Insieme di visi e di voci di Stefano Triulzi_Mostra

Bg Bs 2023 | La mostra fotografica di Stefano Triulzi Insiemi di visi e di voci a Bergamo

Insieme di visi e di voci di Stefano Triulzi. Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023, la provincia di Bergamo si racconta attraverso 23 luoghi, 23 sequenze fotografiche, 23 pannelli con dati di infografica e 23 podcast, offrendo al visitatore insoliti ritratti della nostra terra. Un progetto multimediale, quello di Stefano Triulzi (fotografo), che è più di una mostra fotografica, è una vera e propria esperienza narrativa volta a dare valore alle culture nascoste del territorio provinciale attraverso i racconti delle sue genti.

Il progetto multimediale che racconta la provincia di Bergamo

La mostra Insieme di visi e di voci di Stefano Triulzi è un progetto artistico e culturale realizzato percorrendo più di 5000 km della Bergamasca. Durante il viaggio sono state coinvolte più di 350 persone, le cui voci registrate in podcast consentono di immergersi nelle diverse storie di un operoso territorio ricco di genio e altruismo. L’autore ha messo insieme una vera galleria vivente, spesso divertente, di visi e di voci che descrivono vissuti e riflessioni di singoli individui, così come storie di passioni e di appartenenza a associazioni e imprese virtuose.
Visitandola vi renderete presto conto che è più di una mostra: è un racconto antropologico e sociale che raccoglie esperienze straordinarie capaci di coniugare tradizioni, valori, solidarietà e innovazione.

Insieme di visi e di voci: cosa scoprirete

Stefano Triulzi ha gettato uno sguardo contemporaneo sulla Bergamasca, una terra ricca di testimonianze e di storie da scoprire, e ha raccontato con un linguaggio moderno ciò che la cultura bergamasca apparentemente tace, ma conserva “sotto la brace”.

Qui scoprirete storie inedite di vita di piccole e grandi comunità, capaci di produrre cultura attraverso una sensibilità e uno sguardo sempre attento ai temi dei diritti, del lavoro e dei costumi.

Dal pannello 1 al pannello 12

Lungo il cortile porticato del Palazzo di via Tasso si potranno scoprire il folklore bergamasco e quello boliviano (pannelli 1 e 2), gli alpaca e lama della Valle Imagna e le molte storie di Gandino (pannelli 3 e 4), il lavoro al femminile di Ornica e l’attività della Pro loco di Ardesio (pannelli 5 e 6). E poi ancora la microeconomia sociale delle donne di Parre, montagne innevate con i campioni paralimpici e i giovani sciatori di Clusone (pannelli 7 e 8).

Si scende poi nel ventre della terra con i nuovi lavori e percorsi delle miniere orobiche per risalire ai rifugi dove il CAI Bergamo lavora per rendere la montagna accessibile a tutti  (pannelli 9 e 10). Scoprirete la casa dei semi e dei boschi a Corna Imagna e ci si inoltrerà tra note di musica tradizionale sul ponte tibetano più lungo del mondo a Dossena (pannelli 11 e 12).

Dal pannello 13 al pannello 23

Si prosegue poi con contesti più urbani tra l’arte condivisa del Baro, passando per il recupero edilizio di Zingonia (pannelli 13 e 14), la ricerca in Brembo al Kilometro rosso seguito dal minuzioso lavoro di conservazione negli archivi della Fondazione Legler (pannelli 15 e 16).

Risalendo il parco del Serio incontrerete un pastore con le sue pecore giganti bergamasche, per poi remare a Lovere con l’ultimo pescatore bergamasco (pannelli 17 e 18). Vi immergerete tra le aree boschive della val di Scalve con i giovani boscaioli per poi valicare passi e scoprire i castanicoltori creativi di Averara (pannelli 19 e 20).

Quasi immobili con le radici nella terra per una foto corale che racconta il mais antico e nostrano bergamasco, brindando all’eccellenza del vino dei nostri colli per concludere con un immancabile piatto di casoncelli, pieni di umanità (pannelli 21, 22 e 23). La mostra verrà completata con alcune foto di reportage e una finestra dedicata al mondo dei nostri gloriosi formaggi bergamaschi.

Informazioni utili

La mostra è visitabile fino al 9 settembre. Per una migliore esperienza si consiglia di portare auricolari o cuffie. Attraverso i Qr-code in mostra (oppure collegandosi a: http://stefanotriulzi.com/podcast1.mp3) si potranno ascoltare le voci delle persone ritratte.

ORARI DI APERTURA: dal lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle 19.00, venerdì dalle 8.00 alle 18.00, e nei fine settimana in concomitanza con gli eventi previsti nel programma “Estate in Provincia”.

Fotografie, ricerca, testi e informazioni: StefanoTriulzi
Art Direction: Laura Cattaneo

Al Palazzo della Provincia di Bergamo guardatevi intorno

Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce le 1001 cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.

Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.

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Il Palazzo della Provincia di Bergamo è uno scrigno d’arte tutto da scoprire. A partire dal Parco della Scultura, finendo con il Museo del Burattino. Per saperne di più, leggete: 

Note: Le foto sono in parte mie e in parte di Stefano Triulzi

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