Famolo strano da Milano a Bergamo | Al Milanese Imbruttito (non) far sapere quanto è bello visitare Bergamo in 8 ore!

Visitare Bergamo in 8 ore? Taac! Sono impazzita? No, certo!  Visitare Bergamo in una giornata si può. On line ho letto un articolo che dice che i milanesi non visitano Bergamo. Non ci volevo credere, ma in effetti i Milanesi che si incrociano a Bergamo sono davvero pochi in rapporto al numero di abitanti che conta il capoluogo lombardo. Eppure Bergamo e Milano sono vicinissime e sono comodamente collegate da tutti i mezzi di trasporto: perché non vengono a visitare Bergamo? Al ché ho tirato fuori il Milanese Imbruttito che c’è in me (e che ogni tanto vi fa sorridere) e ho chiamato a rapporto tutti i miei amici milanesi. “Uè, perché non visitate Bergamo?”. Volevo capire perché i Milanesi sono così refrattari a venire a Bergamo. E le risposte sono sorprendenti:

  • sono spaventati dalla ricerca del parcheggio,
  • non saprebbero come muoversi a piedi da Bergamo Bassa a Bergamo Alta,
  • hanno paura della ZTL (qualcuno di loro ha preso la multa un sabato sera e se lo ricorda ancora),
  • vorrebbero vedere Bergamo senza perdere tempo, vedendo tutto (o quasi) e velocemente.
  • “Bergamo è sempre lì, meglio visitare posti lontani”

Dei veri Milanesi Imbruttiti!

Così sperando di far venire voglia di visitare questa città meravigliosa a soli 30 minuti di strada da Milano, ho tirato fuori dal cilindro un tour fai-da-te di Bergamo in 8 ore perfettamente organizzato adatto ai Milanesi Imbruttiti che vogliono sapere cosa fare e non perdere tempo.

 

Da Bergamo Bassa a Bergamo Alta

Arrivando a Bergamo con l’autostrada vi troverete sicuramente davanti la Torre dei Venti: un edificio in mattoni rossi con la scritta Bergamo fatta erigere in poco meno di tre mesi in vista della visita del Duce in città. E’ opera dell’architetto Alziro Bergonzo, autore di diversi edifici in città. Per saperne di più, e non perdere tempo, leggete: Alziro Bergonzo a Bergamo: tour tra le opere che si trovano in città e il mistero di Casa Trussardi.

Proseguite dall’autostrada verso il centro cittadino, in tutta tranquillità, alla ricerca dei parcheggi. Dopo aver parcheggiato potrete salire  a Bergamo Alta in tutta tranquillità a piedi o coi mezzi di trasporto a disposizione.

Trovare il parcheggio più comodo

All’ingresso di Bergamo trovate dei cartelli che vi indicano la direzione per i parcheggi a pagamento e quanti posti ci sono a disposizione. Il consiglio è quello di andare verso il centro, il più vicino possibile alla Stazione. Il Parcheggio di Piazza della Libertà è il più comodo in assoluto.

Nel link trovate tutte le informazioni utili: Dove parcheggiare a Bergamo e come pagare.

Salire in Città Alta: a piedi, in funicolare o in autobus

A seconda di dove avete parcheggiato potete scegliere come salire verso Città Alta. Potete farlo a piedi, con la funicolare o in autobus.

Qui sotto trovate le indicazioni per raggiungere Città Alta a piedi: 8 itinerari tutti all’insegna della bellezza e della storia. Sono itinerari che vi prenderanno da 40 a 60 minuti al massimo e con le indicazioni fornite nell’articolo avrete anche la possibilità di scoprire delle chicche che vi faranno cominciare nel migliore dei modi il vostro tour.

Se invece avete deciso di risalire il colle che porta a Bergamo Alta con i mezzi di trasporto cittadini potete scegliere di farlo con l’autobus (linea 1) o con la funicolare. Ma potete anche decidere per un car sharing (le auto si trovano in Stazione).

Scopri di più sui mezzi di trasporto bergamaschi: Famolo strano (su tutti i mezzi) | Viaggiare sui mezzi di trasporto pubblici e turistici di Bergamo e provincia

Se però non c’è coda, vi invito a utilizzare la Funicolare perché è un mezzo di trasporto decisamente più affascinante e caratteristico. In caso contrario potete utilizzarla in discesa, che sarà certamente più libera. I bergamaschi amano molto la funicolare, anzi, le funicolari. Infatti sono due: una che porta in Città Alta, e l’altra che porta al Colle di San Vigilio.

Per avere maggiori informazioni sulla storia della Funicolare e per godervi al massimo il viaggio, ecco un post che vi racconterà tutto quello che dovete sapere: Scopri la storia della Funicolare di Bergamo.

Camminare lungo le Mura Veneziane

Mura Venete di Bergamo

Una passeggiata sulle Mura Veneziane (o semplicemente Mura, come le chiamano affettuosamente i bergamaschi) val bene un viaggio da Milano a Bergamo. E se devo dirla tutta, anche da più lontano. Le Mura, infatti dal 2017 sono diventate Patrimonio dell’Umanità (sotto trovate l’articolo che ne parla) e sono entrate nell’elenco dei siti Unesco. Hanno una storia lunga e affascinante che riassumere in poche righe è davvero difficile, ma ci proviamo: sono mura di difesa veneziane fatte costruire dalla Serenissima nel 1500 quando Bergamo era parte dei suoi domini.

Vennero costruite a partire del 1561 dalla Repubblica di Venezia per arginare gli attacchi nemici, ma la Storia fu benevola e Bergamo non venne mai attaccata. In tal modo le Mura si sono fortunatamente potute conservare pressoché intatte fino ai giorni nostri. Sono costituite da 14 baluardi, 2 piattaforme, 100 aperture per bocche da fuoco, 2 polveriere, 4 porte, a cui va aggiunto tutto l’intricato mondo sotterraneo di sortite, passaggi e cunicoli. A proposito, se siete degli amanti della storia militare antica non perdere l’occasione di camminare dentro le Mura e visitare le cannoniere di San Michele e San Giovanni!

Leggete:

castagna-matta-raccolta-a-bergamo-altaE mentre fate la vostra passeggiata ammirando il paesaggio che si presenta davanti a voi, se vi trovate a Bergamo nel periodo autunnale, abbassate anche lo sguardo ogni tanto e fermatevi a raccogliere una gengia, una castagna matta. Dicono che protegga dal raffreddore, ma nell’articolo qui sotto scoprirete tutta la verità storica di questo detto.

LeggeteProteggersi dal raffreddore con una gengia di Città Alta? Solo se siete un cavallo. Scoprite tutta la verità sul famoso detto bergamasco.

 

Da Colle Aperto a Piazza Vecchia

Arrivati a Colle Aperto, sarete all’ingresso della città medievale. Dirigetevi verso Piazza Vecchia. Se vi fermate nei vari punti di interesse (Piazza della Cittadella, Piazza Mascheroni) e vi guarderete un po’ in giro seguendo i miei consigli si tratta di una passeggiata di circa una mezz’ora.

Il primo consiglio è quello di leggere l’articolo sulle pavimentazioni che troverete in Città Alta. Sono delle curiosità che vi faranno guardare dove mettete i piedi in modo diverso, con la consapevolezza che “quando visitiamo Bergamo, camminiamo sulla storia e sulle storie”.

Leggete: Famolo strano (sul pavimento) | Scopri la storia e le storie che ci raccontano le strade e le pavimentazioni di Bergamo Alta

La Cittadella per scoprire di quando Bergamo era sotto il controllo dei Visconti

Varcando la porta che si immette in Piazza della Cittadella, vi troverete in quella che era il nucleo di edifici occupati dai Visconti quando governavano Bergamo col pugno di ferro durante il Medio Evo. Vi invito a fare un bel giro, osservando la Torre di Adalberto, i portici e i giardini di Palazzo Crotti.

Qui sotto troverete un po’ di storia e informazioni sulla Cittadella di Bergamo: 

Piazza Mascheroni: la Piazza Nova voluta dalla Serenissima

Superata la seconda porta da Piazza della Cittadella verso il centro della città, entrerete finalmente in Piazza Mascheroni, una delle piazze più veneziane di Bergamo. Qui, ci sono davvero un sacco di storie da scoprire.

Leggete l’articolo qui sotto, realizzato a quattro mani con una guida professionista mia amica, Barbara Savà. Piazza Mascheroni è uno dei suoi luoghi del  cuore e non c’è niente di meglio che farsi raccontare qualcosa da chi lo ama.

Leggete: Alla scoperta di Piazza Mascheroni in compagnia di Barbara Savà, guida turistica della Città di Bergamo.

Verso Piazza Vecchia lungo la Corsarola

Arti e mestieri a Bergamo Alta

E dopo aver ammirato e scoperto tutte le curiosità su Piazza Mascheroni, entriamo in via Colleoni, altrimenti chiamata Corsarola. E’ certamente la via più importante di Città Alta, perché taglia in due la città. Viene chiamata corsarola perchè ai tempi della dominazione veneziana, quando il Potestà veneto messo a capo della città dalla Serenissima finiva il suo mandato  doveva percorrerlo per uscire da Bergamo. Si dice che se aveva fatto bene, camminava tranquillo tra gli applausi e i saluti. Se invece aveva fatto male il suo lavoro, quella camminata diventava una corsa per schivare gli improperi e le deiezioni che venivano lanciate dalle finestre dei palazzi in segno di disapprovazione.

Bergamo è sempre stata una città operosa, e il turismo è un’industria degli ultimi cento anni. La Corsarola era una via piena di botteghe d’artigiano di cui si notano ancora oggi le aperture e le architetture tipiche. Ma non solo. Anche la toponomastica che è stata recuperata e segnalata, racconta delle storie di questa via. Per saperne di più, leggete: Famolo strano (lavorando) | Arti e mestieri bergamaschi nel tempo: tour insolito di Città Alta a Bergamo

Noterete che gli arredi urbani e le vetrine sono tutti armoniosi: ferro battuto, insegne antiche, luci calde e niente neon sparati negli occhi dei passanti. Non è un caso. Se volete saperne di più, leggete: 10 cose da sapere sulle vetrine di Città Alta a Bergamo

Piazza Vecchia e la vista dall’alto del Campanone

Eccoci arrivati in Piazza Vecchia: il cuore di Bergamo Alta. Inutile dire che qui i wow si sprecheranno e anche se siete Milanesi Imbruttiti e le esclamazioni non sono nel vostro stile, lasciatevi sopraffare dalla bellezza: ogni tanto ci vuole. E poi non sareste gli unici visto che scrittori e architetti di fama mondiale si sono spesi in parole frasi piene di complimenti per questa piazza.

Per un’infarinatura generale, vi consiglio di leggere l’articolo qui sotto. Anche questo, come quello di Piazza Mascheroni, è scritto a quattro mani con una guida professionista: Nadia Mangili, conosciuta come La Margì.

Leggete: Alla scoperta dei tesori di Piazza Vecchia che dovete assolutamente conoscere in compagnia de La Margì

Gli articoli che troverete, invece qui sotto, vi consiglio di leggerli prima di venire a Bergamo, così da apprezzare meglio quello che vedrete. Vi direi di leggerli sul posto, ma il rischio è quello di allungare troppo i tempi. In caso potete sempre riaprire gli articoli se qualcosa non ve lo ricordate. 

La Fontana Contarini

Fontana del Contarini vista leoni

Eccoci al primo monumento che catturerà il vostro occhio, entrando in Piazza Vecchia. Si tratta della Fontana Contarini che prende il nome dal potestà veneto, Alvise Contarini, che la donò ai Bergamaschi al termine del proprio mandato nel XVIII secolo. E’ una fontana piena di storie e curiosità. Per questo vi invito a leggere l’articolo che trovate qui sotto:

Bergamo Alta | Tutte le curiosità sulla Fontana Contarini che (forse) non sapevate

La Biblioteca Angelo Mai

L’edificio con il colonnato in marmo bianco di Zandobbio è la Biblioteca Angelo Mai. Un tempo era la sede del Comune di Bergamo, oggi è la sede della biblioteca centrale bergamasca. Ha una storia affascinante e raccoglie numerose raccolte interessanti della storia di Bergamo e dei bergamaschi.  Se la trovate aperta, vi invito a farci un giro veloce. Una volta al mese, la domenica mattina, vengono organizzati del tour guidati alla scoperta di questo edificio e del suo contenuto.

Per saperne di più, leggete:  Scoprire le meraviglie della Biblioteca Angelo Mai di Bergamo Alta con la visita guidata #maididomenica

Il Palazzo della Ragione e la Meridiana

Di fronte alla Biblioteca Angelo Mai, si trova il Palazzo della Ragione. Lo riconoscerete per il Leone Marciano scolpito a ricordo della dominazione veneziana. Si tratta del Palazzo della Ragione più antico della Lombardia e oggi al suo interno, nella Sala delle Capriate, si trova un Museo dell’Affresco con oltre 100 strappi di affresco provenienti da palazzi e chiese di Bergamo e provincia.

Se lo trovate aperto, vi invito a percorrere la scalinata dei Giuristi che porta fino alla Sala delle Capriate, e ad entrarci: l’architettura dei questa sala vi sorprenderà. Inoltre gli affreschi vi mostreranno una Bergamo Picta che oggi non c’è più: le facciate degli edifici infatti erano spesso affrescate, ma il tempo e lo smog hanno fatto perdere alla città questa connotazione. Gli strappi che trovate oggi sono stati riuniti qui per evitare che andassero persi.

Leggete: Ammirare i 100 strappi nel Museo dell’Affresco, il museo che racconta la storia e le storie della Bergamo “picta”. 

Sotto il Palazzo della Ragione si trova una meridiana davvero interessante. Sulla lastra di marmo sono segnate alcune ellissi: è l’orologio solare di Giovanni Albrici tracciato nel 1798 per indicare il passaggio del sole al meridiano, ossia il mezzogiorno vero. Dal 1982 con il rifacimento e il completamente delle incisioni, lo strumento indica anche la data.

La Scalinata dei Giuristi (e una chicca che il Milanese Imbruttito apprezzerà sicuramente)

Guardando il Palazzo della Ragione, sulla destra per accedere alla Sala delle Capriate, dovete percorrere una scalinata. Si tratta della Scalinata dei Giuristi. Lungo questo passaggio sono state raccolte le lapidi di molte famiglie storiche bergamasche caratterizzate ognuna dal proprio stemma araldico. Tra queste, la lapide della Famiglia Carrara, sul cui stemma si trova la melusina. Vi ricorda qualcosa? Sì? Avete ragione: ricorda lo stemma di Starbucks.

Nell’articolo che trovate qui sotto, vi racconterò qualcosa che in pochi sanno: la vera storia del Logo di Starbucks.

LeggeteScoprire cosa lega Bergamo al logo Starbucks che trovate in ogni parte del mondo

Palazzo Suardi e il Museo del Cinquecento

Palazzo del Podestà di Bergamo

nel lato occidentale della piazza si trova Palazzo Suardi. Un tempo decorato con affreschi del Bramante, ha avuto diverse destinazioni d’uso. E’ stato per anni sede della Facoltà di Lingue dell’Università di Bergamo e presto diventerà l’emeroteca della Biblioteca Angelo Mai. La parte più a nord dell’edificio è occupato dal Museo del Cinquecento.

Il Museo del Cinquecento fa parte del circuito dei Musei delle Storie di Bergamo. Per saperne di più leggete: Museo delle Storie di Bergamo: una passeggiata in 7 tappe per ripercorrere la storia della città

Il Campanone: i 100 rintocchi e altre curiosità

credit: Pixabay

Ingresso che porta al Museo del Cinquecento è lo stesso che vi permetterà di salire con un ascensore in cima al Campanone, la Torre Civica di Bergamo. Giunti in alto potrete ammirare Bergamo Alta a 360 gradi. E’ una vista sui tetti della città antica davvero strepitosa.

La Torre nasce come torre difensiva della famiglia Suardi e nel corso dei secoli ha cambiato uso diventando torre campanaria. Il Campanone, la campana maggiore, è celebre per i suoi 100 rintocchi che suonano alle 22 di ogni sera. Questa usanza ha origini antiche, quando servivano per avvisare della chiusura imminente delle porte di accesso alla Città. Un vero e proprio segnale di coprifuoco, tanto è vero che le botteghe spegnevano i fuochi e tutti andavano a letto.

Se volete saperne di più sul Campanone e la Torre Civica, leggete:  Contare i rintocchi del Campanone di Città Alta alle dieci di sera

Un caffè nel locale più vecchio della scoperta dell’America

Caffè del Tasso e Torquatone

Su Piazza Vecchia si affacciano oggi ristoranti e bar storici, ognuno col proprio dehors che vi permette di vivere la piazza per molte ore. C’è però un bar nell’angolo a sinistra che merita sicuramente un passaggio: si tratta del Caffè del Tasso, un  locale storico che risale addirittura al 1473. Sì, avete capito bene: un locale storico più vecchio addirittura della scoperta dell’America.

Il suo interno è molto più moderno e accogliente, ovviamente, di quanto non fosse alla fine del ‘400. Arredamento di inizio secolo e una raccolta di foto e di autografi di personaggi famosi, rendono questo locale ancora più affascinante.

Fare colazione al Caffè del Tasso, locale storico del 1473, dopo una passeggiata in Città Alta

Una foto sotto il Torquatone davanti alla casa più stretta del mondo

E se vi siete fermati a prendere un caffè al Tasso, avrete certamente notato la statua di Torquato Tasso, il poeta di origine bergamasca che ritroviamo spesso in Città Alta (a proposito, nella biblioteca Angelo Mai si trova il Centro Studi Tassiano più importante d’Italia). I bergamaschi lo chiamano Torquatone, per il suo aspetto tozzo. Questa statua ha avuto alterne fortune: spesso criticato è stato addirittura fatto sparire dalla piazza, ma reclamato a gran voce è tornato al suo posto.

Ma c’è un’altra curiosità che vi voglio mostrare in quest’angolo della piazza, ed è la casa più stretta del mondo. In realtà è una delle case più strette del mondo. Per saperne di più, leggete: Famolo strano (stretti stretti) | Scopri le 20 case più strette del mondo compresa quella di Bergamo

Piazza Duomo

E finita la perlustrazione di Piazza Vecchia e dei suoi gioielli, veniamo all’altra piazza, quella su cui si affacciano tutti gli edifici religiosi maggiori di Bergamo. Si tratta di Piazza Duomo. Qui si trova il Duomo, la Basilica, un Mausoleo, un Battistero e la Sala della Curia.

A raccontarcelo con un articolo scritto a quattro mani con una guida professionista di Bergamo, è questo articolo: Alla scoperta di Piazza Duomo, il cuore antico di Bergamo Alta, in compagnia di Tosca Rossi

Qualche chicca? Certo, certo!

Se a Milano andando in Galleria non potete non fare un giro sulle Balle del Toro. A Bergamo, in Città Alta, non potete non dare una strofinatina ai tre c…oni del Colleoni.  Gira che ti rigira siamo sempre là, ma il condottiero bergamasco più importante della storia era a quanto pare molto ben dotato.

Per saperne di più, leggete:  Al grido di Coglia andiamo a toccare i c…, lo stemma del Colleoni

Se poi, mentre vi aggirate per piazza Duomo, notate un cerchio in mattoni rossi nella pavimentazione davanti al Battistero, ricordatevi dell’articolo che vi ho segnalato più sopra sulle pavimentazioni di Bergamo Alta. Sì, è proprio questo il punto in cui venne fuso il Campanone che la sera suona i suoi 100 rintocchi che quanto tira vento si sente fin nella Bassa. 

 

Pranzo della tradizione

Per il pranzo dovete proprio lasciarvi ispirare e scegliere tra quelli che vi segnalo. Sono solo alcuni dei ristoranti presenti in Città Alta, ma sono quelli in cui vado più spesso. Se riuscite, meglio prenotare in anticipo per non rischiare di non trovare posto o dover aspettare

  • Rosy dai Gustosi, si trova in Piazza Mascheroni. Qui potete mangiare un’ottima pizza o del cibo della tradizione.
  • Da Mimmo, lungo la Corsarola, in via Colleoni. Cibo e vino di ottima qualità di livello. Ambiente caldo e di livello.
  • Mimì dei Sapori, è la versione smart di Mimmo, ma con la stessa qualità del cibo e del vino. Non aspettatevi di spendere molto meno, ma sicuramente i tempi saranno più veloci.
  • Il Circolino di Città Alta, molto conosciuto e apprezzato dai turisti che raggiungono Città Alta. Cibo della tradizione bergamasca e vini per tutte le tasche. Perfetto per gruppi e famiglie.
  • Lalimentari, si trova in Piazza Vecchia ed è molto apprezzato per la posizione. Ottima qualità del cibo e del vino. Ambiente molto ben frequentato. E’ bene prenotare perché è molto ambito.

Se vi avanza tempo e vi piace gironzolare nelle vie meno battute dai turisti:

Famolo strano (flanando) | Flanare nelle 10 vie più belle di Bergamo e meno frequentate dai turisti per (ri)scoprire le storie della città

 

Da Piazza Vecchia alla Rocca di Bergamo

La Rocca di Bergamo si trova sul Monte di Sant’Eusebia e la si raggiunge percorrendo la via Gombito e la via Solata. E’ un punto panoramico molto bello di Bergamo Alta che permette di guardare la pianura fino agli Appennini.

Salire sulla cima della Rocca di Bergamo per dominare la città a 360 gradi

Verso Piazza Mercato delle Scarpe

Per andare da Piazza Vecchia alla Rocca potete scegliere due strade: quella principale, l’asse del Decumano che taglia in due la città, al via Gombito, oppure la strada parallela, meno battuta dai turisti, ma decisamente più affascinante.  Qui in via Mario Lupo troverete un antico lavatoio restaurato davvero bello. Vi invito a leggere questo articolo perchè scoprirete davvero un sacco di storie interessanti.

Leggete: Fotografare il lavatoio di via Mario Lupo in Città Alta, un luogo di storia e di storie

Proseguendo verso Piazza Angelini, all’altezza della scalinata in discesa che porta in Piazza Mercato delle Scarpe, vi invito a guardare per terra dove mettete i piedi. Vi accorgerete infatti che le pietre della scalinata si mescolano a frammenti di lapidi mortuarie. Sono quello che resta dei cimiteri dismessi di Bergamo.

Un giro al Museo del Risorgimento

Alla Rocca si trova il Museo del Risorgimento. Nel museo, che è parte del Museo delle Storie di Bergamo sono esposti i  cimeli dei Garibaldini che parteciparono alla spedizione dei Mille e molto altro. Qui scoprirete perché Bergamo è detta anche Città dei Mille.

Famolo strano (1000 volte) | Scopri perché Bergamo è detta Città dei Mille

Fotografare la Casa coi Comignoli

Casa coi comignoli Via San Lorenzo

usciti dalla Rocca, se vi dirigete verso l’ex convento di San Francesco (sede del Museo delle Storie di Bergamo, ma anche del Museo della Fotografia Sestini e del Museo del 900), vedrete  affacciandovi ad una terrazza la famosa Casa a Comignoli.  E’ una degli edifici più instagrammati di Bergamo e racconta la storia della Bergamo a luci rosse del passato. Infatti quella era una delle case di tolleranza presenti in Città Alta e ad ogni comignolo corrispondeva il caminetto di una stanza occupata da una delle ragazze che lavoravano all’interno. Se il comignolo fumava significava che la camera era “impegnata”.

Famolo strano (nei Sex District) | La storia di Bergamo a luci rosse e i quartieri del sesso (che non ci sono più)

Da Bergamo Alta verso la zona dei musei

Finito il tour di Città Alta, dopo aver visitato la Rocca e il Parco delle Rimembranze, potete scendere verso la parte bassa della città percorrendo la Via Porta Dipinta. Partendo dall’alto passerete accanto a Palazzo Grumelli Pesenti: è un edificio privato, ma potete comunque soffermarvi a leggere l’articolo che vi posto qui sotto dove narro di un aneddoto davvero curioso.

Palazzo Grumelli Pesenti, l’aneddoto sul nome della Lancia Fulvia e molto altro ancora

Lungo la via incontrerete anche Palazzo Moroni, oggi diventato un Bene del FAI. Qui potrete visitare il palazzo al cui interno si trovano i celebri dipinti di Giovan Battista Moroni raffiguranti  il Cavaliere in Rosa e sua moglie Isotta Brembati. Oppure, se avete tempo e voglia e il meteo lo permette, potete visitare i giardini del Palazzo che sono davvero molto belli o acquistare i biscotti Moroncelli creati per celebrare il pittore albinese.

Per saperne di più leggete:

L’Ex Monastero di Sant’Agostino e il parco con gli alberi monumentali

Superata via Porta Dipinta arriverete al pratone della Fara che riconoscerete subito per le dimensioni estese e per due porte da calcio. Qui durante la bella stagione è possibile fare dei pic nic o giocare a pallone, o semplicemente fermarsi ad ammirare la facciata dell’ex chiesa di Sant’Agostino. Oggi quella che un tempo era la chiesa del Monastero è l’Aula Magna dell’Università di Bergamo. E’ un luogo davvero affascinante, scampato alla distruzione durante la costruzione delle Mura. Per saperne di più su questo luogo, leggete:

 

Piazzetta del Delfino

visita Bergamo in 3 ore

Scendendo verso il Borgo antico verrete gradualmente condotti lungo un itinerario incredibilmente suggestivo: alla sequenza dei palazzi signorili rinascimentali e neoclassici, si aggiungono i laboratori artigianali, tra i quali quello di un liutaio di fama internazionale e di numerosi restauratori.

L’unicità di Borgo Pignolo è quella di permettere all’arte antica di incontrare l’arte contemporanea, compiendo questa piccola magia nell’armonico susseguirsi di gallerie d’arte e botteghe antiquarie.

Il percorso si arricchisce infine grazie ai tanti piccoli locali che costellano la via maestra, via Pignolo appunto.

Scendendo arriverete alla Piazzetta del Delfino. Qui vi imbatterete nella Fontana del Delfino e in una singolare casa a graticcio. Per saperne di più su entrambe, leggete:

Una visita alla Carrara e alla GAMeC

Accademia Carrara di Bergamo

A destra della Casa a Graticcio trovate via San Tomaso, imboccatela fino in fondo: arriverete in Piazza Carrara e vi troverete nella zona dei Musei. Qui potrete visitare l’Accademia Carrara (riaprirà il 21 gennaio 2023) e la Galleria d’arte moderna e contemporanea (GAMeC). Da fare assolutamente.

Accademia Carrara, alla scoperta del #museoaccessibile, in compagnia di un libro

Un pomeriggio alla GAMEC per vivere l’arte contemporanea

Famolo strano: i 10 posti più belli dove baciare a Bergamo 

Nelle vie dello shopping con sosta merenda o aperitivo

Finito di visitare i due musei, riprendete la via San Tomaso e tornate in Borgo Pignolo.

Borgo Pignolo

Borgo Pignolo dai bergamaschi è anche soprannominato “Borgo del Sapere”: nella parte alta oggi vi è infatti collocata la sede del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Bergamo, proprio lungo le vie anticamente percorse da illustri personaggi provenienti da Venezia: eminenti rettori o autorità cittadine, che transitavano per il borgo dirigendosi verso Città Alta.

Dei palazzi signorili che regalano una perfetta successione di arte rinascimentale e neoclassica, uno fu poi posseduto dalla famiglia dei Tasso, all’interno del quale fu ospite l’insigne poeta Torquato! Altri ospitano, nelle ampie sale, incredibili affreschi.

Aggirandoti tra le vie acciottolate del Borgo, non perdete l’occasione di entrare nella Chiesa di San Bernardino, dove è collocata una stupenda pala d’altare di Lorenzo Lotto, risalente al 1521.

In via Pignolo si trova infine l’interessante Museo Bernareggi, 20 sale dedicate all’arte sacra che custodiscono, tra le altre, opere di Lorenzo Lotto, Giovan Battista Moroni e Carlo Ceresa.

Da via Torquato Tasso al Sentierone

Questo magnifico tratto di strada secolare è l’elegante Centro Piacentiniano, un incredibile complesso architettonico che un tempo ospitava l’antica fiera cittadina.

Mentre passeggiate non perdetevi le numerose piazzette limitrofe, tra cui la bella Piazza Dante al cui centro spicca la Fontana del Tritone anche nota come Fontana della Fiera disegnata da Caniana. Se amate l’arte dovete assolutamente visitare la maestosa Chiesa di San Bartolomeo e Santo  Stefano, che chiude il lato est di quest’area: al suo interno è custodita la famosissima Pala Martinengo, dipinta da Lorenzo Lotto nel Cinquecento.

Lungo il Sentierone da un lato si trova il “quadriportico” con la sua elegante struttura dai porticati ariosi, intarsiati di marmi e costellato di raffinati negozi e locali, dall’altro si prospetta il teatro cittadino, dedicato al grande compositore bergamasco Gaetano Donizetti.

Una passeggiata nella via dello shopping: via Venti Settembre

Procedendo lungo il corso del Sentierone, costeggiando la fila di imponenti castagni e oltrepassando i propilei di Porta Nuova, si arriva fino a via XX Settembre, su cui si affaccia Palazzo Frizzoni, sede del Comune.

Tra via Sant’Alessandro, via Borfuro, via Sant’Orsola e via XX Settembre si sviluppa quello che si può definire il “quadrilatero bergamasco della moda”. Puoi trovare di tutto: gli store delle grandi catene internazionali come Zara, Benetton, Max and Co., Geox, Furla, Tod’s, dislocate lungo la pedonalizzata via XX Settembre, oppure negozi singoli dal sapore ricercato.

Da qui in avanti i Milanesi Imbruttiti potranno solo lasciarsi trasportare dalla frenesia della vita locale: ad attenderli troveranno boutique e negozi di ogni tipo, scorci e vicoletti di una bellezza rara, il tutto all’insegna dello svago. E per finire, perché non concedersi un caffè o un aperitivo con uno dei locali che animano quest’angolo di città?

Onorare la musica, Bergamo e il rito dell’aperitivo con il cocktail bergamasco Donizetti Spriss

 

Note: le foto sono in parte mie e in parte recuperate in Rete. Il percorso è stato definito in funzione delle attrazioni di Bergamo che preferisco e che secondo me devono essere assolutamente inclusi nella visita della città. 

 

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