Città Alta dalla Rocca

Bergamo Alta: 10 posti instagrammabili tra l’Accademia Carrara e la Rocca, passando dalle Mura e da Piazza Vecchia

Qualche giorno fa ho cambiato smartphone e sono passata da iphone a OnePlus. Poco prima di fare tutti i passaggi di rito, ho scaricato le 35mila foto che avevo ancora nel telefono e le ho messe su un hard disk. Avete capito bene: 35 mila foto! E di queste almeno 2 terzi sono foto scattate a Bergamo e in provincia. Per curiosità ho preso quelle dell’ultimo anno e le ho messe in slideshow e mi sono accorta che ci sono almeno  una decina di soggetti che si ripetono quasi all’infinito: ripresi in ogni stagione, con ogni luce o tempo atmosferico, ad ogni ora del giorno e della notte. Scorci che fotografo lungo il percorso che la domenica mattina mi porta dall’Accademia Carrara fino in Piazza Vecchia, al Caffè del Tasso dove mi fermo a bere il caffè, e poi fino alla Rocca, dove mi piace andare ad ammirare i tetti di Città Alta. Sono quelli che i giovani definirebbero i 10 posti instagrammabili di Bergamo. 

Ho deciso quindi di raccogliere in un unico articolo i luoghi più instagrammabili di Bergamo Alta secondo me (ossia secondo Cose di Bergamo) che una volta scoperti sono certa non riuscirete più a smettere di fotografare. Li mostro qui, nella speranza che mi confortiate e che mi diciate che non sono matta, che sono anche i vostri preferiti.

Poi ovviamente ci sono anche i 10 posti che dovete assolutamente visitare o conoscere di Città Alta, ma questa è un’altra storia.

Cominciamo…

1. L’Accademia Carrara

Appena arrivate in Piazza Carrara la noterete subito. L’Accademia Carrara,  la pinacoteca di arte antica e moderna di Bergamo: un imponente edificio bianco in stile neoclassico, con una bella cancellata. Il percorso espositivo, organizzato su due piani e sviluppato in 28 sale, si compone di oltre seicento opere esposte che ricoprono un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento sino alla fine dell’Ottocento, toccando le principali scuole pittoriche italiane e la pittura d’oltralpe di Fiandre e Olanda. Bellissima da fotografare, sia di giorno che di notte. Bellissima da visitare ogni volta che potete.


2. La Scaletta della Noca

Guardando l’Accademia Carrara, nell’angolo a sinistra, si trova l’imbocco della Scaletta di via della Noca. Qualche bontempone ha corretto la targa della via aggiungendo una G e una C (indovinate come), ma il giusto toponimo è Noca. E’ una scalinata ampia e dolce, tutta dritta e lunga trecento metri.
E’ quella che mi piace percorrere quando vado in Città Alta, dopo aver parcheggiato davanti al Palazzetto. Le prime volte alla fine della scaletta il cuore mi schizzava fuori dalle orecchie per la fatica, ma ora ci sono abituata ed è quella che preferisco in assoluto: abbastanza rapida senza essere troppo ripida.

Pur sembrando una semplice scaletta, qui ci sono delle curiosità e dei passaggi curiosissimi di cui tener conto. Come ad esempio una lapide di origine veneziana che segna il limite invalicabile di edificabilità a partire dalle Mura e una porta in ferro colorata e piena di tag da usare come sfondo colorato per una foto a figura intera.

3. L’opera di Manuel Bonfanti

Al termine della salita, prima di immettersi sulla strada che porta a Porta Sant’Agostino, guardate nel giardino antistante le Mura. Noterete uno strano oggetto colorato di notevoli dimensioni: si tratta di un’opera dell’artista bergamasco Manuel Bonfanti. Un’opera alla quale sono personalmente legata perché mi ha permesso di entrare in contatto con alcuni artisti bergamaschi che mi piacciono molto. Infatti un po’ di anni fa avevo postato l’opera su Instagram e Manuel mi ha contattato dopo aver messo il like e mi ha fatto scoprire la galleria d’arte che si trova in uno dei corridoi dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo,The Tube One.

4. Porta Sant’Agostino e la fontana

E’ quasi impossibile non fotografare Porta Sant’Agostino quanto ci si trova di fronte a questa costruzione. La cosa che salterà subito all’occhio è il Leone Alato che si trova sulla facciata e che ritroverete su altre porte ed edifici di Città Alta (avete mai fatto al caccia al leone?). Poi, quando vi ci troverete di fronte, noterete al di là della porta una fontana, con una bella aiuola fiorita: sembra incorniciata nella fenditura della porta.

Se volete saperne di più sulle porte di Bergamo, leggete qui.

5. L’ex chiesa di Sant’Agostino e la Fara

Una volta oltrepassata Porta Sant’Agostino potete decidere di andare a sinistra e percorrere le Mura o andare a destra e raggiungere la Fara, una grandissima piazza sulla quale si affaccia l’ex chiesa di Sant’Agostino. Salendo verso la parte alta di Via Porta Dipinta, voltandovi, vedrete l’ex chiesa, oggi aula magna dell’Università, in tutta la sua bellezza.

Una curiosità: l’erezione delle mura, operazione di riassetto urbanistico durata fino al XVI secolo, ha portato alla distruzione di numerosi edifici storici, soprattutto religiosi. Di tutti i monumenti presenti lungo la cinta delle mura si salvò soltanto la chiesa di Sant’Agostino.

Ma non è l’unica curiosità che riguarda questa chiesa. Sono certa che quando saprete che la facciata di quella chiesa suona una ninna nanna bergamasca non potrete fare a meno di fotografarla.

Sant'agostino Bergamo Alta


6. Le Mura, le panchine, il cuore e il cigno di edera

Se, oltrepassata Porta Sant’Agostino, proseguite sulla sinistra costeggerete il Viale delle Mura e avrete diversi scorci instagrammabili.
Io amo moltissimo il punto dalla quale si scorge la statua di Sant’Alessandro. Ma anche il punto da cui si riesce a fotografare Porta San Giacomo vista sul fianco.  E tutte le panchine dove le coppie più o meno giovani si fermano a riposare ammirando il paesaggio. Ma non solo.

Il cuore e il cigno sono i miei preferiti. Si tratta di figure disegnate con l’edera rampicante che si trovano sulla parete del terrapieno dei palazzi di Città Alta. Sicuramente i giardinieri hanno un termine tecnico per descrivere queste opere verdi, ma io non so spiegarvele diversamente. Si trovano di fronte ad un parcheggio per le auto, nei pressi di Villa Trussardi. Non potete sbagliarvi: hanno la forma di un cuore e di un cigno. Si dice che siano stati realizzati in occasione di un matrimonio di casa Trussardi e che da allora continuino ad esistere.

7. Porta San Giacomo

Sarò banale, ma secondo me questa è la più bella delle porte di accesso dalle mura venete alla città alta di Bergamo, venne costruita nel 1592, è la sola in marmo bianco rosato della cava di Zandobbio della Val Cavallina.
La costruzione delle mura venete incominciò nel 1561, e dovevano essere l’avamposto protetto a ovest dei territori della Serenissima dal milanese che dopo la morte di Francesco Sforza II (1535) e la pace di Chateau-Cambrésis (1559) era diventata una provincia spagnola.

La facciata, in marmo bianco rosato, con i fornici divisi da colonne, è in stile toscano del Vignola. Venne progettata da Buonaiuto Lorini, con due pinnacoli che la sovrastano lateralmente, mentre l’effige del leone alato simbolo di San Marco è posto nella trabeazione centrale. Questo abbellire la facciata verso l’esterno dell’abitato cittadino, più che verso l’interno, indicava una chiara apertura.  Le mura furono infatti costruite non solo a difesa della città, ma anche per manifestarne la grandiosità.

Per approfondire, leggete: 

8. Il Lavatoio di via Mario Lupo

Non è la prima volta che ne scrivo: per me è davvero uno dei luoghi più instagrammabili di Bergamo. E anche Instagram mi dà ragione. Una lunga vasca in marmo bianco, suddivisa in diverse parti, con un’elegante copertura in ghisa e lastre di lamiera. Il Lavatoio di via Lupo in Città Alta, costruito nel 1891, rappresenta ancora oggi un modello dal punto di vista progettuale.

Dotato di un sistema di adduzione dell’acqua, di uno scarico di troppo pieno, di un processo di scarico delle acque sporche dopo il lavaggio e del canaletto di raccolta degli spruzzi d’acqua prodotti durante il lavaggio, il Lavatoio si dimostra efficiente e funzionale. Del resto, all’epoca le condizioni igieniche in cui versava Bergamo erano davvero precarie: un’epidemia di colera nel 1884 aveva flagellato la città e i medici avevano segnalato la pessima qualità dell’acqua in Città Alta che favoriva la diffusione del tifo, malattia altamente contagiosa e spesso mortale che si ripresentava ogni estate.

Per cercare di rimediare, il Comune di Bergamo decise allora costruire una serie di lavatoi pubblici: oltre a quello in via Lupo, ne sorsero uno in via Boccola e uno in Borgo Canale. Il Lavatoio di via Lupo rimase in uso sino agli anni ’50 e oggi viene conservato con cura come prezioso ricordo del passato. In questi mesi è recintato perché stanno facendo dei lavori di ripristino delle condutture d’acqua per ridare acqua alle vasche.

lavatoio di Via Mario Lupo

9. Piazza Vecchia

Piazza Vecchia dall'alto di fronte a Palazzo Vecchio

Volete vedere una foto immersiva di una delle piazze più belle del mondo? E’ stata scattata qualche anno fa, ma la piazza è sempre quella. Me l’ha inviata Giancarlo, uno dei lettori di questo blog che non finirò mai di ringraziare per la gentilezza.

Piazza Vecchia è stata per secoli il fulcro del potere politico di Bergamo e ancora oggi continua ad essere il luogo dove ci si incontra e dove io personalmente vado ogni domenica a fare colazione al Caffè del Tasso.  Sulla Piazza si affacciano maestosi e imponenti edifici disposti secondo una geometria armonica e perfetta, tanto da far dire all’archistar Le Corbusier che “è talmente bella è perfetta che non si può più toccare neppure una pietra, sarebbe un delitto”. E poi è piena di curiosità che dovete assolutamente conoscere.  Spiccano il Palazzo della Ragione, che risale alla fine del 1100 e rappresenta la più antica sede comunale lombarda esistente, e la Torre Civica, detta “il Campanone. Al centro di Piazza Vecchia puoi ammirare la fontana Contarini, donata alla città nel 1780 dal Podestà Alvise Contarini Sul lato opposto della Piazza  sorge il Palazzo Nuovo, sede del Comune fino al 1873 e oggi della Biblioteca Angelo Mai che conserva un patrimonio librario composto da incunaboli, cinquecentine, stampe, manoscritti e altri reperti di inestimabile valore, rendendola una delle biblioteche più importanti d’Italia.

Costruita nel medesimo punto dove sorgeva l’antico foro romano, la Piazza diviene il centro della città medievale. Originariamente limitata all’attuale Piazza Duomo, è il luogo dei proclami pubblici e il centro del commercio cittadino, come dimostrano ancora le barre in ferro poste sul fianco della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Da qualche anno, questa piazza è sede di un evento internazionale: “I Maestri del Paesaggio”, allestito da importanti artisti e paesaggisti internazionali, che per due settimane trasformano Piazza Vecchia in una magnifica “piazza verde” arricchita con piante di ogni tipo e oggetti di design.

10. La vista dalla Rocca

La vista dei tetti di Città Alta dalla Rocca da sola vale un viaggio, secondo me. In realtà lo potrei dire di tutto quello che c’è in Città Alta, ma che volete, io sono di parte. Comunque, salite alla Rocca, entrate nel parco delle Rimembranze e percorrete a piedi tutto il perimetro lungo il muretto. Ad un certo punto, rimarrete senza fiato. Ne sono certa.

Per approfondire, leggete:

 

Conoscete altri luoghi instagrammabili di Bergamo?

Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce ogni settimana almeno 3 cose da fare a Bergamo e in provincia.

Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze e la mia conoscenza del territorio, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.

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21 comments

  1. Sono stata a Bergamo per la terza volta due settimane fa, purtroppo per una veloce gita fuori porta di qualche ora, come sempre. Adoro Piazza Vecchia, adoro la passeggiata lungo le Mura, soprattutto al tramonto, adoro Porta San Giacomo (anche se non ho ancora deciso se preferisco questa o quella di Sant’Agostino), adoro la Rocca per la possibilità che dà di vedere i tetti dall’alto e mi piace particolarmente lo scorcio sulla Chiesa/Università (il grande prato là davanti: in estate mi immagino tutti gli studenti sdraiati lì nelle pause fra le lezioni!). Mi piace molto anche la piazza in cui si arriva con la funicolare e un po’ tutte le stradine, di cui però non conosco i nomi che si arrampicano verso l’alto. Quindi sì, direi che Città Alta è davvero molto instagrammabile e la prossima volta cercherò anche gli altri posti da te suggeriti.

  2. Bellissimi luoghi instagrammabili 😀 Spero di capitare presto a Bergamo, i miei posti preferiti rimangono sempre quelli alti panoramici, il colpo d’occhio sui tetti della città, i campanili e i monumenti più importanti!

  3. Ancora non sono mai stata a Bergamo purtroppo, ma tutti me ne han sempre parlato bene. Devo dire che dalle tue foto sembra davvero valere la pena, a prescindere dal fatto che siano luoghi instagrammabili. Ma se ti devo dire quello che mi colpisce di più e che penso possa avere un effetto più wow su instagram, non posso fare altro che dirti il cigno 🙂

  4. Non sono più giovane per cui non so se questi angoli siano instagrammabili (ho anche delle difficoltà a scriverlo) o meno, ma quello che è certo è che sono bellissimi. Forse ti ho già detto che la prossima primavera ho prenotato un volo all’alba da Orio al Serio e spero davvero di riuscire a prendermi il giorno prima di ferie per poter dedicare qualche ora a Bergamo.
    Bellissimo il “cespuglio” di edera a forma di cigno e stupenda la vista dalla Rocca!

    1. Spero di aver contribuito a farti venir voglia di visitare Bergamo. Su questo blog ci sono un sacco di spunti. In caso scrivimi che ti dò qualche dritta.

  5. Ammetto che a me piacciono questi tipi di articoli dove grazie alle foto si ammira la bellezza degli scorci di una città come Bergamo. A volte proprio grazie ad Instagram ho scoperto nuove destinazioni che voglio visitare, perché si prende ispirazioni anche dalle foto.
    Il confronto poi tra le varie prospettive o durante le varie stagioni colpisce sempre. So che dico sempre che prima o poi dovrò venire a Bergamo, e sono sicura che un giorno lo farò davvero per ammirare con i miei occhi tutti questi posti magnifici di cui scrivi sempre.

    1. Ti ringrazio Veronica. Spero, quando verrai, che riusciremo a incontrarci per un caffè. 😉

  6. Che meraviglia questi posti! Sembrano l’ideale per me che amo fare foto! A furia di leggere i tuoi articoli mi stai facendo venire una gran voglia di organizzarmi e fare un salto a Bergamo nel prossimo futuro!

  7. Sarò sincera, mi piace fotografare scorci particolari o come li chiamano tutti, instragrammabili. Con mio grande dispiacere però Bergamo mi manca, è un pezzettino d’Italia che ancora non mi sono ritagliata ma conto di rimediare presto.
    Nel frattempo ho preso appunti di tutti i tuoi consigli e ho ammirato attraverso le tue foto, dei luoghi niente male!

  8. Sono tornata a Bergamo Alta a inizio anno e sono riuscita a vedere molti dei posti che citi qui ma altri mi sono sfuggiti purtroppo!

  9. Molto interessante soprattutto per me che cerco sempre punti ad hoc per fare foto. Aggiungo al mio programma per quando riuscirò a visitare Bergamo.

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

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