Se 10 cose da fare ad Alzano Lombardo vi sembran poche avete ragione: sono certamente molte di più. Ma ormai, dopo così tanti anni di blogging, ho capito che questo è un titolo che attira l’attenzione e il mio intento era proprio questo: farvi venire voglia di andare a visitare Alzano Lombardo in Val Seriana e farvi scoprire quante cose è possibile fare e scoprire.
Alzano è una cittadina all’imbocco della Val Seriana piena di sorprese. Ho disegnato per voi una sorta di itinerario di cose che dovete assolutamente fare. Seguitemi: non ve ne pentirete.
Ecco quello che troverete in questo articolo
Ammirare la Basilica di San Martino Martire
Partiamo in questo itinerario tra le attrazioni di Alzano Lombardo dalla piazza principale della cittadina, da Piazza Italia. Qui troviamo proprio la Basilica di San Martino Martire, la chiesa principale. Situata nel centro storico, alla confluenza delle vie Fantoni e Roma, che per secoli sono state le principali direttrici viarie del borgo, è uno scrigno barocco trai più belli della Lombardia e forse l’Italia.
La Basilica di San Martino è l’edificio religioso più importante di Alzano. Questa Chiesa venne edificata a partire dal 1656 e fu realizzata dall’architetto-capo del Duomo di Milano, Gerolamo Quadrio. Al centro della Basilica trova spicco il bellissimo pulpito e attiguo alla Chiesa si trova il Museo d’arte sacra San Martino, collocato nella struttura che prende il nome di Palazzo. Questo edificio si sviluppa su tre piani distribuiti attorno ad una piazzetta interna, denominata Piazza Partigiani.
Per saperne di più, leggete: Alla scoperta della Basilica di San Martino di Alzano Lombardo, uno dei capolavori del barocco più affascinanti della Bergamasca
Visitare le tre Sagrestie della Basilica di Alzano
Se chiedete ad un appassionato di arte sacra cosa andare a visitare ad Alzano, vi dirà senza pensarci due volte le Sagrestie. E in effetti il complesso delle tre sagrestie della Basilica di San Martino ad Alzano Lombardo è meraviglioso. Le sagrestie , edificate nel 1676, si trovano sul lato occidentale della chiesa, disposte a forma di una “L” che abbraccia dall’esterno la Cappella del Rosario.
Le Sagrestie della Basilica sono parte integrante del Museo. Queste contengono una serie di sculture, intarsi, stucchi ed affreschi dei migliori esponenti del barocco lombardo, risalenti al XVII secolo. Fu un cantiere complesso, poiché numerose maestranze vi lavorarono fianco a fianco, ciascuna con i propri compiti. I Fantoni cominciarono a lavorare agli arredi lignei della Prima Sagrestia nel 1679. Nella Seconda la bottega di Rovetta lavorò in collaborazione con un’altra importante famiglia di artisti del legno, i Caniana.
Tutto quello che dovete sapere, lo trovate in questo articolo: Visitare le Sagrestie di Alzano Lombardo: un tripudio di intarsi lignei da scoprire e da ammirare
Visitare il complesso di Santa Maria della Pace (Ospedale di Alzano L.)
Il complesso di Santa Maria della Pace è un antico convento francescano con chiesa annessa che, in parte, oggi si trova inglobato nell’Ospedale di Alzano. Da fuori non ci si immagina certo di trovarsi nei pressi di un antico convento. E invece all’interno è possibile scoprire un piccolo gioiello dallo stile sobrio, tipico dell’ordine monastico che accoglieva, i frati minori, obbedienti alla regola di San Francesco.
Per approfondire, leggete: Tutto sul Complesso di Santa Maria della Pace di Alzano Lombardo.
Entrare nella chiesa di San Pietro Martire e rimanerne incantati
Ci sono luoghi che non apprezzi mai fino in fondo, finché non decidi di andarli a visitare con una guida in mano o accompagnati da chi sa raccontarti tutto, per filo e per segno. E’ quello che mi è successo con questo luogo: la chiesa di San Pietro Martire di Alzano Lombardo. Quando la visiterete sono certa che rimarrete senza parole.
Per saperne di più, leggete: Entrare nella chiesa di San Pietro Martire ad Alzano Lombardo.
Passeggiare con un libro in mano nel parco della Biblioteca di Alzano
Il Parco di Montecchio è un’istituzione ad Alzano Lombardo. Non c’è giovane o adulto che non sia andato almeno una volta a camminare percorrendo il giro ad anello dell’ex pista dei cavalli antistante alla splendida villa liberty dei Pesenti, o non si sia fermato a chiacchierare sul pratone o abbia preso il fresco sotto gli alberi, vicino alle ex scuderie.
All’interno del parco si trova la bella villa neorinascimentale fatta realizzare dall’industriale del cemento Carlo Pesenti sul finire dell’Ottocento, con la guida dell’architetto Virginio Muzio. L’edificio, con loggia sul parco, lo scalone in “cementi decorativi” policromi, le salette decorate da Luigi Frana e la torretta svettante, oggi ospita la biblioteca comunale di Alzano Lombardo. Ecco perché non è raro trovare persone che passeggiano con un libro in mano nel meraviglioso parco oggi a disposizione della popolazione alzanese e non solo.
Nel parco all’inglese, spicca il piccolo oratorio, ossia la chiesetta per il culto privato, gioiello del gusto storicista, in stile neogotico e interamente realizzato su disegno di Muzio in pietra artificiale ottenuta col “cemento bianco”, legante idraulico prodotto proprio dai Pesenti in Alzano dal 1894.
Per fare un tour virtuale, ecco un video che vi mostra il parco di Montecchio. Basta cliccare qui
Assaggiare gli Aliciani, i biscotti delle monache di Alzano
Ho incrociato i biscotti di Alzano sul mio cammino un pomeriggio in cui mi trovato nella cittadina bergamasca per una serie di visite guidate organizzate dalla ProLoco. Ho notato la vetrina di una panetteria nel quartiere San Pietro e la mia curiosità è stata attratta da alcune scatole in latta con i disegni anticati. Erano i monumenti che avevo appena visitato e di cui mi avevano parlato nel ciclo “Alzano nei Secoli“.
L’immagine e i biscotti sembravano invitanti e ne ho subito approfittato: sono entrata e ne ho acquistato una scatola da portare a casa. E dentro la scatola c’era la storia degli Aliciani, i biscotti realizzati con la ricetta delle monache di Alzano, donata a Trionfini in segno di ringraziamento per gli anni in cui aveva fornito pane e farina alle monache.
E’ una storia carina che dovreste conoscere. Ma soprattutto da leggere sbocconcellando un Aliciano, il Biscotto di Alzano Lombardo. Per saperne di più: Scopri la storia dei biscotti (delle monache) di Alzano Lombardo
Visitare l’ex fabbrica delle Cartiere Paolo Pigna, oggi Spazio FaSE
Chi di noi non ha mai scritto su un quaderno o disegnato su un album di fogli bianchi usciti dalle Cartiere Paolo Pigna? Visitando l’ex opificio Paolo Pigna, oggi Spazio FaSE, scoprirete quanto questo sito, ormai vera archeologia industriale, fosse una di quelle realtà economicamente decisive per una porzione di Lombardia così importante come quella bergamasca. Questo antico opificio infatti portò benessere tra il XIX e il XX secolo nel territorio della Media Val Seriana, da Alzano ad Albino, e diede da vivere a migliaia di famiglie.
Ancor prima che nascesse la pubblicità e prima dell’avvento delle moderne forme di comunicazione, i quaderni Pigna sono riusciti a entrare nell’immaginario di generazioni di studenti che si sono avvicendati sui banchi di scuola per decine di anni. Oggi il cantante Fedez è diventato addirittura direttore creativo della linea Monocromo Pigna.
Prima di andare allo Spazio Fase, dovete assolutamente leggere: Visitare l’ex fabbrica delle Cartiere Paolo Pigna ad Alzano Lombardo, oggi Spazio FaSE.
Riscoprire l’ex Italcementi, monumento di archeologia industriale
Risalendo verso l’Alta Val Seriana, possiamo ammirare l’ex cementificio Italcementi, dove si produceva il Portland naturale. Questa costruzione venne ordinata dall’ingegner Cesare Pesenti nel 1883, il luogo su cui sorge si trovava vicino ad altri siti produttivi di generazione elettrica e all’originale ferrovia della Valle Seriana.
Nel 1966 viene sospesa la produzione di cemento e viene utilizzata solo per la macinatura fino al 1971, quando fu chiuso definitivamente. Nel 1980 il ministero dei Beni Culturali lo ha riconosciuto come bene di interesse culturale e lo ha sottoposto a vincolo.
Volete saperne di più? Leggete: Riscoprire l’ex Italcementi di Alzano Lombardo, monumento di archeologia industriale lombardo.
Noleggiare una bicicletta e percorrere la Ciclabile della Val Seriana
Cose da fare ad Alzano Lombardo seduti sul divano di casa
Scoprire tutti i videoclip girati allo Spazio FaSE
Sono stati girati allo Spazio Fase di Alzano Lombardo il videoclip Crazy Love di Marracash (2021) e “Tikibombom” di Levante (2020). Il rapper e la cantante hanno scelto la suggestiva location dell’ex Cartiera Pigna come cornice dei loro videoclip. Ma non sono gli unici ad aver girato i video musicali per l’etichetta discografica Warner Music Italia nel complesso di edifici industriali recuperati dalla cartiera dismessa. Prima di loro anche il cantante pop Nek e il rocker italiano Luciano Ligabue, addirittura a poche settimane l’uno dall’altro nel 2016.
Leggete: Scoprire quali sono i videoclip girati negli spazi dell’ex Cartiera Pigna di Alzano Lombardo.
Visitare on line Villa Camilla, ricca dimora della Famiglia Pesenti
Ho scoperto l’esistenza di questa villa per caso, una mattina mentre cercavo un nuovo luogo da visitare: Villa Camilla è una delle dimore alto borghesi più belle e più ricche della Val Seriana. Si trova ad Alzano Lombardo e fu costruita su progetto dell’architetto Virginio Muzio come regalo di nozze che Augusto Pesenti, imprenditore del cemento, fece alla novella sposa Camilla Donadoni. Purtroppo non è visitabile ed è completamente soffocata dalla natura che ha preso il sopravvento. Per visitarla dovete fare uno sforzo di fantasia e leggere l’articolo che vi riporto qui sotto con il link. E’ una visita guidata virtuale.
Leggete: Visitare (on line) Villa Camilla di Alzano Lombardo, ricca dimora della famiglia di Augusto Pesenti.
Ammirare il museo d’arte contemporanea che non c’è più
Ad Alzano Lombardo, fino a novembre 2017 esisteva un museo molto bello: l’ALT Arte Contemporanea, a detta di molti uno degli spazi per l’arte contemporanea migliori del Nord Italia.
ALT Arte Contemporanea era la creatura di Tullio Leggeri e Elena Matous Radici. Entrambi gli ideatori avevano desiderato e lavorato alla riqualificazione del vecchio stabilimento Italcementi di Alzano Lombardo, opera di Ernesto Pivano, risalente al 1883, acquisito all’inizio degli anni Duemila in fase di degrado avanzato e riaperto il 27 giugno 2009 come museo d’arte contemporanea e spazio multifunzionale.
Oggi quel museo non esiste più per vari motivi che non starò qui a elencare, ma posso solo dire che è un gran peccato. Se però volete rendervi conto di quello che era, potete leggere l’articolo qui sotto dove troverete anche le immagini di alcune opere esposte. Davvero una grande perdita.
Cosa visitare negli immediati dintorni di Alzano Lombardo
Leggete: Passeggiare nell’antico borgo medievale di Olera e ritrovarsi immersi in un altro tempo
Avete scoperto dei luoghi di cui vorreste raccontarmi?
Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.
Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.
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Se conoscete dei luoghi di Alzano di cui vorreste raccontarmi, non siate timidi, scrivete qui sotto nei commenti. Sarà mia cura inserirli nell’articolo o nei prossimi che scriverò su Alzano.
Note: le foto sono in parte mie e in parte recuperate in Rete.
Grazie,fatto molto bene.