Trekking per tutti | Alla scoperta delle vie storiche della Val Brembana: 4 cammini pieni di fascino e storia

Vie storiche della Val Brembana: gli appassionati di trekking avranno pane per i loro denti. Anzi, chilometri per le loro gambe. Ma non solo. Avranno anche tante storie da scoprire per  soddisfare la loro voglia di sapere e tanta bellezza da vedere per riempire i loro occhi. E non esagero!

La Val Brembana ha deciso di puntare su questi percorsi pieni di storia e di bellezze naturali per sostenere il proprio turismo e attirare gli amanti del trekking da tutta la Lombardia. Perché le Orobie sono una risorsa e le tracce lasciate dai camminatori dei secoli passati sono un valore da trasformare in percorsi all’insegna del turismo lento. Anzi, in 4 cammini dalla bellezza e dalle storie straordinarie tutte da scoprire.

Le vie storiche della Val Brembana sono 4 (via Mercatorum, via Priula, Strada Taverna e via del Ferro) e tutte con caratteristiche e storie uniche che in qualche punto si intrecciano e che a tratti si sovrappongono anche. E non potrebbe essere altrimenti visto le peculiarità della Valle Brembana, del suo tracciato orografico e delle sue ricchezze.

Ma vediamole nel dettaglio e scopriamo insieme alcune curiosità.

Via Mercatorum

i portici di Cornello dei Tasso
Via porticata a Cornello dei Tasso, lungo la via Mercatorum

La Via Mercatorum è un antico percorso utilizzato dai mercanti che da Bergamo  scollinavano due linee orografiche orobiche in senso meridiano prima di giungere allo spartiacque principale – dalla Val Seriana alla Val Serina, e da questa alla Val Brembana – e poi dirigersi verso i Grigioni.

Prende avvio da Nembro e, dopo Selvino, entra nel territorio della Comunità Montana Val Brembana dividendosi in due rami: uno “alto” per Trafficanti e Cornalba; uno “basso” per Algua e la Val Serina. Riuniti a Serina l’itinerario prosegue univoco fino a Dossena per poi nuovamente proporre due alternative: per San Gallo e per Grumo confluendo infine in fondovalle Brembo all’altezza di Cornello “dei Tasso”.

Per saperne di più su questa antica via brembana, vi consiglio di leggere: Percorrere il Cammino della Via Mercatorum con la Carta del Mercante o di acquistare la guida di Silvia Bonomi e Dimitri Salvi, La Via Mercatorum a questo link

Per avere qualche suggestione su quello che potete fare lungo la Via Mercatorum, ecco qualche articolo che dovete assolutamente leggere:

Via Priula

pista ciclabile della Val Brembana
Uno scorcio della pista ciclabile costruita sull’ex sedime della ferrovia

Alla fine del Cinquecento, la Serenissima che dominava sulla Bergamasca, decise di realizzare il passaggio diretto da Bergamo alla Val Brembana, senza più transitare dai valichi della Bassa Val Seriana. Cominciò così, nel 1593 la costruzione di un viadotto ante litteram, fatto di catene di ferro e assi di legno, per superare la gola del Brembo alla Botta di Sedrina, fino a quel momento inaccessibile.

Si realizzò così il collegamento che dalla Porta San Lorenzo portava fino al Passo San Marco, la Strada Nova, detta poi Via Priula che andava a sostituire in parte la via Mercatorum. Da allora sono trascorsi 4 secoli e oggi è possibile ripercorrere ancora l’antico tracciato, incrociando vie porticate, fontane e chiese che lo accompagnavano.

Per saperne di più vi consiglio di acquistare e leggere la guida romantica scritta da Paolo Aresi, Sull’antica via Priula. Una guida davvero perfetta per chi vuole intraprendere un cammino all’insegna della storia senza dimenticare le bellezze che la natura di questi luoghi ci offre.

cose da fare a Lenna_percorrere il ponte delle Capre

Se poi volete qualche suggestione, scoprendo i luoghi che attraverserete, ecco alcuni articoli che ho scritto tra il 2017 e il 2022:

Strada Taverna

Muraglioni di Cà Marta
Muraglioni di Cà Marta lungo la Strada Taverna

La Strada Taverna è una mulattiera che risale la dorsale divisoria fra la Val Brembilla e la Val Brembana, sulla linea di confine fra i comuni di Val Brembilla e Zogno. Da varie fonti viene ricordata come strada ‘antica’, il cui nome originario fu di Strada Meneghina a causa di un nucleo con questo nome, ubicato lungo il percorso. Esso prende avvio nelle vicinanze dei Ponti di Sedrina e dello storico Ponte Cappello, all’imbocco della Val Brembilla.

In viva ascesa raggiunge e attraversa diversi piccoli nuclei rurali guadagnando di quota fino a pervenire ai declivi prativi di Castignola e al borgo di Catremerio. Col nome di Taverna si spinge fino alla soprastante Forcella di Crosnello. Dopodiché il tracciato raggiunge in costa i nuclei di Sussia per poi ramificarsi in varie direzioni vuoi discendenti verso San Pellegrino vuoi dirette agli alpeggi posti attorno al Monte Sornadello o al valico del Mercante del Ferro che riporta ai trasporti del minerale dalle miniere della Valtorta.

Catremerio di qua visto dall'alto
Catremerio di qua

Diversi interrogativi si conservano tuttora riguardo le origini, la datazione e le destinazioni di questa via di comunicazione avvalorati dall’indiscusso pregio delle sue opere strutturali, specie nel primo tratto del percorso, fino a Castignola. Il tracciato è segnalato come sentiero CAI 592.

Per saperne di più potete leggere:

Via del Ferro

Maglio del Bolgià a Valtorta
Maglio del Bolgià a Valtorta

La Via del Ferro è un interessante itinerario tematico realizzato nel 2004 unendo le ex-miniere e gli ex-forni fusori della Val Torta con Mezzoldo. Per la precisione la località di Falghera di Valtorta (alt. 1145) con la frazione San Giovanni di Mezzoldo (alt. 798) per una lunghezza di circa 25 km e un dislivello di 870 metri.

L’itinerario si compone di tratti su sentiero, mulattiera, strade sterrate o asfaltate comunali o provinciali. Con questa operazione si è voluto portare a conoscenza un tema storico di fondamentale importanza per questo settore occidentale del bacino brembano, da sempre connotato dall’estrazione di metalli ferrosi esportati sia oltre il crinale orobico sia in pianura e in molti casi già con prodotti semi-lavorati nelle fucine della valle.

La lunga vicenda economica ha avuto nei secoli risvolti sociali, politici, geografici e, perfino, linguistici (influenze di termini nordici causati dalla presenza di maestranze germaniche).

Antica strada porticata di Averara lungo la Via del Ferro

Per avere qualche suggestione su quanto incontrerete lungo quest’antica via, ecco alcuni articoli che dovete leggere:

 

Siti e app per riscoprire le vie storiche della Val Brembana

Le 4 vie storiche della Val Brembana ora sono anche online. Nelle scorse settimane, infatti, è stato messo in rete, con sito ufficiale, web app, tracce Gps e audioguide.

Si inseriscono nel progetto «Vie storiche in Valle Brembana: un tuffo nella cultura tra montagna, natura e borghi», nato dalla collaborazione tra la Comunità montana Valle Brembana e VisitBrembo e cofinanziato da Regione Lombardia nell’ambito del bando Viaggio inLombardia, volto al rilancio – turistico, culturale, ambientale e gastronomico – e alla messa in rete dei tracciati storici che attraversano la Valle Brembana.

Il sito Viestorichebrembane.it e la web app app.viestorichebrembane.it sono articolati in modo che ogni percorso pedonale, escursionistico e turistico costruito sulle tracce delle antiche vie commerciali della Valle Brembana sia facilmente consultabile in ogni sua tappa, grazie a mappe digitali interattive, percorsi Gps e audioguide descrittive.

Ma potete anche consultare l’app Orobie, scaricabile da Googleplay e Ios.

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