pratica lo sci.

Aperta nel 2009/2010, la funicolare consente di raggiungere (dalla frazione Frachey, in val d’Ayas, posta a 1617 metri sul livello del mare), i 1981 metri di quota dell’Alpe Charchérioz, nell’ambito del comprensorio sciistico denominato Monterosa Ski.

Strutturata secondo il classico sistema “va e vieni”, la funicolare possiede due vetture in grado di trasportare ciascuna 110 persone. Il viaggio dura complessivamente circa due minuti e mezzo, con velocità massima di 30 km/h.

PIEMONTE: 2 funicolari

In pieno periodo Liberty in Italia furono realizzate diverse funicolari italiane. A Torino  ne troviamo due ancora funzionanti costruite tra il 1885 e il 1886.

Funicolare di Biella

Funicolare di Biella

Come Bergamo, anche Biella si divide su due livelli: il quartiere più antico sulla collina, conosciuto come Biella Piazzo (o il Piazzo), mentre i quartieri più moderni, e via via in espansione, si trovano ai suoi piedi, denominati generalmente Biella Piano.  La via più suggestiva per accedere a Biella Piazzo consiste nell’ascesa per mezzo della Funicolare di Biella, aperta dalle 7 alle 24 tutti i giorni, con chiusura prolungata fino alle 2.00 il venerdì e il sabato sera. Viaggiare sulla funicolare è gratis.

Aperta nel 1885 e attualmente in esercizio. Le cabine sono due e percorrono i due binari della rotaia in senso inverso e contemporaneo. Un tempo azionato da un sistema di contrappesi ad acqua, il sistema, risalente al 1885, è stato in anni più recenti elettrificato e, dopo un importante intervento di ristrutturazione, dal 1995 è accessibile anche a biciclette, carrozzine e portatori di handicap. Dopo i recenti lavori di modernizzazione le due cabine hanno una capienza di 18 persone e possono muoversi anche in maniera indipendente.

Funicolare di Mondovì (Cn)

Funicolare di Mondovì

Il 27 ottobre 1886 viene inaugurata la funicolare di Mondovì, progettata da Alessandro Ferretti. Movimentazione ottenuta col sistema a contrappeso d’acqua fino al 1926. L’impianto superando un dislivello di 140 metri. Collega due zone della cittadina in provincia di Cuneo: il quartiere commerciale di Breo, posto più a valle, e il rione antico di Piazza, situato, invece, a monte.

La Funicolare di Mondovì, entrata in funzione nel lontano 1886, è rimasta ferma a causa di problemi burocratici per più di trent’anni, dal 1975 al 2006, anno in cui è stato inaugurato il nuovo impianto, dotato di moderne cabine progettate dal designer Giorgetto Giugiaro.

TRENTINO ALTO ADIGE: 3 funicolari

Il Trentino Alto Adige vanta tre impianti funicolari al servizio del trasporto passeggeri.

Gardena Ronda Express (Val Gardena)

Gardena_Ronda_Express

Il Valgardena Ronda Express è un’attrazione nel meraviglioso paradiso sciistico Val Gardena. La funicolare sotterranea composta da due carrozze che si incrociano a metà della galleria collega l’area sciistica “Col Raiser/Seceda” con l’area sciistica “Sochers/Ciampinoi” e in questo modo anche con la “Sella Ronda”.

Così la Val Gardena, rinomata meta di villeggiatura, offre a tutti gli appassionati dello sport invernale il collegamento tra tutte le aree sciistiche della valle, unite così in un unico carosello.

Le due carrozze trasportano a una velocità di 10 m/sec (ca. 36 km/h) 2000 passeggeri all’ora su un tragitto di circa 1,2 km. Il tempo di percorrenza, perciò, è di circa 3 minuti.
La funicolare sotterranea è in servizio dal dicembre 2004.

Funicolare Rasciesa (Val Gardena)

Funicolare Rasciesa

Aperta nel 2010 la funicolare Rasciesa parte da Ortisei, attraversando boschi e prati, fino a raggiungere i 2.200 metri di altezza, dove la tranquillità della natura regna sovrana e il panorama verso il massiccio del Sella, Marmolada, Gruppo del Sassolungo e dello Sciliar lascia a bocca aperta.

Il percorso della linea, dopo circa 100 metri di tunnel siti nella zona residenziale di Ortisei, segue sempre il livello della superficie forestale circostante; solo in un punto si è dovuto costruire un ponte di 250 metri di lunghezza e 20 di altezza, in metallo. Quattro sottopassi sono stati scavati per poter lasciar passare la strada forestale, che in inverno si trasforma in pista naturale da slittino. La stazione a monte e la sala macchine adiacente sono ricoperti da una struttura in legno.

Ciascuna delle due vetture, a carrelli e dotate a monte di un cestone portasci, è in grado di trasportare 90 passeggeri. La durata del viaggio è di circa 5-6 minuti. A 1800 metri di altitudine si trova una stazione intermedia denominata Troi Paian.

Funicolare della Mendola (Caldaro)

Funicolare della Mendola

Fu costruita nel 1903 per arrivare dalla frazione di Sant’Antonio/Caldaro (a 509 metri) sul passo della Mendola (1.363 metri). La risalita è un viaggio suggestivo e romantico per la vista mozzafiato sulla valle dell’Adige e la Bassa Atesina. Il dislivello di 854 metri viene superato con una pendenza media del 40%, ma nell’ultimo tratto raggiunge addirittura un 64%. Ad oggi è infatti tra le più ripide dell’intero arco alpino.

Nel suo percorso di 2.374 metri si arrampica su una parete di roccia immersa nel bosco, attraversa gallerie e ponti. Dal 1991 è stata più volte revisionata ed ammodernata. Le cabine ora trasportano 80 persone ciascuna. Le corse hanno una durata di 12 minuti.

VENETO: 1 funicolare

In Veneto troviamo la Funicolare di Verona: riattivata solo 3 anni fa collega la città bassa col punto panoramico cittadino. Una vera chicca destinata a diventare una delle attrazioni turistiche imperdibili.

Funicolare di Verona

Funicolare di Castel San Pietro

Fu inaugurata la prima volta nel 1941, ma l’avvento della seconda guerra mondiale e le ristrettezze economiche ne comportarono la chiusura nel 1944. Nel corso degli anni ottanta e novanta si susseguirono diverse proposte per la sua ricostruzione, e dopo diversi progetti l’impianto è stato riaperto nel giugno 2017 sotto forma di ascensore inclinato.

La Funicolare di Castel San Pietro, situata nel cuore della Verona romana, permette di raggiungere in poco più di un minuto il punto panoramico di Colle San Pietro, che regala agli occhi dei suoi visitatori uno dei più suggestivi e romantici scorci sulla città.

La funicolare di Verona si trova nelle immediate vicinanze del Teatro Romano, a pochissimi passi dalla Chiesa di Santo Stefano. Dalla Terrazza panoramica è possibile ammirare il corso dell’Adige che scorre sotto Ponte Pietra e il centro storico, con i suoi campanili e le sue architetture di ogni epoca.

La funicolare permette di percorrere in circa 90 secondi 159 metri, con un dislivello di 55 metri e raggiungere così facilmente Castel San Pietro e accedere alla terrazza con la veduta panoramica su tutta la città.

FRIULI VENEZIA GIULIA: 1 funicolare tramvia

Difficile dire se quella di Opicina sia più tranvia o più funicolare. Ma la sua pendenza lascerebbe proprio pensare ad una funicolare. Ecco perchè la inseriamo nell’elenco delle funicolari italiane.

Funicolare di Opicina o tramvia di Opicina (Trieste)

Tramvia di Opicina

La tranvia di Opicina (tram de Opcina in dialetto triestino, Openski tramvaj in sloveno), nota anche come “Trenovia di Opicina”, una delle attrazioni turistiche della città di Trieste, è una linea tranviaria interurbana panoramica gestita dalla Trieste Trasporti. Aperta nel 1928 e tutt’ora in servizio. Integrata con la tranvia, questa particolarissima funicolare di Opicina sostituisce la tratta a cremagliera mediante spintori, utilizzati dalle vetture tranviarie, sia in salita che in discesa.

Caratteristica unica in Europa è quella di possedere un tratto di circa 800 m in forte pendenza (fino al 26%) lungo il quale le vetture vengono spinte (in salita) o trattenute (in discesa) da carri-scudo vincolati ad un impianto funicolare. Il servizio, classificato come linea 2, presenta un percorso urbano nel centro di Trieste (a livello del mare) e una tratta interurbana di collegamento con la frazione di Villa Opicina sull’altopiano del Carso, a 329 m s.l.m.; in funzione dal 9 settembre 1902, è lunga poco più di 5 km.

L’impianto rappresenta l’unica linea di trasporto su rotaia rimasta nel capoluogo giuliano, dopo la soppressione della rete urbana, avvenuta nel 1970.

LIGURIA: 2 funicolari

Anche a Genova, come Bergamo, troviamo due funicolari ancora funzionanti: la funicolare di Sant’Anna e quella Zecca-Righi.

Funicolare Sant’Anna (Genova)

Funicolare di Sant'Anna Genova

La funicolare Sant’Anna collega la Circonvallazione a monte con piazza Portello in pochi minuti. Inaugurata nel 1891 anch’essa ha subito varie operazioni di ammodernamento, fra cui l’ultima nel 1980 ad opera di Agudio-Poma, che ha visto la trasformazione dell’impianto di trazione da quello originale ad acqua al più moderno ma meno caratteristico impianto elettrico.

La trasformazione degli impianti si rese necessaria per ottemperare alle vigenti leggi in materia di sicurezza sugli impianti a fune. Il percorso si snoda a partire da Piazza Portello fino ad arrivare alla stazione di Corso Magenta/Via Bertani senza fermate intermedie e con uno scambio posizionato nel punto centrale. Copre un dislivello di 54 metri, su un percorso di 370 metri. L’attuale impianto è stato ammodernato nel 1991 in seguito ad un incendio che distrusse la stazione di monte.

Funicolare Zecca-Righi (Genova)

funicolare_zecca_righi_genova

Inaugurata nel 1895 inizialmente su due tronchi separati, ha subìto nel corso degli anni vari lavori di rifacimento ed ammodernamento; nel 1966 si arrivò al suo percorso attuale unendo i due tronchi, mentre nel 1989 fu svolto l’ultimo ammodernamento globale per opera del raggruppamento Ansaldo – Agudio.

Il percorso si snoda a partire da Largo della Zecca, risalendo tramite due gallerie intervallate dalla stazione di Carbonara fino a San Nicolò, punto centrale del percorso e punto di incrocio fra le due vetture; dopo la stazione di San Nicolò la pendenza aumenta (fino al massimo del 35% nel tratto finale) e si raggiungono le stazioni di Madonnetta (da cui si può raggiungere il santuario con il famoso presepe), Preve e San Simone.

Il capolinea è alla stazione del Righi (posta a 292 m slm), da dove si gode un panorama sulla città da cartolina, con un dislivello totale di 279 metri su un percorso di circa 1430 m (dei quali circa 700 in galleria). Ogni vettura è in grado di portare ben 156 passeggeri e le partenze sono mediamente ogni 20 minuti, con un viaggio che dura circa 12 minuti.

TOSCANA: 2 funicolari

Funicolare di Montecatini Terme

funicolare_montecatini

Le due vetture chiamate “Gigio” e “Gigia” della Funicolare di Montecatini Terme sono entrate in funzione nel 1898 e sono attualmente in servizio. Le funicolari possono trasportare al massimo 40 persone sul percorso di 1077 metri, tra Montecatini Terme e Montecatini Alto, su un dislivello di poco più di duecento metri.

Il collegamento a fini turistici della città termale col suo centro storico fu prospettato all’inizio degli anni 1890 dall’ingegner Alessandro Ferretti (lo stesso che progettò la Funicolare di Bergamo) che, ottenuta la concessione nel 1896, iniziò la veloce costruzione dell’opera, durata solo due anni. All’inaugurazione ufficiale presenziò anche Giuseppe Verdi.

Durante gli anni della ripresa economica, Montecatini divenne una frequentata meta termale, con numerosi vacanzieri che la frequentavano durante la stagione estiva facendo aumentare il traffico sulla Funicolare, sempre più utilizzata dai turisti che volevano visitare la città alta.

Una nuova chiusura dell’impianto si ebbe tra 1977 e 1982 per lavori di adeguamento tecnico, al termine dei quali l’impianto venne inaugurato il giorno 8 agosto 1982. Agli originari ingranaggi con denti in legno, lasciati in opera, fu affiancato un nuovo equipaggiamento motore ed un sistema di frenatura. L’ultima revisione ventennale dell’impianto risale al 2003.

Funicolare di Montenero (Livorno)

Funicolare di Montenero Livorno

La funicolare di Montenero è stata costruita nel 1907, ed è stata ammodernata nel 1979, anno in cui la gestione stata affidata ad ATL (Azienda Trasporti Livornese), con l’inserimento di un azionamento a corrente continua da 48KW. Successivamente è stata aggiornata dopo 10 anni e in occasione delle scadenze delle revisioni prescritte. Il più importante intervento, che è stato effettuato nel 2000, è il rinnovo dell’impianto elettrico di alimentazione, per poter consentire un duplice risparmio: l’uso prevalente dell’energia solare e il recupero dell’energia generata dall’impianto con il funzionamento a carico in discesa.

Collega il quartiere di Montenero Basso al quartiere di Montenero Alto, dove è situato il Santuario della Madonna di Montenero, risalente al XV secolo. La lunghezza complessiva è di 656 metri e il dislivello di 110 metri e la pendenza massima del 18%. Ogni vettura trasporta 40 persone; la portata oraria è di 580 persone, per un totale di circa 250,000 passaggi in un anno. E’ una classica funicolare a binario unico, con due vetture e scambio centrale.

 

UMBRIA: 1 funicolare

Funicolare di Orvieto

Funicolare di Orvieto

La prima funicolare della città  fu costruita e messa in opera nell’ottobre del 1888 e all’epoca si chiamava Funicolare “Bracci” (il nome del finanziatore del progetto, l’allora sindaco Giuseppe Bracci). Il progetto di funzionamento, invece, fu opera dell’ingegnoso orvietano Adolfo Cozza, il cui busto bronzeo è collocato ai piedi della scalinata del Palazzo del Popolo.

L’attuale funicolare terrestre che collega Orvieto scalo con Orvieto centro, percorre un dislivello di circa 154 metri ed è in funzione dal 1990. Questo moderno e rapido mezzo di trasporto percorre lo stesso tragitto dell’antica funicolare di Orvieto la quale rimase in funzione con un ingegnoso sistema di contrappeso ad acqua fino al 1970.

 

CAMPANIA: 6 funicolari funzionanti

A Napoli esistono 4 linee di funicolare, la monorotaia utilizzata per collegare il cuore della città con i quartieri “alti” del VomeroChiaia e Posillipo.

Comodissime, perché ben inserite nel contesto urbano, ed anche molto veloci (in pochi minuti collegano il centro, il lungomare, il porto con il cuore del Vomero).
Di proprietà del comune di Napoli, oggi sono tutte affidate alla gestione di Metronapoli che ha apportato notevoli miglioramenti e benefici in termini di puntualità, sicurezza, e confort delle vetture.
Con 16 stazioni e più di 3 km. di rotaie, la funicolare è ogni giorno preferita da 55 mila napoletani, 20 mila durante i giorni festivi.

Funicolare di Chiaia (Napoli)

Funicolare di Chiaia Napoli

Entrata in servizio il 15 ottobre 1889, la Funicolare di Chiaia è stata la prima tra le quattro funicolari della città ad entrare in funzione. Collega (in cinque minuti) Via Cimarosa nel quartiere Vomero, il famoso rione cittadino ricco di ville e palazzine in stile Liberty, con il rione Amedeo, nel quartiere Chiaia.

Inizialmente fu progettata per la trazione a vapore, nel 1900 si è proceduto all’elettrificazione della linea. È stata rimessa a nuovo nel 2004. La linea si estende su una lunghezza di circa 500 metri, con quattro fermate e una pendenza costante del 29%, occorrono circa 5 minuti per raggiungere una delle due estremità della collina.

Funicolare di Montesanto (Napoli)

funicolare-montesanto

Inaugurata il 30 maggio 1891 la Funicolare di Montesanto è il secondo impianto di risalita a fune di cui la città di Napoli si è dotata per collegare la collina al centro cittadino. Ogni giorno due treni, ciascuno composto da 2 vetture da 300 posti collegano i due estremi della città in circa 6 minuti, coprendo una distanza di 824 metri con una pendenza media del 20,84%.

Connette la parte più alta del quartiere Vomero con Piazzetta Montesanto dove incontra il nodo di interscambio con le ferrovie Sepsa (Cumana e Circumflegrea) e la linea 2 metropolitana. In media utilizzano il servizio circa 12.500 viaggiatori nei giorni feriali e 4.000 in quelli festivi. Numerosi i turisti che la utilizzano per raggiungere Castel Sant’Elmo e il Museo di San Martino.

I due terminal, Sepsa e funicolare di Montesanto, a seguito del restyling dell’intero edificio liberty, dichiarato monumento nazionale, sono oggi perfettamente integrati funzionalmente e fisicamente, con flussi di ingresso e di uscita separati attraverso un sistema di ascensori e scale mobili, una nuova segnaletica e assenza di barriere architettoniche.

Funicolare Centrale (Napoli)

Funicolare Centrale Napoli

La Funicolare Centrale collega il quartiere Vomero al centro storico della città. Inaugurata il 28 ottobre 1928, dei quattro impianti a fune gestiti da ANM, è il più frequentato. La funicolare centrale di Napoli è uno degli impianti a fune urbano tra i più importanti al mondo per lunghezza, efficienza e capacità di trasporto. La struttura dell’edificio è tipica del periodo liberty.

La linea si estende su una lunghezza di 1234 metri, con pendenza media del 12%, ed è percorsa da due treni, ciascuno composto da 3 vetture e con capacità massima di 450 passeggeri. Il tempo di percorrenza è di circa 7 minuti.
Nei giorni feriali oltre 28 mila persone utilizzano il servizio, circa 10 mila nei festivi. La sua collocazione intermedia rispetto alle funicolari di Chiaia e Montesanto le conferisce la particolare denominazione.

Funicolare di Mergellina (Napoli)

Funicolare-Mergellina

Mergellina e’ la più “giovane” delle funicolari di Napoli. In esercizio dal 24 maggio 1931, è stata realizzata per agevolare l’accessibilità’ ai quartieri che andavano sorgendo sulla collina di Posillipo. Via via ha assunto per la sua tipicità anche una vocazione turistica per la posizione che domina dall’alto uno degli scorci più caratteristici del golfo di Napoli.La vita della Funicolare di Mergellina si è svolta senza particolari traumi fino agli inizi degli anni ’80 quando, a causa della vetustà dell’impianto ed a seguito di varie sospensioni dell’esercizio, il 1° luglio 1982, è stato affidato alla Gestione Commissariale Regionale.

Nel mese di maggio del 1985 è iniziata la prima fase dei lavori di ammodernamento, che ha visto la sostituzione delle caratteristiche carrozze storiche in legno, interessando anche le parti elettromeccaniche, l’azionamento e  il controllo del sistema di trasmissione e sicurezza. L’impianto ha riaperto il 16 gennaio 1986 ed è rimasto in esercizio fino al maggio 1989 quando ha chiuso nuovamente per la seconda fase di lavori, che ha interessato il rifacimento della via di corsa che si è concluso il 27 marzo 1990.

Funicolare di Capri

Funicolare di Capri

La storia della funicolare ha inizio nel 1892. In quell’epoca, infatti, era molto difficile accedere a Marina Grande dalla Piazzetta, e per gli isolani l’unica soluzione era andare a dorso di mulo.

La funicolare iniziò il servizio al pubblico nel 1905 in sordina (tanto che l’inaugurazione vera e propria avvenne nel 1907, due anni dopo). L’impianto funzionava di giorno, assicurando corse ogni mezz’ora. Il servizio ebbe un grande successo, tanto che si può parlare di un vero e proprio “miracolo sociale”; nelle cabine della funicolare, infatti, capresi e forestieri avevano la possibilità di conoscersi e fraternizzare.

Collega la zona di Marina Grande al centro dell’isola, con un totale di due stazioni, senza fermate intermedie. Il trenino si inerpica tra le limonaie e, in 15 minuti, porta direttamente in Piazzetta.

Funicolare di Montevergine (Mercogliano)

Funicolare-di-Montevergine

Entrata in servizio nel 1956 permette di raggiungere il Santuario di Montevergine in 7 minuti. Il percorso complessivo è lungo 1669,25 metri. La vettura raggiunge un’inclinazione che va dai 43° di minima pendenza ai 64° di massima e la rende una delle funicolari più ripide d’Europa.

L’impianto è una funicolare di tipo vai e vieni, dotata di 2 vetture, ciascuna delle quali può ospitare 60 persone. Il meccanismo di risalita è con scambio centrale ed unica via di corsa, con unica fune traente superiore.

L’idea di collegare il santuario con il centro di Mercogliano tramite una funicolare, in modo da rendere più agevole la salita dei pellegrini, risale alla fine del XIX secolo, su idea dell’abate Guglielmo De Cesare. Nel 1882 buona parte del tracciato era stato già realizzato, ma a seguito di problemi economici e lo scoppio della prima guerra mondiale i lavori furono interrotti. L’impianto poté essere inaugurata solo il 23 maggio 1956. L’impianto fu chiuso e riaperto per varie ristrutturazioni. E ora funziona dal 2016.

CALABRIA: 1 funicolare

Funicolare di Catanzaro

Funicolare Catanzaro

La ‘funicolare di Catanzaro’ è un impianto per trasporto persone di tipo funicolare, che collega piazza Roma, sita nel centro storico della città, con il quartiere a valle di Catanzaro Sala. La frequenza delle corse avviene ogni 15 minuti. Il tempo di percorrenza è di circa 2 minuti per le corse dirette, e 5 minuti per le corse miste.

Entrata in servizio nel 1910 e chiusa nel 1954. Riattivata nel 1998.  Fino al 1954 la funicolare e la tranvia erano integrate. Grazie ai lavori di automazione, l’impianto è oggi all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. L’intero percorso viene, infatti, monitorato da una sala di controllo garantendo i massimi livelli di sicurezza grazie all’ausilio di trentasei telecamere di sorveglianza. I tempi di percorrenza si sono ridotti a soli 120 secondi ed è stata riattivata la fermata intermedia “Piano casa” a richiesta.

 

 

Note: le informazioni e le foto sono state recuperate in rete e verranno aggiornate nel tempo. 

7 comments

  1. Sono orgogliosa di avere la funicolare di Mondovì a portata di mano… per noi è un mezzo di trasporto con cui raggiungere velocemente la parte alta della città ma per i turisti è un’attrazione da non perdere. Quando sono stata in vacanza a Montecatini Terme infatti ho voluto conoscere di persona Gigio e Gigia.

  2. Speriamo che la funicolare della val d’Intelvi possa essere riattivata, ma ho molti dubbi. L’ho sempre vista ferma e vedere lo spettacolare panorama sul Ceresio fa dispiacere, anche perchè gli impianti del Monte San Salvatore e del Monte Brè, pur con tariffe carissime, fanno sempre il pieno.

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