Bergamo: 10 week end in borghi bellissimi e paesi incastonati nei panorami delle Orobie

L’anno 2020 sarà ricordato per l’estate del turismo di prossimità: molti hanno rinunciato ai viaggi all’estero verso località esotiche, o ai road tour in giro per l’Europa e hanno “ripiegato” sull’Italia. Ma come si dice sempre, da una crisi nasce un’opportunità e quest’anno avremo certamente l’occasione di riscoprire la nostra bella Italia e tutti quei luoghi che fanno parte della nostra vita ma che abbiamo smesso di notare. Ecco quindi che vi propongo 10 week end da trascorrere in una provincia di Bergamo tutta da scoprire (o riscoprire): 10 tra borghi e paesi bellissimi immersi nei panorami delle Orobie. 10 week end alla scoperta della storia e delle storie della bergamasca. 10 week end tra le cose da fare e da vedere in provincia di Bergamo almeno una volta nella vita.


Isola Bergamasca

Per il primo week end alla (ri)scoperta della Bergamasca vi propongo, se non l’avete ancora fatto, una bella gita a Crespi d’Adda, patrimonio dell’Umanità dal 1994. Si tratta di un villaggio operaio della seconda metà dell’Ottocento (1887 per la precisione), rimasto intatto e protetto grazie anche all’UNESCO.

Crespi d’Adda (BG), un tuffo nella storia industriale del Novecento

ll Villaggio Crespi d’Adda è una vera e propria cittadina completa costruita dal nulla dal padrone della fabbrica, Benigno Crespi, per i suoi dipendenti e le loro famiglie. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari.

In questo piccolo mondo perfetto il padrone “regnava” dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica e “dalla culla alla tomba”, anticipando le tutele dello Stato stesso. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell’opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera “ruotava attorno alla fabbrica stessa”, ai suoi ritmi e alle sue esigenze. Dalla chiesa alla scuola, al medico, al lavatoio con l’acqua calda, alla corrente elettrica, fino addirittura alla linea telefonica. C’era tutto. Persino il campo delle bocce, l’osteria e i bagni pubblici in cui andare a lavarsi quando le case non avevano i bagni.

Un esempio di welfare aziendale ante litteram.  Il Villaggio di Crespi era a tutti gli effetti un microcosmo completo e autosufficiente. Le maestranze della fabbrica potevano trovare qui tutto ciò che serviva loro e alle loro famiglie, in un’epoca in cui lo stato non era in grado di fornire le tutele e i servizi indispensabili, nel contesto di una società che l’industrializzazione poneva in profonda trasformazione.

crespi-dadda-unesco

Come raggiungere Crespi d’Adda

Crespi si trova in provincia di Bergamo, nel territorio chiamato isola Bergamasca. Ci si arriva con l’autostrada A4, uscita Capriate. Usciti dal casello prendete la direzione Trezzo e seguite le indicazioni. Poco prima del fiume troverete la deviazione per Crespi. Durante il week end non potrete arrivare a Crespi con l’auto, ma dovrete lasciare la macchina nei parcheggi e raggiungerla in pochi minuti a piedi.

Cosa visitare

Un viaggio nel passato al Villaggio Operaio di Crespi d’Adda, Patrimonio dell’UNESCO.

Trezzo sull’Adda: alla scoperta della Centrale idroelettrica Taccani, gioiello di ingegneria dal gusto Liberty

Cosa fare nei dintorni

Gita in battello sull’Adda: da Trezzo a Bottanuco, alla scoperta delle bellezze del fiume

Abbazia di Fontanella a Sotto il Monte: i consigli di viaggio delle guide turistiche Michela e Alessandro

Flanare nelle 10 vie più belle di Bergamo e meno frequentate dai turisti, per (ri)scoprire la storia e le storie della città

 

Val Seriana

In Val Seriana vi propongo un paio di mete per cominciare,. Parto dai luoghi ai quali sono più legata, ma ovviamente potete trovare altri suggerimenti all’interno del blog grazie al tag Val Seriana

Clusone (BG), la perla della Val Seriana (secondo me)

Bandiera arancione del Touring Club Italiano, Clusone è da sempre uno dei più importanti centri culturali della Val Seriana. La collocazione geografica rende questo paese una piacevolissima meta per week end o per qualche giorno all’insegna del relax e anche… dello sport.

Clusone è circondato dalla natura incontaminata delle Orobie. D’estate gode di un clima mite e offre numerosi sentieri per il trekking e per la mtb. Ma non solo. A Clusone in ogni angolo si respira il fascino dei misteri della Storia. Gli affreschi dell’Oratorio dei Disciplini vi riporteranno nel pieno medioevo, mentre la complessità dell’orologio astronomico Fanzago, ancora perfettamente funzionante con la sua meccanica originale, stupisce i visitatori da ormai quattrocento anni!

Passeggiando per le vie di Clusone, si trovano tantissime testimonianze del passaggio di grandi artisti. Qui hanno soggiornato personaggi illustri, come Giuseppe Verdi, che spesso frequentava il moderno salotto della Contessa Maffei, dove si racconta abbia musicato l’Attila, durante serene e tranquille le vacanze estive sull’altopiano.

Se siete degli appassionati d’arte sarete felici e beati, se siete degli amanti dello sport avrete solo l’imbarazzo della scelta. E per chi non può fare a meno del Calcio da Serie A, sappiate che ad agosto l’Atalanta viene ad allenarsi qui: quale migliore occasione per scoprire i segreti del Mister Gasperini?

clusone

Come raggiungere Clusone

Clusone dista 40 minuti da Bergamo e un’ora e venti da Milano. Si raggiunge con l’autostrada A4 fino a Bergamo e poi seguire le indicazioni per la Valle Seriana.

Da Bergamo, al Rondò delle Valli seguire le indicazioni per la Valle Seriana.

Cosa visitare

10 cose da fare e da vedere a Clusone in 4 ore, un pomeriggio d’estate. E 10 curiosità tutte da scoprire.

4 curiosità per guardare con occhi nuovi La Danza Macabra e il Trionfo della Morte di Clusone, in Valle Seriana

Scoprire i segreti e la perfezione matematica dell’Orologio Fanzago di Clusone

Cosa fare nei dintorni

Dopo aver visitato per bene Clusone, vi consiglio di non perdervi una capatina (si capisce capatina?) alle Panchine Giganti della Val Seriana. Sono due e si trovano una a Songavazzo e l’altra a Parre. Armatevi di scarpe comode e di buona volontà e vedrete che raggiungerle e godere degli splendidi panorami che offrono vi ripagherà della fatica.

Songavazzo: prendere un libro alla Ca di Leber e leggerlo sulla Panchina Gigante che guarda sull’altopiano

Gite fuori porta: verso la Panchina Gigante di Parre sul Monte Alino in Val Seriana

 

 

Gromo (BG), la piccola Toledo della Bergamasca

Sentire il legno, il ferro, la pietra. La dolcezza delle cime tutto intorno. E vedere i binari morti su cui si ferma oggi la forza della montagna. Gromo è un villaggio nell’alta Valle Seriana che fu presidio di ricche miniere di ferro, poi sede di libero Comune e quindi luogo di smistamento verso i mercati europei di armi bianche, forgiate dai poderosi magli mossi dal suo torrente.

L’acqua è stata la sua ricchezza e la sua rovina. Ne ha plasmato le forme nelle ere preistoriche, ha portato energia e guadagno alle sue botteghe, e cancellato con una inondazione tutte le sue fucine, un giorno di novembre del 1666, scardinando la sua economia. Da precoce borgo industriale, Gromo torna a essere un alpestre villaggio rurale.

Il borgo oggi non è tanto diverso da come appariva nel dipinto secentesco conservato nella chiesa di San Gregorio. Sorprende, anche, la bellezza racchiusa in un luogo tanto piccolo: altari dorati, affreschi cinquecenteschi, statue di legno, antiche pergamene, portali in pietra, artistiche inferriate. E tutt’intorno alle strecie, le strette viuzze, si dispiega il verde dei monti.

Gromo-dallAlto-estate

Come raggiungere Gromo

Gromo si trova in Alta Val Seriana. Da Bergamo imboccare la strada per la Val Seriana. Da Milano, uscita Bergamo e seguire le indicazioni per la Val Seriana.

Cosa visitare

10 motivi per visitare Gromo: arte, tradizione, storia e il piacere dello shopping vintage

Dalla casa bergamasca di Babbo Natale all’Emporio del Vecchio Forno di Gromo, una passeggiata per vivere la magia del Natale

Cosa fare nei dintorni

Itinerario dell’Acqua in provincia di Bergamo: 9 cascate bellissime tutte da scoprire

Scoprire quali sono le miniere bergamasche visitabili e programmare una bella gita coi bambini

 

Val Brembana

La Val Brembana è una delle valli bergamasche più conosciute e frequentate. Molto della sua fortuna la deve alle montagne e al fiume Brembo che la rendono unica. Ma molto lo deve anche all’arte e alle vicende storiche che l’hanno caratterizzata. In Val Brembana godono gli amanti dell’arte e dell’archittura, gli amanti della storia e della letteratura, gli amanti dello sport e del turismo lento. Senza dimenticare ovviamente gli amanti del cibo della tradizione che qui trovano pane (anzi, polenta) per i loro denti.

Clanezzo (Ubiale di Clanezzo, BG), il borgo dei tre ponti

Ma oltre la città ci sono tanti piccolo borghi e paesi che meritano assolutamente una visita per conoscere la storia del paese. Uno di questi è certamente il borgo di Clanezzo. Entrando nel cuore del paese di Clanezzo e scendendo verso il fiume ci si immerge in quella che sembra essere una scena teatrale ambientata nel medioevo.

Non vi svelo subito tutto, ma troverete un link all’articolo che vi parla nel dettaglio di questo borgo così piccolo e così affascinante, alla confluenza di due fiumi, con tre ponti, uno più bello dell’altro.

Clanezzo è un luogo ricco di magia e di storia. Nel corso degli anni i cambiamenti sono stati diversi, a partire dal nome stesso che cambiò diverse volte. Curioso, soprattutto per i milanesi, il fatto che il paese un tempo prese la denominazione di Brembilla Vecchia; con l’intervento della Repubblica di Venezia che si occupò di pacificare la zona, gli abitanti vennero allontanati. Questa diaspora portò molti di loro a stabilirsi definitivamente nella vicina Milano: da qui l’origine e la diffusione di noti cognomi come Brembilla e Brambilla.

Clanezzo

Come raggiungere Clanezzo

Il borgo di Clanezzo è composto da due paesi: Ubiale e Clanezzo, appunto. Per questo sulle indicazioni stradali spesso vedrete Ubiale. Si colloca a poco più di 15 km da Bergamo, in un ambiente magico, in cima a una piccola vetta che unisce le tre valli di Brembana, Brembilla e Imagna e due fiumi.

Cosa visitare

A passeggio sui ponti di Clanezzo, il borgo all’incrocio di tre valli bergamasche

Ponte del Cappello: un ponte bellissimo e un volto misterioso che faceva spaventare i bambini

Cosa fare nei dintorni

Antiche strade bergamasche: trekking lungo la Strada Taverna alla scoperta dei misteriosi Muraglioni di Ca’ Marta

Itinerario macabro: sulle tracce degli scheletri dipinti che si trovano a Bergamo e in provincia, dalle Valli alla pianura.

San Pellegrino (Bg), il centro termale capitale del Liberty

San Pellegrino Terme, decisamente una delle bellezze imperdibili della provincia di Bergamo che  meriterebbe più di un week end per visitarla tutta, in lungo e in largo e… in alto! Acque termali, edifici in stile liberty, grotte, un ex casinò e persino una funicolare. Relax, montagna e arte sono un mix perfetto che rendono la località turistica della Val Brembana una delle mete bergamasche più apprezzate.

San Pellegrino Terme, località turistica famosa per le proprietà terapeutiche delle sue acque, sorge a venticinque chilometri da Bergamo: adagiata lungo le rive del fiume Brembo, in Val Brembana, la città è stata realizzata seguendo lo stile liberty, che si propone di distaccarsi dalle forme architettoniche tradizionali per abbracciare canoni decisamente più fastosi e anticonvenzionali. Proprio questa caratteristica rende la cittadina una delle principali mete turistiche bergamasche, adatta non solo per intraprendere impegnativi itinerari tra le sue montagne ma anche per rilassarsi alle rinomate Terme CQ.

panorama-di-san-pellegrino

Come raggiungere San Pellegrino Terme

Per chi arriva da Bergamo, dirigersi verso Villa d’Almè e seguire le indicazioni per la val Brembana. Per chi arriva da Milano, con la A4, uscita Dalmine, proseguire sempre dritto lungo la statale seguendo le indicazioni per la val Brembana.

Oppure, se siete degli amanti della bicicletta, da Bergamo potete percorrere la ciclabile della Val Brembana (si, ora parte anche da Bergamo).

Cicloturismo a Bergamo: 6 percorsi ciclabili tra arte e natura in provincia di Bergamo

Cosa visitare

Gite fuoriporta | 15 Cose da fare a San Pellegrino Terme in Val Brembana assolutamente

Nel Casinò di San Pellegrino Terme alla scoperta del Liberty lombardo

Alle Grotte del Sogno di San Pellegrino tra sirene, ippopotami, punte di matita e artigli.

Alle Terme di San Pellegrino, icona del termalismo italiano

La funicolare di San Pellegrino Terme torna in funzione: storia e curiosità

Cosa fare nei dintorni

Alla scoperta delle Miniere di Dossena, dove stagiona il formaggio Ol Minadur

Val Brembana | Camminare sul Ponte Tibetano di Dossena: 505 metri sospesi nel vuoto per un’esperienza adrenalinica

Al Santuario del Perello, immerso nei boschi dell’Altopiano di Selvino Aviatico

 

Cornello dei Tasso (BG), il borgo medievale più bello

Cornello dei Tasso, in Valle Brembana, uno dei borghi più belli d’Italia, una delle località bergamasche dove meglio si è conservata la struttura urbanistica ed architettonica medioevale. Un tempo era al centro dei commerci che si svolgevano con la Valtellina lungo la Via Mercatorum, la più antica strada della Valle Brembana, ed era sede di un importante mercato.

Sul finire del Cinquecento la sua fortuna cominciò a declinare in seguito alla costruzione, nel 1592, della nuova strada, la Priula, che correva sul fondovalle, abbastanza distante dal Cornello. Il borgo in tal modo rimase piuttosto isolato e andò via via perdendo l’importante funzione di accordo tra la media e l’alta Valle Brembana che aveva svolto fino a quel momento.

Il secolare isolamento ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico .

Raccontare perché è assolutamente da visitare è quasi impossibile: le sensazioni, il fascino, le curiosità che potete trovare racchiuse all’interno del perimetro sono così tante che ne rimarrete sorpresi.

cornello-dei tasso

Come raggiungere Cornello dei Tasso in auto

Per chi arriva da Milano,  prendete l’autostrada A4 Milano-Venezia. Dopo essere usciti al casello di Bergamo o Dalmine seguite le indicazioni per la Valle Brembana (SS 470) e San Pellegrino Terme. Per chi arriva da Bergamo, seguire le indicazioni per la Valle Brembana.

Dopo aver superato i comuni di San Pellegrino Terme e San Giovanni Bianco, prima di imboccare la galleria all’uscita dal comune di San Giovanni Bianco, svoltate a destra per Camerata Cornello e percorrete la vecchia statale lungo il fiume Brembo. Seguite le indicazioni per Cornello dei Tasso e Museo dei Tasso e della Storia postale.

Cosa visitare

Visitare uno dei borghi più belli d’Italia, Cornello dei Tasso

Una camminata fino a Oneta lungo la Via Mercatorum per visitare la Casa di Arlecchino

Cosa fare nei dintorni

Cicloturismo bergamasco: ciclabile della Val Brembana, la vecchia Ferrovia che si percorre in bicicletta

Gita fuoriporta: 10 cose da fare e da vedere a Lenna in Val Brembana

Trattoria delle Miniere di Lenna: piatti buonissimi coi prodotti del territorio per amanti della cucina (quasi) stellata

 

Valle Imagna

Immersa in un contesto naturalistico ancora quasi incontaminato, la Valle Imagna è un territorio circondato dal verde dei prati e dei boschi, nell’area prealpina delle Orobie Bergamasche. Qui il paesaggio naturale è piuttosto variegato e passa dalle dolci colline degli Almenno alle cime più aspre del Resegone. Meta ideale per gli amanti della natura e dello sport, offre un ventaglio di opportunità per praticare sport e attività all’aria aperta; arricchiscono l’esperienza numerose testimonianze artistiche, culturali e di architettura rurale, alcune delle quali riconosciute a livello nazionale ed europeo.

Almenno San Bartolomeo

Un centro agricolo e di piccole industrie all’imbocco della valle Imagna è Almenno San Bartolomeo, che un ponte sul torrente Tornago divide (o congiunge) dalla vicina Almenno San Salvatore.

La storia del Comune è strettamente intrecciata alla storia di Lemine (toponimo di incerta origine che indicava un vasto comprensorio territoriale racchiuso tra la sponda occidentale del Brembo e quella orientale dell’Adda) e poi con quella di Almenno San Salvatore. Almenno San Bartolomeo nacque proprio per una scissione del territorio di Lemine Superiore: il 30 marzo 1601 fu rogato l’atto notarile che statuì la divisione fra Almenno San Salvatore e Almenno San Bartolomeo, assegnando a quest’ultima Albenza, Longa e Pussano come territori di pertinenza.

Almenno San Bartolomeo possiede notevoli opere d’arte, una delle quali – la Rotonda di San Tomè, fuori del paese – di assoluta eccellenza. Ma anche numerose ville storiche e  il Museo del falegname, ideato da un imprenditore locale, Costantino “Tino” Sana (mancato nel 2020 in piena pandemia), ex apprendista falegname diventato un grande imprenditore con la sua ditta (fondata nel 1964) specializzatasi in mobili per grandi navi da crociera, ristoranti, alberghi di lusso.

san Tomè

Come raggiungere Almenno San Bartolomeo in auto

Prendere l’autostrada A51 e seguire la direzione Tangenziale Est, continuare sull’autostrada A4, uscire a Dalmine, a Dalmine prendere la SS 470DIR, superare i comuni di Treviolo, Curno, prendere la SS 342, superata la frazione di San Sosimo continuare sulla SP 175 e seguire le indicazioni per Almenno San Bartolomeo.

Cosa visitare ad Almenno San Bartolomeo

Alla Rotonda di San Tomè, sulla via del Romanico Lombardo

Al Museo del Falegname: un viaggio emozionante nel mondo del legno, dell’uomo e… della bicicletta.

Cosa fare nei dintorni: Almenno San Salvatore

Ad Almenno San Salvatore, nel convento di San Nicola, alla scoperta dei vini Lurani Cernuschi

Colazione d’autore a La Pasqualina di Almenno San Bartolomeo, il miglior bar d’Italia

Itinerario del Romanico nelle Terre dell’Antica Lemine: passeggiata per famiglie tra arte e natura

 

 

Fuipiano Valle Imagna (BG), la contrada sul tetto della Valle

Il borgo di Arnosto è situato nel comune di Fuipiano Valle Imagna ed è un borgo (anzi, meglio dire “contrada”) di montagna a 1033 mt di altezza.

Risale al XIV secolo e fino al 1797 fu sede della Dogana Veneta, dove si delimitava il confine tra fra il ducato di Milano e la Serenissima. Ed è tra le strutture del patrimonio edilizio valdimagnino rimaste sul territorio  più significative e meglio conservate.

Conserva ancora oggi edifici di grande valore artistico e storico, murature in pietra, portali ad arco, tracce di affreschi. Caratteristici sono i tetti a piode, fatti in pietra, costruiti con lastre di roccia calcarea della Valle Imagna tagliate molto spesse. L’accuratezza dell’architettura si nota nella sovrapposizione delle rocce dei tetti, nella composizione delle case e nella fattura dei portali, del loro legno e dei batacchi e dei catenacci.

contrada-di-Arnosto

Come raggiungere Fuipiano Valle Imagna in auto

Per chi arriva da Milano: prendere l’autostrada A4, uscire a Dalmine e prendere la SS 470DIR. Superare i comuni di Treviolo, Almè. Continuare sulla SP 14 e superare i comuni di Capizzone, Sant’Omobono Terme. Prendere la SP 18 e seguire le indicazioni per Locatello, Fuipiano Valle Imagna.

Cosa visitare

Arnosto a Fuipiano Valle Imagna: 10 curiosità da conoscere prima di visitare questa contrada

Fuga romantica in Valle Imagna: alla Casa dell’Acqua di Fuipiano

Cosa fare nei dintorni

Trekking in Valle Imagna coi lama della Scuderia della Valle

Itinerario dell’Acqua in provincia di Bergamo: 9 cascate bellissime tutte da scoprire

 

 

Lago d’Iseo

Se vi chiedete cosa si può fare e vedere sul Lago d’Iseo, la risposta è: tantissime cose!

Le bellezze naturali, le attività e il carico di storia da scoprire intorno a questo lago sul confine tra le province di Bergamo e Brescia sono tantissime e non bastano certo due week end, come quelli che sto per proporvi per esaurire tutto. Ma possiamo partire dalle due cittadine più importanti della sponda bergamasca, Lovere (a nord, Sebino Alto Lago) e Sarnico (a sud, Sebino Basso Lago). In mezzo potete metterci tutti i borghi che segnalo nell’articolo qui sotto:

L’amore sboccia sul Lago d’Iseo: cose da vedere sulla sponda bergamasca in un week end per innamorarsi del Sebino per sempre

Lovere

Le cittadine e i borghi che si affacciano sul Lago d’Iseo sono parte integrante del suo fascino. Lovere ne è il perfetto esempio, luogo ideale per una romantica passeggiata sul lungolago, ammirando sullo sfondo le cime dell’Adamello. Le torri che lo popolano sono il retaggio dell’antica storia medievale della città: la Torre degli Alghisi, la Torre Civica in Piazza Vittorio Emanuele e la Torre Mozza.

Il suo centro storico è bellissimo e tutto da scoprire: la Chiesa di San Giorgio e il Monastero di Santa Chiara sono da vedere, ma io vi consiglio di non perdere la splendida basilica di Valvendra e (se lo trovate aperto) Palazzo Bazzini.

lovere-aerea

Come raggiungere Lovere in auto

Lovere si trova a 42 Km da Bergamo, lungo la statale SS 42 del Tonale e della Mendola
all’estremità settentrionale del lago d’Iseo. E’ raggiungibile da Milano (90 km: autostrada A4 uscita Seriate,
poi SS 42) e da Brescia (50 km: SP ex SS 510 Sebina Orientale). Via lago con la Navigazione Lago d’Iseo.

Cosa visitare

A Lovere scopri la Promenade Lady Mary Wortley Montagu e la storia della scrittrice che portò il vaccino contro il vaiolo in Europa

Scoprire Santa Maria in Valvendra a Lovere: la basilica che non ti aspetti.

Alla scoperta di Palazzo Bazzini, il palazzo fortezza cinquecentesco, a Lovere sul Lago d’Iseo

Cosa fare nei dintorni

Lago d’Iseo: sulla Big Bench, la panchina gigante che ci fa tornare bambini

Alla scoperta della Valle del Freddo, la Riserva Naturale dove crescono le stelle alpine

 

Sarnico

E’ la località più a sud del Sebino, laddove il lago si restringe ad imbuto divenendo fiume Oglio.
E’ qui che le due sponde, quella bergamasca e quella bresciana, non distano più di 80 metri e sono collegate da un ponte in ferro costruito la prima volta nel 1888 (la prima struttura in legno risale al 1816). Il Ponte collega Sarnico con Paratico.

Il centro storico è salotto della vita urbana: la principale via Lantieri mostra colorate vetrine e ristoranti, le piazze ospitano esposizioni d’arte, eventi canori e mercati.

E’ affascinante passeggiare per le viuzze del centro storico e addentrarsi in vicoli silenziosi che custodiscono gelosamente tesori di architettura quattrocentesca come la piccola Chiesa di San Paolo, costruita sulle vestigia del Castello dei Marenzi nel 1428 .

La sera il lungolago di Sarnico, spavaldamente da libero sfogo al mondano passeggio di centinaia di giovani in cerca di ritrovi dove abbandonarsi al ventaglio di passioni e spensieratezze, tipiche di una magica notte d’estate. Di giorno invece, è una soleggiata e ariosa passeggiata con porticciolo turistico e bar dove rinfrescarsi sorseggiando una fresca bevanda o un gustoso gelato.

lungolago-sarnico al crepuscolo

Come raggiungere Sarnico in auto

Per chi arriva da Milano prendere l’Autostrada A4 Milano-Venezia. Uscire a Palazzolo sull’Oglio e seguire le indicazioni Sarnico/Lago d’Iseo. Chi arriva da Bergamo, prende la statale verso il Lago d’Iseo seguendo le indicazioni per Sarnico.

Cosa visitare

Bellissime dimore come Villa Faccanoni, Villa Surre, Villa Passeri, presentano facciate con decorazioni liberty sinonimo di opulenza. Spesso si organizzano dei tour all’insegna del Liberty, dove potete visitarle. Se vi capita approfittatene perchè sono strepitose.

Visitare Villa Faccanoni a Sarnico, capitale del Liberty, una domenica mattina di primavera

Visitare Villa Faccanoni a Sarnico, capitale del Liberty, una domenica mattina di primavera

Cosa fare nei dintorni

In gita da Bergamo al Lago d’Iseo con il TrenoBlu del Sebino Express

Treno dei Sapori: una giornata sul Lago d’Iseo, tra splendidi panorami, arte e sapori del territorio.

 

Vi piace la parola “incastonati”?

Se siete qui può significare tre cose:

  1. che avete letto tutto l’articolo e di questo vi ringrazio
  2. che avete avete aperto la tendina con l’elenco delle  cose che avreste trovato nell’articolo  e questo è stato il titolo più strano
  3. che anche a voi non piace la parola “incastonati”

Si perchè “incastonati” è una di quelle parole che i blogger amano tanto “infilare” nei titoli o nei primi paragrafi degli articoli. Io in realtà non amo molto questa parola, ma oggi non sapevo proprio come farne a meno: non mi veniva un sinonimo ugualmente evocativo di quanto belle siano le Orobie e di quanto i paesi della Bergamasca sembrino delle gemme incastonate. E, credetemi, questa volta non esagero.

 

 

Note:

Le foto sono in parte mia e in parte recuperate in rete. 

12 comments

  1. Tutti suggerimenti molto carini! Crespi D’adda se devo essere onesta lo trovo un po’ tetro, ma sono molto affascinata invece da Cornello dei Tasso che proma o poi andrò a scoprire.

    1. Ciao Beatrice. In effetti Crespi a prima vista può sembrare come dici tu, ma visto in un contesto più ampio, girando nel territorio e magari visitandolo in bicicletta può riservare delle piacevoli sorprese. E’ senz’altro un luogo storico che merita attenzione per le moltissime storie che ha da “raccontare”.

  2. Quante belle idee e tipologie di vacanza diverse offre il territorio della Bergamasca! Se abitassi in zona credo non potrei fare a meno del Lago d’Iseo, ci tornerei ad oltranza tanto lo trovo bello. A me il termine “incastonati” piace perché sottolinea quanto un borgo sia prezioso, proprio come una gemma. Continuerò ad usarlo 😉

  3. Che posti bellissimi! Mi ricordano tanto la mia infanzia, quando in estate stavo 3 mesi con i nonni ad Ardesio – in Val Seriana a due passi da Clusone. E … mi ricordo quando a si organizzava la gita sul lago. Che bello!! Mi mancano quei giorni spensierati!

  4. Conosco bene i borghi della Val Brembana che hai citato e sono stata anche a Clusone, mentre a Crespi d’Adda vorrei andare già da un po’, ma ancora non sono riuscita ad organizzare

  5. Belissime idee per le vacanze vicino a casa. Alcuni posti li conoscevo, ma altri sono da scoprire, magari anche solo in giornata. Ho un sacco di meraviglie poco distanti da casa. E’ molto consolante!

  6. Sono rimasta affascinata da ognuno di questi borghi che, non conoscendo bene la zona bergamasca, non mi erano assolutamente familiari. Primo o poi riuscirò a venire e far un bell’on the road che riesca a comprendere anche solo un paio dei tuoi suggerimenti!

Grazie di aver letto il post. Se desideri lasciare un commento sarò felice di leggerlo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.