Bergamo autunno

Bergamo e provincia: 10 gite fuoriporta immersi nella natura che vi riempiranno gli occhi di colori e… di autunno

Quest’anno più che mai abbiamo riscoperto la provincia di Bergamo e le sue bellezze, il piacere della vita all’aria aperta, il piacere di passeggiare nella natura, la gioia di fare sport. L’estate ha in parte soddisfatto le mie (e le vostre) nuove necessità, ma volendo prolungare all’infinito tutti questi piaceri, Bergamo e la sua provincia sono una fonte inesauribile di sorprese. Il caldo estivo ci ha lasciato e per gli amanti della natura si entra in una stagione ancor più magica: i boschi si dipingono di colori autunnali a contrasto con le prime vette imbiancate, l’aria si rinfresca prolungando il confort per chi vuole scoprire le bellezze della provincia di Bergamo. Tre parole magiche: Bergamo, gite fuoriporta e autunno. 3 parole per costruire 10 gite fuori porta perfette per vivere al meglio una delle stagioni più belle e colorate dell’anno. Di sicuro ne troverete una adatta alla vostra voglia conoscere meglio Bergamo e la sua provincia!

Isola Bergamasca – Una passeggiata lungo l’Adda, da Crespi alla Centrale Idroelettrica Taccani

Se avete voglia di fare un tuffo nel passato, tornando indietro di un secolo e mezzo, tra le 10 gite fuoriporta in provincia di Bergamo, la visita di Crespi d’Adda, Patrimonio Unesco è quello che ci vuole per cominciare. Questo paese operaio fatto costruire nella zona dell’Isola Bergamasca nella seconda metà dell’Ottocento da Cristoforo Benigno Crespi, imprenditore tessile originario di Busto Arsizio, è un vero gioiello dell’archeologia industriale non solo bergamasca, ma addirittura italiana e del Sud Europa.

Qui troverete uno dei primi villaggi operai europei, fondato sull’esempio dei villaggi inglesi, con la fabbrica e le case per i dipendenti e tutte quelle attività di welfare che servivano a creare un vero microcosmo indipendente: la scuola, il medico, la chiesa, i lavatoi, il dopo lavoro, la corrente elettrica, i bagni pubblici… L’infermeria e il cimitero. Tutto era organizzato secondo lo schema e l’organigramma aziendale: le case per gli operai, quelle per gli impiegati e le villette in stile Liberty per i dirigenti. E il castello per il padrone.

La cosa che vi colpirà sarà senz’altro il senso di armonia di questi luoghi in una natura ordinata: le case col giardino, i viali alberati,  i boschi, il fiume…

A poche centinaia di metri la centrale idroelettrica che serviva a rifornire di energia la fabbrica e tutte le parti comuni del paese. Potrete anche visitarla e scoprire come funzionava allora e come funziona ancora oggi, a distanza di 150 anni dalla sua costruzione.

Per sapere quello che troverete e come organizzare la vostra gita fuoriporta, leggete:

Un viaggio nel passato al Villaggio Operaio di Crespi d’Adda, Patrimonio dell’UNESCO.

Trezzo sull’Adda: alla scoperta della Centrale idroelettrica Taccani, gioiello di ingegneria dal gusto Liberty

Crespi d'Adda in autunno

Valle Imagna – Una gita coi bambini nel parco del Brunone

Il Parco del Brunone è un sito di rilevanza mondiale dichiarato monumento naturale nel 2001 dalla Regione Lombardia e interessato dalla presenza di antiche fonti sulfuree e da giacimenti paleontologici, La Valle del Brunone è situata all’interno del comune di Berbenno, poco distante dall’abitato di Ponte Giurino. Si sviluppa lungo il corso del torrente Brunone, è attraversata da numerose strade poderali che conducono a cascinali isolati ed è caratterizzata in prevalenza da boschi che si alternano a piccole praterie.

L’area protetta Parco del Brunone risulta quasi interamente ricoperta da boschi misti di latifoglie; in essi prevalgono specie quali il faggio, il frassino maggiore, la betulla, il carpino bianco, l’ontano nero, l’acero montano, la roverella e il castagno. Inoltre anche presenze di noce, di ciliegio e di alcuni pini, tra i quali il pino strobo e il pino nero.

L’area presenta importantissimi strati fossiliferi risalenti al Triassico Superiore (215 milioni di anni fa). Si tratta di una ricca fauna fossile comprendente rettili, pesci, crostacei, molluschi e persino insetti. La specie simbolo è spettacolare esemplare di libellula fossile Italophlebia Gervasuttii (un nome infernale, potete dirlo!) esposta nelle sale del museo di Scienze Naturali di Bergamo.

Per godere ancora di più della natura e portarvi a casa dei ricordi (fotografici), leggete:

In Valle Imagna tutti pazzi per il foliage, con i consigli per la foto perfetta.

Parco del Brunone in autunno

Val Brembana – Lungo la via Mercatorum dalla casa di Arlecchino al paese dei Tasso, Cornello

La Val Brembana è una delle valli più importanti e conosciute della bergamasca e offre scorci davvero stupendi. Non c’è niente di più bello che passeggiare lungo una via antica di mercanti, la via Mercatorum, immersi nei colori dell’autunno. Se lo fate da Oneta, dove si trova la Casa Museo di Arlecchino, fino a Cornello dei Tasso, il paese degli inventori del servizio postale, credetemi che sarà davvero bellissimo.

Se volete saperne di più:

Da Cornello dei Tasso a Oneta, lungo la Via Mercatorum, per scoprire la Casa di Arlecchino

Visitare uno dei borghi più belli d’Italia, Cornello dei Tasso

Visitare uno dei borghi più belli d’Italia, Cornello dei Tasso

Val Seriana – Alle cascate della Val Vertova per ammirare le marmitte dei Giganti

Acqua cristallina e azzurra, cascate, ruscelli, fiori e piante: vi sembrerà di essere nel giardino dell’Eden. Sembra quasi impossibile che sia a due passi da casa ( 30 minuti da Bergamo e 1 ora e 15” da Milano) eppure, credetemi, la Val Vertova è una valletta imperdibile.

La voglia di immergersi nella natura di questa valle non passa mai: in primavera, in estate, in inverno. Ma forse è l’autunno il periodo migliore, quando il foliage colora tutto e rende questo luogo ancora più affascinante. Da visitare assolutamente. Perfetta anche con i bambini.

Se volete saperne di più:

La Val Vertova: rocce, cascate e pozze d’acqua verde smeraldo. What else?

Pozza dei Giganti in Val Vertova
Val Vertova

Terre del Vescovado – Tra vigneti e uliveti con il Cammino del Vescovado

Non c’è niente di più bello che camminare immersi nella natura, tra i vigneti e gli uliveti delle colline delle Terre del Vescovado. L’ho imparato nella camminata d’apertura del Cammino del Vescovado, un’esperienza che ancora oggi ricordo come un dono bellissimo.  E da allora, quando posso, ripercorro queste strade per immergermi nella bellezza, nei profumi e nei sapori delle Terre del Vescovado.

Se volete saperne di più, vi invito a leggere questi post:

La prima tappa del Cammino del Vescovado: da Scanzorosciate ad Albano Sant’Alessando

La seconda tappa del Cammino del Vescovado, 8 km da Albano Sant’Alessandro a Montello

Cammino del Vescovado paesaggio visto dal bosco

Valpredina – Una gita con i bambini nell’Oasi del WWF 

Se non ci siete mai stati dovete assolutamente portare i vostri bambini all’Oasi WWF Valpredina e se ci siete già stati dovete assolutamente tornarci: ogni stagione è diversa, ogni stagione è una scoperta. Perchè la natura è proprio questo: ogni momento dell’anno regala dei suoni, dei colori, dei momenti di vita tutti diversi.

Tra i 380 metri e i 1100 metri di altezza l’oasi della Valpredina è ricoperta di boschi con farnie e castagni, dove allocchi, civette e barbagianni hanno trovato il loro ambiente perfetto per nidificare, non lontano dal falco pellegrino che si è ormai abituato a coabitare insieme a colleghi che fanno il turno di notte.

Valpredina, che significa valle delle Pietre, è un’area protetta nel comune di Cenate Sopra. Seguendo un sentiero sterrato che si addentra nell’oasi del WWF si possono scoprire rari esempi di biodiversità. 37 ettari di riserva naturale, che dal 1983 accoglie decine di specie animali nel loro ambiente naturale costituendo uno degli ambienti più intatti delle Prealpi bergamasche.

Ai piedi degli alberi il torrente Predina ospita rarissimi esemplari di tritone crestato e salamandra pezzata, che è diventata il simbolo ufficiale di questa riserva, dove vivono anche oltre venti mammiferi differenti: da volpi, a martore, faine, tassi e caprioli.

Per saperne di più, leggete:

In gita con i bambini alla scoperta dell’Oasi WWF Valpredina: per lasciarsi incantare dalla natura

Oasi wwf Valpredina

Val Cavallina – Il periplo del lago d’Endine, tra natura e arte

Il periplo (quasi completo) del lago d’Endine è qualcosa che consiglio a tutti. Si può fare in primavera, estate e anche in autunno. Lo potete fare a piedi o in bicicletta. In inverno anche, ma la tentazione di camminarci sopra sarà più forte della voglia di costeggiare le sue rive.

Lungo il percorso potrete fermarvi a visitare piccoli borghi davvero suggestivi, potrete fermarvi a fare un pic nic o potrete fermarvi a mangiare in uno dei ristoranti in riva al lago. Ma quello che farete sicuramente sarà fermarvi a fotografare il foliage.

Se volete saperne di più sul lago d’Endine e sul periplo, ecco un post che vi invito a leggere:

Trekking per tutti: il giro ad anello del lago d’Endine, in Val Cavallina tra natura e arte

Scopri tutte le curiosità e i misteri sulla splendida chiesa romanica di San Pietro in vincoli di Spinone al Lago (BG)

Lago d'Endine in autunno

Lago d’Iseo – Da Lovere a Sarnico passando dall’Orrido del Boegn

La sponda bergamasca del Lago d’Iseo è un tour che può durare alcune ore o addirittura giorni se lo volete visitare bene bene.
Io vi consiglio di cominciare con una giornata e di scegliere un tema: potete fare un tour dedicato alla natura, magari in bicicletta, percorrendo la strada del lago da Lovere a Sarnico. Attraverserete molti paesini con scorci davvero strepitosi. Potete fermarvi nella baia dell’Orrido del Boegn, una falesia di roccia very impressive come direbbero gli inglesi, a picco sullo specchio d’acqua.

Per avere un’idea di quello che incontrerete lungo il percorso, ecco cosa leggere:

L’amore sboccia sul Lago d’Iseo: cose da vedere sulla sponda bergamasca end per innamorarsi del Sebino per sempre

orrido del Bogn Lago d'Iseo
Ph – Barbara Savà

Bassa Pianura Bergamasca – Il tour dei castelli in bicicletta

Una gita da fare in giornata per un viaggio nel tempo? Il Tour dei Castelli della Bassa Pianura Bergamasca è una di quelle gite fuoriporta che dovete proprio fare. Pochi chilometri racchiudono un’incredibile concentrazione di castelli e di borghi medievali, la maggior parte dei quali perfettamente conservati e aperti al pubblico.

Il percorso è semplice: Malpaga, Gavernago, Martinengo e Cividate al Piano per cominciare. Romano di Lombardia, Calcio e i suoi due castelli, castello Barbò a Pumenengo, Torre Pallavicina con la Torre di Tristano.

Da Torre Pallavicina, allungando il percorso di pochi minuti, potete estendere la visita ai borghi e ai Castelli medievali visitando la bellissima città con la rocca viscontea di Soncino.

Cicloturismo a Bergamo: 6 percorsi ciclabili tra arte e natura in provincia di Bergamo

Visitare il castello di Barbò a Pumenengo, nella Bassa Bergamasca Orientale

Pomeriggio a corte nel castello di Bartolomeo Colleoni a Malpaga

Visitare Palazzo Barbò a Torre Pallavicina e lasciarsi sedurre anche da una magnolia in fiore

castello Cavernago autunno

Valcalepio  – Un tour del gusto tra natura e cantine

Quando si parla di Strade del Vino, proporre una gita in Val Calepio, scavallando anche il confine bergamasco per raggiungere la Franciacorta è un obbligo.

I tre percorsi della Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio

Il primo, denominato I Conventi, parte dall’uscita autostradale di Capriate S. Gervasio e termina a Bergamo;  lungo il suo tragitto è possibile ammirare l’Abbazia di San Egidio a Sotto il Monte Giovanni XXIII, l’Abbazia di Pontida e la splendida chiesa di San Tomè ad Almenno San Salvatore.

Per saperne di più, leggere:

Abbazia di Fontanella, una storia lunga più di mille anni

Alla Rotonda di San Tomè, sulla via del Romanico Lombardo

Il secondo percorso, Il Cuore della Valcalepio, inizia da Bergamo per terminare a Grumello del Monte. Al suo interno è possibile ammirare, oltre alla città di Bergamo, l’Abbazia di San Paolo D’Argon, la Cappella di Santa Barbara, affrescata da Lorenzo Lotto, all’interno di Villa Suardi a Trescore Balnario e gli innumerevoli Castelli appartenuti alla famiglia del condottiero Bartolomeo Colleoni.

Se volete saperne di più, leggete:

Visita all’Abbazia di San Paolo d’Argon, il monastero benedettino gioiello della Val Cavallina

Degustazione di Vini a San Paolo d’Argon che raccontano una storia: azienda agricola Angelo Pecis

Il terzo percorso denominato Il Lago, si snoda dall’uscita autostradale di Grumello del Monte per ritornarvi dopo aver toccato il Lago d’Iseo a Sarnico e aver incontrato il quattrocentesco Castello dei Conti di Calepio a Castelli Calepio.

Per saperne di più: Una serata al Castello di Calepio, per gli amanti dell’arte, della storia e del paesaggio

Val Calepio in autunno

 

Note: le foto sono in parte mie, in parte gentilmente concesse in uso e in parte recuperate in Rete. 

 

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