Val Brembana | Foliage d’autunno. Il foliage autunnale è quel particolare fenomeno durante il quale le foglie degli alberi decidui cambiamo colore, passando dal verde dell’estate al giallo, arancione, rosso e marrone tipici dell’autunno. Per osservarlo anche in Val Brembana il periodo migliore, viste le ottobrate che stanno prolungando il caldo estivo, va da metà ottobre a metà novembre.
Il fenomeno del foliage da origine a veri e propri spettacoli della natura, e camminare nei boschi decidui in questa stagione regala colori, benessere e serenità. Non serve essere degli alpinisti o atleti provetti per poterlo ammirare, esistono infatti numerose passeggiate alla portata di tutti che vi permetteranno di immergervi in un paesaggio multicolore, di raccogliere foglie per fare composizioni e fare foto che vi emozioneranno ogni volta che le guarderete.
Ecco quello che troverete in questo articolo
La Ciclabile della Val Brembana

Il percorso più affascinante e più versatile per chi ama il foliage è quello tra Zogno e Lenna, lungo la Ciclabile della Val Brembana. Questa ciclovia ricalca il sedime della vecchia ferrovia della Val Brembana che da Bergamo portava fino a Piazza Brembana, lungo il fiume Brembo: 19 km e un dislivello di 180 metri (affrontabili sia in bicicletta che a piedi), tra fitti boschi. Il fondo stradale oggi è misto, asfalto e ghiaia, con fontanelle e panchine per la sosta lungo tutto il percorso e brevi sentieri sterrati a fare da raccordo dove non si è potuto seguire il tracciato dell’antica ferrovia.
Per approfondire, leggete:
- Cicloturismo bergamasco: ciclabile della Val Brembana, la vecchia Ferrovia che si percorre in bicicletta
- Ol trenì e Il Trenino di Valle Brembana, due canzoni sulla Ferrovia della Val Brembana (la storia e le storie)
A ritmo lento lungo la ciclabile è possibile raggiungerei borghi e i paesi più belli della Val Brembana. Potete partire dalla zona di Ambria e raggiungere San Pellegrino Terme: le zone boschive che le circondano d’autunno si tingono di mille sfumature. Con una piccola deviazione su una mulattiera potete raggiungere Oneta dove visitare anche la Casa d’Arlecchino, la dimora dei ricchi mercanti Grataroli dove viveva il servitore buffo diventato attore di strada a Venezia. Più a nord, Cornello dei Tasso, abitato dai Tasso che dal XIII secolo inventarono e gestirono i traffici postali privati. Sorto su uno sperone di roccia a picco sul Brembo, tutto intorno è circondato da boschi screziati dai mille colori.
Per approfondire la storia e la magia dei luoghi segnalati, leggete:
- Val Brembana | Cose da fare a San Pellegrino Terme assolutamente.
- Val Brembana | Visitare uno dei borghi più belli d’Italia, Cornello dei Tasso.
- Val Brembana | Da Cornello dei Tasso a Oneta per scoprire la Casa di Arlecchino.
In Val Brembilla lungo la Via Taverna

La Valle Brembilla ha vissuto profonde trasformazioni che l’hanno portata ad essere l’area maggiormente industrializzata della Val Brembana. Centinaia di piccole e medie aziende danno vita ad una realtà economica che si è ormai pienamente affermata in campo nazionale e internazionale. Eppure la Val Brembilla non è solo industria. Basta lasciare il fondo valle e risalire a piedi l’antica Via Taverna, alla ricerca dei numerosi nuclei storici per godere degli splendidi colori dei boschi screziati e tornare a casa con la macchina fotografica piena di foliage.
La Strada Taverna è un’antica via di comunicazione di epoca rinascimentale. L’escursione sul tracciato storico inizia in località Ponti di Sedrina, sul lato a monte della strada provinciale per la Val Brembilla, nelle vicinanze del ponte medioevale detto “del Cappello”. In origine la mulattiera, tracciata sino a Sant’Antonio Abbandonato di Brembilla e a Catremerio, era detta Strada Meneghina, dal nome del primo abitato che, salendo, si incontra. Successivamente, sulle carte catastali Lombardo-Venete diventa Strada Taverna, probabilmente in virtù di un importante luogo di sosta lungo il tragitto localizzano a Castignola di Là, dove troviamo un bell’edificio dove sul portale d’ingresso campeggia la data del 1507, la più antica trovata nel comune di Brembilla.
Per approfondire la storia e la magia dei luoghi segnalati, leggete:
- Val Brembilla |Lungo la Strada Taverna alla scoperta dei misteriosi Muraglioni di Ca’ Marta.
- Val Brembilla | Il Ponte del Cappello e il volto misterioso che faceva spaventare i bambini.
- Val Brembilla |Catremerio: l’antica contrada dove il tempo sembra essersi fermato.
In Alta Val Brembana

Per vedere da vicino i boschi che cambiano colore dovete andare nel cuore dell’Alta Val Brembana. Una vera passeggiata tra natura e cultura. In questo tratto di Val Brembana potrete godere di tutta la bellezza delle Orobie e fare un tuffo nella storia tra luoghi antichi. Qualche esempio? Averara, nella Valle del Ferro. Oppure Branzi e Carona, collegate da sentieri immersi nei boschi e puntellate di antichi borghi. La zona di Mezzoldo, con l’antico borgo di Sparavera, circondato da campi e boschi. E non dimenticare gli antichi mulini come quello di Roncobello.
Per approfondire, leggete qui:
- Val Brembana | Al Mulino FAI di Baresi immerso nei boschi di Roncobello.
- Alta Val Brembana | Alla scoperta dell’Antica Via Porticata di Averara e della sua valle.
- Alta Val Brembana | Visita a Sparavera, uno dei borghi antichi più belli della valle.
- Alta Val Brembana | Patata di Carona: il pane e un sentiero per andare A spasso nel tempo.
- Alta Val Brembana | Alla scoperta di Pagliari, antico borgo di montagna, a due passi da Carona.
Se volete un suggerimento carino, per una passeggiata semplice, cliccate qui
Week end a tema Foliage organizzati da Altobrembo
Per apprezzare la natura che cambia i suoi colori, Altobrembo organizza, il week end del 21-22 ottobre a Cusio, Santa Brigida, Averara e Valtorta, il Foliage in Alta Val Brembana, nei boschi e nei borghi locali.
Sabato 21 ottobre alle ore 14.30 a Cusio, Il foliage delle Orobie – una passeggiata nel bosco per esplorare il panorama della valle, un’occasione unica per immergersi in un bagno di suoni e colori attraverso la voce dell’accompagnatore professionista Andrea Carminati (costo di partecipazione €10).
Domenica 22 ottobre alle ore 9:30, a Santa Brigida e Averara, al via FLÂNEUR – Esperienze visive: fotografare il foliage, camminando tra i borghi antichi della Val Mora; un percorso artistico, teorico e pratico adatto ad adulti e ragazzi con i consigli dell’esperta Ludovica Belotti (costo di partecipazione €10).
Consigli pratici
Se ami andare per boschi a fotografare il foliage ecco alcuni consigli pratici su abbigliamento e su come fare la foto perfetta.
Come vestirsi
Andare per boschi in autunno alla ricerca dei luoghi migliori dove ammirare il foliage è diventata un’attività molto diffusa in Italia.
Data la stagione sarà necessario vestirsi “a cipolla”: avere degli indumenti caldi, per proteggersi dai primi freddi o da spogliare in caso il caldo estivo si faccia sentire. Anche la scelta delle calzature dovrà essere fatta con attenzione: ginniche, pedule o scarponcini dovranno infatti garantire una buona aderenza al terreno, che spesso in autunno risulta essere umido e scivoloso.
Fotografare il foliage
Se volete qualche informazione per fotografare il foliage al meglio, con la macchina fotografica o con il vostro cellulare, leggete:
Valle Imagna | Tutti pazzi per il foliage e i consigli per la foto perfetta.
Amate il foliage?
Ciao, io sono Raffaella Garofalo e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita.
Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze, la mia conoscenza del territorio e tutto quello che scopro sui libri o in rete, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.
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Per fotografare il foliage non è necessario andare lontano a volte. Anche chi abita o vuole visitare Bergamo potrà godere delle meraviglie della natura in autunno. E già che ci siete, se camminate lungo le Mura, non dimenticate che l’autunno è anche il periodo delle gengie. Leggete:
Hai acceso la mia curiosità, grazie 🍂🍁