L’Italia, la Lombardia e quindi anche la Bergamasca, sono costellate di luoghi unici e speciali legati alla nostra identità e ai nostri ricordi. Piccoli o grandi, famosi o sconosciuti, questi luoghi compongono e raccontano le storie di ognuno di noi: un sogno, una scoperta, un traguardo, una certezza, una gioia, un rifugio. Ecco perché sapere che alcuni di loro saranno protetti e torneranno (o stanno tornando) all’antico splendore grazie alla campagna FAI i Luoghi del Cuore è una grande gioia, per me e immagino anche per tutti voi. Oggi vi farò scoprire i 4 Luoghi del Cuore FAI che si trovano in provincia di Bergamo e che grazie alla speciale classifica FAI dal 2003 saranno recuperati. Sono il Mulino Maurizio Gervasoni a Roncobello, il Convento di San Nicola ad Almenno San Salvatore, il Santuario della Cornabusa a Sant’Omobono Terme e la Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto. Quattro piccole gemme tutte da scoprire.
Ecco quello che troverete in questo articolo
I Luoghi del Cuore FAI: di cosa si tratta
“I Luoghi del Cuore” è una delle grandi campagne nazionali del FAI (Fondo Ambiente Italiano), per il recupero e la protezione dei tanti luoghi straordinari che sono presenti sul nostro territorio e che rischiano di “perdersi” o andare in rovina. Dal 2003 a oggi il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha sostenuto 119 progetti in 19 regioni: luoghi celebri e beni meno noti, luoghi intimi legati alla vita di ciascuno di noi e luoghi pubblici specchio della comunità che grazie al voto delle persone sono stati aiutati a ritornare al loro antico splendore.
La Campagna “I Luoghi del Cuore” si articola su un ciclo biennale. Negli anni pari viene lanciato un censimento dedicato al patrimonio artistico, culturale e paesaggistico italiano. Da maggio a novembre, chiunque può votare e far votare i luoghi che ama e che vorrebbe proteggere, valorizzare, far conoscere. Negli anni dispari, dopo ogni censimento, viene aperto il Bando Luoghi del Cuore, al quale possono candidare un progetto tutti i luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti al censimento.
Tutti noi con il nostro voto libero e gratuito possiamo quindi contribuire a salvare i Luoghi del Cuore cui teniamo di più. Luoghi che rappresentano una parte importante della nostra vita e che vorremmo fossero protetti per sempre. Ogni anno dal 2003 migliaia di bergamaschi partecipano a questa iniziativa segnalando i propri, votandoli e invitando altri a votare sostenendo vere e proprie campagne di comunicazione.
Tutti i numeri della Campagna I luoghi del Cuore
Nelle nove edizioni realizzate sin qui, grazie a più di 7 milioni di voti ricevuti – di cui più di 2,2 milioni nell’ultima edizione del 2018 – è stato inoltre possibile costruire una mappatura unica e spontanea di oltre 37.000 luoghi dalle tipologie più varie, che interessano oltre l’80% dei Comuni italiani. Alcuni sono stati segnalati da una sola persona, per altri invece si sono mobilitate decine di migliaia di cittadini. E sono più di 800 gli straordinari comitati spontanei che si sono attivati per raccogliere voti, e che hanno perseguito con ineguagliabile tenacia l’obiettivo di offrire un’occasione di rinascita al loro “luogo del cuore”.
Itinerario: i 4 Luoghi del Cuore bergamaschi più votati
I Luoghi del Cuore FAI presenti in provincia di Bergamo che si sono meglio classificati dal 2003 a oggi, grazie al voto del pubblico, sono 4 e sono: il Mulino Baresi (o Mulino Maurizio Gervasoni) di Roncobello in Val Brembana, il Convento di San Nicola di Almenno San Salvatore e il Santuario della Cornabusa di Sant’Omobono (entrambi in Valle Imagna) e la Basilica di Santa Giulia di Bonate Sotto nel cuore dell’Isola Bergamasca.
Vi invito ad andarli a visitare. Sono luoghi straordinari e affascinanti che meritano una visita. Nell’arco di un centinaio di chilometri complessivi potrete fare un viaggio attraversando quasi 800 anni di storia della provincia di Bergamo.
Il Mulino Maurizio Gervasoni di Roncobello (BG) in Val Brembana
Legato da generazioni alla famiglia Gervasoni, a cui è appartenuto dalla fine del XVI secolo fino a tempi recentissimi, questo mulino è rimasto in funzione fino agli anni Ottanta, quando la prematura scomparsa del suo proprietario lo ha condannato a una lunga inattività. Nel 2003, in occasione della prima edizione del censimento, tutta la valle Brembana si è unita per segnalare questo bene, pietra miliare della storia locale ed elemento cardine per le attività contadine. Il Mulino è arrivato 2° con 1.299 voti e per questo è stato oggetto di intervento da parte dei Luoghi del Cuore.
Questo antico mulino per macinare il grano, immerso in una splendida radura in alta val Brembana sopra Bergamo, vanta la presenza di macchinari da pesta datati al 1615. Alle origini il mulino macinava quasi certamente farina bianca dal frumento e dal miglio e più tardi quella gialla dal granturco, ma ben presto a queste attività si affiancò quella di spremere noci per ricavarne olio e, in modo saltuario, anche raspe di uve per ottenere alcolici quali la grappa.
Nel corso del XVIII secolo, inoltre, quando le miniere di ferro dell’alta Valle Brembana producevano ancora discrete quantità di materiale, un’antica pesta manuale di origini medievali fu trasformata per vari decenni in maglio e utilizzata per produrre attrezzi di lavoro per l’agricoltura, quali zappe, vanghe, picconi, martelli, rastrelli, falci, asce. Sul finire del Settecento nel maglio si produssero anche armi da taglio come spade e pugnali.
A testimonianza di queste trasformazioni, si legge incisa sulle strutture interne di legno e di pietra una serie di date comprese tra 1674 e 1783, che scandiscono i tempi di queste parziali ristrutturazioni.
Come arrivare al Mulino di Baresi a Roncobello (BG)
Roncobello si trova in Alta Val Brembana a circa 50 km da Bergamo e 100 da Milano.
Potete raggiungere Roncobello in meno di un’ora dal casello di Dalmine (A4 Milano – Venezia), seguendo le indicazioni per la Val Brembana in direzione Foppolo. Superata Lenna tenere la destra, e imboccare il bivio per Valsecca: incontrerete le frazioni di Bordogna e Baresi, ed eccovi arrivati. Seguire le indicazioni turistiche per il Mulino FAI
Il Convento di San Nicola ad Almenno San Salvatore (BG), Valle Imagna
Il Convento sorge nella bergamasca, in un contesto paesaggistico intatto, circondato dai vitigni della collina di Umbriana. Ve ne ho già parlato in altre occasioni: è davvero un posto molto suggestivo che potete visitare in parte andando a mangiare Alla Frasca, ristorante tipico bergamasco molto conosciuto che si trova proprio all’interno del convento, e in parte andando a visitare le Cantine Lurani
Fu costruito alla fine del Quattrocento quando un’epidemia di peste portò i cittadini a far voto di erigere una cappella. Questa volontà era espressione di un voto e di una forte gratitudine per l’ordine degli Agostiniani del Convento di Bergamo, che avevano curato la fede cristiana del popolo inviando Frate Alberico da Sarnico, dopo che gli anni di peste avevano drasticamente allontanato il Clero locale. Insieme al Convento venne costruita anche una Chiesa, dedicata a Santa Maria della Consolazione e ai Santi Sebastiano e Rocco e costruita a partire dal 10 agosto 1488.
Durante gli anni della peste, tra il 1630 e il 1631, la popolazione locale fu decimata dalla malattia. Per paura e devozione, gli almennesi dedicarono le loro preghiere a San Nicola da Tolentino, Santo a cui fu poi dedicata la Chiesa. La sua pianta rettangolare, con un’unica grande navata e un ampio presbiterio, ospita un famoso organo Antegnati del 1588, un gioiello unico al mondo, recentemente restaurato. La chiesa presenta sei cappelle riccamente decorate con stucchi e dipinti, il soffitto è ornato da formelle originali in cotto dipinto.
L’intero Convento di San Nicola ospitò i monaci fino al 1770. Successivamente, il Senato Veneto lo confiscò, vendendolo a privati. La sua bellezza, rimasta intatta nel tempo, unisce ancora oggi la maestria dell’arte umana al fascino della natura.
Dalla fine dell’Ottocento la chiesa è caduta in declino e solo in tempi recenti è tornata a essere un fulcro della vita culturale di Almenno. Non è sempre aperta, ma se seguite la pagina facebook potrete essere informati di tutte le iniziative e le aperture con visita guidata.
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Come arrivare al Convento di San Nicola di Almenno San Salvatore (BG)
Almenno San Salvatore si trova in Valle Imagna, a pochi chilometri da Bergamo.
Per chi viene da Milano, con l’Autostrada A4 fino a Dalmine, proseguite sempre diritto in direzione Valle Brembana / Valle Imagna, fino al paese di Almè. Qui svoltate a sinistra per Valle Imagna / Almenno S.Salvatore. Superato il fiume Brembo, 100 m. dopo il primo tornante, svoltate a destra, sempre in direzione Valle Imagna (non Lecco); dopo 2 curve, in corrispondenza di un supermercato Migross, svoltate a sinistra (direzione Roncola) e seguite i cartelli per S. Nicola o ristorante La Frasca. Proseguite per le vie principali, fino ad arrivare a un incrocio a T. Qui svoltate a sinistra e 50 m. più avanti, ancora a sinistra.
Il Santuario della Cornabusa a Sant’Omobono Terme in Valle Imagna
Il Santuario della Cornabusa a Sant’Omobono Terme (BG), al 4° posto della classifica nazionale de “I Luoghi del Cuore” 2018 con 47.936 voti è il primo luogo classificato in Lombardia.
Rappresenta un punto di riferimento per tanti fedeli che arrivano qui in pellegrinaggio, si tratta del più importante tra i moltissimi santuari della bergamasca, incastonato a mezza costa sul versante destro della Valle Imagna, accanto a una caverna in cui sgorga una sorgente d’acqua.
L’origine del luogo è da far risalire al periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, tra il 1350 e il 1440, durante il quale alcuni abitanti della zona si nascosero in una “corna busa” per sfuggire alle violenze portando con sé la statuetta lignea della Madonna che nel secolo successivo fu al centro di un miracolo.
Proprio in quel luogo fu edificato il santuario dedicato al culto della Madonna della Grotta, che in seguito divenne Madonna della Cornabusa. Nel piazzale della grotta si trova un tempietto chiuso da un’inferriata che custodisce la statua.
Come arrivare al Santuario della Cornabusa di Sant’Omobono Terme (BG)
Il Santuario della Cornabusa si trova a Sant’Omobono Terme a circa 35 minuti da Bergamo e 60 da Milano. Per raggiungere il Santuario bisogna seguire la strada provinciale (SP14) in direzione Sant’Omobono Terme. Giunti al principio del paese, si svolta in via Cepino e si segue la strada che porta alla grotta. Si giunge così a un ampio parcheggio dov’è possibile lasciare l’auto.
Si può raggiungere il santuario anche a piedi, attraverso un percorso immerso nel verde. Su questa mulattiera si contemplano i sette dolori di Maria, racchiusi in santelle. Credetemi davvero suggestivo!
La Basilica di Santa Giulia di Bonate Sotto (BG) nell’Isola Bergamasca
La Basilica di Santa Giulia, Bonate Sotto (BG), al 13° posto nella classifica nazionale de “I Luoghi del Cuore” 2018 con 21.191 voti è un gioiello dell’architettura romanica risalente agli inizi del XII secolo.
La sua origine si radica nella leggenda: edificata per volere della santa a cui venne intitolata (Santa Giulia), per alcuni, o per volere della regina Teodolinda, secondo altri. Appare di notevoli dimensioni, con tre navate culminanti in altrettante absidi e cinque campate, che testimoniano l’importanza e la ricchezza del territorio.
Venne realizzata fuori dal borgo, in un contesto rurale, e nel corso del Medioevo eventi avversi disgregarono la comunità, così la basilica rimase incompiuta e i manufatti già realizzati, abbandonati. Oggi è utilizzata come cappella del cimitero sorto attorno a essa.
Gli interventi settecenteschi di rialzo e di copertura dell’abside e l’affresco dell’abside centrale, realizzati dai fratelli Orelli – pittori di origini svizzere attivi nel territorio di Bergamo tra Seicento e Settecento – convivono con elementi architettonici di età longobarda e anche più antica.
La chiesa, attualmente di proprietà comunale, è aperta al pubblico. Il FAI interverrà nella Basilica di Santa Giulia (Bonate Sotto, BG), gioiello dell’architettura romanica risalente agli inizi del XII secolo incompiuto e abbandonato, attraverso un progetto di restauro della copertura e dei paramenti lapidei della parte absidale.
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Come arrivare alla Basilica di Santa Giulia di Bonate Sotto (BG)
Bonate Sotto è un comune della provincia di Bergamo e si trova nell’Isola Bergamasca a 15 minuti da Bergamo e 35 da Milano.
Si raggiunge con l’Autostrada A4, uscita Capriate seguendo le indicazioni per Ponte San Pietro. Per chi arriva da Bergamo, invece superstrada per Lecco, uscita Bonate Sopra e seguire le indicazioni per Bonate Sotto.
Una volta arrivati a Bonate Sotto seguite le indicazioni per Basilica di Santa Giulia o cimitero.
FAI Luoghi del Cuore 2020: vota Bergamo e non solo
Se questo itinerario vi è piaciuto e pensate che altri luoghi debbano essere salvati e riportati all’antico splendore, non fate mancare il vostro voto.
Questo è un anno che Bergamo non dimenticherà mai: la pandemia ha fatto fare il giro del mondo a Bergamo e non per le sue bellezze. Così alcuni bergamaschi, come l’attore Alessio Boni (originario di Sarnico che abbiamo già incrociato nell’articolo dedicato al film Respiri girato a villa Faccanoni e a Lovere), hanno voluto rendere omaggio alla città inserendola nella classifica dei Luoghi del Cuore FAI 2020. Ecco la motivazione:
“Il mio luogo del cuore è Bergamo, la mia città, soprattutto in questo momento storico. Non riesco a segnalare un edificio in particolare… tutti i capitelli da ristrutturare, le fontane, i pilastri, le chiese, le biblioteche che dovrebbero essere risistemate. Vorrei che venissero realizzati alcuni di questi lavori perché la mia città è molto provata dal punto di vista psicologico e sociale, in quanto è stata la più colpita d’Italia, se non d’Europa, dalla pandemia. E vorrei che la resilienza dei bergamaschi traesse ispirazione dalla bellezza di ciò che ci circonda. Il FAI si batte da sempre per la tutela e la valorizzazione del patrimonio del nostro Paese ed è giunta l’ora di fare tutti la nostra parte: segnaliamo il luogo del cuore a cui teniamo di più, oppure quello che ci ricorda i momenti più emozionanti”.
Per votare potete farlo qui
Ovviamente i luoghi della Bergamasca da votare sono tanti e tutti stupendi. E hanno tutti bisogno di noi.
Note: le foto sono in parte mie e in parte tratte dal sito del FAI.
Più leggo il tuo blog, più mi rendo conto di quanto sia piena di cose da vedere la tua provincia. Ti avessi incontrata quando vivevo in Svizzera! Sarei venuta in giro con te praticamente sempre!
🙂 Ma allora non scrivevo ancora di Bergamo e gravitavo solo su Milano. Però lo sai: ti aspetto e qualche chicca inedita te la posso mostrare. 😉
Appena ho finito di leggere il tuo articolo sono andata sul sito del Fai per votare Bergamo. Sono assolutamente d’accordo con te (e l’attore Boni), Bergamo è stata colpita duramente durante la pandemia ed è salita alle cronache per questa disgrazia. Trovo profondamente ingiusto non ricordarla per tutto il bello che c’è in città (la visitai tempo fa e me ne sono innamorata). Non conosco i luoghi di cui parli nel post, sono delle vere gemme nascoste, anche se la Basilica, in quella foto con le spighe di grano, specialmente, ha fatto breccia.
Quanti luoghi splendidi che ci sono nella tua provincia. Ogni articolo mi fa scoprire qualcosa di imperdibile. Trovo questa iniziativa davvero geniale. Dobbiamo riportare il nome di Bergamo al mondo per le sue bellezze, scacciando l’ombra della pandemia.
Non conoscevo questi luoghi ma non conoscevo nemmeno questa iniziativa del FAI e ti devo ringraziare perché così ho scoperto che ci sono tantissimi luoghi del cuore anche vicino a casa mia: alcuni li ho visitati, altri non ancora. Un’altra iniziativa eccellente per promuovere il nostro paese e i territori vicini a casa.
Devo dire che il FAI offre sempre molto spunti di visita. Lo scorso anno sono stata a vedere alcuni luoghi in provincia di Cuneo, chissà, magari l’anno prossimo andrò da queste parti.
Quanti gioielli sparsi per la provincia di Bergamo! E ogni volta che leggo un tuo post mi stupisco di non averne mai sentito parlare, io che a Bergamo sono così vicina. Eppure… grazie ancora una volta per la proposta di itinerario che consente di visitarli tutti in un tour delle meraviglie.
Votato. Del resto Bergamo è davvero uno dei miei lunghi del cuore… Il primo posto che visiterei, comunque, è il mulino!
Ora voto anch’io. Bergamo ha sofferto tantissimo in questi ultimi mesi e merita davvero la sua grande occasione!
Come sempre, un articolo interessante e utile. Grazie a te e al tuo blog sto scoprendo dei posti interessanti dei quali neanche sospettavo l’esistenza!
Che bell’idea per un itinerario😊 partire dai Luoghi del cuore per scoprire gioielli nascosti. Questa Italia stupisce proprio tutti!
Non ne ho visto nessuno! Il Fai fa uno splendido lavoro, quando organizza eventi, giornate ed iniziative partecipo sempre volentieri e lo sostengo con piacere
Uno più suggestivo dell’altro effettivamente e non li conoscevo! In particolare, dalle immagini, mi ha colpito moltissimo il Convento di San Nicola e la Basilica di Santa Giulia.. dei gioielli veri e propri!
Conosco davvero poco la zona di Bergamo e da lombarda è abbastanza grave. Il Fai si occupa di meraviglie nascoste e dimenticate e generalmente mi fido della loro sensibilità e competenza. Sono felice che facciano attenzione alla nostra Regione, spesso dimenticata o sottovalutata. Più leggo il tuo blog più l’apprezzo.
ti ringrazio!