Ogni tre anni il Touring Club italiano seleziona e certifica, dopo un’attenta e approfondita analisi basata su oltre 250 parametri, le mete ideali per le vacanze estive e attribuisce a queste località la Bandiera Arancione. Si tratta di luoghi che rispondono ai crescenti bisogni di tranquillità, vita all’aria aperta, cibo genuino, vacanza all’insegna del benessere e dell’autenticità e che sanno conquistare con le loro caratteristiche ed eccellenze. La provincia di Bergamo ha ottenuto 4 riconoscimenti dal TCI. Scopriamo insieme quali sono e dove si trovano le 4 Bandiere Arancioni a Bergamo: Almenno San Bartolomeo (Valle Imagna), Clusone e Gromo (Val Seriana) e Sarnico (sulle sponde del Lago d’Iseo).
Ecco quello che troverete in questo articolo
Cosa sono le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano
La Bandiera Arancione è un riconoscimento pensato dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnato alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il marchio ha una validità temporanea, ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del TCI che verifica la sussistenza degli standard previsti e garantisce così ai viaggiatori un costante monitoraggio della qualità dell’offerta turistica e alle amministrazioni uno stimolo al miglioramento continuo.
Bandiere Arancioni Bergamo: 2021-2023
Le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano che si trovano in provincia di Bergamo sono quattro:
– Almenno San Bartolomeo (Valle Imagna)
– Clusone (Media Val Seriana)
– Gromo (Alta Val Seriana)
– Sarnico (Lago d’Iseo)
Rimarranno in carica fino al 2023, anno in cui verranno presentate le candidature per il triennio successivo.
Almenno San Bartolomeo|Bandiere Arancioni a Bergamo
La località, all’imbocco della Valle Imagna, poco distante da Bergamo e a un’ora da Milano, si sviluppa prevalentemente in pianura, tra prati e boschi, inserita all’interno del Parco del Romanico, anticamente denominato “Lemine”. Questo lembo di terra offre un itinerario con scorci suggestivi tra gioielli di architettura dell’arte romanica, da percorrere a piedi o in bicicletta, con escursioni anche guidate.
“Questa località si distingue per la presenza di numerosi servizi e per il valore dei suoi elementi storico-culturali, tutti accessibili e in buono stato di manutenzione, oltre ad essere adeguatamente valorizzati grazie ad un ottimo servizio di informazioni turistiche, in cui spicca il ruolo svolto dal punto informativo. Da segnalare inoltre la qualità delle produzioni artigianali locali, in particolare quella del legno, a cui è anche dedicato un museo”.
Cosa visitare ad Almenno San Bartolomeo
La prima cosa da mettere nell’elenco delle cose da visitare ad Almenno San Bartolomeo è senz’altro la Rotonda di San Tomè. Gioiello del romanico lombardo immerso nel verde è una delle rarissime chiese a pianta circolare che si trovano in Lombardia. Edificata tra il 1130 e il 1150, San Tomè è costituita da tre cilindri sovrapposti, con presbiterio a pianta rettangolare e abside semicircolare, con deambulatorio e sovrapposto matroneo. Una curiosità: nel mondo come questa chiesina ce ne sono altre 7.
Per approfondire, leggete: Alla Rotonda di San Tomè, sulla via del Romanico Lombardo e Famolo strano (copiando) | Monumenti e opere d’arte bergamasche che hanno uno o più gemelli in giro per il mondo
Il Museo del falegname Tino Sana dedicato alla civiltà del legno e alla lavorazione di questo materiale, con raccolte dedicate anche alla vita rurale, all’arte del burattinaio e alla storia della bicicletta, con la Sala Gimondi (indimenticabile campione della provincia bergamasca). Questo museo, visitabile anche dalle scuole, ospita una biblioteca-sala convegni e aule per la scuola di disegno e per la lavorazione pratica del legno. Io ci sono stata e lo consiglio a tutti davvero.
Per approfondire, leggete: Al Museo del Falegname: un viaggio emozionante nel mondo del legno, dell’uomo e… della bicicletta.
Ad Almenno San Bartolomeo trovate anche il bar che dal 2018 si trova nelle prime posizioni nella speciale classifica della Guida Bar d’Italia del Gambero Rosso: il bar pasticceria La Pasqualina, locale che ha le sue origini nella locanda per i cacciatori fondato nel 1912 da Piero Daina e Pasqualina Locatelli e che il bisnipote Riccardo Schiavi ha portato all’eccellenza, soprattutto per quanto riguarda i gelati e la pasticceria, tanto da aprire sedi anche a Bergamo e a Porto Cervo.
Per approfondire leggete: Colazione d’autore a La Pasqualina di Almenno San Bartolomeo, il miglior bar d’Italia
Come arrivare ad Almenno San Bartolomeo in auto
Con il navigatore di google digitate: https://goo.gl/maps/JxJQZJ7s5z6BjaAj7
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Ad Almenno San Bartolomeo da Milano
- Prendere l’autostrada A51 e seguire la direzione Tangenziale Est, continuare sull’autostrada A4, uscire a Dalmine, a Dalmine prendere la SS 470DIR, superare i comuni di Treviolo, Curno, prendere la SS 342, superata la frazione di San Sosimo continuare sulla SP 175 e seguire le indicazioni per Almenno San Bartolomeo.
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Ad Almenno San Bartolomeo da Bergamo
Prendere la SS 470, superare i comuni di Almè, Villa d’Almè, Almenno San Salvatore, continuare sulla SP 175 e seguire le indicazioni per Almenno San Bartolomeo.
Clusone |Bandiere Arancioni a Bergamo
Adagiato su un bell’altopiano della Valle Seriana, di cui ne costituisce il centro più importante, Clusone è irregolarmente disposto su diversi livelli ed è caratterizzato da un singolare e labirintico intersecarsi di vicoli e strade minori. Il suo centro storico è ben conservato e potete visitarlo in poche ore, soffermandovi però su alcune chicche davvero straordinarie, come ad esempio l’Orologio Fanzago e l’affresco Trionfo della Morte.
Per scoprire cosa fare a Clusone, leggete: 10 cose da fare e da vedere a Clusone in 4 ore, un pomeriggio d’estate. E 10 curiosità tutte da scoprire.
Questa località si caratterizza per un centro storico armonico ed omogeneo, in cui sono presenti vari elementi di interesse storico-culturale. Efficiente è il servizio di informazioni turistiche, capace di promuovere con forza le numerose manifestazioni che si svolgono lungo tutto il corso dell’anno, oltre alle ottime strutture ristorative.
Cosa visitare a Clusone
La panoramica sommità del borgo è dominata dalla maestosa Basilica dell’Assunta, preceduta da una scenografica scalinata a tenaglia e fiancheggiata da un porticato; nell’armonico interno sono conservate numerose opere dello scultore Andrea Fantoni.
Di fronte alla Basilica trovate l’Oratorio dei Disciplini, noto per i preziosi affreschi esterni (Trionfo della Morte e Danza Macabra). Per approfondire, leggete: 4 curiosità per guardare con occhi nuovi La Danza Macabra e il Trionfo della Morte di Clusone, in Valle Seriana
Imperdibile, in paese, la piazza dell’Orologio su cui si affaccia il quattrocentesco Palazzo Comunale, che ingloba una massiccia torre medievale con un ingegnoso orologio planetario, considerato il simbolo di Clusone. Se potete visitatelo perché ne vale davvero la pena.
Per approfondire, leggete: Scoprire i segreti e la perfezione matematica dell’Orologio Fanzago di Clusone
Chi visita la località può sicuramente allietare lo scorrere del tempo gustando il tipico Biscotto di Clusone, a base di mandorle e cioccolato, inventato e prodotto sin dal 1920.
Per approfondire, leggete: Famolo strano (dolcemente) | 15 dolci tipici bergamaschi: torte, biscotti e gelati che dovete assolutamente provare
Come arrivare a Clusone
Per raggiungere Clusone digitate su google maps: https://goo.gl/maps/Hib7nzHcntzP3STs7
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A Clusone da Milano
- Prendere l’autostrada A51 e seguire la direzione Tangenziale Est, proseguire sull’autostrada A4 fino all’uscita di Seriate, seguire la direzione Bergamo, prendere la SS 42 e seguire le indicazioni per Albano, continuare sulla SS 671 e seguire le indicazioni per Clusone.
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A Clusone da Bergamo
- Prendere la SS 671, superare i comuni di Nembro, Ponte Nossa, proseguire seguendo le indicazioni per Clusone.
Gromo | Bandiere Arancioni a Bergamo
Il borgo medievale di Gromo si estende sulla riva destra del fiume Serio, parte in piano e in parte sul costone montano. Mantiene nella parte alta dell’abitato il compatto tessuto medievale, con case in grossi blocchi di pietra, aperte da logge e balconate.
La località si distingue per un efficiente servizio di informazioni turistiche, in grado di promuovere adeguatamente le risorse del territorio. Fra queste spiccano un centro storico omogeneo e facilmente accessibile, grazie alla presenza di aree pedonali e zone a traffico limitato, e l’ottima offerta di servizi complementari, in particolare di attrezzature e servizi per lo sport, sia in estate che in inverno”.
Cosa visitare a Gromo
Tra le strutture di pregio, quasi tutte raccolte nella piazza centrale dominata da un’elegante fontana del XVI secolo, si annoverano il quattrocentesco Palazzo Comunale, l’antico Castello Ginami, che conserva significativamente la struttura originaria. Poi la chiesetta di San Gregorio e, più in basso, la Parrocchiale di origine trecentesca, che presenta le pregevoli Portelle delle Reliquie e la cancellata in ferro battuto all’ingresso del Battistero.
Per approfondire, leggete questo articolo scritto in seguito alla mia visita nel borgo dell’Alta Val Seriana: 10 motivi per visitare Gromo in estate: arte, tradizione, storia e il piacere dello shopping vintage.
Come arrivare a Gromo
Per raggiungere Gromo, in Alta Val Seriana, digitate sul navigatore di Google Maps: https://goo.gl/maps/Q2P9uGY91c6RYQkk8
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A Gromo da Milano
- Dall’autostrada A51, seguire la direzione Tangenziale Est, proseguire sull’autostrada A4 fino all’uscita di Seriate, continuare sulla SS 42 e seguire le indicazioni per Albano, prendere la SS 671, superare i comuni di Ponte Nossa e di Parre, continuare sulla SP 49 e seguire le indicazioni per Gromo.
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A Gromo da Bergamo
- Prendere la SS 671, superare i comuni di Nembro, Ponte Nossa e Parre, continuare sulla SP 49 e seguire le indicazioni per Gromo.
Sarnico |Bandiere Arancioni a Bergamo
Sarnico si trova all’estremità sud-occidentale del lago d’Iseo. Il borgo ricco di ville splendide del periodo Liberty, i suoi dintorni, spazi verdi, divertimenti e spettacolari scorci sul lago offrono al turista un ideale punto di riferimento per vacanze. Famosa in passato per la pietra arenaria, in tempi più recenti ha visto il nome accostato alla motonautica, con gli storici cantieri Riva, fondati nel 1842.
Da alcuni anni a Sarnico si svolge una delle manifestazioni per Busker più importanti: è il Sarnico Busker Festival, festival internazionale dell’arte di strada rinomato per la varietà della proposta artistica (sono più di 200 spettacoli, con più di 40 compagnie coinvolte). Per saperne di più, leggete la mia esperienza personale Al Sarnico Busker Festival sul Lago d’Iseo.
La località, che gode di contesto naturalistico di pregio, ha un centro storico caratteristico, ben conservato e vivace, con diversi punti vendita di prodotti tipici, ristoranti e strutture ricettive. Buona è anche la manutenzione degli attrattori storico-culturali. Per organizzare al meglio la visita sul territorio, è attivo ed efficiente un punto informativo nel centro storico, con orari estesi e ricco di materiali informativi”.
Cosa visitare a Sarnico
ll centro storico di Sarnico, conosciuto con il nome “La Contrada, ha strade lastricate, vicoli, scalette e portali in pietra locale (chiamata appunto Pietra di Sarnico), cortiletti e pittoreschi balconi, all’interno di una struttura medievale a semicerchio. Gli angoli più pittoreschi, oltre alla piazza con la chiesa quattrocentesca di San Paolo, sono via Scaletta e vicolo Aie, con palazzi medievali, resti di torri e murature caratteristiche.
Vi consiglio di visitare la pinacoteca Gianni Bellini, con circa 150 opere d’età compresa tra il 1500 e il 1700, è ospitata nella parte più antica di palazzo Gervasoni. Sorprendente è anche il sagrato di piazza SS Redentore con l’imponente facciata della chiesa parrocchiale S. Martino de Tours, in stile barocco.
Ma la vera chicca sono gli edifici Liberty che si trovano in paese. Sono sicuramente i maggiori esempi di Liberty Lombardo, tanto che la cittadina dopo essere stata nominata capitale del Liberty sta tentando di inserire i propri gioielli nell’elenco del Patrimonio Unesco. A Sarnico si trovano infatti ville e palazzi realizzati su progetti dell’architetto Giuseppe Sommaruga.
Per approfondire, leggete: Visitare Villa Faccanoni a Sarnico, capitale del Liberty, una domenica mattina di primavera e Visitare Villa Passeri, gioiello liberty di Sarnico, in compagnia del proprietario.
Per passare qualche ora immersi nella natura, ideale è l’escursione sul sentiero Forcella-Molere, che si snoda sulla collina retrostante il centro, regalando scorsi mozzafiato sul lago d’Iseo. Se invece volete dedicarvi a qualche ora in perfetto relax sulle sponde del lago, ecco che dal centro storico, si possono raggiungere i lidi dedicati alla balneazione (Fontanì, Cadè, Nettuno, Fosio) luoghi ideali per rilassarsi o cimentarsi in sport acquatici.
Come arrivare a Sarnico
Per raggiungere Sarnico, inserite questo link sull’app di Google Maps: https://goo.gl/maps/Hib7nzHcntzP3STs7
A Sarnico da Milano
Prendere l’autostrada A51 e seguire la direzione Tangenziale Est, proseguire sull’autostrada A4 fino all’uscita Palazzolo Sull’Oglio, seguire la direzione Adro/Capriolo/Palazzolo Sull’Oglio, continuare sulla SS 469, superare i comuni di Capriolo, Paratico, proseguire per Sarnico.
A Sarnico da Bergamo
Prendere l’autostrada A4, seguire la direzione Venezia, uscire a Palazzolo Sull’Oglio, seguire la direzione Adro/Capriolo/Palazzolo Sull’Oglio, continuare sulla SS 469, superare i comuni di Capriolo, Paratico, proseguire per Sarnico.
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Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.
Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.
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Note: Le foto sono in parte mie e in parte recuperate sul web. Le informazioni sono tratte dal sito Bandierearancioni.it e tutti i link fanno riferimento ad esperienze che ho vissuto in prima persona e che consiglio.