10 cose da fare e da vedere a Clusone in 4 ore, un pomeriggio d’estate. E 10 curiosità tutte da scoprire.

Lo confesso: ho trascinato il mio consorte a Clusone per l’ennesima volta con la scusa di andare a vedere gli allenamenti a porte aperte dell’Atalanta, la sua squadra del cuore in ritiro nella cittadina della Valle Seriana. Dovrei inserirlo nella lista delle 10 cose da fare e da vedere in 4 ore a Clusone un pomeriggio d’estate (attirare il consorte con una scusa calcistica), ma considerando che l’Atalanta sarà in ritiro solo fino al 24 luglio e dopo tornerà ad allenarsi a Zingonia, ecco la mia lista senza l’opzione calciatori. Ovviamente voi potete inserirla a vostro piacimento.

La storia di Clusone in breve

Clusone si trova in Valle Seriana (o Val Seriana, che dir si voglia) e quando non c’è traffico, si raggiunge da Bergamo in mezz’ora circa. Vanta una storia antichissima (1300 a.c) e  alcuni ritrovamenti di epoca romana fanno risalire i primi insediamenti intorno al I secolo dopo Cristo. Nel Medioevo fu prima feudo, poi libero comune di parte Guelfa. Poi passò sotto la Repubblica Veneta con la facoltà di eleggersi il proprio potestà. Durante il periodo napoleonico fece parte della Repubblica Cisalpina. Conobbe la dominazione austriaca, l’epopea risorgimentale e garibaldina. Insomma, non si fece mancare nulla. Come tutta la bergamasca, del resto.

Clusone dall'alto del Crosio.jpg
@myvalley.it

Ecco 10 cose da fare e da vedere a Clusone in un pomeriggio ( 4 ore)

Di cose a Clusone di cose se ne possono fare (e vedere) molte. Basta camminare e guardarsi in giro per rendersi conto che è uno scrigno prezioso, tutto da ammirare e da vivere.

Percorrendo le vie del centro storico, si respira il fascino del passato e l’esclamazione WOW è sempre dietro l’angolo, credetemi! Palazzi con resti di affreschi e con portali dei secoli XVI e XVII, case con loggiati seicenteschi, decorazioni di facciate del Quattrocento e del Settecento, chiostri di antichi conventi, piazzette caratteristiche e palazzotti liberty.
A Clusone avete l’imbarazzo della scelta. Per non parlare delle attività sportive a cui potete dedicarvi in ogni momento dell’anno: bici, trekking, running…

Bastano 4 ore per visitare e conoscere Clusone? Probabilmente no, ma bastano per farsi un’idea della cittadina e per decidere di tornare altre volte, magari per approfondire la conoscenza di alcuni luoghi o per trascorrere qualche giorno nel verde delle montagne orobiche, tra arte e natura.

Ecco quindi la  lista di 10 cose da fare e da vedere se si ha poco tempo a disposizione, che consiglio a tutti quello che vogliono andare alla scoperta di Clusone. E, se avete il pallino come me di fotografare, portatevi dietro la macchina e vedrete che non ve ne pentirete.
Dimenticavo: ho inserito anche 10 curiosità, una per ciascuna delle cose da fare o da vedere. Spero vi piacciano!

#1. Ammirare gli affreschi nelle vie del centro

Oggi Clusone è a pieno titolo definita “città dipinta” per la ricchezza degli affreschi realizzati nel corso dei secoli. Ce ne sono di bellissimi sui muri degli edifici, agli angoli delle vie, all’interno di chiese e palazzi. Il momento migliore per fotografarli in estate è sicuramente dopo le 18, quando c’è ancora una bella luce e non ci sono troppe ombre.
Alcune case sono decorate con motivi geometrici, altre hanno veri e propri affreschi con storie e personaggi dipinti.

Curiosità: Clusone è diventata città nel 1810 e da allora lo è sempre stata. E’ considerata territorio della Val Seriana, ma una parte del suo altopiano appartiene al bacino del fiume Oglio.

#2. Soffermarsi  davanti alla facciata del Palazzo Comunale

ll Palazzo Comunale di Clusone è un complesso di origine medioevale, parzialmente modificato nei secoli XV-XVI. È un edificio basso con i fronti esterni interamente affrescati. II piano terra è caratterizzato da un ampio porticato e da ambienti destinati a negozi. Nella parte est dell’edificio trovate un bel portale in pietra. Nell’angolo sud-ovest sorge la torre con il famoso “Orologio Pianetario”, uno straordinario orologio astronomico realizzato nel 1583 ed ancora funzionante.

Curiosità: Intorno all’anno Mille, fungeva da palazzo difensivo dei signori di Clusone.

#3. Sincronizzare l’ora con l’Orologio planetario di Fanzago

Il cuore di Clusone è senz’altro rappresentato dall’orologio planetario che colpisce per la straordinaria complessità dei suoi meccanismi con cui riporta i movimenti astrali, della terra, del sole e della luna, il tutto con una grandissima precisione. L’orologio fu costruito da Pietro Fanzago, illustre matematico e meccanico, e fu collocato sulla torre civica nel 1583. E’ sicuramente l’immagine più iconica di Clusone, quella che troverete su tutti i libri e le guide della città, quella che riconoscerete e che non potrete fare a meno di fotografare. Per scoprire la storia di questo orologio, ecco un post che ho scritto qualche tempo fa. 

Curiosità: Da anni all’orologio viene “data corda”, ogni giorno, dai componenti della famiglia Donadini, orologiai della cittadina.

Palazzo del Comune e orologio di Fanzago.jpg
@ProlocoClusone

#4. Ammirare gli affreschi dell’Oratorio dei Disciplini

L’Oratorio dei Disciplini, al suo esterno, è ricco di affreschi e dipinti aventi un tema comune: la morte. Costruito nel 1350, sorge di fronte alla Basilica e presenta, in facciata, un notevole affresco, noto oggi in diversi Paesi del mondo per il messaggio che comunica e risalente  al 1484-1485. Viene attribuito a Giacomo De Buschis, detto il Burlone, e alla sua bottega, che ha dipinto  anche La Vita di Gesù all’interno dell’Oratorio. Le pitture, sulla facciata rivolta verso la Basilica sono divise in tre registri: in quello alto si ammira Il trionfo della morte, in quello intermedio una Danza macabra, mentre, su quello inferiore un Giudizio universale, purtroppo parecchio danneggiato.

La Danza Macabra è particolarmente suggestiva: teschi alternati a uomini in carne (ed ossa), aventi probabilmente il ruolo di vittime, sono i protagonisti di questo affresco che ci ricorda in ogni momento che tutti dobbiamo morire. Gli scheletri simboleggiano la morte ed accompagnano al macabro ballo personaggi di infimo rango. La morte non guarda in faccia e non fa distinzioni per nessuno. Con la sua falce toglie la vita non solo agli umili, ma anche ai potenti della terra. Da non dimenticare che l’Oratorio conserva anche un pregevole gruppo della Deposizione di scuola fantoniana, eseguito tra il 1742 e il 1751.

Curiosità: La danza macabra è finita anche in un videogioco e precisamente nel terzo capitolo della saga RPG dark fantasy Wild Hunt di The Witcher: compare in un edificio nell’espansione di  The Witcher 3, Blood and Wine.

Danza Macabra oratorio dei Disciplini.JPG

Se vi piacciono i macabri sappiate che nella bergamasca ce ne sono almeno altri 10 che possono diventare addirittura un itinerario tutto da scoprire.

 

#5. Ammirare il Portone della Basilica

E di Mario Toffetti, lo «scultore dei Papi», il portale della basilica di Clusone dedicata all’Assunta,  collocato nel 2010 sul complesso monumentale della Basilica.
L’imponente manufatto bronzeo, 15 metri quadrati per 40 quintali di peso, spicca per la sua bellezza in un contesto di rara suggestione. Raffigura scene religiose che si collegano alla storia della basilica e al luogo in cui si trova.

Proprio di fronte al portale infatti si erge la Danza Macabra dell’Oratorio dei Celestini, celebre rappresentazione della morte trionfante che sottomette tutti al suo potere. I rilievi delle due ante raffigurano le anime che, dopo la morte, si sottopongono al Giudizio Finale. Verso l’alto salgono in Paradiso, come se fossero chiamate dal «Venite o benedetti dal Padre Mio»; in basso, si dibattono le anime condannate all’inferno; al centro, sull’anta destra, una splendida Madonna, l’Assunta a cui è dedicata la basilica.

All’interno alcuni episodi della vita di San Giovanni Battista (compatrono di Clusone). Qui troviamo la predicazione del Santo, l’annuncio dell’arrivo dell’Agnello di Dio, la visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta, la vocazione del Battista, il battesimo di Gesù, l’arresto, la decapitazione e i motivi della decollazione.

Curiosità: Il portale è stato realizzato con una tecnica che ha permesso un’unica colata, la cosiddetta «cera a perdere». Partendo dal bozzetto preparatorio, è stato realizzato un modello in plastilina a grandezza naturale da cui poi è stato ricavato un calco in gesso che ha permesso la realizzazione di un successivo «positivo», in cera.

complesso-della-basilica-di-clusone

#6. Entrare nella Basilica di Clusone per ammirare le opere al suo interno

Salendo dalla Piazza dell’Orologio verso la sommità del paese arriverete alla Basilica di Clusone dedicata a Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista, autentico scrigno di un gran numero d’opere d’arte,  realizzata in uno dei punti più panoramici del borgo dal quale si può ammirare l’intero abitato.

La chiesa venne costruita tra il 1688 e il 1698 su progetto di Giovanni Battista Quadrio, architetto della Fabbrica del Duomo. Il suo lato Sud è dotato di portico con archi che si affacciano su una coreografica scalinata decorata da balaustre e da quattro grandi statue raffiguranti gli Evangelisti. Il suo interno è costituito da una sola navata, lungo la quale si aprono otto cappelle laterali. L’altare maggiore, disegnato da Andrea Fantoni, fu eseguito dai Corbarelli di Brescia.

Di Antonio Cifrondi invece le tele raffiguranti il Giudizio universale, l’Incoronazione della Vergine, Angeli musicanti e Gesù nel Getsemani. Le cappelle laterali raccolgono pregevoli pitture e sculture mentre l’organo  risale al 1960, ed è stato costruito dai fratelli Ruffatti.

Curiosità: La chiesa fu elevata al rango di Basilica Minore da Papa Giovanni XXIII nel 1960.

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#7. Visitare il Museo della Basilica (senza fotografare)

Il Museo della Basilica di Clusone, si trova all’interno del Complesso monumentale della Basilica di Clusone. L’ingresso è a offerta libera, ma io vi consiglio di acquistare anche una guida che vi racconta quello che state per vedere all’interno del museo.

Il Museo della Basilica comprende 3 oratori, costruiti nei secoli, davvero molto belli: il primo del 1350 con la facciata coperta dagli affreschi della Morte; il secondo del 1452, con gli affreschi delle “Storie della vita di Gesù” del 1470-71; il terzo nel 1673. Una galleria al secondo piano, posta sopra il seicentesco portico del secondo oratorio, collega il terzo oratorio ad una saletta a sud-ovest.

Nell’atrio, troviamo un bassorilievo quattrocentesco in pietra con la Vergine incoronata e angeli e la copertura lignea settecentesca del fonte battesimale della Basilica. Lungo il corridoio, nella prima saletta con le sue bacheche sono esposti dei documenti sulla storia della Parrocchia e della sua chiesa. Nella seconda sala, alle pareti sono esposti sette affreschi “strappati” dalla facciata est dell’oratorio quattrocentesco dei Disciplini.

Nelle sale al primo piano collegato al terzo oratorio superiore, ecco uno splendido baldacchino della seconda metà del XVI sec., due quadri storici del primo ‘800 e una piccola raccolta di ex voto. Sulle pareti del terzo oratorio sono esposti quadri devozionali di Carlo Ceresa (XVII sec.) di Andrea Cifrondi (I quarto del XVIII sec.) e di Luigi Querena (I quarto XIX sec.).

Spiccano due tavole lignee quattrocentesche con i profeti appartenenti alla vecchia Chiesa parrocchiale (fine XIV sec). Nelle vetrine: calici, carte-glorie, piatti, ostensori della sagrestia della Basilica. In altre vetrine: reliquiari del seicento e settecento, un ostensorio ed una croce processionale di Claudio Nani (1943). Sulla parete sud , un crocefisso processionale del primo settecento della bottega di Andrea Fantoni e alcuni affreschi quattrocenteschi.

La galleria del Museo della Basilica di Clusone, con tele rappresentanti i santi della devozione clusonese, porta ad una saletta dedicata alla devozione alla Vergine. Ci sono quadri con accanto la preziosa veste della “Madonna da vestire” del Rosario. La loggia dell’atrio presenta diverse vetrine con preziose vesti e paramenti liturgici. Le sale del secondo piano e il corridoio che le collega sono spesso riservate a mostre temporanee che si succedono lungo l’anno.

Museo della Basilica.JPG

#8. Soffermarsi sul Sagrato della Basilica per ammirare le statue degli Evangelisti

L’esterno dell’edificio di culto è caratterizzato dal portico iniziato nel 1894 su progetto di Virginio Muzio, posto lungo la fiancata destra della chiesa e preceduto dall’ampio sagrato. Quest’ultimo è rialzato ed è cinto da una balaustra decorata con alte statue marmoree di quattro evangelisti scolpite da Angelo Magnonisu modello in legno degli scultori Rovida di Rovetta e Giacomo Sozzi di Catione. Le 4 statute sono sicuramente tra le sculture più instagrammate di Clusone: se andate su instagram ve ne renderete sicuramente conto per il numero di immagini a loro dedicate.

Nel 1938 vennero poste sulla treabezione le statue del Beato Alberto di Villa d’Ogna, del santo Gregorio Barbarigo e dell’Assunta opere di Giovanni Avogadri, quest’ultima caduta e rovinata viene sostituita nel 1991 con un’opera di Verdi.

Il piazzale è raccordato a via Pier Antonio Brasi, che si trova ad una quota inferiore, tramite tre scalinate, due frontali ed una laterale; la scalinata di sinistra è caratterizzata da un andamento curvilineo. 

Il portico è coperto con volta a crociera e si compone di cinque campate centrali e due avancorpi alle estremità. Questi ultimi e la campata di mezzo sono costituiti da un arco a tutto sesto poggiante su semi pilastri ionici e affiancato da due lesene composite; le restanti quattro campate si aprono sull’esterno con una bifora ciascuna sorretta al centro da una colonne ionica liscia. Sotto il portico vi sono tre portali.

Curiosità: Le tre scalinate che conducono al sagrato e al portico meritano da sole una visita. Tradizionalmente, la scalinata centrale è quella percorsa dalle spose a braccetto con il padre, mentre lo sposo attende sul sagrato. Su quella di sinistra, curvilinea, si fa solitamente la foto dopo la cerimonia con tutti i parenti;

#9. Assaggiare il gelato più buono di Clusone (secondo me)

Quando fa caldo non c’è niente di più meglio di un bel gelato (almeno per me). Quello che sto per consigliarvi è del tutto spontaneo. Amo il gelato e sono particolarmente esigente in fatto di nuovi gusti. Per questo quando trovo un gelato che mi piace, la prima cosa che faccio è segnarmi il nome della gelateria e consigliarlo a tutti appena posso.

Sabato scorso a Clusone ho scoperto una gelateria che è entrata nella lista delle mie preferite: si tratta della Gelateria da Claudio, in Piazza Paradiso. Beh… ho assaggiato tre gusti fantastici: biscottone, Lotus e torta di mele. Da provare e riprovare all’infinito.

Curiosità: Uno studio che ha indagato il misterioso legame tra cibo e sfera emotivo-gratificatoria, stilando un’ideale classifica degli alimenti più capaci di regalarci un sorriso. L’indagine prova scientificamente che la felicità schizza alle stelle soprattutto davanti a un buon gelato. Insomma, mangiare il gelato fa stare bene. Bisogna solo saper scegliere quello giusto.

Gelateria da Claudio
@ gelateria da Claudio

#10. Ristorarsi nella Pineta della Selva di Clusone

La Pineta (o Selva) di Clusone offre decine di percorsi per chi desidera passeggiare tranquillamente senza fare troppa fatica. Siamo intorno ai 550 metri di quota, ma il fresco della pineta è un toccasana quando in pianura ci sono 30 gradi.  Non esiste un bergamasco (tra quelli che conosco) che non mi abbia detto di essere andato almeno una volta in vita sua a prendere il fresco nella Pineta di Clusone. Ecco perché mi sento di consigliarvela.

Si stima che, al suo interno, siano disponibili oltre 22 chilometri di tracciati pedonali, a cui si devono aggiungere quelli del circuito di skiroll e della pista ciclopedonale proveniente dalla bassa Valle Seriana. Numerosi sono i percorsi che si possono intraprendere: potrete ad esempio raggiungere il Fontanino di Sales, da cui sgorga un’acqua freschissima.

Salendo da Bergamo, poco prima della rotonda che, a sinistra, porta a Piario, si trova un ampio parcheggio sterrato dal quale è possibile inserirsi nel tracciato della pista ciclabile. La pista attraversa un bosco misto di pino silvestre, abeti rossi e latifoglie che costituisce un ambiente di elevato valore forestale e paesaggistico il cui pregio è riconosciuto a diversi livelli istituzionali.

Iscritta al catalogo delle “Bellezze Naturali d’Italia” nel 1922, è una pineta che vi farà dimenticare i frastuoni e i problemi mondani. Un territorio ampissimo importante non solo dal punto di vista turistico, ma anche da quello geologico.

Curiosità: Nella pineta di Clusone, potete trovare  alcuni Massi Erratici di cui vi ho già parlato nell’articolo dedicato alla Valle del Freddo

ciclovia della Valle Seriana bivio per ingresso in pineta

 

Come arrivare a Clusone

Da Bergamo
Prendere la SS 671, superare i comuni di Nembro, Ponte Nossa, proseguire seguendo le indicazioni per Clusone.
Da Milano
Prendere l’autostrada A51 e seguire la direzione Tangenziale Est, proseguire sull’autostrada A4 fino all’uscita di Seriate, seguire la direzione Bergamo, prendere la SS 42 e seguire le indicazioni per Albano, continuare sulla SS 671 e seguire le indicazioni per Clusone.
Da Bologna
Dall’autostrada Adriatica A14 continuare sull’autostrada del Sole A1, seguire la direzione Cremona – Brescia, proseguire sull’A21, uscire a Brescia Centro, in prossimità di Brescia continuare sulla SP BS11 in direzione Centro/Tangenziale Sud, uscire in direzione Milano/Bergamo, raggiungere la SS 510/SP 510, prendere poi la SS 42, proseguire per Sovere, Clusone.
Da Genova
Dall’autostrada A7, seguire le indicazioni per Milano, in prossimità di Milano continuare sulla A 50 e seguire la direzione per l’autostrada A51, continuare seguendo la direzione per l’autostrada A4, dall’A4 prendere l’uscita in direzione Seriate, seguire la direzione Bergamo, prendere la SS 42 e seguire le indicazioni per Albano, superato il comune di Ponte Nossa proseguire seguendo le indicazioni per Clusone.
Da La Spezia
Dall’autostrada della Cisa A15, seguire la direzione Milano, proseguire sull’autostrada del Sole A1, seguire le indicazioni per Cremona, continuare sull’autostrada A21 fino a Brescia Centro, in prossimità di Brescia, continuare sulla SP BS11 in direzione Centro/Tangenziale Sud, uscire in direzione Milano/Bergamo, raggiungere la SS 510/SP 510, prendere la SS 42 e seguire le indicazioni per Albano, superato il comune di Sovere proseguire seguendo le indicazioni per Clusone.

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Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.

Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.

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Note

Le foto, dove non indicato diversamente, sono mie. Tutto quello che vi consiglio l’ho provato personalmente. Le curiosità, quelle me le hanno raccontate e io le racconto a voi. Spero che vi piacciano. 

Mentre scrivevo questo post, mi sono resa conto che mancano almeno una quindicina di cose che mi sentirei di inserire nella lista e che consiglierei di fare o vedere a Clusone. Certo, quattro ore non basterebbero, ma possiamo sempre parlare di un week end , non trovate? Quindi aspettatevi un nuovo post, ad integrazione. 

Ovviamente a vedere gli allenamenti dell’Atalanta ci sono stata. E siamo a 11!
(faccina con occhio strizzato)

Atalanta agli allenamenti a porte aperte Clusone 2019

 

16 comments

  1. Ma quante cose che non sapevo su Clusone, credo di esserci stata una volta da piccola. Mi attirano particolarmente la basilica e il suo museo

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

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