Scudo Blu sui monumenti di Bergamo. Quali sono e cosa significa avere ottenuto questo importante riconoscimento.
Ecco quello che troverete in questo articolo
Quali sono i beni scudati di Bergamo e provincia
Qui sotto troverete un elenco dei Monumenti di Bergamo che hanno ottenuto lo Scudo Blu dalla Croce Rossa Italiana. Questo elenco è in via di aggiornamento, sia per quanto riguarda la data di affissione, sia per quanto riguarda i monumenti che via via verranno inseriti.
Teatro Donizetti
Piazza Vecchia
Il 4 maggio 2023 il Comune di Bergamo individua Piazza Vecchia tra i beni destinatari di Scudo Blu. Si tratta di uno dei luoghi più iconici di Bergamo e della Città Alta, per secoli fulcro del potere politico, di cui sono testimonianza i palazzi che ancora oggi vi si affacciano, disposti secondo una geometria armonica.
In Piazza Vecchia si trovano i seguenti monumenti:
- il Palazzo della Ragione, che risale alla fine del 1100 e rappresenta la più antica sede comunale lombarda esistente;
- la Torre Civica, detta “il Campanone”;
- il Palazzo Nuovo, sede del Comune fino al 1873 e oggi della Biblioteca Angelo Mai che conserva un patrimonio librario composto da incunaboli, cinquecentine, stampe, manoscritti e altri reperti di inestimabile valore, rendendola una delle biblioteche più importanti d’Italia.
Lo Scudo Blu a protezione di Piazza Vecchia a Bergamo è stato affisso il 26 agosto 2023.
Per saperne di più sulla piazza più bella di Bergamo, leggete: Alla scoperta dei tesori di Piazza Vecchia che dovete assolutamente conoscere
Piazza Duomo
Anche Piazza Duomo è stata inserita tra i beni indicati dalla delibera numero 225 del 4 maggio 2023 del Comune di Bergamo, destinatari di Scudo blu. Si tratta del cuore sacro della città, all’interno della Città Alta, in cui si erge l’imponente Cattedrale, insieme a Battistero, Episcopio e Curia.
Ha, tuttavia, anche un valore storico e civile fondamentale: prima che la Serenissima realizzasse l’attuale Piazza Vecchia, era questa, infatti, la piazza della città, fulcro della vita pubblica e politica, in cui si emanavano bandi, si rogavano atti notarili, si tenevano scambi e si facevano contrattazioni.
Lo Scudo Blu a protezione di Piazza Duomo a Bergamo è stato affisso il 26 agosto 2023.
Per saperne di più sul cuore sacro della città, leggete: Alla scoperta di Piazza Duomo, il cuore antico di Bergamo Alta.
Monastero di Astino
Il Monastero di Astino è un complesso monastico che nel corso dei secoli ha conosciuto diversi usi. É parte integrante della storia del territorio, emblematico del passato che ha contribuito a forgiare il presente e, di conseguenza, è un luogo in cui la comunità locale si identifica e può rintracciare parte delle proprie origini. Oltre al valore storico e artistico, rappresenta oggi un vivace centro della vita sociale e culturale della città.
Lo Scudo Blu sul cancello del Monastero di Astino è stato affisso venerdì 20 ottobre 2023.
Per saperne di più su questo luogo, leggete: Visitare un luogo senza tempo sui colli di Bergamo, il Monastero di Astino.
Ex Convento di Sant’Agostino
Sin dalla sua fondazione, il complesso è stato eletto a sede di centro di studi, religiosi e culturali, ospitando scuole di filosofia e teologia nel XVII secolo ed oggi la l’Università degli Studi di Bergamo
Si tratta quindi di un luogo con una forte valenza dal punto di vista storico, architettonico e artistico, ma anche motore della cultura in quanto, nel corso dei secoli, qui si sono formati studiosi e intellettuali e si sono tramandati saperi.
Lo Scudo Blu a protezione dell’Ex Convento di Sant’Agostino a Bergamo è stato affisso il 3 novembre 2023.
Se volete scoprire qualche curiosità, leggete: Il mistero della ex Chiesa di Sant’Agostino: la facciata che si legge come uno spartito musicale
Accademia Carrara
L’Accademia Carrara è il museo di Bergamo che, attraverso la Fondazione che unisce pubblico e privato, gestisce la raffinata bellezza raccolta nelle collezioni del museo, per portarla alla fruizione delle generazioni contemporanee e future.
L’Accademia Carrara ha un ricco patrimonio, tra cui la raccolta dei dipinti, da Rinascimento alla fine dell’800, rappresenta quella più significativa. A dipinti e sculture, protagonisti del percorso di visita, si aggiungono una ricca raccolta di disegni e stampe e preziosi nuclei di arti decorative: bronzetti, medaglie, ventagli, porcellane, peltri, argenti e oreficerie. I fondi antichi dell’archivio e della biblioteca storica completano il patrimonio museale.
Se volete saperne di più su questo meraviglioso museo, leggete: Accademia Carrara di Bergamo: una nuova esposizione e tante novità per la pinacoteca cittadina.
Mura Veneziane
Le Mura Veneziane sono inserite nell’elenco dei beni Unesco Patrimonio dell’Umanità dal 2017 e dal 2023 hanno ottenuto lo Scudo Blu secondo la delibera del Comune di Bergamo numero 225 del 4 maggio 2023.
Esse sono parte integrante della città, ne connotano il paesaggio e caratterizzano l’intero assetto urbano come elementi di grande rilevanza architettonica, come indicato anche dall’inserimento tra i patrimoni UNESCO. Inoltre, sono emblematiche della storia della comunità, in quanto segni tangibili del passato sul quale si è costruita la civitas.
Lo Scudo Blu riconosce che il depauperamento o il danneggiamento delle Mura veneziane sarebbe una perdita per l’intera umanità e pertanto devono essere adeguatamente conservato e tutelato in ogni occasione.
Per saperne di più sulle Mura Veneziane, leggete: Bergamo Alta | Itinerario alla scoperta dei Segreti delle Mura Veneziane di Bergamo
Chiesa di Santo Spirito
Costruita, assieme al convento omonimo e ad un piccolo ospedale, nella prima metà del Trecento, il complesso monastico venne affidato all’Ordine benedettino dei Celestini, sostituito nel 1475 dai Canonici Regolari Lateranensi dell’Ordine di Sant’Agostino.
La facciata composita e mai completata comprende elementi che attraversano varie epoche: la base di pietra, il piccolo rosone (elemento decorativo a forma di finestrone circolare applicato alle facciate delle chiese di stile romanico e gotico) centrale e la finestra murata sulla destra sono risalenti al Trecento; sulla sinistra, l’attacco in muratura in pietra appartiene al Cinquecento, mentre le due nicchie e il portale sono del Settecento.
L’imponente navata centrale, con cinque cappelle per lato, accoglie opere di grande rilievo, come la meravigliosa Pala (olio su tavola) del Maestro del Rinascimento italiano Lorenzo Lotto, “Madonna con il Bambino, Santa Caterina d’Alessandria, Sant’Agostino, San Sebastiano e Sant’Antonio abate”, del 1521.
Santuario di Santa Maria del Fonte (Caravaggio)
Monumentale edificio situato a Caravaggio (Bergamo) ma facente parte della diocesi di Cremona ufficialmente dal 1218, la storia del Santuario di Santa Maria del Fonte è legata all’apparizione della Vergine a una giovane contadina di Caravaggio, Giannetta de’ Vacchi, che il 26 Maggio 1432 si era recata al prato Mazzolengo a falciare l’erba per gli animali.
Secondo la tradizione, Giannetta era vittima dei maltrattamenti del marito, Francesco Varoli. La Vergine non solo avrebbe avuto per lei parole di pace e consolazione, ma l’avrebbe anche incaricata di portare un messaggio di penitenza ai suoi compaesani, invitandola a far costruire una chiesa nel luogo dell’apparizione. La donna portò il messaggio a concittadini e alle autorità, contribuendo a far cessare le lotte tra gli Stati di Milano e Venezia, che si contendevano il possesso dell’area di Gera D’Adda. Nel suo peregrinare, portò con sé l’acqua della sorgente, che si rivelò curativa, tanto da diventare rapidamente meta di pellegrinaggi, che continuano anche in età moderna.
Con una lettera apostolica, nel 1906 Papa Pio X innalzò il Santuario di Caravaggio a dignità di Basilica Minore. Ancora oggi il Santuario è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo, punto di riferimento della spiritualità e luogo d’arte e cultura.
Cos’è lo Scudo Blu e cosa significa
I rischi per i beni culturali durante un conflitto armato
Durante un conflitto armato, i beni culturali possono essere danneggiati deliberatamente o distrutti, diventando essi stessi obiettivi militari, oppure come “effetto collaterale”, ovvero come conseguenza incidentale di un attacco. L’uso stesso che le forze militari possono fare dei luoghi della cultura è una minaccia: realizzare fortificazioni a difesa o minare il territorio nelle vicinanze mette a rischio i beni. Talvolta, inoltre, la stessa mancanza di consapevolezza e conoscenza, da parte delle forze in campo, del valore di un bene è esso stesso un fattore di rischio, che rende vulnerabile il patrimonio.
Non da ultimo, il patrimonio è esposto anche al rischio di saccheggio, in quanto può diventare “bottino di guerra” da parte sia dei militari che dei civili.
Lo Scudo Blu è un simbolo internazionale
Come simbolo internazionale che segnala i beni culturali che devono essere preservati da qualunque azione ostile o che possa provocarne depauperamento, danneggiamento, distruzione, lo Scudo Blu rende evidente e perfettamente riconoscibile il patrimonio da tutelare ed evidenzia la necessità di dedicare attenzione, non solo nei conflitti, ma anche, ad esempio, nel corso di disastri ambientali.
Lo Scudo Blu tutela i beni culturali
Lo Scudo Blu è il primo passo per pianificarne la tutela e per definire responsabilità in caso di danneggiamento durante un conflitto armato.
Sebbene non sia possibile eliminare ogni rischio, l’apposizione dello Scudo Blu è una delle azioni preventive che possono essere pianificate in tempo di pace per mitigare e limitare questi rischi.
Per saperne di più e per avere aggiornamenti sugli Scudi Blu della provincia di Bergamo, cliccate qui.
Articolo molto interessante , raccontato in modo semplice e completo. Da condividere con bambini/ragazzi ,per renderli consapevoli del patrimonio a loro disposizione , visitarlo con occhi e curiosità più attenti . Grazie