Alle Grotte del Sogno di San Pellegrino tra sirene, ippopotami, punte di matita e artigli.

Ogni anno mi concedo una visita in luoghi che un tempo mi avrebbero intimorito e che invece oggi per qualche motivo mi affascinano moltissimo: cunicoli, grotte, cavità, cripte, sotterranei… L’anno scorso sono partita dalla Bergamo Sotterranea con la visita degli acquedotti e delle cannoniere di Città Alta scendendo con una scala a pioli in un tombino e quest’anno ho deciso di andare a visitare delle vere grotte che si trovano nelle nostre montagne. Mi sono diretta quindi in Val Brembana (o Valle Brembana) verso quelle che per prime in Lombardia furono destinate alle visite turistiche: le Grotte del Sogno di San Pellegrino.

Le Grotte del Sogno furono scoperte nel 1931 e aperte al pubblico l’anno seguente dal Cavaliere Ermenegildo Zanchi, scopritore anche delle Grotte delle Meraviglie di Zogno. Zanchi decise da subito che quelle piccole grotte sarebbero state perfette per diventare un’attrazione turistica di San Pellegrino e non sbagliò. Per questo si adoperò da subito perché fossero attrezzate  per permetterne la visita con sentieri interni, passerelle in cemento dotate di corrimano e  due gallerie – una per l’entrata e una per l’uscita – dotate di illuminazione artificiale per sottolinearne gli scorci. Nel corso di questi ottant’anni le misure di sicurezza sono certamente aumentate e rispondono alle richieste più moderne, ma il percorso è rimasto sostanzialmente lo stesso.

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Il primato delle Grotte del Sogno

Le Grotte del Sogno vantano il primato di essere state le prime grotte in Lombardia ad essere destinate alla fruizione turistica e tra le prime in Italia. Le visite guidate venivano organizzate e condotte spesso dallo stesso Ermenegildo Zanchi e dal team di speleologi che lavoravano con lui. Ma nel 1969 Zanchi venne a mancare e le Grotte furono chiuse.

Dopo una chiusura lunga 30 anni, dal 2012 le Grotte sono tornate visitabili grazie all’intervento di un gruppo di giovani volontari sanpellegrinesi dell’associazione “Km28 Antea”. Dal 2016 la gestione è affidata all’Associazione OTER, Orobie Tourism: Experience of Real.

Le caratteristiche delle Grotte del Sogno

Le Grotte sono antichissime (origine tettonica) e sono costituite da tre pozzi paralleli, impostati su una unica faglia della massa rocciosa, formatasi ben 60 milioni di anni fa, durante l’Era Mesozoica.

Fra le meraviglie che nascondono, all’interno delle Grotte del Sogno troviamo  numerose concrezioni con colori e forme uniche e singolari insieme a stalattiti e stalagmiti formatesi nei secoli.

Ma non solo. Durante la visita scoprirete che l’acqua che ha contribuito a scavare e incidere in modo così meraviglioso e imprevedibile sulla forma delle rocce e delle concrezioni della grotta è la stessa che finirà nelle bottiglie d’acqua San Pellegrino dopo un viaggio di circa trent’anni nelle cavità della terra.


Perché
 si chiamano Grotte del Sogno

All’origine si chiamavano Grotte di San Pellegrino Vetta, per il nome della località in cui furono scoperte. Si tratta di un complesso carsico che cela al suo interno un vero e proprio universo onirico nella cui cornice lucente di stalattiti e stalagmiti si trovano concrezioni che formano animali fantastici. Ermenegildo Zanchi quando entrava in queste grotte diceva di trovarsi in un sogno, circondato da animali di roccia, sirene e artigli di animali. Per questo cominciò a chiamarle Grotte del Sogno e da allora non si è più smesso.

Grazie all’associazione Oter ho avuto l’autorizzazione a fotografare, ma sapendo che per tutti gli altri è vietato, mi sono limitata. Ecco quindi un assaggio di quello che troverete all’interno delle Grotte del Sogno. Questi sono gli artigli e l’ippopotamo che ho potuto distinguere guardandomi intorno durante le visita. Ma quando sarete lì vi renderete conto che le concrezioni sono a disposizione della vostra fantasia per trovare animali, oggetti, giganti seduti, sirene, punte di matita. Dipenderà tutto da voi e dalla vostra capacità di immaginare e… sognare.


Come raggiungere le Grotte del Sogno

Raggiungere le grotte è abbastanza semplice in auto. Arrivati a San Pellegrino Terme, dirigetevi verso la via principale. Subito dopo l’Albergo Papa, prendete la strada che porta verso la montagna seguendo le indicazioni per le Grotte del Sogno. Dopo una serie di tornanti raggiungerete la stazione superiore della Funicolare San Pellegrino Vetta. Parcheggiate la macchina e dirigetevi verso il cartello che indica il percorso pedonale che conduce alle Grotte. Scenderete una scaletta in pietra tra case e ville liberty e dopo circa 200 metri arriverete all’ingresso delle Grotte.

Le Grotte del Sogno sono aperte da maggio a fine settembre e le visite guidate partono regolarmente la domenica dalle 14:30 alle 18 (ultimo accesso ore 17.30). Un volontario vi accoglierà e vi fornirà il caschetto e le prime regole per la visita. Le visite partono solo dopo che il turno precedente ha terminato o sta terminando. Per motivi di sicurezza, in caso di mal tempo, le visite vengono sospese.


Le Grotte del Sogno e l’Acqua San Pellegrino

Entrando nelle Grotte, noterete sulla porta d’ingresso la stella della San Pellegrino. Questo perché appartengono alla San Pellegrino che se ne prende cura e che permette l’apertura al pubblico tra maggio e settembre. Durante la visita vi racconteranno (se lo chiedete) il percorso che fa l’acqua e il tempo che ci mette l’acqua che si trova all’interno delle grotte prima di finire nelle bottiglie della San Pellegrino. Si, perchè pare che l’acqua che troviamo qui e che contribuisce a formare le concrezioni meravigliose di questa grotta, in  realtà sia solo all’inizio del suo percorso e che dopo diversi anni, finisce nelle bottiglie del noto brand addizionata con anidride carbonica.

Ma non cercate di assaggiare quest’acqua perché, allo stato che si trova nella grotta, non è per nulla consigliabile: infatti è talmente satura di sali e sostanze provenienti dalla roccia che sarebbe nociva per il nostro corpo. Un’acqua decisamente diversa da quella che arriverà invece sulle nostre tavole tra trent’anni dopo un percorso di filtrazione e purificazione che avviene nelle cavità della terra fino alla fonte.

Volete saperne di più sull’acqua San Pellegrino? lo sapete che oltre ad essere un simbolo del Made in Italy nel mondo è anche quella con più apparizioni in film e telefilm?
Leggete: Bottiglia da collezione per festeggiare i 120 anni dell’Acqua S.Pellegrino, icona di stile e record di presenze al cinema e in TV

Ingresso delle Grotte del Sogno


La visita guidata alle Grotte del Sogno

La visita guidata dura circa 30 minuti  e costa 4 euro. Permette di attraversare gli affascinanti interni delle grotte e di scoprirne curiosità e segreti. Il percorso è abbastanza breve perché la cavità si sviluppa in modo verticale camminando su passerelle in cemento realizzate addirittura 80 anni fa, dal team di speleologi che entrarono per primi in queste grotte con Zanchi.

Volete qualche anticipazione? Durante la visita vi condurranno alla scoperta concrezioni antiche, ossia stalattiti, stalagmiti, colonne, concrezioni a vela e altre meraviglie realizzate dall’acqua in migliaia di anni, e concrezioni recenti che si sono formate in soli 80 anni con l’opera dell’acqua e del cemento delle passerelle. Si, avete capito bene. Perché l’acqua che entra in questa grotta non fa distinzione tra roccia antica o cemento moderno e quello che produce è davvero sorprendente. Per questo scoprirete dei fili di cemento che scendono dalle passerelle realizzati dalla goccia d’acqua che scende da ottant’anni sempre nello stesso punto…
Tic, tic, tic…

È possibile vedere anche il punto in cui si trovava il passaggio che permise a Zanchi di scoprirle 88 anni fa, un passaggio che oggi, per motivi di sicurezza si è deciso di chiudere in modo definitivo.


Qualche consiglio

La temperatura della grotta è costantemente attorno ai 12° quindi munitevi di una felpa pesante o di una giacca impermeabile. Consigliatissime le scarpe da trekking (anche leggere) per essere certi di non scivolare sulle scale che si trovano all’interno. Tutto il percorso sarà fatto in salita, ad eccezione dell’ultimo pezzo in cui vi porteranno fino alla parte da cui era entrato Zanchi e poi scenderete fino all’uscita sul fianco della montagna

All’ingresso vi doteranno di un caschetto di sicurezza, non perché ci sia il pericolo che vi cada in testa qualcosa, ma perché in alcuni punti potrebbe esserci il rischio (non per me che sono bassa) di andare a sfiorare qualche roccia con la testa. Non toglietevelo, mi raccomando.

La visita è adatta ad adulti e bambini (sempre che siano in grado di camminare in modo autonomo).

Cosa visitare nei dintorni

Già che siete a San Pellegrino Terme ecco un articolo che vi interesserà leggere. Al suo interno troverete  le 15 cose da fare e da vedere assolutamente nella cittadina brembana, perla del Liberty Lombardo.

Se poi avete voglia di fare un giro nei dintorni, ecco qualche consiglio:

Visitare uno dei borghi più belli d’Italia, Cornello dei Tasso

Da Cornello dei Tasso a Oneta, lungo la Via Mercatorum, per scoprire la Casa di Arlecchino

A piedi o in bicicletta, ecco due modi divertenti di scoprire la Val Brembana:

Cicloturismo bergamasco: ciclabile della Val Brembana, la vecchia Ferrovia che si percorre in bicicletta

Trekking: percorrere il Cammino della Via Mercatorum con la Carta del Mercante

 

Note

Le foto sono in parte mie e (dove segnalate) recuperate in Rete. Le informazioni contenute nell’articolo sono una rielaborazione di quanto vissuto personalmente e ascoltato durante la visita guidata di OTER. Volete sapere se consiglio la visita? Ma certoooo! Altrimenti perchè avrei scritto questo articolo?

25 comments

  1. Io ho un po’ paura delle grotte. Dovrei prendere spunto da te e ogni tanto cercare di visitare qualche luogo che mi permetta in un certo senso di affrontarle e superarle. Tra l’altro primato di apertura a parte, credo sia davvero suggestivo passare attraverso i cunicoli e cercare di riconoscere le varie forme tra le rocce. Poi se ci si aggiunge che l’acqua che scorre poi veramente viene imbottigliata ( anche dopo vari processi) è ancora più affascinante come visita!

  2. Trent’anni per purificare e filtrare quest’acqua? Wow… Sono sempre stata affascinata da grotte e antri, anche marini, e per fortuna mia figlia ha la stessa passione. Andremo a fare un salto ( sperando non nei pozzi) di queste splendide grotte del sogno nel primo week end utile. In fondo siamo a qualche ora di macchina. Ottimi i tuoi consigli, davvero info utilissime.

  3. Adoro queste cose!! Le grotte mi affascinano parecchio e di queste non conoscevo nemmeno l’esistenza! Un ottimo spunto per una prossima uscita poco distante da Milano. 🙂

  4. Ecco un altro bello spunto dove poter portare il mio piccolino, visto che di queste cose (Grotte miniere e affini)è sempre molto curioso.
    Me lo segno e cercherò di capire se faranno qualche evento prossimamente

  5. Le grotte mi inquietano sempre un po’ però allo stesso tempo mi incuriosiscono moltissimo. Se capito in quelle zone dovrò ricordarmene 🙂

    1. E’ una grotta molto carina. Non è difficile e la visita dura circa 20 minuti. Adatta anche a chi non è molto abituato agli spazi “chiusi”

  6. Anche io ho sempre avuto paura di visitare posti che mi mettono un pò claustrofobia o comunque sotterranei, ma ultimamente stanno affascinando anche me. Sto stilando una lista delle grotte che mi piacerebbe vedere e qui “vicino casa” ce ne sono diverse 🙂

  7. Nonostante a volte mi mettano un po’ di timore (soffro anche io un po’ di claustrofobia), amo visitare le grotte, quindi ti ringrazio per aver parlato nel tuo blog delle Grotte del Sogno, di cui non avevo mai sentito parlare. Sicuramente le terrò a mente e conterò di visitarle il prima possibile 🙂

  8. Quello delle grotte è un mondo affascinante e fantastico. Da ragazza ho avuto la fortuna di partecipare ad una spedizione in grotta, con tanto di elmetti! Ricordo che, in alcuni punti, ci dovevamo abbassare e addirittura strisciare per passare attraverso dei cunicoli!
    Non mi stupisco che questo complesso si chiami Grotte del Sogno, sono davvero d’impatto.

  9. Come te, anche io avevo paura di grotte e posti sottoterra qualche anno fa, viaggiando però la cosa mi è passata. Sarebbe molto interessante vedere queste grotte, soprattutto perchè la visita guidata all’interno non è troppo lunga e quindi la mia claustrofobia potrebbe essere tenuta sotto controllo. Tra l’altro non sapevo che il processo dalla sorgente alal nostre tavole ci mettesse tutti questi anni.

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

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